4 - euristiche disponibilità, rappresentatività Flashcards

1
Q

cos’è un’euristica?

A

Con il termine euristiche si intendono delle scorciatoie di giudizio, di pensiero grazie alle quali si cerca di formulare giudizi in maniera rapida e a partire da informazioni limitate.

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2
Q

euristica della disponibilità

A

Ci dice come persone decidono la frequenza di una classe di stimoli o la probabilità di occorrenza di un evento sulla base della facilità con cui si riescono a recuperare dalla memoria degli esempi.

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3
Q

Effetto “Solo”

A

(Taylor et al.,1976)
Proviamo ad immaginare una situazione in cui viene mostrato un filmato:
GS1) filmato contiene 5 uomini e 1 donna, che interagiscono tra di loro; ognuno interviene una volta
GS2) Stessa situazione, ma 3 uomini e 3 donne
Si chiede ai partecipanti appartenenti ai due gruppi sperimentali, di stimare frequenza con cui una specifica donna è intervenuta
GS1)unica donna. quando interviene, cattura attenzione rispetto contesto maschile, notata con maggiore probabilità , più facile codificare in memoria i suoi interventi  persone sovrastimano interventi fatti da lei
frequenza confusa con salienza (il fatto che spicchi rispetto contesto)

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4
Q

esperimento Gregory, Cialdini e Carpenter (1982)

A

Chiedendo alle persone di immaginarsi in situazioni future può facilitare la percezione che una simile situazione futura sia realizzabile, e aumentare quindi l’impegno in tale direzione

  • Chiesero alle persone di immaginare di installare la televisione via cavo a casa propria e di rappresentarsi tutti i vantaggi derivanti da tale installazione
  • A distanza di tempo, hanno verificato quante persone avessero effettivamente installato questo servizio

Risultato: tra coloro che avevano eseguito quel processo di immaginazione la percentuale era decisamente più elevata rispetto a coloro a cui i benefici della televisione via cavo erano stati semplicemente illustrati

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5
Q

conseguenze “inattese” dell’euristica della disponibilità

A
  • Tanto maggiore è il numero di caratteristiche rievocate, tanto più positivo è il giudizio
  • Si può modificare l’auto-percezione semplicemente modificando le soglie differenziali
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6
Q

esperimento Ross e Sicoly, 1976

A

Coppie di conviventi.
Si chiede separatamente ai due conviventi di indicare in percentuale la stima del contributo ad attività domestiche
Somma di risposte chiedendo ad ambedue: > 100%…

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7
Q

cause della sovrastima dei contenuti propri

A

a) motivazionale: rimanda al fatto che persone sovrastimano proprio contributo per apparire migliori
b) salienza/recupero: ogni individuo ha chiaro le cose che ha svolto personalmente

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8
Q

euristica della rappesentatività: cos’è?

A

Tendenza a stimare la probabilità che uno stimolo appartenga ad una data categoria sulla base della rappresentatività o tipicità.
L’euristica della rappresentatività prevede che il processo per definire inclusione o meno avvenga sulla base del confronto con il caso tipico, esemplare più prototipico.

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9
Q

Studio di Kahneman & Tversky (1982)

A

3 gruppi di rispondenti, a cui hanno chiesto rispettivamente:

GS1) Stimare la percentuale di studenti che frequentano varie discipline Universitarie

GS2) Stimare il grado di somiglianza (1 = alta; 9 = bassa) tra un profilo psicologico (di personalità) e lo studente tipico di ciascuna facoltà universitaria

GS3) Stimare la probabilità (1-9) che lo studente descritto nel profilo psicologico frequenti ciascuna facoltà

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10
Q

baserate-fallacy

A

non-considerazione delle probabilità di base (in si include nell’emissione del giudizio il fatto che alcuni eventi siano più frequenti che altri, dato di base)

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11
Q

Bias del falso consenso

A
  • Distorsione che ha a che fare con una tendenza a sovrastimare la misura in cui i propri comportamenti, credenze, abitudini ed atteggiamenti siano diffusi nella popolazione e condivisi dalle altre persone
  • persone proiettano proprie caratteristiche su individui attorno.
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12
Q

L’esperimento del supermercato: Ross, Greene e House, 1977

A

La procedura: I soggetti dovevano immedesimarsi nel protagonista di una storia in cui:

  • protagonista fa la spesa,
  • all’uscita qualcuno gli chiede quanto gli piace fare la spesa in quel supermercato
  • risponde positivamente
  • scopre solo a questo momento che la scena è stata filmata
  • al protagonista viene chiesto se è disposto a firmare un documento in cui si dichiara d’accordo all’uso del filmato come parte di uno spot pubblicitario

risultati: Percezione differenziata dei comportamenti altrui in funzione della propria posizione personale (io sono d’accordo, immagino che moltissimi saranno d’accordo/io non sono d’accordo, immagino che la maggioranza anch’essa non sarà d’accordo)

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13
Q

Le spiegazioni del bias del falso consenso

A

-motivazionale (consapevolezza di essere all’interno di una maggioranza può essere rassicurante, conferma bontà proprie decisioni)

euristica della disponibilità (la propria posizione è la più accessibile, elevata accessibilità fa sì che siano particolarmente utilizzati nell’emissione dei giudizi)

  • egocentrismo (soggettivamente individuo, poiché detiene una determinata opinione, proprio perché sua, debba necessariamente essere positiva e condivisa dagli altri)
  • esposizione selettiva (cerchiamo le persone che la pensano come noi)spiegazione sociale (nostri amici, familiari sono campioni soggettivi della società
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14
Q

L’euristica dell’ancoraggio e dell’accomodamento

A

Questa specifica euristica nasce dalla scarsa capacità delle persone di liberarsi dalle ancore di giudizio che vengono fornite loro–>il punto di riferimento iniziale rispetto al quale occorre esprimere il proprio giudizio influenza notevolmente le caratteristiche del giudizio finale che verrà prodotto.

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15
Q

pensiero controfattuale.

A

un’ euristica della simulazione che corrisponde ad un’attività immaginativa in cui viene «smontato» il passato e ricostruito mentalmente il futuro che si sarebbe potuto realizzare, ma che non è stato. La facilità con cui degli esiti alternativi sono immaginabili da parte dell’individuo rende più estreme le reazioni affettive provate

ex. protagonisti delle competizioni sportive
ex. schedina superenalotto

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16
Q

La teoria dell’inferenza corrispondente

A

-Jones e Davis
secondo Jones e Davis, una serie specifica di elementi viene analizzata per definire se una attribuzione a caratteristiche interne sia adeguata

  • la volontarietà dell’azione
  • gli effetti non comuni
  • la desiderabilità sociale
  • le aspettative
17
Q

Il modello della covariazione

A

-Kelley
Questo modello prevede che di fronte ad ogni comportamento gli individui lo valutino lungo tre differenti dimensioni per giungere ad una definizione delle cause che lo hanno prodotto, ciascuna delle quali può assumere valori elevati oppure bassi.

  • la distintività
  • la coerenza
  • il consenso
18
Q

limiti del modello di Kelley

A

 raramente le persone hanno a disposizione tutte le informazioni su consenso, coerenza e distintività, in particolare è molto raro essere a conoscenza dei pensieri e delle attitudini altrui altrui.
 procedere con l’esame simultaneo di tutte e tre le dimensioni richiede estrema attenzione, ed è un processo controllato che richiede risorse cognitive per essere eseguito (ricorrere ad esso solo nelle occasioni in cui si è fortemente motivati, ma non nelle spontanee attribuzioni che realizziamo nella nostra vita quotidiana)

19
Q

modello di Weiner

A

Questo modello valuta le conseguenze a cui il compiere determinate inferenze può portare –> vengono valutate le spiegazioni che le persone forniscono nei casi di successo e di fallimento, osservando come al variare dell’utilizzo di tre specifiche dimensioni siano anche differenti le conseguenze per la persona che è andata incontro a successo o fallimento.

 il locus dell’attribuzione, che può essere interno (cioè, caratteristiche della persona) o esterno (cioè, caratteristiche della situazione)
 la stabilità dei fattori coinvolti, ovvero se sono stabili nel tempo oppure transitori
 la controllabilità o meno di tali fattori da parte della persona coinvolta

20
Q

quali osservazioni implica il modello di Weiner?

A

> spiegazioni interne e di tipo stabile (possesso di abilità o la tenacia abitudinariamente posta nel raggiungimento degli obiettivi), > la fiducia in se stessa e la consapevolezza che in futuro potrà nuovamente ottenere simili risultati positivi.

> dell’instabilità, il successo ottenuto diventa meno diagnostico rispetto agli esiti di prestazioni future e > il ricorso a spiegazioni esterne, < l’accrescimento personale che può derivare dal conseguimento di un importante risultato.

21
Q

L’errore fondamentale di attribuzione

A

si tende a sottostimare la misura in cui i comportamenti vengono plasmati dalle caratteristiche della situazione e di sovrastimare, invece, la misura in cui tali comportamenti sono il riflesso di caratteristiche interne dell’attore

22
Q

modello di Gilbert

A

modello per la spiegazione del fenomeno dell’errore di attribuzione

1) prima operazione che viene spontaneamente realizzata prevede l’inferenza di caratteristiche disposizionali a partire dall’osservazione dei comportamenti –>sistematicamente, conduce all’errore
2) in un secondo momento si dà il via, talvolta, ad un processo aggiuntivo di correzione o aggiustamento, volto ad integrare anche le informazioni inerenti le influenze situazionali.–>Questo processo di analisi dei fattori contestuali che possono aver influenzato i comportamenti non sempre però viene portato avanti, e comunque non necessariamente riuscirà a prendere in considerazione nel modo più adeguato tutte le effettive influenze situazionali.

23
Q

A quali fattori sono dovute le differenze attore-osservatore nell’attribuzione causale?

A
  • a processi cognitivi di base legati al differente tipo di informazioni che queste due figure posseggono
  • differenti conoscenze pregresse possedute da queste due figure (ex. contrasto studente esposizione/band)
  • ragioni di tipo motivazionale si evidenziano con chiarezza nel momento in cui i comportamenti sono marcatamente positivi o negativi