I CONTRATTI Flashcards

1
Q

Il contratto

A

Il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale (art.1321).
Il contratto ha forza di legge tra le parti, non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge (art.1372).
Uno dei principi fondamentali che regola i contratti è quello dell’autonomia contrattuale: le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge e dalle norme corporative.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

I requisiti del contratto: l’accordo

A

L’accordo è la convergenza delle manifestazioni di volontà delle parti.
Può attuarsi in:
- Forma espressa: mediante parole (orali o scritte) o mediante gesti (es. alzata di mano in un’asta)
- Forma tacita: tenendo un comportamento concludente che oggettivamente esprima una data volontà (salire su un treno, presentarsi alla cassa di un supermarket con un carrello pieno, etc.). Il silenzio non vale accettazione.
L’accordo è l’incontro tra la proposta e l’accettazione.
- Proposta: atto unilaterale con il quale si propone un contratto, questa deve contenere tutti gli elementi essenziali del contratto, oppure essere un invito a proporre (ex: cartelli affittasi, vendesi)
- Accettazione: atto unilaterale che deve corrispondere esattamente alla proposta, l’accettazione diversa dalla proposta (elementi cambiati) vale come nuova proposta. Il silenzio non vale mai come accettazione salvo i casi previsti dalla legge.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

I contratti reali

A

Nei contratti reali invece, il consenso non è sufficiente a concludere il contratto ma è necessaria la consegna della cosa per perfezionamento del contratto.
Alcuni contratti si concludono anche:
-mediante esecuzione: l’accettante conclude il contratto eseguendolo ossia effettuando la prestazione che nasce da quel contratto in capo ad egli stesso, a condizione che venga richiesto dal proponente oppure così risulti per la natura dell’affare o secondo gli usi. L’accettante deve dare avviso dell’iniziata esecuzione, in caso contrario deve risarcire il danno.
-Mediante silenzio: es. Contratto unilaterale: contratto che fa sorgere obbligazioni a capo di una sola parte (la fidis iussore). Si conclude: se vi è una proposta che è effettuata dal soggetto che in futuro sarà obbligato, essa si intende accettata con il silenzio, con la mancanza di rifiuto da parte della persona a cui è diretta. Il destinatario può rifiutare ma in mancanza di rifiuto il contratto è concluso.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

I contratti consensuali

A

si concludono con il solo consenso delle parti (es. vendita).
La conclusione del contratto (art. 1326): il contratto è concluso nel momento in cui chi fa fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte.
Revoca della proposta e dell’accettazione (art. 1328): la proposta può essere revocata finché il contratto non sia concluso. L’accettazione può essere revocata, purché la revoca giunga a conoscenza del proponente prima dell’accettazione
Nei contratti consensuali vige il principio di cognizione secondo il quale il contratto si conclude quando chi ha fatto la proposta è a conoscenza dell’accettazione dell’altra parte (art. 1326).
Presunzione di conoscenza (art.1335): la proposta, l’accettazione, la loro revoca e ogni altra dichiarazione diretta a una determinata persona si reputano conosciute nel momento in cui giungono all’indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

La revoca

A

La revoca è la dichiarazione di volontà unilaterale intesa a estinguere con effetto immediato un negozio giuridico valido o a ritirare la proposta o l’accettazione di un contratto.
La proposta può essere revocata finchè il contratto non si è concluso. Invece l’accettazione può essere revocata purché la revoca giunga al proponente prima dell’accettazione.
L’opzione (art. 1331): è un accordo tra due parti con cui una (promittente) si obbliga a stipulare un contratto, mentre l’altro (promissario), che non è obbligato, ha il diritto di esigere che si giunga alla stipulazione del contratto con preferenza su ogni altra persona.
La proposta irrevocabile è una proposta che non può essere revocata e che quindi è come se rimanesse “bloccata” per un certo periodo di tempo.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

Il contratto preliminare

A

È il contratto con cui le parti si obbligano a stipulare entro un dato termine, il contratto definitivo.
L’effetto principale del preliminare è quello di obbligare le parti alla stipulazione del contratto definitivo: è a effetti obbligatori cioè fa insorgere un rapporto obbligatorio tra le parti.
Il contratto è nullo se non è fatto nella stessa forma che la legge prescrive per il contratto definitivo (forma per relationem) (art. 1351).
Se una delle parti non adempie all’obbligo e si rifiuta di concludere il definitivo, l’altra può rivolgersi al giudice ed ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso (sentenza costitutiva) (art. 2932).
È possibile la trascrizione del preliminare (che abbia ad oggetto la vendita di un immobile, la costituzione di un diritto reale, etc.) che ha effetto prenotativo: la trascrizione anticipa l’opponibilità del contratto definitivo (o della sentenza costitutiva) alla data in cui il preliminare è stato trascritto (ex tunc). Il contratto preliminare va distinto dal compromesso o preliminare improprio che è il contratto che produce tutti gli effetti del contratto ma obbliga le parti a riprodurre il consenso in altra forma. Puntuazioni o minute di contratto: accordi scritti in cui le parti mettono per iscritto delle parti in cui si sono trovate d’accordo. Un contratto si conclude se ci sono tutti gli elementi essenziali per la sua conclusione.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Le trattative

A

Le trattative (art. 1337): le parti durate le trattative devono comportarsi secondo buona fede oggettiva (in modo leale ed onesto. C’è inoltre l’obbligo di informare l’altra parte di una causa di invalidità del contratto se conosciuta.
La violazione di questi obblighi è fonte di responsabilità precontrattuale e produce la condanna verso chi li viola a risarcire i danni recati (perdita subita + mancato guadagno).
Si parla di interesse negativo, ossia del danno risentito per aver confidato nella conclusione o nella validità del contratto.
La buona fede oggettiva è l’ignoranza di ledere l’altrui diritto.
La buona fede soggettiva è il comportamento della persona onesta e leale

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

Condizioni generali di contratto

A

Sono clausole predisposte unilateralmente da una parte (non modificabili dalla controparte), per regolare in modo uniforme una serie indeterminata di rapporti che possono essere efficaci solo se l’altra parte le ha conosciute o erano conoscibili e non fanno parte del documento contrattuale.
Una parte predispone il contratto, un’altra parte si limita ad accettare o non accettare; la fase delle trattative è molto limitata. Possono essere contenute in moduli o formulari.
Le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti sono efficaci nei confronti dell’altro, se al momento della conclusione del contratto questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle secondo l’ordinaria diligenza
Vengono chiamate clausole vessatorie tutte quelle clausole che prevedono un particolare squilibrio fra chi propone il contratto e chi lo deve accettare.
Sono tassative, elencate nell’art.1341 e si considerano efficaci solo specificatamente approvate per iscritto e se firmate dalla controparte.
Le clausole vessatorie sono efficaci solo se approvate specificamente per iscritto. A favore di chi le ha predisposte prevedono limitazioni di responsabilità, facoltà di recedere dal contratto, sanciscono decadenze a carico dell’altro, limitazioni ai opporre eccezioni.
L’Unione Europea ha emanato una specifica direttiva che si occupa della tutela del contraente debole= Direttiva n. 93 del 5 aprile 1993
L’Italia ha recepito la Direttiva europea da prima introducendo nel Codice civile il capo XIV-bis,
relativo ai contratti dei consumatori (artt. 1469 bis–sexies). Poi inserendo la relativa disciplina
nel codice del consumo (artt. 33-38) che disciplina i contratti tra professionisti e consumatori, e l’Art. 1341 del Codice civile relativo alla disciplina che concerne tutti gli altri casi.
-Il professionista: persona fisica o giuridica, pubblica o privata, che realizza il contratto nel quadro della sua attività professionale o imprenditoriale
-Il consumatore: persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività professionale o imprenditoriale eventualmente svolta
Art.33 codice del consumo: si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto
Lista Nera: sono quelle clausole (indicate all’art. 33, 2° comma) che sono sempre considerate vessatorie, anche se sono state oggetto di specifica trattativa.
- escludere o limitare la responsabilità del professionista in caso di morte o danno alla persona del consumatore
- escludere o limitare le azioni del consumatore nei confronti del professionista in caso di inadempimento del professionista
- prevedere l’adesione del consumatore come estesa a clausole che non ha avuto la possibilità di conoscere prima della conclusione del contratto
Lista Grigia: sono quelle clausole (indicate all’art. 33, 3° comma) che si presumono vessatorie salva la dimostrazione che sono state oggetto di specifica trattativa.
- Tutte quelle elencate dall’art. 33, comma 3° (lista aperta)
Le clausole vessatorie sono nulle (nullità di protezione ex art. 36), mentre il contratto rimane valido per la restante parte. La trattativa deve essere provata dal professionista.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

I requisiti del contratto: la causa

A

È la funzione socioeconomica costante e tipica del contratto, l’assetto di interessi che con il contratto si intende perseguire (es: la compravendita serve a scambiare una cosa contro un prezzo).
Nel nostro ordinamento vige il principio secondo cui in ogni trasferimento di diritti o assunzione di obblighi:
a) Vi deve essere una causa (l’astrattezza è un’eccezione)
b) La causa deve essere meritevole di tutela:
-Nei contratti tipici la meritevolezza della causa è predefinita da legislatore
-Nei contratti atipici occorre verificare caso per caso se la causa sia meritevole di tutela
La causa non è da confondere con i motivi del contratto, ovvero le ragioni personali che spingono il soggetto ad a contrarre, poiché questi in genere sono irrilevanti.
Classificazione dei contratti in base alla causa
1) Contratti a prestazioni corrispettive (sinallagmatici): sorgono obbligazioni in capo ad entrambe le parti, queste prestazioni sono legate dal nesso do ut des (presto affinché tu possa prestare a tua volta).
es.: compravendita (obbligo di consegna e obbligo di pagare il prezzo), locazione, appalto
se si verifica l’inadempimento di una parte l’altra potrà risolvere il contratto per inadempimento: il contratto si scioglie e cessa di produrre effetti.
I contratti sinallagmatici possono essere:
- Commutativi: le prestazioni delle parti sono prestabilite
- Aleatori: le prestazioni dipendono dalla pura sorte, è connaturato un elevato profilo di rischio (assicurazione=pago anche senza fare sinistri, giochi d’azzardo, vendita= vendere un raccolto ma non si sa quanto produco)
2) Contratti unilaterali: sorgono obbligazioni solo in capo ad una parte, la conseguenza principale è che questo tipo di contratto può essere concluso anche senza il consenso.
(es. mandato gratuito, fideiussione, donazione, comodato)
3) A titolo oneroso: ciascuna parte ricava un vantaggio e sopporta un sacrificio (es. compravendita: vendo=vantaggio ma devo consegnare e la proprietà non è più mia=svantaggio).
* Contratti essenzialmente onerosi (es. compravendita): non possono che essere onerosi (se la compravendita fosse gratuita sarebbe una donazione)
* Contratti naturalmente onerosi (es. il mutuo): in assenza di pattuizione sono onerosi.
4) A titolo gratuito: una parte ricava un vantaggio, l’altra sopporta un sacrificio.
* Contratti essenzialmente gratuiti (es. comodato, donazione): non possono che essere gratuiti (se il comodato fosse oneroso sarebbe una locazione)
* Contratti naturalmente gratuiti (es. deposito): in assenza di pattuizione delle parti sono gratuiti.
Non bisogna fare confusione fra contratto a titolo gratuito e contratto di donazione (animus donandi). Il primo ha il fine ultimo di perseguire un interesse di tipo patrimoniale, il secondo invece è mosso dallo spirito di liberalità, da interessi personali volti ad arricchire il donatario.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

I requisiti del contratto: l’oggetto

A

Per oggetto del contratto di intendono sia le prestazioni che le parti si vincolano ad offrire, sia il “bene” che è concretamente oggetto di quelle prestazioni.
Il bene deve essere:
a) Possibile: non deve presentarsi l’impossibilità giuridica (astro, monumento), bene inesistente o distrutto, una prestazione umanamente non realizzabile sono oggetti impossibili
b) Lecito: contratto non contrario a norme imperative, al buon costume e all’ordine pubblico. Es. Un contratto di associazione che ha lo scopo di coltivare e distribuire fra i soci canapa indiana ha
oggetto illecito.
c) Determinato o determinabile: ci devono essere i criteri per determinarlo

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

I requisiti del contratto: la forma

A

La forma è il modo in cui una parte manifesta la propria volontà.
La forma può essere:
- Tacita: per fatti concludenti
- Orale
- Scritta:
1) Privata: redatta dai privati
2) Privata autenticata: redatta dai privati ma le sottoscrizioni sono fatte davanti a un pubblico ufficiale che attesta che la firma sia stata fatta da quel soggetto
3) Notarile (atto pubblico): atto redatto da un notaio in presenza di un minimo di due testimoni
La forma del contratto è di regola libera (art. 1325) tuttavia la legge in alcuni casi prescrive una particolare forma per alcuni tipi di contratto, pena la nullità.
I casi sono:
1) Forma ad substantiam (ai fini della sostanza): viene impiegata quando la legge prevede una forma specifica per rendere un contratto valido, ovvero dargli sostanza, in caso contrario il contratto sarebbe nullo.
Art1350: atti che devono farsi per iscritto. Devono farsi per atto pubblico o per scrittura privata, sotto pena di nullità:
- I contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili;
- I contratti che costituiscono, modificano o trasferiscono il diritto di usufrutto su beni immobili, il diritto di superficie, il diritto del concedente e dell’enfiteuta;
- I contratti che costituiscono la comunione di diritti indicati dai numeri precedenti;
- I contratti che costituiscono o modificano le servitù prediali, il diritto di uso su beni immobili e il diritto di abitazione;
2) Forma ad probationem (ai fini di prova): la forma richiesta per la prova è quella scritta.
In assenza di quest’ultima, la prova può essere fornita oralmente per confessione o per giuramento.
3) Forma per la trascrizione: per trascrivere un contratto nel registro dei beni immobiliari ci vuole la scrittura privata autenticata o l’atto pubblico
Se le parti hanno convenuto per iscritto di adottare una determinata forma per la futura conclusione di un contratto, si presume che la forma sia stata voluta per la validità di questo (art. 1352).
Art1350: atti che devono farsi per iscritto. Devono farsi per atto pubblico o per scrittura privata, sotto pena di nullità:
- I contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili;
- I contratti che costituiscono, modificano o trasferiscono il diritto di usufrutto su beni immobili, il diritto di superficie, il diritto del concedente e dell’enfiteuta;
- I contratti che costituiscono la comunione di diritti indicati dai numeri precedenti;
- I contratti che costituiscono o modificano le servitù prediali, il diritto di uso su beni immobili e il diritto di abitazione;
4) Forma per relationem: si ha negozio per relationem quando le parti, per determinare il contenuto dello stesso, fanno rinvio a fonti esterne, siano esse clausole di un altro contratto o norme di legge.
Il Codice civile contiene alcune norme che evidenziano una contaminazione formale inderogabile in alcuni casi di collegamento negoziale necessario.

Si pensi alle ipotesi che seguono:
⁃ Art. 1351 cod.civ.: il contratto preliminare è nullo se non è fatto nella stessa forma che la legge prescrive per il contratto definitivo.
⁃ Art. 1392 cod.civ.: la procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere
⁃ Art. 1403 cod.civ.: la dichiarazione di nomina e la procura o l’accettazione non hanno effetto se non rivestono la stessa forma che le parti hanno usata per il contratto, anche se non prescritta dalla legge

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Elementi accidentali del contratto

A

Sono elementi non essenziali, quindi possono anche non esserci e il contratto rimane valido. Tuttavia, se presenti, limitano l’efficacia del contratto.
Essi sono:
1) La condizione: evento futuro e incerto fino al quale si fanno dipendere gli effetti del contratto. Può essere:
- Sospensiva: fino al quale si fanno dipendere gli effetti del contratto
- Risolutiva: fino al quale cessano gli effetti del contratto ex tunc, retroattivamente
Si dividono inoltre in:
- Condizioni casuali: prodotte dal caso o dalla volontà di terzi
- Condizioni potestative: condizione in cui il verificarsi dell’evento dipende dalla volontà di un soggetto
- Condizioni miste: prodotte in parte dalla volontà e in parte dal caso
- Condizione meramente potestativa: prodotta solo dalla pura volontà di una delle parti (se vorrò…), rende nullo il contratto, non viene accettata dall’ordinamento per mancanza di serietà nel rapporto obbligatorio (art. 1355).
Si distinguono poi le:
- Condizioni impossibili: condizione in relazione alla quale viene dedotto un evento non che può avverarsi, per impossibilità fisica o giuridica; per quanto riguarda le condizioni sospensive il contratto si definisce nullo, per le condizioni risolutive allora si considera come se non fossero mai state apposte
- Condizioni illecite: se la condizione è illecita allora il contratto è sempre nullo

La pendenza della condizione è il periodo durante il quale la condizione può verificarsi dando efficacia al contratto (se sospensiva) o cessando gli effetti del contratto (se risolutiva).
Durante questo periodo detto aspettativa si possono:
- Si possono compiere atti conservativi (protezione della propria posizione)
- Ci si deve comportare secondo buona fede: la condizione si considera avverata se scorrettamente ne è impedito l’avveramento
- Si può disporre sia del diritto condizionato che dell’aspettativa, alle medesime condizioni: vendere il proprio diritto che rimane sottoposto alle stesse condizioni
Gli effetti dell’avveramento della condizione retroagiscono al tempo in cui è stato concluso il contratto, salvo che, per volontà delle parti o per la natura del rapporto, gli effetti del contratto o della risoluzione debbano essere riportati a un momento diverso.

2) Il termine
Il termine si identifica come un evento futuro e certo dal quale si fanno dipendere gli effetti di un contratto (termine iniziale) oppure fino al quale si fanno dipendere gli effetti di un contratto (termine finale).
Termine di adempimento: termine entro il quale si deve adempiere
Esistono negozi che non possono essere sottoposti a termine (matrimonio, eredità).

3)Il modus (o onere)
Il modus è definibile come un peso che il beneficiario di una liberalità subisce per volontà dello stesso soggetto che fece l’attribuzione. È valido solamente per la donazione e per il testamento.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

Regola fondamentale sull’efficacia del contratto art 1372

A

Il contratto ha forza di legge tra le parti (1) e non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge (2). Il contratto non produce effetto rispetto ai terzi (3), salvo che nei casi previsti dalla legge (art. 1372).
1) Il contratto, una volta concluso, ha forza di legge tra le parti. Ciò significa che malgrado le parti siano libere di stipularlo o meno, una volta che lo hanno concluso sono tenute ad osservarlo e restano vincolate al suo contenuto che ne regola i rapporti reciproci al pari di una norma di legge.
Il contratto può essere sciolto:
- Per mutuo consenso: nuovo accordo uguale e contrario
- Recesso unilaterale: atto unilaterale con cui un soggetto esercita il diritto potestativo di sciogliersi da un contratto (dal vincolo che sorge da esso)
Può essere a fonte:
a) Legale: previsto espressamente dalla legge, es. lavoratore nel contratto di lavoro, consumatore (volontario, di pentimento)
b) Contrattuale: dietro corrispettivo (caparra penitenziale, chi l’ha data la perde, chi l’ha ricevuta deve il doppio)
- Altre cause ammesse dalla legge:
a) Risoluzione: per inadempimento, impossibilità sopravvenuta della prestazione, eccessiva onerosità
3) Non produce effetti rispetto ai terzi che nei casi previsti dalla legge:
- Contratto per persona da nominare: contratto con il quale una delle parti si riserva di nominare un terzo che subentra nella sua posizione contrattuale. Il terzo subentra solo su esplicita manifestazione di volontà: dichiarazione di nomina (procura precedente al contratto) e il successivo consenso del terzo. La dichiarazione di nomina deve essere comunicata alla controparte di norma entro tre giorni (salvo che non viene stabilito diversamente dalle parti) dalla stipula del contratto e deve avere una forma per relationem.
- Contratto a favore di terzo: un soggetto (promittente) si obbliga verso un altro (stipulante) ad eseguire una prestazione a favore di un terzo (beneficiario).
Quest’ultimo non è parte del contratto ma acquista il diritto alla prestazione per effetto del contratto.
Tuttavia, il beneficiario può rifiutare la prestazione. In questo caso il promittente deve adempiere nei confronti dello stipulante, salvo che non risulti contrario della volontà delle parti.
Fino al momento della accettazione del beneficiario lo stipulante può revocare la destinazione del suo atto. Se il terzo accetta rende irrevocabile la stipulazione in suo favore.
- Cessione del contratto: è il contratto con il quale una parte cede all’altra parte la propria posizione contrattuale in un determinato contratto a prestazioni corrispettive, purché tali prestazioni non siano ancora state eseguite.
Visto che la posizione contrattuale ceduta è costituita da un fascio di diritti e di obblighi,
per la perfezione del contratto occorre il consenso del contraente ceduto.
Ci sono dei casi in cui, cedendo un bene, si cedono anche i contratti relativi a quel bene:
a) Cessione dell’immobile locato: il contratto di locazione prosegue con l’acquirente
b) Cessione dell’azienda: i contratti proseguono con l’acquirente

Non rientrano tra le ipotesi di contratti efficaci rispetto ai terzi le seguenti:
- Divieto di alienare: le parti stabiliscono che una di esse non possa vendere un bene di cui è proprietaria, purché sia entro limiti di tempo e ci sia un interesse
- Promessa del fatto del terzo: prometto che un terzo soggetto farà qualcosa, tizio non è parte del contratto
- Patto di prelazione: patto in virtù del quale una parte si obbliga a preferire l’altra parte nel caso in cui intenda vendere un bene a parità di condizioni:
a) Prelazione legale: ha fonte nella legge
b) Prelazione volontaria: nel caso in cui venga convenzionalmente prevista dalle parti; ha fonte in un contratto

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

L’integrazione del contratto

A

È l’operazione con la quale si completa il contenuto e si determinano compiutamente gli effetti del contratto. Oltre alle clausole presenti nel contratto, si può essere obbligati ad altre clausole anche se non sono scritte:
- A carattere imperativo: anche in presenza di diverso accordo delle parti (es. clausole imposte, prezzi vincolati)
- A carattere dispositivo: qualora non previsto diversamente dalle parti (es. clausole d’uso)
Preliminare all’integrazione è l’interpretazione del contratto, che permette di:
- ricostruire la volontà manifestata dalle parti e colmare eventuali lacune
- qualificare il contratto

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

L’interpretazione del contratto

A

L’interpretazione del contratto consiste nell’attribuire un significato alla manifestazione di volontà.
Il contratto deve essere interpretato secondo buona fede (art. 1366).
Esistono:
1) Criteri di interpretazione soggettiva: occorre ricercare la comune intenzione delle parti, cioè il significato che i contraenti volevano in effetti attribuire alle loro espressioni, poi rivelatesi di dubbia interpretazione, tramite:
- Senso letterale delle parole
- Comportamento complessivo dei contraenti
- Connessione complessiva delle clausole del contratto (le clausole si interpretano “le une per mezzo delle altre”)
2) Criteri di interpretazione oggettiva: se non è possibile ricavare quale fosse la comune intenzione delle parti, si ricorre a criteri oggettivi di interpretazione, tra cui:
- Il principio di conservazione del contratto: nel dubbio, il contratto o le singole clausole si devono interpretare nel senso in cui potrebbero avere qualche effetto anziché nel senso secondo cui non ne avrebbero alcuno
- L’attribuzione del significato meno favorevole a chi ha predisposto le clausole
- L’interpretazione praticata nel luogo ove si stipula il contratto

Le espressioni che possono avere più sensi devono essere intese nel senso più conveniente alla natura e all’oggetto del contratto.
Se nonostante l’applicazione delle norme il contratto rimanga oscuro (non si è d’accordo sul significato della clausola) deve essere inteso nel senso meno gravoso per l’obbligato se a titolo gratuito. Se a titolo oneroso deve realizzare l’equo contemperamento degli interessi delle parti (interpretazione che soddisfi gli interessi di entrambi) (art.1371).

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

Gli effetti del contratto

A

Il contratto produce effetti che possono essere:
- Obbligatori
- Reali o traslativi
In base agli effetti prodotti i contratti si distinguono in
-Contratti a efficacia reale: contratti per effetto dei quali si verifica la costituzione o il trasferimento di un diritto reale ovvero il trasferimento di un altro diritto
Principio consensualistico (art. 1376): nei contratti ad efficacia reale, il diritto si trasmette e si acquista per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato (es. vendita, donazione, mutuo)
-Contratti a efficacia obbligatoria: contratti per effetto dei quali nascono unicamente obbligazioni
(es. mandato, locazione).

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
17
Q

I contratti di alienazione

A

Prevedono il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
18
Q

I contratti di alienazione: la compravendita

A

È il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.
È un contratto consensuale ad efficacia reale.
Oltre a traferire il diritto di proprietà̀ fa sorgere in capo alle parti delle obbligazioni:
-Nei confronti del compratore: pagare il prezzo
-Nei confronti del venditore: consegnare la cosa, fare acquistare la proprietà della cosa o il diritto nella vendita ad effetti obbligatori, garantire il compratore da vizi ed evizione (l’evizione è la perdita del diritto di proprietà̀ per effetto della rivendicazione di un terzo, un vizio è un difetto che rende la cosa inidonea all’uso a cui è destinata o che ne procura un apprezzabile diminuzione di valore)
Se il compratore riconosce nella cosa un vizio può procedere in due modi:
- Per risoluzione del contratto + eventuale risarcimento (azione redibitoria)
- Per riduzione del prezzo + eventuale risarcimento (azione estimatoria)
I presupposti che permettono l’attivazione della garanzia per i vizi sono:
- La presenza di un vizio
- Il vizio deve essere occulto cioè non conosciuti/conoscibili al compratore al momento del contratto
Il termine di decadenza per fare valere la garanzia da vizi è di otto giorni dalla scoperta del vizio.
Il termine di prescrizione per agire in risoluzione o riduzione del prezzo è di 1 anno.
Il venditore risponde dei vizi sulla cosa anche se non ne ha colpa, per avere invece il
risarcimento deve essere provata la colpa del venditore.
Nel codice del consumo le norme riguardanti la garanzia dai vizi cambiano, tutelando maggiormente il consumatore che ha la possibilità di agire in diverse maniere e più tempo per farlo.
L’oggetto è il bene di consumo (mobili) e il contratto è tra professionista e consumatore.
L’obbligazione del professionista è quella di consegnare un bene conforme al contratto per cui se c’è un vizio si parla di difetto di conformità e il consumatore può agire in riparazione o sostituzione, solo se non è possibile allora può agire in risoluzione o riduzione.
Il termine di decadenza per la denuncia è di 2 mesi e il termine di prescrizione per agire è di 2 anni.
Per i beni immobili per il trasferimento di proprietà serve la forma scritta.
La proprietà si trasferisce nel momento della manifestazione del consenso, tranne per:
- La vendita di cose generiche, atto di individuazione
- La vendita di cose future: si diventa proprietari quando la cosa verrà ad esistenza
- La vendita di cosa altrui: contratto valido ma inefficace sotto il profilo degli effetti reali, la proprietà non passa= produce effetti obbligatori->produce obbligazione in capo al venditore di procurare l’acquisto della cosa al compratore.
- La vendita con riserva della proprietà

19
Q

I contratti di alienazione: la somministrazione

A

È il contratto con il quale una parte si obbliga, verso il corrispettivo di un prezzo, ad eseguire, a favore dell’altra, prestazioni periodiche o continuative di cose o beni.
È un contratto di durata: se si risolve per inadempimento le prestazioni effettuate non sono ripetibili.

20
Q

I contratti di alienazione: il contratto estimatorio

A

È il contratto con il quale una parte consegna uno o più beni mobili all’altra e questa si obbliga a pagare il prezzo o a restituire le cose nel termine stabilito.

21
Q

I contratti di alienazione: il franchising

A

Produttore (franchisor) e distributore (franchisee) stipulano un contratto in base al quale:
- Il produttore concede al distributore il diritto di entrare a far parte della propria catena distributiva, sfruttando il marchio, il know-how, il nome e l’insegna della ditta
- Il distributore si obbliga a versare un corrispettivo e a mantenere ogni iniziativa commerciale nell’ambito delle direttive tracciate dal franchisor
È un contratto misto, che presenta elementi della somministrazione e della licenza di marchio

22
Q

I contratti di prestazione/d’opera

A

Prevedono che una parte si obblighi nei confronti di un’altra a compiere un’opera o un servizio a fronte di un corrispettivo, utilizzando lavoro prevalentemente proprio e senza il vincolo della subordinazione.

23
Q

I contratti di prestazione/d’opera: appalto

A

L’appalto è il contratto col quale una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro.
È un contratto consensuale ad efficacia obbligatoria per il contratto d’appalto di servizi e ad efficacia reale per il contratto d’appalto d’opera (mi obbligo a costruire l’opera. e poi a trasferirne la proprietà).
Il committente ha diritto di verificare l’opera eseguita dall’appaltatore nel corso dell’esecuzione e l’opera compiuta prima di ricevere la consegna (il collaudo).
L’appaltatore ha diritto al pagamento del corrispettivo non appena l’opera sia accettata dal committente. L’appaltatore è tenuto alla garanzia per le difformità o i vizi dell’opera non riconoscibili dal committente o dolosamente taciuti dall’appaltatore.

24
Q

I contratti di prestazione/d’opera: il contratto d’opera

A

È il contratto con cui una persona si obbliga a compiere un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, verso un corrispettivo.
L’accettazione dell’opera libera il prestatore d’opera da responsabilità per difformità a quanto pattuito o per vizi che fossero noti o facilmente riconoscibili al committente all’atto dell’accettazione
Il committente che scopra difformità o vizi non riconoscibili deve denunciarli entro otto giorni dalla scoperta; dopo la denuncia, ha un anno di tempo per far valere il suo diritto al risarcimento, alla eliminazione dei vizi, o alla risoluzione del contratto.

25
Q

I contratti di prestazione/d’opera: il contratto di trasporto

A

È il contratto mediante il quale il vettore si obbliga, verso un corrispettivo, a trasferire persone o cose da un luogo ad un altro.
- Trasporto di persone: il vettore si assume le obbligazioni di eseguire il trasporto, evitare sinistri alla persona. In caso di sinistro il vettore risponde per l’inadempimento: per il trasportato deve solo dare la prova del contratto, del danno e del nesso di causalità.
- Trasporto di cose: nel trasporto di cose figurano tre parti:
* il vettore
* il mittente
* il destinatario
si tratta infatti di un contratto a favore di terzi.

26
Q

I contratti di prestazione/d’opera: commissione

A

È il contratto di mandato senza rappresentanza che ha per oggetto l’acquisto e la vendita di beni per conto del committente dalla parte del commissionario.

27
Q

I contratti di prestazione/d’opera: spedizione

A

È il contratto di mandato senza rappresentanza col quale lo spedizioniere assume l’obbligo di concludere, in nome proprio e per conto del mandante, un contratto di trasporto e di compiere le operazioni accessorie.

28
Q

I contratti di prestazione/d’opera: agenzia

A

È il contratto con cui una parte (agente) assume stabilmente l’incarico di promuovere, per conto dell’altra (proponente), verso retribuzione, la conclusione di contratti in una zona determinata.
Effetto naturale (quindi, non essenziale, cioè le parti possono escluderlo) del contratto di agenzia è il diritto di esclusiva, che ricade su entrambe le parti.
L’agente ha diritto alla provvigione su tutti gli affari portati a esecuzione nella zona (anche per gli affari conclusi direttamente dal preponente con terzi che egli aveva in precedenza acquisito come clienti per affari dello stesso tipo o che appartengono alla zona o alla categoria a lui riservati).

29
Q

I contratti di prestazione/d’opera: mediazione

A

Mediatore è colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza.
Il mediatore ha diritto alla provvigione da entrambe le parti se l’affare è concluso per effetto del suo intervento; non è invece necessario un accordo in questo senso.

30
Q

I contratti di prestazione/d’opera: transazione

A

È il contratto fra due parti che facendosi reciproche concessioni pongono fine e ad una lite già iniziata o prevengono lo scoppio di una lite.
Deve essere fatta per iscritto se si vuole fare valere come forma per la prova.

31
Q

Contratti di utilizzazione: locazione

A

È il contratto con il quale una parte (il locatore) si obbliga a far godere all’altra (il conduttore) una cosa mobile o immobile per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo.
È un contratto consensuale ad effetti obbligatori che fa insorgere obbligazioni in capo ad entrambe le parti.
Gli obblighi del locatore:
- Far godere la cosa al conduttore
- Consegnare la cosa al conduttore in buono stato
- Obbligo di manutenzione (ad eccezione della ordinaria amministrazione)
- Obbligo di garanzia (contro le molestie di diritto, non invece contro le molestie di fatto)
Gli obblighi del conduttore:
- Pagare il corrispettivo
- Prendere in consegna la cosa e osservare la diligenza del buon padre di famiglia nel servirsene per l’uso determinato nel contratto
- Alla scadenza del contratto, deve restituire la cosa nello stato in cui l’ha ricevuta (salvo il deterioramento o il consumo risultante dall’uso svolto in conformità̀ del contratto)

32
Q

Contratti di utilizzazione: affitto

A

È un contratto che ha ad oggetto il godimento di una cosa produttiva mobile o immobile.
In questo caso, l’affittuario è un imprenditore e il locatore può sempre controllare l’attività dell’affittuario e chiedere l’eventuale risoluzione del contratto nel caso in cui venga meno la fiducia nel rapporto contrattuale.

33
Q

Contratti di utilizzazione: leasing

A
  • Leasing Operativo: è il contratto con cui una parte concede all’altra, verso il corrispettivo di un canone periodico e per un tempo determinato l’utilizzazione di un bene e si conviene che, al termine del contratto, il conduttore potrà scegliere se:
    a) restituire la cosa
    b) rinnovare il contratto acquistare la proprietà della
  • Leasing Finanziario: è il contratto con cui il conduttore si accorda con un finanziatore affinché egli acquisti un bene e glielo conceda in godimento dietro un corrispettivo per un tempo determinato.
    Al termine, il conduttore potrà scegliere se:
    a) restituire la cosa
    b) rinnovare il contratto
    c) acquistare la proprietà della cosa
    In questo caso i soggetti coinvolti sono tre: fornitore del bene, destinatario del bene e il finanziatore.

Sale and lease back: il proprietario di un bene lo vende ad una società di leasing, che concede il bene in leasing al proprietario.

34
Q

Contratti di utilizzazione: mutuo

A

Il mutuo è il contratto col quale una parte (il mutuante) consegna all’ altra (il mutuatario) una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili, e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità.
È un contratto oneroso ad efficacia reale che fa insorgere obbligazioni in capo ad entrambe le parti; si conclude con la consegna del denaro.
Il soggetto che ha ricevuto il prestito ha l’obbligo di restituire altrettante cose della stessa specie e qualità. Salvo patto contrario, chi ha ricevuto a prestito una somma deve corrispondere anche gli interessi. Se gli interessi superano una certa soglia, diventano usurai e il mutuo diventa a titolo gratuito. Qualora la restituzione avvenga per rate, il mutuante può chiedere l’immediata restituzione dell’intero se il mutuatario manca di pagare anche una sola rata.

35
Q

Contratti di utilizzazione: comodato

A

È il contratto col quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta.
È un contratto reale ad effetti obbligatori; è un contratto unilaterale poiché fa insorgere obbligazioni solo in capo al comodatario che ha l’obbligo di consegna.
Oggetto del comodato è una cosa, mobile o immobile, che le parti considerano infungibile.
Deve trattarsi di una concessione gratuita.
Non è possibile chiedere la restituzione del bene prima che il tempo sia trascorso o l’uso sia stato realizzato a meno che il comodatario agisca non osservando la diligenza del buon padre di famiglia.
Comodato precario: quando non è stabilito un tempo o un uso determinato; in questo caso il comodante può richiedere sempre il bene indietro.

36
Q

La donazione

A

È un contratto gratuito, unilaterale, consensuale, l’efficacia dipende.
La donazione è il contratto col quale per spirito di liberalità (soddisfare un mio interesse di natura morale e non economica) una parte arricchisce l’altra.
La donazione deve essere fatta per atto pubblico con presenza irrinunziabile di due testimoni, con pena di nullità.
La donazione di modico valore che ha per oggetto solo beni mobili è valida anche se manca l’atto pubblico (forma libera) purché ci sia stata la tradizione. è un contratto reale che si conclude con la consegna della cosa.

37
Q

La procura

A

La procura è un atto unilaterale di attribuzione del potere di rappresentanza, con cui un soggetto detto rappresentato conferisce ad un altro soggetto detto rappresentante il potere di agire in nome e per conto proprio. La procura ha forma per relationem, ha per forma la stessa forma che deve avere per la validità il contratto che conclude il rappresentante.
Il rappresentante non deve accettare la procura; l’atto unilaterale non va accettato.
La procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il
rappresentante deve concludere. La procura qualora abbia forma libera può essere anche tacita.
Può essere:
- Generale: se riguarda una serie indeterminata di futuri contratti
- Speciale: se riguarda individuati singoli contratti
Esistono:
- La parte formale dell’atto
- La parte sostanziale dell’atto
Il rappresentante è tenuto a perseguire unicamente l’interesse del rappresentato.
Qualora manchi la procura (se è nulla, se è valida ma il rappresentante eccede i limiti, se è inesistente) si ha il caso di falsus procurator: il contratto è valido ma è inefficace in quanto egli non ha/aveva il potere e l’assenza di potere comporta l’inefficacia dell’atto, non la nullità.
Falsus procurator nel caso la procura fosse nulla, procura inesistente, procura valida ma il rappresentante cede i limiti.

38
Q

Il contratto di mandato

A

È il contratto mediante il quale una parte (mandatario) si obbliga a compiere uno o
più atti giuridici per conto dell’altra parte (mandante) (art. 1703).
Si basa su un rapporto di fiducia tra mandante e mandatario (il mandato è dunque sempre revocabile).
Il mandato può essere:
- Con rappresentanza: il mandante rilascia anche una procura e il mandatario deve agire in nome e per conto (mandato + procura) = rappresentanza diretta
- Senza rappresentanza: (mandato senza procura) = rappresentanza indiretta
in questo caso, il mandatario agisce per conto del mandante, ma non in suo nome.
pertanto, gli effetti, non si possono produrre in capo al mandante, ma si producono in capo al mandatario, il quale è obbligato a ritrasferirli al mandante.
Eccezioni: per i beni mobili, il mandante può agire in rivendicazione (art. 1706), salvi i diritti acquisiti dai terzi per effetto del possesso di buona fede (art. 1153)
Il mandato è naturalmente oneroso: l’operato del mandatario deve essere remunerato.

39
Q

La simulazione

A

La simulazione è l’apice della tutela della libertà del volere, dell’autonomia privata: si consente alle parti un contratto che non esiste ma che per tutti esiste per frodare gli altri.
Due parti concludono segretamente un contratto che è solo apparente, serve unicamente ad apparire come esistente nei confronti dei terzi, ma in realtà le parti convengono che non abbia alcun effetto tra di esse.
a) Simulazione assoluta: è l’accordo di considerare completamente inefficace tra le parti un dato contratto
b) Simulazione relativa: è l’accordo di considerare efficace tra le parti un contratto diverso da quello apparente
Contratto simulato: è quello stipulato ma destinato a non avere effetto tra le parti (contratto apparente)
Contratto dissimulato: è quello nascosto che le parti abbiano eventualmente stipulato (simulazione relativa), produce effetti tra le parti se ha i requisiti di sostanza e di forma
Accordo simulatorio: è l’accordo in base al quale si stabilisce che il contratto stipulato non avrà effetto tra le parti
La simulazione non può essere fatta valere:
- Dai creditori del simulato acquirente, che abbiano in buona fede iniziato l’esecuzione sui beni del loro debitore
- Ai terzi che abbiano acquistato in buona fede diritti in base al contratto simulato
I terzi pregiudicati dalla simulazione possono farla valere nei confronti delle parti.

40
Q

Cause di risoluzione dei contratti a prestazioni corrispettive: per inadempimento

A

Quando uno dei contraenti non adempie, l’altro può chiedere a sua scelta l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno (art. 1453).
Il contratto deve essere a prestazioni corrispettive (oneroso) e ci deve essere un inadempimento di una delle due parti, questo inadempimento deve essere imputabile e deve essere di causa rilevante (art.1455).
Il contratto non si può risolvere se l’inadempimento di una delle parti ha scarsa importanza, avuto riguardo all’interesse dell’altra (art.1456).
La risoluzione del contratto per inadempimento ha effetto retroattivo tra le parti salvo il caso di contratti ad esecuzione continuata o periodica riguardo ai quali l’effetto della risoluzione non si estende alle prestazioni già eseguite.
Se una delle parti non adempie (contraente inadempiente), il contraente che subisce l’altrui inadempimento (contraente fedele) può risolvere il contratto per inadempimento, può domandare l’adempimento e può sempre chiedere il risarcimento del danno.
Ha effetti restitutori per le prestazioni finora adempiute e il venditore riacquista il diritto di proprietà sul bene.
Il contratto si può sciogliere:
- Per via giudiziale: con una domanda giudiziale, la sentenza sarà costitutiva e scioglierà il contratto avendo come conseguenza effetti restitutori (come se il contratto non fosse mai stato concluso)
- Per via extragiudiziale con la diffida ad adempiere (procedimento monitorio, art1454): è un atto scritto che il contraente fedele invia al contraente inadempiente nel quale gli viene intimato di adempiere (cade in mora) con la dichiarazione ulteriore che decorso un certo termine il contratto risulterà risoluto (il termine minimo è 15 giorni salvo eccezioni).
-Per clausola risolutiva espressa: le parti se vogliono possono inserirla espressamente durante la stipulazione del contratto a prestazioni corrispettive. la clausola prevede che il contratto si risolva nel caso in cui una determinata prestazione non sia adempiuta secondo le modalità stabilite. La risoluzione si verifica di diritto a patto che il contraente fedele dichiari di voler avvalersi della clausola risolutiva espressa (art.1456).
- Termine essenziale: termine di adempimento considerato essenziale dalle parti (o per lo meno dal creditore). Il contratto di risolve di diritto automaticamente qualora la prestazione non venga adempiuta entro il termine essenziale a meno che la parte che aveva ancora interesse ad ottenere quella prestazione entro tre giorni dopo il verificarsi dell’inadempimento dichiari di esigerne l’esecuzione. Il termine può essere oggettivamente essenziale o soggettivamente essenziale.
Eccezione di inadempimento (art.1460): nei contratti con prestazioni corrispettive ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione, se l’altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini diversi per l’adempimento siano stati stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto.

41
Q

Cause di risoluzione dei contratti a prestazioni corrispettive: per impossibilità sopravveuta

A

Nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione, e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito.
In caso di impossibilità parziale, l’altro contraente ha la possibilità di scegliere tra chiedere una riduzione anche della sua prestazione oppure recedere dal contratto.
L’impossibilità temporanea determina lo scioglimento del contratto se, quando la prestazione torna ad essere possibile, la controparte non abbia più interesse a ricevere la prestazione.
Contratto con effetti traslativi o costitutivi (art.1465): nei contratti che trasferiscono la proprietà di una cosa determinata ovvero costituiscono o trasferiscono diritti reali, il perimento della cosa per una causa non imputabile all’alienante non libera l’acquirente dall’obbligo di eseguire la controprestazione, ancorché la cosa non gli sia stata consegnata.
(res perit domino=il rischio del perimento della cosa spetta al proprietario).

42
Q

Cause di risoluzione dei contratti a prestazioni corrispettive: per eccessiva onerosità sopravvenuta

A

Riguarda solo i contratti ad esecuzione differita (esecuzione posticipata nel tempo) oppure ad esecuzione continuata o periodica. Se la prestazione di una delle parti è divenuta eccessivamente onerosa per il verificarsi di avvenimenti straordinari e imprevedibili, la parte che deve tale prestazione può domandare la risoluzione del contratto.
Deve trattarsi di una sopravvenuta onerosità che superi la normale alea del contratto.
La parte contro la quale è domandata la risoluzione può evitarla offrendo di modificare equamente le condizioni del contratto.

43
Q

Presupposizione

A

È un’ulteriore ipotesi di scioglimento del contratto non prevista dalla legge, ma elaborata dalla giurisprudenza e dalla dottrina.
È un’ipotesi di scioglimento del contratto che si verifica quando le parti hanno concluso un contratto presupponendo l’esistenza di una certa situazione comune ad entrambe di carattere oggettivo e indipendente dalla loro volontà.

44
Q

La caparra

A

La caparra è una somma di denaro che una parte in un contratto a prestazioni corrispettive da all’altra al momento della conclusione del contratto con l’accordo che in caso di inadempimento della parte che ha dato la caparra l’altra possa recedere dal contratto trattenendo la caparra e con l’accordo che qualora sia inadempiente la parte che ha ricevuto la caparra l’altra possa recedere pretendere il doppio della caparra.
Il contraente fedele può in alternativa al recesso (avvalendosi della caparra) agire in risoluzione per inadempimento oltre al risarcimento del danno.