imaging urologico Flashcards
rx diretta addome imaging urogenitale
non si vede moltissimo, si può distinguere appena l’ombra renale, il profilo epatosplenico e i due muscoli psoas. L’unica cosa che potrebbe già vedersi bene sono i calcoli calcifici.
L’esame va fatto in direzione anteroposteriore, pz in posizione supina, include l’intero addome dallo sterno alla sinfisi, può mettere in evidenza malformazioni (es agenesia, rene a ferro di cavallo), calcificazioni, masse di grosse dimensioni.
esame urografico endovena
Urografia intravenosa: il mdc viene catabolizzato a livello renale e poi escreto a livello dei calici, che poi opacizzano gli ureteri e così via.
si fa con circa 100 mL di mdc, anche di meno, e si distinguono tre fasi,
-nefrografica (corteccia renale)
-calico-pielografica (15/30 min)
-cistografica (dopo 30 min)
cistografia
Nella cistografia si ha l’opacizzazione della vescica con mdc somministrato per via retrograda con sonda per via uretrale. Si mettono circa 250 ml di mdc diluito tramite catetere di Foley, tenendo conto che qui non si pone il problema della sofferenza renale essendo il mezzo sparato per via retrograda.
l’esame è svolto in AP, obliqua, 45 gradi e LL. Ormai è comunque superata dalla cistoscopia
pielografia ascendente
Pielografia retrograda: il target non è più la vescica ma il tratto prossimale dell’uretere e i calici. il catetere deve quindi arrivare sino all’uretere, che va incanulato e a quel punto viene messo il mdc. Non si può fare la stessa cosa per via vescicale perchè dal punto di vista pressorio si rischia di sfondare lo sbocco vescicale degli ureteri. si può fare per uno e entrambi gli ureteri e l’infusione del mdc deve essere lenta
eco renale
Il parenchima va studiato con sonda convex a bassa frequenza (3.5 MHz), se possibile svolto con pz in apnea inspiratoria profonda, sezioni longitudinale e trasversale.
longitudinale (ovolare), trasversale (a ferro di cavallo)
centro iperecogeno, corticale ipoecogena
quale parte dell’uretere non è visibile in eco
porzione media (per i rapporti con gli altri organi)
eco vescicale
anecogena con rinforzo di parete posteriore, parete iperecogena
in sezione longitudinale ha aspetto triangolare
in sezione trasversale ha aspetto quadrangolare
utilizzo tc urogenitale
esame di secondo livello
si può fare con sezioni di 2,5 mm, multiplanare, con tecnica dual energy
tc renale aspetto e fasi
, cortico-midollare, nefrografica, escretrice
corticale iperdensa, midollare ipodensa
cisti renali iter diagnostico
vengono solitamente scoperte accidentalmente
se si tratta di cisti semplici:
prima in eco , anecogene con rinforzo posteriore
poi in tc se vogliamo vedere il possibile effetto compressivo sulle vie escretrici, qui appaiono ipodense
se si tratta di cisti complicate contengono sepimenti, calcificazioni e sanguinamenti
in eco appaiono con iperecogenicità disomogenee
in tc determiniamo la classe di rischio con la class di Bosniack
in rmn chiariamo la natura emorragica della cisti complicata
malattia del giunto pielo-ureterale
eco: vediamo l’idronefrosi e uretere collassato
tc: idronefrosi e punto di stenosi, utile per il planning chirurgico
iter diagnostico litiasi
prima eco poi tc, l’rx non si fa quasi più
litiasi in eco
calcoli con cono d’ombra posteriore, si vede bene l’idronefrosi come segno indiretto
litiasi tc
si vedono bene segni indiretti come idronefrosi, edema, inspessimento dei setti di kunin
pielonefrite eco
si vedono poco i cambiamenti parenchimali, la corticale è ipoecogena con scarsa vascolarizzazione, ci sono bolle aeree e materiale corpuscolato nella pelvi renale