ESPERIMENTI Flashcards

1
Q

primo esperimento psicologico

A

esperimento di Norman: dei bambini devono svolgere un compito da soli o in presenza di altri e osserva che la prestazione è migliore nel secondo caso. (1898)

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2
Q

esperimento Zimmermann & West (1975)

A

studio osservativo non partecipante rivolto a comprendere se vi siano differenze individuali nelle modalità in cui ci si comporta durante le interazioni attraverso l’osservazione di coppie che conversano in un locale e l rilevazione del modo in cui si interrompe il partner, sovrapponendosi al suo discorso–>96% interruzioni riconducibili al maschio

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3
Q

Esperimento di Asch 1946

A

Egli presentò dei tratti di personalità descrittivi di un individuo (materiale stimolo usato per la formazione di impressioni di persona) a dei soggetti. Al termine della visione di questo elenco di tratti di personalità, si chiedeva, attraverso delle scale bipolari, quale fosse l’impressione finale che era stata formata (tratti centrali: CALDO/FREDDO)

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4
Q

esperimento di Ross, Lepper e Hubbard (1975)

A

(effetto persistenza) Ai partecipanti veniva fatta eseguire una serie di prove e veniva dato un feedback circa la correttezza o meno della risposta fornita. i feedback forniti erano assolutamente casuali: alcuni dei partecipanti ricevevano molti feedback positivi mentre altri partecipanti ricevevano feedback negativi. Al termine delle prove si informavano tutti i partecipanti della natura casuale dei feedback e che essi, essendo stati dati a caso, non fornivano alcuna informazione circa la reale prestazione nel corso della prova. A questo punto ai partecipanti veniva richiesto di stimare il numero di prove a cui si era risposto correttamente.

I partecipanti che nel corso della prova si erano formati un’impressione di sé medesimi in quanto scarsamente capaci, in quello specifico compito continuano a ritenere di essere poco abili e di aver risposto correttamente ad un numero più limitato di domande, e ciò, nonostante sapessero ormai che l’impressione che si erano formati fosse basata su feedback assolutamente fasulli e perciò per nulla diagnostici rispetto alle loro reali capacità.

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5
Q

esperimento di Hamilton e Gifford

A

(correlazione illusoria)
- i partecipanti consideravano una serie di 39 frasi in ciascuna delle quali veniva descritto un comportamento positivo oppure negativo
- per ciascun comportamento veniva sempre specificato a quale gruppo appartenesse l’attore, che poteva appartenere al Gruppo A oppure al Gruppo B (ex. «XY, un membro del gruppo A, nel suo tempo libero si dedica al volontariato»).
vi era un numero maggiore di comportamenti positivi piuttosto che negativi ed un numero maggiore di comportamenti eseguiti da membri del Gruppo A piuttosto che del Gruppo B.
–>uguale rapporto tra comportamenti positivi e negativi in ciascuno dei due gruppi
–>non vi era nessuna ragione logica per ritenere che uno dei due gruppi fosse migliore dell’altro

—>tendenza sistematica a considerare il Gruppo B in termini più negativi rispetto al Gruppo A, e nel ricordo dei partecipanti vi era la tendenza a sovrastimare il numero di comportamenti negativi eseguiti dai membri del gruppo B.

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