Insegnare e apprendere matematica nella scuola dell'infanzia e primaria Flashcards

1
Q

UMI

A

unione matematica italiana

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2
Q

materiale UMI

A

proposte articolate attorno a nuclei di contenuto e a nuclei di processo e sono corredate da attività didattiche

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3
Q

approccio per problemi

A

in contesti o situazioni significativi per gli alunni

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4
Q

processo di modellizzazione

A

si parte da una situazione presentata o descritta in un contesto reale che pone un problema. Una volta risolto il concetto matematico, occorre ritornare al concetto di realtà e decidere cosa fare

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5
Q

interpretazione

A

saper utilizzare i risultati ottenuti per rispondere al problema di partenza: si evita l’addestramento

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6
Q

NO categorizzare i problemi

A

es problemi di addizione, di moltiplicazione,ecc

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7
Q

campi di esperienza extramatematici ma fortemente matematizzati

A

appoggiarsi alle conoscenze pregresse degli allievi e fondare il processo dei concetti scientifici su concetti spontanei
es. scambi economici, tempo, ricette in cucina

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8
Q

campi di esperienza extramatematici ma poco matematizzati

A

la modellizzazione matematica si oppone al senso comune

es. genetica, gioco d’azzardo

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9
Q

campi di esperienza intramatematici

A

coinvolgono gli allievi in giochi numerici, esplorazione di regolarità, micromondi digitali

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10
Q

introduzione dell’attività laboratoriale nel contesto storico

A

inizio del ‘900

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11
Q

embodied cognition

A

ogni pensiero di tipo astratto viene spiegato in riferimento a esperienza corporee e della vita quotidiana attraverso il meccanismo delle metafore cognitive

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12
Q

critiche alle prospettive embodied cognition

A

mancanza di attenzione agli aspetti storici e sociali e si ignora il fatto che la matematica sia un prodotto culturale

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13
Q

giochi semiotici a cosa sono utili

A

contribuiscono alla formazione del pensiero e alla sua comunicazione

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14
Q

Effetto Dienes

A

se ne fa spesso uso in attività laboratoriali ma ci si affida acriticamente a metodi basati su materiali strutturati

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15
Q

artefatto

A

oggetto materiale o simbolico

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16
Q

strumento per l’artefatto

A

entità mista che comprende l’artefatto e i suoi schemi di utilizzo costruiti dal soggetto quando l’artefatto è introdotto per la soluzione di un compito

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17
Q

discussione di un problema

A

o sul processo in cui tutta la classe risolve un problema o il processo di analisi delle situazioni proposte dagli studenti a un problema

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18
Q

discussione di concettualizzazione

A

momento collettivo del processo di costruzione dei collegamenti tra esperienze già vissute

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19
Q

meta-discussione

A

tutte le discussioni che pongono dall’inizio una questione collegata all’attività metacognitiva

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20
Q

cardinalità

A

stabilire quanti oggetti si prendono in considerazione in un dato aggreggato

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21
Q

ordinalità

A

mettere in ordine situazioni spaziali, avvenimenti, oggetti, ecc

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22
Q

etichetta

A

indicare un oggetto, una persona

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23
Q

misura

A

grandezza

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24
Q

valore

A

ciò che è convenzionalmente attribuito

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25
Q

come si costruiscono le conoscenze matematiche secondo Piaget

A

progressivamente con osservazione e interiorizzazione del mondo

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26
Q

subitizing

A

processo basato sulla nostra percezione visiva che consente di determinare la numerosità di un insieme di oggetti presentati simultaneamente, senza contare

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27
Q

limite del subitizing

A

4

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28
Q

teoria dei principi di conteggio

A

convinzione che i bambini piccoli detengono un concetto innato di numero

29
Q

ripartizione (principio di iniettività)

A

gli oggetti devono essere trasferiti dalla categoria degli oggetti da etichettare a quella degli oggetti già etichettati

30
Q

etichettamento (principio di iniettività)

A

si devono trovare etichette via via diverse corrispondenti alla sequenza numerica

31
Q

cosa devono fare i 2 principi di iniettività

A

iniziare, fermarsi, riprendere e finire insieme

32
Q

errori di ripartizione nel principio di iniettività

A

saltare o spuntare più volte un oggetto

33
Q

errori di etichettamento nel principio di iniettività

A

usare più volte la stessa etichetta

34
Q

terzo errore nel principio di ripartizione

A

fallimento nel coordinare i due processi

35
Q

principio dell’ordine stabile

A

le etichette usate per gli oggetti di un insieme devono essere in ordine ripetibile

36
Q

principio di cardinalità

A

etichetta finale rappresenta una proprietà dell’intero insieme

37
Q

principio di astrazione

A

non riguarda il come contare ma cosa contare

38
Q

principio di irrilevanza dell’ordine

A

le etichette sono provvisorie

39
Q

teoria dei contesti diversi

A

i significati dei numeri sono raggiunti quando il bambino riconosce che la posizione di una unità entro una serie di numeri ha il valore “più uno” in relazione all’unità che la precede di “meno uno” rispetto a quella che la segue

40
Q

percorso: l’abaco

A

obiettivi: l’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale, legge e comprende testi
obiettivi del percorso: giungere a una costruzione condivisa del significato di abaco
metodologia laboratoriale: discussione collettiva e prove individuali
attività: esplorazione dell’oggetto e costruzione dell’abaco. Dall’abaco fisico all’abaco grafico

41
Q

percorso: operazioni con gli scontrini, moltiplicazione e divisione con i numeri decimali

A

obiettivi: si muove…, legge e comprende…
obiettivi del percorso: utilizzare le operazioni aritmetiche applicandole in un contesto di realtà -> lo scontrino
metodologia laboratoriale: lavoro individuale e discussione collettiva
attività: decifrare lo scontrino e capire quali operazioni sono state svolte dalla cassa

42
Q

percorso: problemi cinesi con variazione

A

obiettivi: si muove…, legge e comprende..
obiettivi del percorso: sviluppare le competenze matematiche utili per riuscire a cogliere in una situazione problematica una pluralità di modi di soluzioni differenti
metodologia laboratoriale: lavoro individuale/a coppie e discussione collettiva
attività: prima risolvi e poi confronta i diversi modi di formulare i problemi

43
Q

aspetto fondamentale dell’esperienza fisica in geometria

A

spazialità

44
Q

visione della geometria

A

spazio fisico nel quale avvengono le nostre esperienze e spazio ideale nel quale si studiano le proprietà e le relazioni all’interno di sistemi

45
Q

ruolo cruciale per comprendere un concetto

A

argomentazione e giustificazione

46
Q

sviluppo delle competenze spaziali

A

inizia in età precoce e si sviluppa attraverso l’esperienza

47
Q

matematizzazione

A

relazione didattica tra l’attività di concettualizzazione spaziale e l’apprendimento della geometria intesa come teoria matematica

48
Q

concetto geometrico

A

derivato dalla sua definizione che include proprietà che devono essere soddisfatte da ogni esemplare

49
Q

dynamic geometric environments (software di geometria dinamica)

A

è importante che gli studenti siano portati a riconoscere che se le figure sono ben costruite, il trascinamento preserva gli attributi critici, ossia quelle derivanti da definizioni o da proprietà caratteristiche

50
Q

prototipi nel ragionamento degli studenti

A

rappresentazioni particolari dei concetti come criteri per classificare gli esempi
es. rappresentazione del rombo su una punta

51
Q

ruolo del disegno

A

funzionale nello sviluppo complessivo del bambino e non può essere preso in considerazione separatamente da altri processi come il linguaggio verbale e la gestualità

52
Q

attività di disegno

A

organizzata e mediata dall’insegnante. Inoltre è inclusiva per DSA e BES

53
Q

Early algebra

A

non espone precocemente i bambini al formalismo algebrico ma fornisce l’opportunità di impegnarsi in forme di ragionamento algebrico appropriate per la loro età

54
Q

pensiero algebrico

A

generalizzare e rappresentare le generalizzazioni attraverso sistemi simbolici e attuare forme di ragionamento e azioni guidate dai sistemi simbolici

55
Q

funzioni

A

tipo di relazione matematica: legame tra fatti

es. prodotto cartesiano per capire cosa collega A con B

56
Q

coefficiente di proporzionalità

A

esprime il rapporto fra le ordinate e le ascisse

57
Q

statistica descrittiva

A

disciplina che studia fenomeni collettivi raccogliendo numerosi dati, organizzandoli in forme rappresentative specifiche e sintetizzandoli con indici opportuni

58
Q

ruolo della statistica a scuola

A

spunto per una ricerca sul campo o per approfondimenti in ottica interdisciplinare

59
Q

cosa fa un’indagine statistica

A

NON è una raccolta di dati MA stabilisce il problema dell’indagine

60
Q

modalità di rilevazione: osservazione diretta

A

raccolta diretta dei dati

61
Q

modalità di rilevazione: osservazione indiretta

A

raccolta dei dati tramite delle fonti esterne

62
Q

cooperative learning

A

durante la raccolta e trascrizione dei dati statistici

63
Q

dal mito ai grafici: la coperta di penelope

A

risoluzione della situazione problematica in piccoli gruppi
discussione guidata dall’insegnante
interpretazione e costruzione di grafici

64
Q

attività: ricette

A

ricette = matematica può essere usata per interpretare la realtà

65
Q

attività: indici statici: la media aritmetica

A

indici statistici basati su proprie prove di verifica

66
Q

valutazione sommativa

A

verificare i risultati o i livelli di performance di ogni studente

67
Q

valutazione formativa

A

supportare i processi di apprendimento degli studenti e dare informazione per prendere decisioni nle processo di insegnamento

68
Q

valutazione di sistema

A

valutare la qualità del sistema educativo o delle situazioni (esterna)

69
Q

importanza della valutazione matematica

A

può fornire una finestra interessante sui processi di pensiero degli studenti: porre domande aperte e richiesta di argomentazione