Libertà di satira Flashcards
Definizione di satira
Manifestazione del diritto di critica con modalità taglienti, incisive e suggestive che però non deve ridursi a un insulto o alla denigrazione gratuita e distruttiva nei confronti di una persona o di una comunità.
Si tratta di un fenomeno letterario antico che ridicolizza le false certezze comuni e le ingiustizie sociali, politiche e religiose. E’ rivolta a fatti, persone e istituzioni e l’obiettivo è suscitare ilarità e provocare un qualche tipo di riflessione più approfondita in relazione a persone, istituzioni e avvenimenti. Tuttavia, la satira dovrebbe essere utilizzata prima di tutto per criticare il potere, non per infierire sulle vittime.
Tutela della satira nella Costituzione
- L’articolo 19 riconosce a tutti il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma e di esercitare il culto nel rispetto del buon costume;
- L’articolo 21 riconosce a tutti la libertà di pensiero, che include anche il diritto di satira.
Limiti del diritto di satira
- L’articolo 21 della Costituzione pone il limite del buon costume.
- Il limite della veridicità indica che la satira deve rappresentare un fatto vero.
- Dato il linguaggio simbolico e paradossale della satira, è inapplicabile il principio della correttezza dell’espressione.
- Il limite della continenza verbale si riferisce al fatto che le espressioni adottate devono essere funzionali allo scopo di denuncia sociale che l’autore della satira intende perseguire.
Differenze tra satira e comicità
A differenza della comicità, la satira:
- ha come fine ultimo non quello di far sorridere lo spettatore, ma di provocare una riflessione;
- non può non essere intenzionale.
Satira e sentimento religioso
Poiché la religione è una caratteristica personale del soggetto, l’ironia verso chi crede in una certa religione rischia di essere una mancanza di rispetto che va oltre i limiti della satira. Per questa ragione, il rapporto tra libertà di espressione e libertà di religione è molto complesso.
Delitti contro il sentimento religioso nel Codice penale
- L’articolo 403 afferma che il vilipendio di chi professa una religione è punito con una sanzione;
- L’articolo 404 afferma che chi offende oggetti di culto è punito con sanzione penale, chi danneggia oggetti di culto con la reclusione;
- L’articolo 405 afferma che chi impedisce o turna l’esercizio di funzioni religiose è punito con la reclusione.
Modelli di tutela penale della religione
Sono stati individuati quattro modelli di tutela penale della religione:
- modello a tutela della religione come istituzione;
- modello a tutela del sentimento religioso collettivo;
- modello a tutela del sentimento religioso individuale (cioè della libertà religiosa);
- assenza di una disciplina speciale.
Blasfemia nel Codice penale italiano
Nella sua formulazione originale, il Codice penale puniva la sola blasfemia rivolta alla religione di stato. Oggi si include la blasfemia rivolta a qualsiasi divinità, che viene punita semplicemente con una sanzione amministrativa.