Farmaci Analgesici Oppioidi Flashcards

1
Q

OPPIO

A

OPPIO: lattice del papavero, con diversi principi attivi. Contiene alcaloidi, tra cui la morfina.
Ha propietà analgesiche e psicotrope che agiscono sul sistema endogeno.

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2
Q

RECETTORI OPPIOIDI

A

Sono tutti recettori metabotropici accoppiati a proteine G di tipo inibitorio > influenzano alcuni flussi ionici (correnti al potassio e calcio).
- MU: più diffusi. Nel SNC sono sui neuroni pre e post sinaptici, espressi ovunque, anche nel midollo. Nel sistema limbico regolano l’euforia, il comportamento gratificante, l’affettività. Sono anche nel centro emetico, nel centro bulbare del respiro, in quello della tosse ed hanno anche effetti ormonali (regolano la secrezione di ormoni sessuali.
- Delta e Kappa: si trovano in sede presinaptica

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3
Q

OPPIOIDI ENDOGENI E SISTEMA OPPIOIDE

A

Oppioidi endogeni: sostanze prodotte dal cervello che modulano il sistema oppioide.
In base alla loro localizzazione nel SNC, sono encefaline, endorfine, dinorfine.
Sono tutti peptidi, catene di AA che stimolano i recettori oppioidi.
Sistema oppioide: distribuito in diverse parti dell’organismo, non solo nell’SNC: regola anche effetti di natura immunitaria.

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4
Q

TIPI DI DOLORE

A

Risposta negativa ad un evento.
- acuto: da trauma
- cronico: neuropatico, legato ad alterazione delle fibre nocicettive
- nocicettivo: lesione organica ai tessuti
- viscerale
- forme miste: neuropatico e nocicettivo
La differenza si ha per eziopatogenesi > forme diverse rispondono in modo diverso ai farmaci.

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5
Q

CONSEGUENZE DEL DOLORE

A
  1. disfunzioni neurovegetative: aumento del tono simpatico, della PA e stimolazione cardiaca.
  2. alterazione del tono dell’umoe
  3. ipersensibilizzazione: le vie nocicettive tendono ad amplificare la loro sensibilità: perdita di sensibilità alla terapia.
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6
Q

IL DOLORE NOCICETTIVO

A

Il dolore nocicettivo ha origine da un trauma tissutale, come un’ustione o una ferita. Si ha liberazione di mediatori alogeni nei tessuti (bradichinina, serotonina) che con i mediatori sensibilizzanti (prostaglandine) entrano nel midollo spinale tramite le corna posteriori e arrivano ai centri superiori, come la corteccia, dando stimolo negativo.
La via più comune è la via spino-talamo-corticale.
Da lì l’impulso viene distribuito: gli oppioidi agiscono dove i neuroni del midollo sinaptano con i centri superiori.

Ci sono anche vie discendenti per modulare la trasmissione del dolore, evitandone troppo: agiscono sulle stesse sinapsi delle vie ascendenti, liberando mediatori che frenano la trasmissione sinaptica.

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7
Q

PEPTIDI OPPIOIDI

A

Peptidi oppioidi: sono quelli che interessano a noi e che fanno parte delle vie discendenti. Le fibre di modulazione liberano i mediatori oppioidi sia a livello pre che post sinaptico: lo stop alla trasmissione vuol dire stop alla trasmissione sinaptica dolorifica.

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8
Q

OPPIOIDI: MODO D’AZIONE

A

Sulle vie ascendenti (pre e post sinaptiche) ci sono i recettori oppioidi, su cui agiscono gli oppioidi endogeni: attivandoli, si inibisce lo stimolo nocicettivo, quindi si ha effetto analgesico.

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9
Q

RECETTORI OPPIOIDI (pre e post sinaptici)

A

Recettori MU: a livello presinaptico riducono l’ingresso di calcio, che serve alla fibra nervosa per liberare i mediatori: se il calcio non entra, la fibra non libera niente.

Recettori K, delta e MU: a livello postsinaptico vanno ad aprire i canali al potassio, ce uscendo rende la membrana meno propensa a generare potenziali d’azione.

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10
Q

OPPIOIDI: TIPI E CLASSIFICAZIONE

A

Sono sostanze con attività riconducibili a quelle della morfina. Possono essere:
1. naturali, come la morfina e la codeina
2. semisintetici, come l’eroina
3. di sintesi, come il fentanile, il metadone e la pentazocina: danno analgesia molto importante.

Classificazione:
- agonisti puri: stimolano al 100% i recettori
- agonisti parziali: es. buprenorfina
- agonisti-antagonisti
- antagonisti puri: bloccanti privi di attività intrinseca, come il naloxone.

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11
Q

TIPI DI DOLORE RELATIVI AGLI OPPIOIDI

A
  • dolore nocicettivo, post operatorio: risponde bene
  • dolore cronico non oncologico: dipende dal tipo. artrite e artrosi rispondono abbastanza bene
  • dolore oncologico: risponde bene
  • dolore viscerale: controindicato se di origine biliare, perchè gli oppioidi aumentano la pressione bil.
  • dolore neuropatico: dipende, solitamente si usano altri farmaci come il pregabalin (antiepilettico)
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12
Q

TERAPIA ANALGESICA

A

TERAPIA ANALGESICA: di solito si parte con un agonista parziale per evitare la desensibilizzazione: il problema è la tolleranza > i recettori, stimolati per periodi prolungati, tendono a perdere la risposta, quindi l’effetto analgesico scema.

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13
Q

EFFETTI NEGATIVI DEGLI OPPIOIDI

A

Effetti degli oppioidi:
- possono dare facilmente tolleranza: per stimolazione prolungata dei recettori = perdita della risposta, quindi si alza la dose, ma è un circolo vizioso.
- dipendenza fisica e psicologica: sfrenano il rilascio di dopamina: l’inibizione del freno aumenta il rilascio di dopamina.

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14
Q

EFFETTI STIMOLATORI DEGLI OPPIOIDI

A

Stimolatori:
1. euforia per attivazione dei recettori del sistema limbico, per questo da dipendenza). legato al rilascio di dopamina.
2. miosi per effetto diretto sul muscolo
3. stimolazione CT: vomito, soprattutto all’inizio
4. aumento del tono della muscolatura liscia intestinale: da contrazioni non propulsive = stipsi ostinata per blocco attività gastrointestinale
5. aumento pressione biliare
6. aumento tono sfintere vescicale: ritenzione urinaria
7. stimola il rilascio di prolattina e ormone antidiuretico
8. in sovraddosaggio ha effetto proconvulsivante.

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15
Q

EFFETTI DEPRESSIVI DEGLI OPPIOIDI

A

Depressivi:
1. analgesia
2. sedazione
3. depressione respiratoria, causa della morte per overdose
4. inibizione della peristalsi
5. blocco di accumolo H2O ed elettroliti: blocco secrezione intestinale
6. immunosoppressione

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16
Q

INTERAZIONI DELI OPPIOIDI

A

Possono amplificarne l’effetto:
- insufficienza epatica, per mancanza di primo passaggio
- ipotensione, trauma cranico, enfisema, bpco: possono amplificare l’azione deprimente sul centro del respiro.

17
Q

MORFINA

A

ha buona biodisponibilità per le diverse vie: orale, endovenosa, intramuscolo: ha effetti per 3/4h, esistono anche cerotti transdermici per rilascio lento.

Nel fegato viene convertita in 6-betaglucoronide, metabolita con attività analgesica doppia rispetto alla morfina. Viene escreto per via renale, quindi attenzione a pazienti con insufficienza renale.

18
Q

FENTANIL

A

Fino a 100 volte più potente della morfina, è usato anche nel coma farmacologico insieme al propofol.
Eff. avversi: nausea, vomito, depressione respiratoria e prurpito (per stimolazione al rilascio di istamina)

19
Q

METADONE

A

Agonista puro con elevata biodisponibilità orale ed emivita lungo (fino a 40h)
Dà dipendenza e tolleranza più lentamente rispetto alla morfina.

20
Q

CODEINA

A

Analoga alla morfina, con un gruppo metile in più. E’ agonista puro e debole, ha un decimo rispetto alla morfina. Ha emivita breve, generalmente si usa con i FANS nel dolore moderato. A dosaggio alto può dare stipsi e depressione respiratoria.

21
Q

NALOXONE

A

Antagonista più usato: non ha attività analgesica, ma può spezzare morfina e co dai loro recettori: antidoto per overdose e coma etilico.