Farmaci Anestetici Flashcards
FARMACI ANESTETICI
Si basano sull’uso di sostanze che bloccano in modo transitorio e reversibile la conduzione nervosa delle fibre nocicettive in una zona circoscritta:
- di superficie, come un collirio
- per infiltrazione, nella cute
- tronculare, in prossimità ad un nervo periferico
- epidurale e spinale.
Fisiologia della trasmissione nervosa
Fisiologia della trasmissione nervosa.
Le fibre nocicettive sono le più sottili = i farmaci vi agiscono facilmente. Sono sensibili a diversi stimoli: chimici, termici, meccanici.
Tutto si basa sulla genesi e propagazione del potenziale di azione di membrana, legato all’attività dei canali al sodio voltaggio-dipendenti. Quando la membrana si depolarizza questi canali si aprono velocemente = il sodio entra nella cellula e la depolarizza > si inattivano e si chiudono.
Se interferiamo con questo processo, impediamo che l’impulso arrivi al SNC e venga recepito.
STRUTTURA DEGLI ANESTETICI LOCALI
Sono tutti basi deboli con struttura anfifilica: una parte idrofila, generalmente un atomo di azoto, e una lipolifila, di solito un anello aromatico. Questi sono fondamentali per l’attività anestetica.
ANESTETICI LOCALI: divisione
Suddivisibili in:
AMMINOESTERI: un gruppo estereo e un atomo di azoto (procaina, cocaina)
AMMINOAMIDI: moderni, con doppio atomo di azoto (lidocaina, bupivacaina)
ANESTETICI LOCALI: meccanismo d’azione
Meccanismo d’azione: si basa su 2 fondamenti:
1. aspecifico: legato al fatto che tendono a solubilizzarsi nelle membrane plasmatiche, stabilizzandole: riducono il passaggio di ioni e quindi la loro eccitabilità nervosa
2. specifico: legato al blocco dei canali sodio voltaggio dipendenti dall’interno: devono entrane nella cellula, ed il passaggio è influenzato dal pH (deve essere fisiologico). Se è acido non possono entrare [ è per questo che l’anestesia non funziona nei tessuti infiammati]
ANESTETICI LOCALI: assorbimento e metabolismo
Assorbimento:
Per agire localmente il passaggio dal sito d’iniezione al circolo deve essere limitato per limitare effetti avversi e la riduzione dell’effetto. Spesso, per ridurlo, si aggiunge un vasocostrittore.
Metabolismo: diverso per amminoesteri e amminoamidi
- amminoesteri: più facilmente idrolizzabili nei tessuti, per la presenza delle esterasi che metabolizzano direttamente nel sito di iniezione = durata breve
- amminoammidi: molecole più stabili, resistono all’idrolisi ed hanno metabolismo epatico = la perdita d’effetto è legata al passaggio dal fegato.
ANESTETICI LOCALI: effetti avversi
Effetti avversi: legati al blocco dei canali sodio in altri sedi, come il SNC e il sistema cardiovascolare.
A livello centrale ci sono due fasi:
1. di eccitazione: blocco dei sistemi inibitori GABA = tremori, parestesie etc
2. di depressione: in concentrazioni elevate anche respiratorie, quindi c’è necessità di limitare l’assorbimento sistemico.
A livello cardiaco: si ha vasodilatazione, per effetto diretto sulla muscolatura liscia vascolare e per inibizione del sistema simpatico, e depressione dell’attività cardiaca.
Si può avere ipersensibilità e reazioni allergiche legate alla struttura chimica.
TEORIA DELL’ANESTETICO GENERALE
Per essere un buon anestetico dovrebbe:
1. analgesia
2. amnesia
3. perdita di coscienza
4. rilasciamento muscolare
5. soppressione dei riflessi
Dovrebbero garantire anche una rapida ripresa e non avere effetti avversi, garantire quindi stabilità emodinamica, sicurezza, non essere infiammabili od esplosivi.
AN. GENERALI: divisione
Catalogazione: per via di somministrazione.
via inalatoria: sostanze gassose o liquidi volatili, come il SEVOFLURANO e PROTOSSIDO DI AZOTO
via endovenosa: usati in bolo o infusione continua, come MIDAZOLAM, TIOPENTALE, PROPOFOL, CHETAMINA
AN. GENERALE: meccanismo d’azione
più o meno tutti vanno a potenziare i sistemi inibitori del SNC e bloccare l’attività dei sistemi eccitatori. Le benzodiazepine e i barbiturici agiscono sul sistema GABAergico potenziando l’azione inibitoria deprimente dei suoi siti modulatori.
AN. GENERALE: assorbimento e distribuzione
Assorbimento e distribuzione:
Dovuti al grado di lipofilia: più è lipofilo, più è rapido l’assorbimento:
1. la lipofilia condiziona la rapidità dell’induzione e distribuzione: il farmaco raggiunge velocemente il SNC e si distribuisce in altri tessuti come il muscolo o il tessuto adiposo.
2. la concentrazione nell’aria inspirata influisce, perchè più è alta, più l’induzione è veloce.
3. ventilazione polmonare: più è sostenuta, più è la quantità somministrata perchè si aumenta la velocità.
4. flusso ematico pomonare: se rallenta, la quota del farmaco nel sangue aumenta per maggiore permanenza nel circolo polmonare.
5. gradiente di concentrazione tra arterie e vene.
ANESTETICI INALATORI
Gas volatili con IT molto basso (tra 2 e 4): potenzialmente tossici. SEVOFLURANO, ISOFLURANO
Si possono usare per indurre e mantenere, oppure soltanto per mantenere dopo aver indotto per endovena.
AN. INALATORI: effetti su snc
SNC: inducono depressione centrale delle funzioni nervose e riduzione del metabolismo celebrale
AN. INALATORI: effetti su cardiocircolatorio
S. CARDIOCIRCOLATORIO: riduzione della gittata cardiaca ed effetti variabili sui vasi periferici: generalmente dà vasodilatazione, quindi ipotensione, con rischio di aritmie.
AN. INALATORI: effetti su respiratorio
S. RESPIRATORIO: riduzione della ventilazione polmonare e attività mucociliare + alcuni danno irritazione delle vie aeree.