Kripke-nstein Flashcards

1
Q

Descrivi in breve la struttura dell’impostazione di Wittgenstein

A

Viene presentato un problema (in termini humeani: paradosso scettico), e poi una soluzione (Hume: scettica)

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2
Q

Da dove parte Kripke per sviluppare la sua tesi?

A

Dal paragrafo 201 delle Ricerche: una regola non può determinare il nostro modo ad agire, perché ogni modo ad agire può essere adeguato alla regola

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3
Q

Primo step di Kripke

A

Sviluppa il paradosso prima in termini matematici: con la parola “più” e il simbolo “+” mi riferisco all’addizione. Sebbene io abbia sommato un numero finito di somme, riesco comunque, grazie alla mia capacità di afferrare la regola associata alla parola e al simbolo, ad effettuare un numero infinito di somme.
Le mie intenzioni passate determinano una risposta univoca riguardo alle mie intenzioni future

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4
Q

Secondo step di Kripke

A

57 + 68 = 125
È giusto dal punto di vista aritmetico e da un punto di vista meta-linguistico

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5
Q

Terzo step di Kripke

A

Subentra Lo scettico che mette in discussione il mio uso meta linguistico e suggerisce che nel modo in cui ho usato “più” nel passato avrei dovuto rispondere 5.
Effettivamente io ho utilizzato il termine e il simbolo solamente per addizionare numeri inferiori a 57. Il dubbio è lecito.

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6
Q

Quarto step di Kripke (tesi a favore dello scettico)

A

Magari in passato ho utilizzato il simbolo il termine riferendomi non all’addizione ma alla quaddizione (viù).
Lo scettico sostine che sto contraddicendo il mio stesso uso passato ed effettivamente non è impossibile.
Potrebbe essere che io abbia sempre scambiato il termine “più” con “viù” l’abbia commesso un errore metalinguistico.
Egli dice che non vi è nessuna fatto passato che mi giustifichi a continuare ad usare “più” nello stesso modo

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7
Q

Quinto step di Kripke (antitesi allo scettico)

A

La ipotesi dello scettico è falsa, ma per confutarla ho bisogno di un fatto che falsifichi la tesi scettica (a priori non sembra comunque impossibile)

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8
Q

Sesto step di Kripke (risposta dello scettico)

A

1) Non esiste alcun fatto per dire che intendevo “più” e non “viù” e 2) è dubbio io abbia ragione nel rispondere 125 e non 5

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9
Q

Settimo step (come rispondere allo scettico)

A

Trovare un fatto che riguarda il mio stato menale che mi permette di intendere “più” e non “viù”

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10
Q

Quali assunzioni di sfondo vengono fatte?

A

1) Che io e lo scettico parliamo la stessa lingua e 2) che il mio uso passato non sia conforme a questo mio presente

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11
Q

Quali limiti vi sono?

A

Nessuno, non vi sono limiti comportamentisti e sarebbe interessante osservare il mio stato interno per capire se intendevo “più” e non “viù” ma secondo lo scettico neppure Dio può guardare entro la nostra mente

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12
Q

Ottavo step (soluzione di Wittgenstein)

A
  1. Soluzione che comprende anche la posizione contro il linguaggio privato.
    Il problema non è dimostrare che il linguaggio privato è impossibile ma dimostrare come qualsiasi linguaggio è possibile.
  2. Ammissione del fatto che non esiste un super-fatto (in accordo con lo scettico) perchè la necessità di ricercare questo fatto è un fraintendimento
  3. Rinunciare a trovare un qualunque fatto e considerare: a) asserzione categorica che un individuo sta seguendo una regola e b) l’asserzione condizionale che SE un individuo segue una regola, ALLORA deve fare una determinata cosa
  4. Non considerare un singolo individuo altrimenti non si giusitifca b ma
  5. Considerarlo entro la comunità: se non b, allora è la comunità che pensa che l’individuo non sta seguendo le regole in modo corretto osservando i suoi comportamenti
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13
Q

Cos’è una risposta scettica (Hume)?

A

Risposta diretta che dimostra che a un più attendo esame il problema scettico non ha ragion d’essere

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14
Q

A che serve l’esempio di Robinson Crusoe?

A

Ad evidenziare che se un un individuo è fisicamente isolato, non significa che di lui non si possa dire che stia seguendo regole perchè chiedersi se le sta seguendo è applicargli i nostri criteri per verificare se sta seguendo le regole.
Significa, però. che di un individuo considerato isolatamente (non fisicamente isolato) non si può dire se sta seguendo regole

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15
Q

Quando, a detta di Kripke, Wittgenstein può dire che un individuo sta seguendo una regola?

A

La teoria di Wittgenstein è una teoria sull’asseribilità dunque qualsiasi individuo può asserire di un altro che sta seguendo delle regole se supera certi controlli

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16
Q

Cosa specifica Kripke della teoria di Wittgenstein?

A

Che la sua è una teoria sull’asseribilità e non sulle condizioni di verità: non significa che la risposta che tutti danno è corretta ma significa che nessuno si sente giusitifcato a dire che è sbagliata