Proteine, MIoglobina ed Emoglobina Flashcards

1
Q

IL tropocollagene, le fibrille, il collagene, il ruolo dell’acido ascorbico nell’azione antiossidante.

A

è FORMATO DA UN polipeptide con circa 1000 residui amminoacidici ad elica sinistrorsa ( no alfa elica perchè non ha legami ad idrogeno)

presenta una sequenza ripetitiva ( motivo ) Glivina-X-Y

dove X può essere la prolina o l’alanina
Y è l’idrossiprolina o un altro aa

3 CATENE SI AVVOLGONO PER DARE UNA ELICA DESTRORSA CHIAMATA TROPOCOLLAGENE

più eliche di tropocollagene, si legano tramite legami crociati, per formare la fibrilla di collagene.
i legami crociati aumentano con l’avanzare dell’età e non sono altro che prodotti di una CONDENSAZIONE ALDOLICA .

se considero due residui di lisina, la lisin ossidasi elimina da essi una molecola di ammoniaca.

si formano due molecole di allisina entrambe con un gruppo aldeidico che liberando una molecola di acqua formano un legame crociato fra le due allisine.

Gli spazi tra le eliche di tropocollagene donano elasticità alla fibrille, formando le tipiche striature.

Nel tropocollagene, la prolina e la lisina vanno idrossilate: questo perchè una struttura ESO favorisce la struttura ad alfa elica, la quale è anche favorita dalla idrossilazione del carbonio.

l’enzima prolin-4-idrossilasi forma l’idrossiprolina questo ha come substrati ossigeno e alfachetoglutarato. In questo enzima è presente anche il Fe2+.

in seguito alla reazione fra alfachetoglutarato, che da succinato, fe2+ diventa Fe3+ e uno degli ossigeni diventa parte del gruppo OH.

poichè l’idrossilazione deve avvenire per più molecole di prolina, l’enzima necessita dell’acido ascorbico che riduce il ferro a ferro 2+ e gli permette di reagire nuovamente.

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2
Q

QUali legami si trovano nella struttura terziaria?

A

più strutture secondarie possono trovarsi sulla stessa catena e cominciare ad interagire, formando ponti disolfuro ( ossidazione due molecole di cisteina ), ponti salini, ovvero interazioni ioniche di gruppi R con segni opposti, legami di coordinazione come il ferro nel gruppo eme.

i ponti di solfuro errati vengono ridotti dall’enzima disolfuro isomerasi.

sono gli ultimi legami a formarsi.

i cambi di direzioni delle catene polipeptidiche, avvengono grazie ad anse esposte all’esterno oppure con dei RANDOM COIL ovvero zone ad uncino con un disordine intrinseco e una certa mobilità.

queste zone sono sono piene di aa carichi, prolina e glicina e non permettono la formazione di strutture secondarie. Solitamente fanno parte dei siti attivi degli enzimi

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3
Q

Quali tipi di proteine esistono ?

A

Le proteine fibrose che presentano strutture filamentose e hanno ruolo strutturale, sono insolubili in acqua e tra le più importanti ritroviamo il collagene. Presentano una struttura 3a semplice.

le proteine GLOBULARI , sono invece insolubili in acqua e hanno funzione enzimatica, di trasporto, regolatoria.

Oltre a queste esistono le proteine Intrinsecamente disordinate, in cui non c’è una struttura terziaria ben definita, queste svolgono il ruolo di ponte fra due proteine o da spazzini molecolari catturando metaboliti e ioni.

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4
Q

Cosa sono i motivi strutturali della struttura terziaria?

A

sono ZONE delle proteine ricorrenti in proteine diverse , come ad esempio due foglietti beta legati da una alfa elica, oppure un nucleo disordinato che lega due alfa elica. uno dei motivi è il barile beta.

nella bioeritina la struttura terziaria è fatta soltanto da alfa eliche

nella pre albumina la struttura ha quai tutte zone beta foglietto

il dominio 1 della piruvato chinasi presenta sia alfa elica che beta foglietto

da più motivi si possono formare motivi più grandi: se ad esempio come nella piruvato chinasi aumentano le anse beta si forma la struttura a barile alfa e beta. una struttura che si trova solitamente nei siti di legame.

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5
Q

La denaturazione delle proteine

A

Consiste nella perdita della sua forma tridimensionale

essa avviene :
ad alte temperature ( formazione di coaguli rottura dei legami ad idrogeno), a ph estremi che possono protonare / deprotonare amminoacidi con gruppi acidi/ basici, quindi rompere i ponti salini.

alcol e urea che funzionano come agenti denaturanti

Dopo la denaturazione, rimane solo la catena polipeptidica quindi la struttura primaria.

è un processo NON GRADUALE perchè la proteina non si denatura finchè non raggiunge una certa quantità di agente denaturante. è un processo che avviene solo quando tutte le zone sono instabili.

nel punto in cui la curva si innalza nel grafico avrò il punto in cui 50% delle proteine denaturate, vale a dire che ne osserverei 2 native e 2 denaturate. Questo sempre perchè non si tratta di un processo graduale.

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5
Q

Cosa si intende per dominio?

A

Il dominio è una zona funzionale COMPATTA delle proteine. Una proteina può avere fino a 2 + Domini come la gliceraldeide 3 fosfato deidrogenasi. Anche se li separassi, i domini manterrebbero comunque la loro identità. nel caso particolare 1 sito lega il nad, l’altro la gliceraldeide.

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6
Q

L’esperimento di Anfinsen

A

prese una ribonucleasi che presenta una catena polipeptidica e un ponte disolfuro.

egli aggiunse due agenti denaturanti ovvero urea e mercaptoetanolo, riottenendo la struttura primaria

eliminando gli agenti riducenti, la proteina tornava alla forma nativa.

Tuttavia non in tutti i casi questo processo avviene spontaneamente.

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7
Q

La rinaturazione delle proteine

A

Solitamente, il folding di una proteina avviene tramite delle famiglie di proteine chiamate chaperon, che guidano il ripiegamento delle proteine.

essi possono anche creare “microambienti” che favoriscono l’avvolgimento corretto

Come mai il ripiegamento è spontaneo?

devo ottenere un delta g negativo secondo l’equazione di Gibbs

se considero l’entropia conformazionale, da una situazione con tanti MICROSTATI ( più possibilità di riavvolgimento) si passa ad una con meno microstati quindi si parla di una entropia minore

poichè nella equazione di Gibbs l’entropia ha il segno negativo allora è un fattore che sfavorisce il ripiegamento

a controbilanciare c’è l’entalpia: i legami salini, i legami ad idrogeno e le interazioni di wan der waals danno un entalpia minore di 0 Quindi un contributo favorevole.

Oltre a questo effetto c’è da considerare l’aumento di entropia dovuto ad un particolare fenomeno che riguarda i residui di amminoacidi idrofobici della proteina denaturata, se una proteina denaturata si trova in acqua infatti, i residui amminoacidici idrofobici vengono circondati da una struttura chiamata clatrato ( che sono ordinati quindi per le molecole di acqua c’è una minore entropia).

Quando la molecola comincia a ripiegarsi, si rompono queste strutture, e distruggendo le molecole d’acqua c’è un aumento di entropia per l’acqua, che supera la diminuzione di entropia dovuta ai legami idrofobici della proteina. L,energia libera totale è Negativa.

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8
Q

Come mai si dice che il folding è un processo gerarchico?

A

perchè i passaggi avvengono in modo molto preciso:
Fase 1 —> strutture alfa e beta
Fase 2—> alfa e beta interagiscono con ponti salini legami disolfuro
Fase 3 —> stabilizzazione entropica, con formazione di interazioni idrofobiche che stabilizzano la struttura.

La selezione della struttura corretta è di tipo cumulativo.

Le strutture intermedie sono dette metastabili.

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9
Q

a cosa serve il grafico ad imbuto termodinamico?

A

Esso rappresenta il variare de valori di entropia man mano che avvengono ii ripiegamenti successivi nella proteina

da un numero maggiore di combinazioni, si passa ad 1 unica sola conformazione, la più stabile di tutte che si trova proprio sotto l’imbuto

ci sono alcuni grafici che presentano delle piccole introflessioni, che rappresentano dei “punti ciechi” ovvero delle probabili conformazioni delle proteine metastabili, che tuttavia non sono presenti, o non lo dovrebbero essere negli organismi.

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10
Q

Cosa determina il Misfolding, e cosa sono le amiloidosi?

A

Può portare a patologie, quali le amiloidosi, come la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson ed a encefalopatie spongiformi.

se infatti normalmente le fibrille amiloidi sono formate da strutture a foglietto beta ( perpendicolari), in seguito ad un riavvolgimento non corretto, si potrebbero formare, strutture a Foglietto beta parallele.

in esse giocano un ruolo importante gli aa aromatici che stabiizzano le interazioni idrofobiche.

poichè queste interazioni si formano in tempi molto lunghi, queste patologie si formano soprattutto in età avanzata,

ad esempio nell’alzheimer, il peptide B amiloide, che presenta fenilalanina e due catene ad alfa elica, si stacca da una proteina più grande dai neuroni e inspiegabilmente, assume conformazione beta e quindi tende a formare fibre AMILOIDI

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11
Q

Cosa succede nel Morbo della Mucca Pazza

A

Si parla di una encefalopatia, spongiforme trasmissibile, che negli uman ha nome JAKOB, negli ovini Scrampie

Questa malattia non è virale, non si trasmette tramite acidi nucleici, ma tramite PRIONI ( proteine)

Il prione sano con 3 alfa eliche ABC, si chiama PRPs

il prione malato senza 1 alfa elica e con due zone a foglietto beta, si chiama PRPsc

come mai si forma questa variante?, probabilmente esiste un intermedio stabile di questa proteina.

si è dimostrato che un individuo transgenico, a cui è stato eliminato il gene della proteina sana, anche se ad esso viene inoculata la proteina infetta, non manifesta la patologia.

Se invece, lo inoculo ad un individuo che presenta quel gene, esso svilupperà la patologia.

quindi è un prione malato, che può indurre un cambio di conformazione in una proteina sana.

non si riesce a spiegare il perchè l’aggregazione di queste fibre porti alla distruzione del tessuto neurale.

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12
Q

Confronto fra Emoglobina e Mioglobina

A

La Mioglobina presenta solo 1 gruppo eme, è fatta da una unica catena polipeptidica di 153 aa, ha una alta affinità per l’ossigeno, ha 8 strutture ad alfa elica e si trova principalmente nei muscoli.

L’emoglobina presenta 4 subunità, 2 alfa e 2 beta, ( alfa da 194, beta da 146 aa), trasporta ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici e presenta una affinità variabile che dipende da fattori di cooperatività allosterica.

Se si analizza 1 subunità della emoglobina e la si confronta, con una molecola di Mioglobina, si nota una certa somiglianza strutturale. Tuttavia esse presentano solamente 27 posizioni di amminoacidi omologhe. Questo indica la presenza di un antenato comune.

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13
Q

Come mai è necessario che queste molecole rilascino ossigeno all’occorrenza?

A

se l’emoglobina dai polmoni rilascia o2 in tessuti in cui è gia presente, esso viene immagazzinato dalla mioglobina.

l’ossigeno è fondamentale negli organismi viventi: quando viene rilasciato a livello della membrana interna dei mitocondri, succede che esso si lega ad un complesso enzimatico chiamato Cox ( Citocromo C ossidasi) il quale riduce l’ossigeno ad acqua,in seguito al ricevimento di elettroni da parte del NAD O DEL FAD e li elettroni che si liberano da questa reazione, dopo questa reazione si crea un numero elevato di molecole di ATP. Questo è il 4° complesso mitocondriale, studiato dal professor Marten Wikstrom, il cui aveva dimostrato che questo complesso è l’unico a pompare tramite una traslocazione contro gradiente gli ioni idrogeno.

La COX ha una affinità maggiore di mioglobina ed emoglobina, proprio per questo motivo.

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14
Q

Le caratteristiche del gruppo eme della Emoglobina

A

é una protoporfirina, presenta un anello tetrapirrolico unito mediante legami metinici. Su di esso ci sono vari sostituenti, in particolare due residui di propionato, 4 gruppi metilici e 2 vinilici.

  • al centro di esso è coordinato un atomo di ferro 2+, il quale è anche presente nei citocromi della catena doi trasporto di elettroni mitocondriale.
  • Il ferro ha ibridazione d2sp3, quindi forma 4 legami con gli azoti degli anelli tetrapirrolici e poi un 5° e 6° legame
  • il 5° legame, lo forma con una ISTIDINA DETTA PROSSIMALE,

-il 6° legame è eventualmente legato alla molecola i ossigeno.
- Lo ione ferrico (3+) non è in grado di legare l’ossigeno, e nel caso fosse presente nella emoglobina, si parlerebbe di METAEMOGLOBINA. Per fortuna, ci sono sistemi enzimatici nel nostro corpo in grado di ridurre il ferro.

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15
Q

I grafici di ossigenazione, come ci arrivo?

A

si parte da una classica reazione tra ligando e proteina, da cui ricavo la costante di associazione, facendo l’inverso ottengo la costante di dissociazione

considero un valore y pari ai siti occupati, diviso i siti totali, ovvero P-L/P-L x P da qui ottengo il valore y che è pari alla concentrazione di ligando diviso la concentrazione di ligando sommato alla costante di dissociazione.

se considero il grafico ottenuto, esso avrà il valore di y sulle ordinate e la concentrazione di ligandi sull’asse delle ascisse. il Kd rappresenta la concentrazione di ligandi per cui si trova un valore di y pari ad 1/2

-più bassa è kd, più la molecola in esame è affine per il ligando
-una curva spostata a destra indica una molecola meno affine al ligando.

16
Q

La curva di ossigenazione della mioglobina

A

-nella formula di y sostituisco la pressione parziale di O2 al posto della concentrazione del ligando, che sappiamo dipendere dalla legge di Henry.
-Nel caso della Mioglobina, il grafico risulta molto spostato a sinistra, con una Kd caratteristica, chiamata P50 e ha il valore di 2,8 mmHg.

  • Questo significa che presenta una alta affinità per l’ossigeno, e lo rilascia solo a bassissime pressioni.
17
Q

Come si spiega l’affinità alta della mioglobina per L’ossigeno?, e la emoglobina?

A

La mioglobina presenta 8 zone ad alfa elica unite da un random coil. O2 viene legato poichè ha scarsa solubilità nel plasma sanguigni, quindi non viene trasportato se non legato al gruppo eme di emoglobina o mioglobina.

Nella mioglobina, la reazione di ossigenazione, porta al legame con l’ossigeno, che però essendo UN OSSIDANTE potrebbe ossidare il ferro ( spieg ascrivendo la situazioen) Si forma uno ione superossido, stabilizzato per risonanza. Questo legame del ferro con l’ossigeno è anche stabilizzato dal legame ad idrogeno che l’ossigeno forma, in quanto il gruppo eme si trova in una tasca idrofobica della mioglobina, con Una ISTIDINA DISTALE.

Se prendessi un gruppo eme isolato infatti, avrò una alta affinità per CO perchè presenterebbe ibridazione sp e quindi una alta stabilità. Se considero invece il legame con l’ossigeno, esso presenterà ibridazione sp2 e quindi un angolo di legame che lo destabilizza.

Ecco perchè la molecola di CO è più affine di circa 20 000 volte.

Se considero invece il gruppo eme legato, grazie alla istidina distale, questo comporta la destabilizzazione del legame con il monossido di carbonio, quindi ne diminuisce l’affinità. Allo stesso tempo, come spiegato precedentemente, aumenta l’affinità per O2.

se per la mioglobina l’affinità di CO è 40 volte superiore a quella per O2, nell’emoglobina l’affinità di Co è 250 volte superiore.

18
Q

Cosa succede nella Mioglobina? La molecola può muoversi?

A

Le catene laterali delle proteine tendono a muoversi nel tempo.

-dei “cancelli molecolari” possono aprirsi o chiudersi, permettendo l’uscita dell’ossigeno o rendendola imposssibile, come accade per la mioglobina

O2 potrebbe rilegarsi alla Mioglobina, e solo grazie ad un nuovo movimento potrebbe essere di nuovo rilasciato.

19
Q

Lo stato T e lo stato R della Emoglobina. Come mai si passa da una forma all’altra?

A

La forma T ( tense) è la forma dell’emoglobina in cui non ha legato l’ossigeno. Questa forma presenta dei ponti salini che bloccano lo spazio centrale.

La forma R ( relaxed) non presenta i ponti salini e per questo presenta una alta affinità per O2 e uno spazio centrale chiuso.

I ponti salini, sono presenti nella forma T, in particolare fra le subunità alfa 2 e beta 1, beta 2 e alfa 1. In questo processo di passaggio alla forma R, i ponti salini vengono rotti, anche grazie alla presenza dell’istidina 46, la quale è l’ultimo amminoacido della catena beta.

in particolare, alla rottura dei ponti salini, le subunità scorrono l’una sull’altra, chiudendo la cavità centrale.

i residui di istidina poi, dall’esterno, passano all’interno della emoglobina.

Infatti, normalmente la forma T è stabilizzata dai ponti salini che i instaurano fra l’istidina 146 e l’aspartato 94 della stessa catena beta. La stessa istidina 146 è poi legata alla subunità alfa alla lisina, formando di fatti un doppio ponte.

20
Q

Cosa succede quando l’ossigeno si lega alla Emoglobina?

A

Tutto dipende dai gruppi eme: se conidero lo stato T deossigenato, il ferro viene stabilizzato dalla istidina prossimale.

Nella forma ossigenata invece, Quando 02 viene legato, l’istidina viene “TIRATA” di 0,4 Angstrom, che causa un cambiamento conformazionale in tutta la molecola.

“spiega con disegno”

Nella deossiemoglobina infatti, abbiamo un configurazione del ferro ad alto spin, con il ferro ch e non si trova sullo stesso pian degli anelli tetrapirrolici, ma spostato più verso l’istidina prossimale.

Quando si lega l’ossigeno al ferro, la configurazione del ferro diventa a Basso spin perchè l’ossigeno ( ligando a campo forte) induce una separazione di energia fra gli orbitali d ad alta energia e quelli a bassa energia. La separazione di carica fra alto e basso spin fa si che il ferro abbia un raggio atomico più piccolo, e dunque che possa trovarsi esattamente al centro dell’anello tetrapirrolico.

Lo spostamento di 0.4 Angstrom dovuto all’ossigeno poi si propaga in tutta la subunità, causando anche il distacco della istidina 146, la rottura del ponte salino e quindi il passaggio da T a R.

21
Q

Come mai si parla di emoglobina, come esempio notevole di proteina allosterica? cosa si intende per cooperatività allosterica?

A

L’emoglobina è chiamata allosterica poichè, il legame in un sito di un ligando, produce un effetto anche sugli altri 3 siti.

In questo caso si dice anche che la regolazione è omotropica, infatti il ligando è lo stesso ligando naturale della proteina ovvero l’ossigeno!

si parla di regolazione eterotropica quando ligando e modulatore sono diversi.

Per cooperatività allosterica, si intende il fatto che man mano che i siti vengono occupati, l’emoglobina diventa sempre più affine all’ossigeno.

viceversa, man mano che l’ossigeno viene ceduto, l’emoglobina diviene sempre meno affine e lo rilascia più facilmente.

Se confronto la situazione con la mioglobina, osserverò una curva SIGMOIDE, TIPICA per le proteine allosteriche come la emoglobina. infatti questa mostrerà una affinità differente ad alte pressioni di O2 e a basse pressioni.

Il legame cooperativo è spiegato da 2 modelli:

1) Modello concertato, il quale afferma che c’è un equilibrio fra la forma T e la Forma R e man mano che si lega l’ossigeno l’equilibrio si sposta verso la forma R o viceversa verso la forma T.

2) Modello Sequenziale, che invece afferma che man mano che O2 si lega, ogni subunità passa singolarmente dalla forma T alla forma R.

22
Q

Confronto delle curve di ossigenazione della Mioglobina e della Emoglobina

A

” parti disegnandomi il grafico”

Per quanto riguarda la mioglobina, essa rilascia O2 solo intorno a valori di pO2 di circa 25-30 mmHg, quindi solo in ambienti MOLTO POVERI di O2.

Se considero invece l’emoglobina, la curva tende a scendere molto più rapidamente, questo proprio grazie alla cooperatività allosterica, spiegata in precedenza.

infatti la Kd della emoglobina, chiamata anche essa P50 è a 26 mmHg, il che vuol dire che per raggiungere il 50% dei siti occupati, Quindi un rilascio di O2 , basta una pressione abbastanza alta di O2.

Ricordiamo che il P50 della mioglobina è 2,8.

23
Q

Cosa succede a livello degli alveoli polmonari e cosa succede invece nei tessuti?

A

Negli alveoli polmonari si ha una pO2 elevata e una pCO2 invece molto bassa, quindi l’ossigeno e la Co2 vengono scambiati secondo gradiente.

Si forma quindi sangue arterioso che mediante poi il ventricolo sinistro viene spinto attraverso l’aorta che poi lo rilascia ai tessuti periferici.

Nei tessuti periferici la situazione è invertita, e il sangue arterioso scambia O2 e raccoglie Co2 dai tessuti, riformando il sangue venoso che poi tramite alcuni meccanismi come le valvole di rondine e le contrazioni muscolari, torna a livello degli alveoli dove ricomincerà il processo di ossigenazione.

24
Q

Quali sono i fattori Eterotropici per il gruppo EME ?

A

Sono molecole come ad esempio il Ph, Co2 il cloro, e il BPG. Questi fattori vanno tutti a stabilizzare la forma T, ovvero quella che presenta i ponti salini. Spostano la curva di ossigenazione a destra.

25
Q

Cosa è l’effetto Bohr della emoglobina? ( influenza del ph)

A

Gli ioni H+ possono legare l’emoglobina a livello di alcune catene laterali, permettendo la foormazione di cariche positive e quindi lo stabilirsi dei ponti salini.

Quando si passa dalla forma T alla forma R, Si rompono i ponti salini e vengono liberati gli ioni H+.

Viene quindi legato l’ossigeno.
ESEMPIO:
-A Ph 7.2, cioè IL pH TIPICO A LIVELLO DEI TESSUTI PERIFERICI, la curva è spostata a destra, cioè avrò minore affinità e quindi un maggiore rilascio di ossigeno a parità di pO2.

-A Ph 7.6, TIPICO DEGLI ALVEOLI POLMONARI, invece avrò una maggiore affinità, quindi la emoglobina tenderà a legare maggiormente l’ossigeno.

Ma a livello degli amminoacidi cosa succede in particolare?

Sempre l’istidina 146, quella che legava l’aspartato 194 e la lisina della subunità alfa, ha una pka di 6.5.
Dunque a Ph fisiologico ovvero 7.4 essa ha l’azoto che non è protonato. stessa cosa a Ph 7.6, questo quindi non farà formare i ponti salini e quindi a questi Ph la Hb risulterà più affine ad O2 e meno propensa al rilascio.

A Ph acido 7.2 quindi a livello dei tessuti, l’azoto della istidina risulta invece protonata, stabilizzando il ponte salino che essa forma con l’aspartato, l’estremktà carbossiterminale della istidina 146, reagisce invece con la Lisina 40, e la stessa istidina è anche stabilizzata da un legame ad idrogeno.

si formano anche altri ponti salini, in particolare con l’istidina 122 della subunità alfa e i gruppi amminoterminali che contribuiscono a stablizzare la forma T a livello dei tessuti e quindi avere un extrarilascio di O2.

26
Q

Nell’effetto Bohr della emoglobina agisce anche la CO2… in che modo?

A

Anche la Co2 è in grado di legarsi alla Hb, tuttavia NON SI LEGA NEL SITO DI O2.

Essa può legarsi a livello dei residui amminoterminali, (4) ( mostra la reazione) formando un carbammato e quindi la “ carboamminoemoglobina.

Durante la formazione del Carboammato avviene anche la liberazione di uno ione idrogeno, che come spiegato in precedenza fornisce un extrarilascio di O2.

I carbammati poi presentano una carica negativa, che quindi potranno usare per formare i ponti salini, favorendo la forma T ( meno affine per O2).

Sia il Ph che La Co2 garantiscono un miglior rilascio di O2 a livello tissutale.

27
Q

Come viene trasportata la Co2 e come fa ad essere rilasciata a livello alveolare?

A

il 15% è trasportata con i carbammati ( tramite Hb) e questo rappresenta il trasporto diretto.

l’85% invece è trasportata come Bicarbonato (trasporto indiretto).
A LIVELLO DEI TESSUTI
Quando la Co2 reagisce con l’acqua all’interno dell’eritrocita, tramite l’anidrasi carbonica, si forma acido carbonico, il quale viene trasformato in bicarbonato, rilasciando 1 protone.
il bicarbonato rimane come scambiatore elettroneutro insieme a Cl-

questo protone, a legarsi alla emoglobina, che tramite l’effetto bohr, libera O2 ( nei tessuti).

Per quanto riguarda il trasporto ( diretto) come carbammato, poichè Co2 si lega ai gruppi amminici di Hb, questo forma il Carbammato, quindi la formazione di ponti salini, la stabilizzazione della forma T e quindi il rilascio di O2.

A LIVELLO ALVEOLARE
La pO2 negli alveoli è molto superiore rispetto al sangue venoso e questo già basterebbe ad ossigenare il sangue.

in aggiunta la emoglobina che presenta legato un protone, a causa delle alte pressioni di ossigeno, tende a riformare la forma R, rilasciando un protone che viene riutilizzato per convertire negli eritrociti sempre tramite l’anidrasi carbonica, in acido carbonico e poi in acqua e CO2. (trasporto indiretto)

Invece, sempre grazie alla pressione di ossigeno molto alta, il carbammato reagendo con l’ossigeno, forma HbO2 e Co2.

28
Q

Cosa è il BPG ( 2,3 Bifosfoglicerato ) e come mai è un fattore eterotropico negativo?

A

Esso è un composto che presenta una [] nel sangue simile a quella della emoglobina

-la sua presenza abbassa l’affinità della emoglobina per l’ossigeno.
- Se considerassi una emoglobina al di fuori dell’eritrocita, essa avrebbe una alta affinità per O2.

Ma se fosse così, l’Hb non rilascerebbe O2 nemmeno a basse concentrazioni.

Come mai succede Questo?

Il BPG si lega nella cavità centrale della emoglobina, e presenta 5 cariche negative, e forma tramite esse dei ponti salini con l’istidina 143, l’istidina 2 e la lisina 82, e con altri gruppi amminoterminali.

Il BPG LEGATO quindi, stabilizza la forma T che diminuisce l’affinità per O2

TUTTAVIA QUESTO PUO’ ACCADERE SOLO SE LA EMOGLOBINA SI TROVAVA NON LEGATA ALL’OSSIGENO PERCHE’ PRESENTAVA LA CAVITA’ CENTRALE LIBERA.

Nella Ossiemoglobina questo processo è quindi impossibile perchè la cavità centrale è occupata già dall’OSSIGENO.

29
Q

Come mai gli alpinisti passano un certo periodo in alta quota, prima di effettuare una alta scalata?

A

In montana, ci sono PO2 minori, che causano un minore rilascio di O2 a livello tissutale.

Gli eritrociti allora, per compensare questo mancato rilascio, cominciano a sintetizzare BPG, in modo da diminuire l’affinità di O2 per l’emoglobina.

Allora, se confronto la curva della emoglobina al di fuori degli eritrociti, essa mostrerà una curva sigmoidea moolto spostata a sinistra. se considero invece la curva della emoglobina in presenza di BPG,come ad esempio in montagna , essa sarà spostata a destra, e in confronto con la emoglobina a livello del mare dove la concentrazione di BPG è molto ridotta, verrà rilasciata a livello dei tessuti circa il 7 in più di ossigeno.

Ad alte altitudini, in 24 h si osserva un raddoppio di BPG che passa da 4mmHg a 8 mmHg. Inoltre, c’è un processo di adattamento più lento che fa AUMENTARE la [] di emoglobina per eritrocita.

questo fornisce un meccanismo di compenso respiratorio, nel caso di ipossie causate da patologie genetiche come la anemia falciforme.

30
Q

Come viene prodotto il BPG ? cosa succede a livello del processo glicolitico?

A

Può essere prodotto a partire da una deviazione della glicolisi.

Un intermedio della glicolisi, cioè l’ 1.3 difosfoglicerato, viene convertito da un enzima 2,3BPG mutasi, che agisce anche da sintetasi formando il 2,3 BPG.

-Una deviazione dal processo glicolitico viene definito “ shunt “.
-Negli eritrociti, in cui parte dell’1,3 BPG viene prodotto, avviene questa conversione.

-il 15-20 % di glucosio della glicolisi è usato a questo scopo.

A livello glicolitico, L’esochinasi, trasferisce 1 fosfato sul glucosio, formando il glucosio-6-fosfato. Infine il fosfoenol-piruvato, vienen trasformato in piruvato dalla Piruvato chinasi.

In difetto di esochinasi, viene prodotto meno 2,3-BPG quindi la curva di emoglobina si sposta a sinistra

in difetto di piruvato chinasi, c’è una sovrapproduzione di BPG, quindi una diminuzione di affinità di Hb per O2.

Quando il BPG viene prodotto in determinate quantità, tramite un processo di feedback, è lui stesso ad inibire l’enzima che lo produce, questo potrebbe causare un blocco della emoglobina, che non avviene poichè, il legame di BPG con l’emoglobina riduce la concentrazione di BPG libero, facendo riprendere la glicolisi.

31
Q

Cosa succede nella emoglobina fetale? Quali sono le sue caratteristiche e da dove prende l’ossigeno?

A

è indicata con HbF ha 2 catene alfa e due GAMMA ( al posto delle subunità beta)

La sequenza GAMMA è al 75% uguale a quella beta ( alta omologia), tuttavia presenta una importante differenza sulla posizione 143:

Nella Hb adulta in quella posizione c’è una istidina che lega il BPG, mentre nella Hbf, è presente c’è una SERINA che con il suo gruppo -OH lega difficilmente il BPG

Complessivamente, Hbf risulta più affine, e l’ossigeno materno passa direttamente da Hb adulta a Hbf

32
Q

Cosa succede nelle Anemie Falciformi? che tipo di patologia è? come mai si formano eritrociti malformati?

A

é una malattia genetica, con trasmissione autosomica recessiva

-porta ad emolisi, crisi da sforzo, blocco a livello arterioso.
- la presenza di un solo allele mutato porta a resistenza alla malaria a livello dei paesi del mediterraneo.

-si formano eritrociti malformati, poichè 1 amminoacido in posizione 1 della catena beta della emoglobina, cioè l’acido glutammico, viene convertito in valina. infatti l’acido glutammico è codificato dalla sequenza GAG, la valina da GTG.

-poichè si passa da un gruppo polare ad uno non polare, si formano delle zone idrofobiche a livello delle subunità beta.

-più emoglobine mutate interagiscono per formare dei COAGULI sull’eritrocita, fino a romperlo. Solamente la forma T deossigenata va incontro a questo processo emolitico.

La forma R senza ponti salini abbiamo detto che ha le catene beta più all’interno e questo non permette ad esse di interagire.