Principi di base di didattica della matematica Flashcards

1
Q

didattica

A

studio dei processi di insegnamento e apprendimento nella loro globalità

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2
Q

didattica della matematica A (D’Amore)

A

fissa l’attenzione sulla fase dell’insegnamento

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3
Q

didattica della matematica B

A

fissa l’attenzione sulla fase dell’apprendimento

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4
Q

didattica della matematica C

A

fissa l’attenzione sull’epistemologia dell’insegnante

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5
Q

principale danno del contratto didattico

A

fallimento esclusivamente in matematica

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6
Q

primo problema del contratto didattico

A

gli allievi non mettono in discussione l’insegnante

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7
Q

secondo problema del contratto didattico

A

visione diversa fra problema reale e scolastico

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8
Q

scuola dell’infanzia e contratto didattico

A

qui l’insegnante non vincola le risposte degli allievi

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9
Q

effetto Dienes

A

se l’insegnante presenta subito la regola, il gioco si trasforma in esercizio

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10
Q

effetto Jourdain malinteso fondamentale

A

giudizi eccessivamente positivi

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11
Q

triangolo di 3 oggetti che entrano in contatto tra loro

A

insegnante, allievo, sapere (1982)

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12
Q

trasposizione didattica

A

adattamento della conoscenza matematica per trasformarla in conoscenza per essere insegnata

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13
Q

che processo è la trasposizione didattica

A

atto creativo

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14
Q

di cosa si deve tenere conto nella trasposizione didattica

A

singolarità dell’allievo e situazione in cui si opera

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15
Q

processo della trasposizione didattica

A

estrarre un elemento di sapere dal suo contesto per ricontestualizzarlo nel contesto classe

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16
Q

situazione a- didattica secondo Brousseau

A

è la più utile perché l’allievo costurisce conoscenza solo se si interessa personalmente al problema che gli è stato proposto

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17
Q

fasi della situazione a-didattica

A
  • devoluzione: responsabilità dell’allievo del proprio apprendimento
  • implicazione
  • costruzione
  • validazione
  • socializzazione
  • istituzionalizzazione
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18
Q

immagine

A

idea del concetto che si fa lo studente

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19
Q

conflitto di un’immagine

A

quando quell’immagine dello studente non viene validata

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20
Q

misconcezione

A

concetto errato.

Non sempre da evitare perché può essere in corso di sistemazione

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21
Q

traduzione dei modelli interni

A

comunicare all’esterno il proprio modello interno

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22
Q

problema della traduzione dei modelli interni

A

possono seguire le attese degli insegnanti quindi è impossibile riconoscere il vero modello interno

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23
Q

misconcezioni evitabili

A

diretta conseguenza delle scelte dell’insegnante

24
Q

misconcezioni inevitabili

A

dover partire da un certo sapere ma non esaurisce l’intero concetto matematico. Sono momenti di passaggio

25
ostacoli delle misconcezioni
barriera per gli apprendimenti successivi se non si superano le misconcezioni
26
ostacoli genetici
legati al corredo cromosomico
27
ostacoli ontogenetici
legati allo sviluppo dell'intelligenza
28
ostacoli didattici
ogni docente sceglie una metodologia secondo le sue convinzioni scientifiche e didattiche
29
ostacoli epistemologici
oggetti della matematica la cui natura è tale da costruire ostacolo all'apprendimento
30
triangolo interdipendenti Pierce
interpretante, rappresentante, oggetto
31
triangoli interdipendenti Frege
senso, denotazione, rappresentazione
32
triangoli interdipendenti Ogden
referenza, simbolo, referente
33
punto decisivo della concettualizzazione
passaggio dei concetti DA strumento A oggetto
34
operazione linguistica della concettualizzazione
nominalizzazione
35
concetto -> C = (S, I, S)
Vergnand
36
C
concetto
37
S = referente
insieme delle situazioni che danno senso al concetto
38
I = significato
insieme degli invarianti sui quali si basa l'operatività degli schemi
39
S = significante
insieme delle forme linguistiche e non che permettono di rappresentare simbolicamente il concetto
40
che problema tratta la didattica della matematica
comunicazione della matematica
41
linguaggio matematico
contrasto con la lingua comune degli studenti
42
paradosso del linguaggio specifico
l'insegnamento è comunicazione ma la matematica ha un suo linguaggio specifico
43
problema del linguaggio matematico a scuola
matematichese
44
apprendimento del linguaggio specifico della matematica
non può avvenire per osmosi perché non è naturale
45
funzione di designazione
per nominare un oggetto
46
funzione di localizzazione
per dare informazioni sulla designazione
47
perché è difficile la trasformazione semiotica in matematica
perché troppo astratta
48
come capire la produzione semiotica
3 aspetti: strutturale, fenomenologico e funzionale
49
aspetto strutturale (capire la produzione semiotica)
determinazione del significato dei segni e la possibilità di rappresentazione che offrono
50
aspetto fenomenologico (capire la produzione semiotica)
vincoli psicologici di produzione o di comprensione dei segni
51
aspetto funzionale (capire la produzione semiotica)
tipo di attività che i segni permettono di svolgere
52
esercizio (esercizio vs problema)
quando la risoluzione prevede che si debbano utilizzare regole già apprese
53
problema (esercizio vs problema)
quando una o più regole che dovrebbero essere usate per la risoluzione non sono ancora bagaglio cognitivo del risolutore
54
atto creativo nella pedagogia attiva
sì situazione problematica | no problema
55
paradosso pedagogia attiva
insegnante: necessario che l'attività sia strutturata allievo: deve sentirsi libero