Farmaci per DIABETE Flashcards
DIABETE: tipi
da alterazioni del pancreas [ cell beta: insulina // cell alfa: glucagone // cell delta: somatostatina ]
Tipo 1: mancanza assoluta di cellule beta, quindi di insulina. Sorge in età giovanile, su base autoimmune (insulinodipendenti). Frequente la chetoacidosi per distruzione degli acidi grassi per ricavare energia (= corpi chetonici)
Tipo 2: legato all’insulinoresistenza ma anche a ridotta secrezione di insulina. Si ritrova il glucosio nelle urine e c’è molta sete. E’ legato all’obesità e all’età avanzata > può danneggiare vasi ets = neuropatie, nefropatie e retinopatie
Tipo 3: legato a terapie cortisoniche e iperglicemizzanti
Tipo 4: gestazionale, dovuto all’ormone lattogeno placentare.
DIABETE: diagnosi
Misurazione della glicemia e valutazione clinica:
1. glicemia a digiuno < a 126mg/dl
2. glicemia < 200 mg/dl in test tolleranza
3. emoglobina glicata < 6.5% = dà l’idea del tempo in cui l’organismo è sottoposto a iperglicemia. C’è una correlazione diretta tra % di emoglobina glicata e complicanze. Viene misurata anche per capire se la terapia è efficacie.
INSULINA
costituita da 2 catene polipeptidici e accumulata nelle cellule beta e rilasciata in seguito a stimoli (es. aumento della concentrazione plasmatica di glucosio). Le cellule beta hanno sistemi recettoriali (es. canali potassio) sensibili all’ATP intracellulare: il glucosio arriva nella cellula > viene metabolizzato = produzione di ATP = ATP intracellulare aumenta > chiusura dei canali potassio = la membrana si depolarizza > apre i canali per il calcio (responsabili della fusione dei granuli di insulina = liberazione nel torrente circolatorio.
INSULINA: effetti metabolici e di carenza
Effetti metabolici dell’insulina:
1) fegato: stimola l’accumulo di glucosio (per glicogenolisi)
2) tessuto muscolare scheletrico: aumento captazione glucosio e deposizione di glicogeno
3) adipe: aumento lipogenesi e riduzione degradazione proteine
!! regola il metabolismo di carboidrati, proteine e lipidi = è anabolizzante, ovvero favorisce la prouzione di molecole grandi a partire da piccole
Effetti della carenza d’insulina: metabolici, come produzione di corpi chetonici e chetoacidosi; a livello muscolare il muscolo viene usato come fonte alternativa di energia, perchè contiene AA
INSULINA: tipi
si classifica per durata:
Rapida: identica a quella umana = insorgenza effetto 30min/h, picco massimo entro le 3h, durata 4/6h
Intermedie
Lente: coprono le 24h
Prima si classificavano anche in base all’origine (da pancreas di maiale o mucca) ma oggi sono solo biotecnologiche.
INSULINA: schemi terapeutici
Schemi terapeutici:
L’insulina lenta si usa per coprire le 24h, e durante il giorno si dà l’insulina rapida prima del pasto: l’effetto della terapia può essere modificato da diversi fattori, come ritardo nell’assunzione di cibo, digiuno, esercizio.
METFORMINA
Unico farmaco delle biguanidi usato oggi.
Si somministra per via orale prima dei pasti principali.
Meccanismo d’azione (probabili)
1. aumento captazione del glucosio nel muscolo
2. ridotto assorbimento a livello intestinale
3. blocco della sintesi ex novo nel fegato
Normalmente è ben tollerato, dà problemi gastrointestinali e acidosi lattica/crampi per la ricaptazione del glucosio nel muscolo.
SULFANILUREE
Meccanismo fondamentale: bloccano i canali potassio sulle cellule del pancreas e mimano l’azione dell’ATP, mimando iperglicemia = stimolano la secrezione delle cellule beta di insulina.
1° gen: possono indurre ipoglicemia e stimolano l’appetito
2° gen: glibenclamide etc
Spesso sono usati in associazione con la metformina se questa non è sufficiente.
DIFFERENZA TRA BIGUANIDI E SULFANILUREE
Biguanidi: agiscono a livello periferico // Sulfaniluree: agiscono a livello del pancreas
SEGRETAGOGHI DELL’INSULINA
parenti delle sulfaniluree. Bloccano i canali al potassio, ma su un sito di legame diverso = effetti più marcati ed effetti avversi simili (incremento ponderale e ipoglicemia)
GLITAZONI
Come ROSIGLITAZONE E PIOGLITAZONE. Riducono l’insulinoresistenza nei tessuti periferici.
Il bersaglio è il PPAR-GAMMA, recettore nucleare che regola geni coinvolti nel metabolismo lipidico e glucidico > agiscono sui tessuti adiposi aumentando l’attrazione del glucosio e della lipogenesi (favoriscono l’accumolo)
Hanno anche effetti antinfiammatori utili nei diabetici.
GLITAZONI: effetti indesiderati
danno problemi di sicurezza: aumento tossicità epatica; alcuni sono stati tolti dal commercio per eventi avversi cardiovascolari. Quelli rimasti sembra aumentino il rischio di tumore alla vescica (ma quasi tutti gli antidiabetici lo fanno, tranne la metformina che invece sembra protettiva.
INCRETINOMIMETICI
Agiscono sul sistema GLP-1, ormone prodotto dal tenue e coinvolto nel metabolismo dei carboidrati (fa parte delle incretine).
- analoghi a lunga durata di GLP-1: lo mimano ma con azione più lunga. Il capostipite è l’EXANATIDE sostanza isolata dalla saliva di un rettile velenoso. LIRAGLUTIDE e SEMAGLUTIDE
- inibitori dell’enzima DPP-4, che degrada il GLP-1: prolungano l’azione dell’ormone endogeno. SITAGLIPTIN bloccando l’enzima frenano o rallentano la degradazione di GLP-1
GLP-1
prodotto dal tenue in risposta all’assunzione di cibo: stimola la secrezione di insulina, blocca la produzione di glucagone e rallenta lo svuotamento gastrico. Ha effetto anoressizzante e frena la produzione epatica di glucosio = riduce la glicemia.
GLIFOZINE
Agiscono sul tubolo renale frenando il riassorbimento di glucosio.
Bersaglio: trasportatore SGLT2 del tubolo contorto prossimale, responsabile del 90% del riassorbimento del glucosio: bloccandolo, troviamo il glucosio nelle urine.
CANAGLIFLOZIN, DEPAGLIFLOZIN influenzano la diuresi perchè il glucosio è osmoticamente attivo e quindi favorisce la diuresi
Effetti avversi: aumento del rischio di infezioni urinarie per la presenza di glucosio, in più favoriscono il calo ponderale.