Farmaci per BPCO/ASMA Flashcards

1
Q

ASMA BRONCHIALE

A

patologia di natura infiammatoria, spesso cronica: rilascio mediatori infiammatori.
Effetti:
- aumento tono muscolatura liscia bronchiale, fino a ipertrofia
- stimolo secrezioni bronchiali (muco ed essudato dato da aumento permeabilità vascolare)
- edema
- vasodilatazione
Quando diventa cronica ed è poco controllata può dare rimodellamento delle vie aeree > fibrosi: rende difficile lo scambio gassoso.

Sintomi:
- tosse stizzosa
- difficoltà respiratoria > panico e fame d’aria > circolo
- respiro sibilante
Quando sono molto intensi, si ha l’attacco d’asma

Fattori di rischio:
(slide) e fattori genetici che predispongono all’iperreattività del sistema immunitario + fattori ambientali come inquinamento, fumo, stress, freddo e farmaci (es. aspirina)
Donne e afroamericani più propensi.

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2
Q

BPCO

A

Di natura ostruttiva e infiammatoria: progressiva ostruzione delle vie aeree ed enfisemi (cavità): limitano lo scambio gassoso. Risponde meno agli antinfiammatori ed è associata al fumo di sigaretta.

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3
Q

BRONCODILATATORI

A

Per entrambe le patologie. Sono sintomatici, si usano al bisogno.

  • Beta-2 agonisti: attivano i recettori beta2 del sistema simpatico, funzionano meglio per l’asma.
  • Antimuscarinici/anticolinercigi: bloccano l’attività del sistema nervoso parasimpatico, funzionano meglio per la BPCO.
  • Metilxantine: broncodilatatori e antinfiammatori, come caffeina, teobromina e teofillina
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4
Q

ANTINFIAMMATORI

A

si usano come terapia di mantenimento per controllare l’infiammazione e prevenire i sintomi.

  • Corticosteroidi: cortisonici e glucorticoidi, di prima scelta nell’asma
  • Antileucotrieni: soprattutto in pediatria, hanno meno effetti collaterali.
  • Cromoni: agiscono direttamente sulle cellule immunitarie.
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5
Q

FARMACI BPCO/ASMA: vie di somministrazione

A

Sono impiegati prevalentemente per via INALATORIA: sono in dispositivi con gas propellente per spruzzarli: il farmaco va diretto nel sito di somministrazione, però particelle più grandi di 5 micron si fermano nell’orofaringe > per ridurre al minimo ci sono le camere di espansione: arriva meno farmaco nel tratto intestinale, quindi ci sono meno effetti avversi.

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6
Q

FARMACI: metabolismo

A

la maggior parte arriva al fegato e viene metabolizzata quasi completamente: la quota in circolazione sistemica è molto bassa, quindi si hanno meno effetti avversi.

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7
Q

BETA-2 AGONISTI

A

Broncodilatatori di prima scelta nell’asma: hanno costituenti molto ingombranti che aumentano la selettività per i recettori e la durata dell’effetto. [ es. SALBUTAMOLO: emivita lungo ]

SABA: short acting, massimo 3/4h: SALBUTAMOLO (VENTOLIN) usati al bisogno

LABA: long acting, fino a 24h SALMETEROLO, agonista parziale come terapia di fondo. Non si usano da soli perchè sono efficaci sui sintomi: potrebbero nascondere la risposta infiammatoria (si danno in associazione ad altri)

Anche se selettivi per l’asma, alcuni sono usati anche per malattie croniche infiammatorie intestinali (completamente metabolizzate dal fegato, no effetti avversi)

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8
Q

BETA2 AGONISTI: meccanismo ed effetti secondari

A

Meccanismo d’azione: agiscono sui recettori adrenergici beta2 delle cellule muscolari lisce dell’apparato bronchiale. Il farmaco agonista si lega al recettore e lo attiva, modificandolo. Ad esempio: riduce la concentrazione di calcio intracellulare che serve per la contrazione della muscolatura = rilascio.
Sono accoppiati a proteine G stimolatore e quindi aumentano la concentrazione di AMPciclico che poi determina il rilassamento della muscolatura.

Effetti secondari:
- sui mastociti riducono la liberazione di mediatori broncocostrittori
- nel parasimpatico bloccano l’acetilcolina (costrittore)
- inibizione permeabilità vascolare (quindi riduzione dell’essudato.
Alcuni di questi farmaci (non quelli usati per l’asma) sono tocolitici: riducono le contrazioni della muscolatura uterina, usati antiaborto.

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9
Q

BETA2 AGONISTI: farmacocinetica

A

si somministrano per via inalatoria, predosati. In emergenza anche IM/EV.
Alcuni sono molto lipofili = emivita molto lunga.
Si somministrano in combo con ICS (corticosteroidi inalatori) : usati in modo selettivo per l’asma.
L’associazione è meglio per controllare la broncocostrizione e l’infiammazione, ma anche per migliorare la compliance del paziente (1 somministrazione per 2 farmaci)

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10
Q

BETA2 AGONISTI: reazioni avverse

A

legate all’attivazione dei recettori beta-2 in altri siti:
- tremore muscolare: per questo non si possono usare spesso negli anziani
- effetti metabolici: tachicardia riflessa per vasodilatazione
- ipopotassiemia per ingresso di calcio nel muscolo
- effetti metabolici, soprattutto degli acidi grassi liberi, dei carboidrati e dell’insulina.

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11
Q

ANTICOLINERGICI

A

Broncodilatatori più efficaci sulla BPCO: bloccano i recettori muscarinici dell’acetilcolina, quindi danno broncodilatazione e riduzione della secrezione di muco.
Non hanno effetto sui mediatori dell’infiammazione, quindi funzionano poco sull’asma.
Si danno per via inalatoria, hanno basso rischio di effetti sistemici perchè sono poco assorbiti a livello della mucosa intestinale.

Effetti sinergici se somministrati con i beta-2 antagonisti, oppure si utilizzano dove gli altri hanno effetti avversi sconvenienti.

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12
Q

ANTICOLINERGICI: meccanismo d’azione

A

M1/M2 sono recettori muscarinici più espressi a livello bronchiale. Sono coinvolti nell’attivazione della contrazione della muscolatura liscia = bloccando il legame con l’acetilcolina non si ha broncocostrizione.
Atropina: capostipite, alcaloide che si trova in alcune piante (belladonna e stramonio). Da sola è molto tossica, quindi si usano derivati con effetti periferici, resi incapaci di attraversare la barriera ematoencefalica.

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13
Q

ANTICOLINERGICI: classificazione E effetti avversi

A

Classificazione:
SAMA: IPRATROPIO BROMURO: a breve durata. E’ molto amaro, quindi si ha scarsa compliance. Ha anche effetti sull’occhio (midriasi) quindi attenzione a pz con glaucoma + broncocostrizione paradossa per aumento rilascio dell’acetilcolina + possibile ritenzione urinaria (inibiscono la contrazione vescicale)
LAMA: BROMURO DI TIOTROPIO a lunga durata (sono i migliori)

Effetti avversi: abbastanza pesanti: gastrici, ottici etc perchè questi recettori sono espressi praticamente ovunque > scarso assorbimento sistemico, quindi effetti avversi ridotti.

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14
Q

XANTINE

A

Derivati di sostanze naturali come caffeina, teofillina e teobromina.

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15
Q

(xantine) TEOFILLINA

A

blocca le fosfodiesterasi = blocca la degradazione di AMPciclico nelle cellule muscolari, quindi si ha broncodilatazione.
- antagonismo recettori dell’adenosina
- inibizione del fattore Kb per la trascrizione nucleare = antinfiammatorio
- aumento rilascio interleuchina-10 (antinfiammatorio)
- effetto sinergico con i corticosteroidi: potenzia l’attività dell’enzima deacitilasi

Ha quindi tanti effetti sulle cellule muscolari e anche di inibizione dell’infiammazione: è buona sia per l’asma che la BPCO

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16
Q

(xantine) TEOFILLINA: effetti avversi

A
  • gastrointestinali: vomito, nausea etc
  • aumento reflusso gastroesofageo notturno (rilassano lo sfintere esofageo)
  • cardiaci: tachicardia, aritmie
  • effetti diuretici
  • effetti nel SNC, come convulsioni
17
Q

CORTICOSTEROIDI

A

Prettamente antinfiammatori, più usati nell’asma e meno efficaci su BPCO.
Agiscono sui recettori intracellulari: vanno nel nucleo a modulare l’espressione genica di mediatori infiammatori (citochine) e potenziano quelli antinfiammatori (interleuchine)

Non solo nell’asma: a dosi elevate sono usati anche come antitumorali perchè inibiscono la proliferazione dei linfociti.
Quelli concepiti specificatamente per l’asma agiscono anche su altri bersagli, come la permeabilità vascolare (ipersecrezione e bronchiale ed edema)
!! aumentano anche l’espressione dei recettori beta2 = si influenzano a vicenda.

18
Q

ICS

A

corticosteroidi inalatori. sono molto lipofili, quindi tendono ad agire localmente.

BECLOMETASONE DIPROPINATO E CICLESONIDE: profarmaci idrolizzati dalle esterasi delle vie respiratorie > biodisponibilità sistemica molto bassa: anche se un po’ finisce nel digerente, viene metabolizzata dal fegato, quindi la quota nella circolazione sistemica è molto bassa

BUDESONIDE E FLUTICASONE DIPROPINATO: maggiore effetto di primo passaggio con meno azioni sistemiche.

19
Q

ICS: effetti avversi

A

Effetti avversi: generalmente sono ben tollerati. Possono avere effetti locali (disfonia, tosse, micosi) perchè sono immunosoppressori. Effetti sistemici: sui bambini ritardo nell’accrescimento osseo, sugli adulti osteoporosi, glaucoma, anomalie metabolice + sono iperglicemizzanti (possono indurre diabete) + disturbi psichiatrici come euforia e depressione.

20
Q

ANTILEUCOTRIENI (mecc. d’azione)

A

Antinfiammatori limitati alla pediatria, o dove i corticosteroidi non sono tollerati.

l’enzima 5.leucossigenasi produce i leucotrieni (che danno broncocostrizione, muco, cellule infiammatorie e permeabilità vascolare). Per interferire con la produzione di questi leucotrieni, posso bloccare la lipossigenasi (quindi la sintesi) o i loro recettori.

ZILEUTON: blocca l’enzima per la sintesi e MONTELUKAS, PRANLUKAST, ZAFIRLUKAST sono antagonisti dei leucotrieni (bloccano tutti i recettori in modo non selettivo.

Si somministrano per via orale, come sciroppi o compresse masticabili. Bloccando i leucotrieni non si sviluppano edemi, si blocca l’ipercontrattilità bronchiale e la chemiotassi. Si possono associare con i corticosteroidi // sono utili anche nella rinite allergica perchè migliorano l’ostruzione nasale.

Effetti avversi: alterazione markers della funzionalità epatica e mal di testa.

21
Q

LEUCOTRIENI

A

mediatori infiammatori derivati dall’acido aricodonico delle membrane cellulari: può prendere la via delle ciclossigenasi o quella delle lipossigenasi [ acido aricodonico > leucotrieni ]

22
Q

CROMONI

A

Antinfiammatori poco utilizzati, solo se gli altri non hanno funzionato oppure vanno in associazione.
Hanno effetto sensibilizzante sui mastociti: riducono il rilascio di mediatori dell’infiammazione, bloccando il canale calcio sulla loro superficie (che serve a rilasciare l’istamina)

Somministrazione: per via inalatoria: l’effetto sensibilizzante agisce su
- membrane degli eosinofili: riduzione risposta agli allergeni
- membrane dei mastociti: riduzione stimolazione antigenica
- fibre nervose: riduzione tosse, inibisce le fibre sensoriali.

Non hanno effetto sulla muscolatura, quindi non riducono il broncospasmo. Sono anche poco assorbiti a livello sistemico > secchezza delle mucose, costrizione toracica, irritazione della gola. Danno anche dermatiti, miositi e gastroenteriti.

23
Q

ISTAMINA

A

responsabile di broncocostrizione, aumento permeabilità vascolare etc.