Lezione 1 e 2 Flashcards

1
Q

Cosa è la pubblicità sotto un profilo psicologico?

A

E’ una forma di comunicazione a carattere persuasorio, con un fine peculiare (suscitare una propensione psicologica favorevole)

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2
Q

3 caratteri basilari per un messaggio pubblicitario efficace

A
  • Comprensione
  • Rilevanza
  • Emozionalità
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3
Q

I due filoni della psicologia della pubblicità

A
  1. Il pre: psicologia creativa a supporto della creatività pubblicitaria
  2. Il post: psicologia a supporto della valutazione e misurazione dell’efficacia della pubblicità
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4
Q

I 3 attori della psicologia della pubblicità

A
  1. Pubblicitari
  2. Persone / consumatori
  3. Brand
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5
Q

Cosa sono gli Hard Facts?

A

Fenomeni e cambiamenti economici, tecnologici, socio-demografici (ed esempio, senza internet non sarebbero possibili i social media)

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6
Q

Cosa sono i Soft Facts?

A

Fenomeni e cambiamenti socio-culturali, psicologici, valoriali

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7
Q

Prima svolta

A

Si passa dalla centratura sul prodotto alla centratura sul consumatore

La pubblicità serviva a convincere le persone dell’esistenza e funzionalità di un prodotto (società della scarsità e dell’utilità funzionale). Si passa poi alla società dell’abbondanza e utilità psicologica dove si da maggior spazio ai bisogni psicologici.

La qualità resta necessaria ma diventa un semplice entry ticket. Si passa dalla logica dell’uso a quella del possesso.

I beni di consumo diventano mezzi per soddisfare bisogni psicologici

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8
Q

Seconda svolta

A

Coincide con cambiamenti socio-culturali e tecnologici (crisi economica, evoluzione tecnologica, innovazione di prodotto)

Le persone chiedono ai brand transparenza, responsabilità sociale, veicolazione di valori, sociability.

Il brand diventa un partner, in grado di raccontare storie.

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9
Q

Caratteristiche della comunicazione pubblicitaria

A
  • E’ caratterizzata dalla presenza sui social
  • La storia del brand si esprime attraverso tutti i touch point tra il brand e le persone
  • Dimensione integrata (tutte le attività hanno valenza comunicazionale)
  • I benefit partecipativi e la co-costruzione sono essenziali (le persone vogliono sentirsi importanti)
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10
Q

A cosa sono legate le teorie della psicologia della pubblicità?

A
  1. Comunicazione di massa
  2. Elaborazione di un messaggio
  3. Persuasione
  4. Relazione tra atteggiamenti e comportamenti
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11
Q

Comunicazione di massa e comportamentismo (prima guerra mondiale)

A

Si focalizza sulla propaganda per favorire un senso di appartenenza. Si valuta l’efficacia della pubblicità nel contribuire alle vendite e a migliorarne l’incisività a tal fine.

Comunicazione caratterizzata da dubbio e sospetto, è un’azione pervasiva.

Assenza di consapevolezza dei processi di mediazione individuali.

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12
Q

Prospettiva comportamentista della comunicazione di massa

A

Impostazione meccanicistica e riduzionistica.

Il messaggio pubblicitario viene recepito allo stesso modo da tutti gli individui, che sono una massa passiva e inerte (teoria del proiettile magico)

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13
Q

Teoria del proiettile magico

A

La persona non può difendersi dal messaggio pubblicitario, che genera magicamente la stessa reazione in tutti i consumatori.

Si parla di una ripetizione martellante di stimoli brevi, incidisivi e pressanti.

Non si presta attenzione a qualità e contenuto del messaggio.

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14
Q

Teoria degli effetti limitanti (seconda guerra mondiale)

A

Si sviluppano studi sugli atteggiamenti e sui meccanismi di persuasione.

Nasce la teoria degli effetti limitanti secondo cui l’effetto di rafforzamento è più marcato a quello di conversione.

Chi non è mio cliente, può essere:
- prospect: facile da attrarre
- detractors: non li convertirò mai

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15
Q

Teorie del dopoguerra

A

I cambiamenti socio-economici portano alla società dell’abbondanza. Ora si deve raccontare e costruire la marca e spiegare perchè un prodotto è meglio di altri.

Nascono vari modell che offrono seguenze di fasi:
- Yale reinforcement approach (Hovland)
- Information Processing Model (McGuire)
- Cognitive response model
- Dual Process theories
- Single route - Unimodel

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16
Q

Yale reinformcement approach (Hovland)

A

Non siamo tutti uguali e non tutti reagiscono allo stesso modo.

L’atteggiamento può essere modificato sulla base di attenzione al contenuto, alla comprensione del messaggio e all’accettazione delle conclusioni.

Ci si concentra su:
- fonte
- destinatario
- struttura del messaggio
- fear arousal

La teoria crolla con la teoria di dissonanza cognitiva dove si sostiene che l’efficacia di un messaggio non può essere valutata in assoluto.

17
Q

Information Processing Model (McGuire)

A

Si concentra sullo studio dei fattori che provocano resistenza alla persuasione nell’audience.

Si elabora il modello in 5 stadi:
1. attenzione
2. comprensione
3. accettazione delle conclusioni
4. ritenzione del nuovo atteggiamento (recall)
5. Traduzione dell’atteggiamento in comportamento

Il messaggio deve essere simultaneamente recepito e accettato.

Ci sono interferenze che portano alla fisiologica perdita di una certa quantità di informazioni (ambientali, culturali).

I soggetti maggiormenti influenzabili hanno media autostima e moderata intelligenza.

18
Q

Cognitive response model

A

Si passa a una visione di ascoltatore attivo, in grado di elaborare i messaggi pubblicitari integrando informazioni già in possesso e non contenute nel messaggio.

E’ questa elaborazione cognitiva ad essere poi ricordata.

Lo scarso potere persuasivo è dovuto alla impossibilità di sviluppare un pensiero positivo a favore dell’argomentazione presentata.

19
Q

Dual Process theories

A

Vi sono due vie di elaborazione del messaggio:

  • centrale (basato sulle argomentazioni): i cambiamenti di atteggiamento sono più stabili nel tempo perchè permettono di interiorizzare il messaggio
  • perifico (basato sulle euristiche): migliore per gli acquisti di impulso

NON esiste una teoria della comunicazione perfetta, bisogna essere flessibili e cambiare strategie di comunicazione.

Le due motivazioni che si possono attivare in entrambi i modi sono:
- defence motive (bisogno di coerenza)
- impression motive (mantenere atteggiamenti socialmente accettati)

20
Q

Single route - Unimodel

A

Condivide con il Dual model che il livello di intensità di processazione dell’informazione dipende dalla motivazione dell’ascoltatore, ma introduce due elementi nuovi:

  • l’accettazione del messaggio dipende sia dalla via centrale che da quella periferica contemporaneamnete
  • gli indizi periferici possono attivare l’uso di euristiche e possono predisporre l’ascoltatore ad apportare maggiore attenzione alle successive informazioni