Lezione 1 e 2 Flashcards
Cosa è la pubblicità sotto un profilo psicologico?
E’ una forma di comunicazione a carattere persuasorio, con un fine peculiare (suscitare una propensione psicologica favorevole)
3 caratteri basilari per un messaggio pubblicitario efficace
- Comprensione
- Rilevanza
- Emozionalità
I due filoni della psicologia della pubblicità
- Il pre: psicologia creativa a supporto della creatività pubblicitaria
- Il post: psicologia a supporto della valutazione e misurazione dell’efficacia della pubblicità
I 3 attori della psicologia della pubblicità
- Pubblicitari
- Persone / consumatori
- Brand
Cosa sono gli Hard Facts?
Fenomeni e cambiamenti economici, tecnologici, socio-demografici (ed esempio, senza internet non sarebbero possibili i social media)
Cosa sono i Soft Facts?
Fenomeni e cambiamenti socio-culturali, psicologici, valoriali
Prima svolta
Si passa dalla centratura sul prodotto alla centratura sul consumatore
La pubblicità serviva a convincere le persone dell’esistenza e funzionalità di un prodotto (società della scarsità e dell’utilità funzionale). Si passa poi alla società dell’abbondanza e utilità psicologica dove si da maggior spazio ai bisogni psicologici.
La qualità resta necessaria ma diventa un semplice entry ticket. Si passa dalla logica dell’uso a quella del possesso.
I beni di consumo diventano mezzi per soddisfare bisogni psicologici
Seconda svolta
Coincide con cambiamenti socio-culturali e tecnologici (crisi economica, evoluzione tecnologica, innovazione di prodotto)
Le persone chiedono ai brand transparenza, responsabilità sociale, veicolazione di valori, sociability.
Il brand diventa un partner, in grado di raccontare storie.
Caratteristiche della comunicazione pubblicitaria
- E’ caratterizzata dalla presenza sui social
- La storia del brand si esprime attraverso tutti i touch point tra il brand e le persone
- Dimensione integrata (tutte le attività hanno valenza comunicazionale)
- I benefit partecipativi e la co-costruzione sono essenziali (le persone vogliono sentirsi importanti)
A cosa sono legate le teorie della psicologia della pubblicità?
- Comunicazione di massa
- Elaborazione di un messaggio
- Persuasione
- Relazione tra atteggiamenti e comportamenti
Comunicazione di massa e comportamentismo (prima guerra mondiale)
Si focalizza sulla propaganda per favorire un senso di appartenenza. Si valuta l’efficacia della pubblicità nel contribuire alle vendite e a migliorarne l’incisività a tal fine.
Comunicazione caratterizzata da dubbio e sospetto, è un’azione pervasiva.
Assenza di consapevolezza dei processi di mediazione individuali.
Prospettiva comportamentista della comunicazione di massa
Impostazione meccanicistica e riduzionistica.
Il messaggio pubblicitario viene recepito allo stesso modo da tutti gli individui, che sono una massa passiva e inerte (teoria del proiettile magico)
Teoria del proiettile magico
La persona non può difendersi dal messaggio pubblicitario, che genera magicamente la stessa reazione in tutti i consumatori.
Si parla di una ripetizione martellante di stimoli brevi, incidisivi e pressanti.
Non si presta attenzione a qualità e contenuto del messaggio.
Teoria degli effetti limitanti (seconda guerra mondiale)
Si sviluppano studi sugli atteggiamenti e sui meccanismi di persuasione.
Nasce la teoria degli effetti limitanti secondo cui l’effetto di rafforzamento è più marcato a quello di conversione.
Chi non è mio cliente, può essere:
- prospect: facile da attrarre
- detractors: non li convertirò mai
Teorie del dopoguerra
I cambiamenti socio-economici portano alla società dell’abbondanza. Ora si deve raccontare e costruire la marca e spiegare perchè un prodotto è meglio di altri.
Nascono vari modell che offrono seguenze di fasi:
- Yale reinforcement approach (Hovland)
- Information Processing Model (McGuire)
- Cognitive response model
- Dual Process theories
- Single route - Unimodel