5 - Schemi, aspettative e stereotipi Flashcards

1
Q

schemi

A

strutture cognitive composte da un insieme organizzato di credenze e pensieri, derivati dalle nostre esperienze, che utilizziamo per rappresentare le nostre conoscenze riguardanti un concetto e ed esplorare l’ambiente che ci circonda, elaborando, codificando ed interpretando le informazioni provenienti dall’esterno.

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2
Q

tassonomia di schemi

A
  • schemi di persona
  • schemi di sè
  • schemi di ruolo
  • schemi di evento (script)
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3
Q

schemi di persona

A

(teorie implicite di personalità) nostra immagine mentale, insieme di caratteristiche riguardo modello di persona.
–> lo specifico esemplare che meglio racchiude in sé le caratteristiche previste dallo schema viene definito prototipo, e costituisce quindi l’esempio più rappresentativo dello schema.
Es: Lo schema dell’estroverso

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4
Q

schemi di sè

A

auto-percezione, rappresentazioni schematiche relative a noi stessi, formate da caratteristiche fondamentali per l’auto-definizione
si può può essere:
- schematica lungo una det. dimensione (importante per la propria immagine di sè)
- a-schematica lungo una det. dimensione (tale dimensione non è rilevante)

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5
Q

schemi di ruolo

A

le aspettative associate al ruolo sociale occupato dalla persona, gli attributi che ci si attende che una persona possegga ed i comportamenti che si prevede metta in atto in relazione al fatto che essa occupa una particolare posizione nella struttura socialecorrelati ai ruoli sociali

  • Ruoli acquisiti (es. psicologo): individuo, consapevolmente, sceglie di assumere quel ruolo
  • Ruoli ascritti (es. uomo/donna, giovane/vecchio): non vengono scelti, ma hanno a che fare con la loro biologia/naturale decorso della vita nel tempo
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6
Q

schemi di eventi

A

(script) le sequenze preordinate comportamentali appropriate in uno specifico contesto sociale.
Ex. ristorante: quando entriamo, sappiamo esattamente quali sequenze comportamentali aspettarci

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7
Q

modello di Hastie

A

modello che lega la probabilità di ricordo di un evento al grado di coerenza/incoerenza di tale evento rispetto allo schema:

 quando un evento è altamente inusuale, la relazione con uno schema è bassa, cioè abbiamo delle informazioni incoerenti con uno schema, la probabilità di ricordo tende ad essere massimaQueste informazioni, che rompono in modo brusco le aspettative indotte da uno schema, sono altamente salienti e spiccano rispetto ad uno sfondo dal carattere di regolarità
 anche quando l’evento è fortemente tipico, l’informazione è fortemente coerente con il nostro schema, abbiamo un’elevatissima probabilità di ricordo;
 diversamente, quando le informazioni sono necessariamente irrilevanti rispetto al nostro schema, esse hanno la minor probabilità di essere ricordate.

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8
Q

priming semantico

A

paradigma di ricerca utile a verificare sperimentalmente l’attivazione di nodi semanticamente associati:
si basa sulla presentazione sequenziale di due stimoli.
 Il primo stimolo attivante “prime”–>ha la funzione di attivare un concetto. Ai partecipanti non viene chiesto di reagire in risposta allo stimolo prime, mentre lo sperimentatore deve sincerarsi che questo stimolo sia stato recepito dal sistema percettivo del partecipante allo studio.
 Successivamente al prime, compare un nuovo stimolo, “target”, in seguito al quale questa volta i partecipanti devono compiere delle operazioni o formulare dei giudizi

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9
Q

qual è l’assunto teorico alla base dello priming semantico?

A

 L’assunto teorico sottostante è che attraverso la presentazione del concetto prime vengono immediatamente attivati anche tutti i concetti ad esso collegati (compresi contenuti stereotipici), e quindi se lo stimolo target nella rappresentazione del partecipante è semanticamente collegato al prime, questo stimolo target verrà elaborato con maggiore facilità in quanto potrà godere di questo stato di pre-attivazione.
Ex. dopo la visione della parola «mucca» diventa più facile elaborare la parola «latte», in quanto tutti i concetti semanticamente legati alla parola «mucca», tra cui il concetto «latte», diventano temporaneamente più accessibili.
 Al contrario, se il significato della parola target è incongruente con la rappresentazione posseduta rispetto al concetto prime, le risposte allo stimolo target risulteranno più difficoltose

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10
Q

esperimento di Wittenbrink, Judd e Park

A

l’effetto dell’attivazione di categorie stereotipiche sull’elaborazione di informazioni - quali sono le risposte automatiche che si innescano nel momento in cui attiviamo le categorie «bianchi» e «neri»?

  • Presentazione di uno stimolo prime subliminale - white, black o neutro
  • presentazione di uno stimolo target e LDT (lexical decision task); tra i target, sia distrattori, sia termini positivi/negativi collegati alle categorie white/black

Risultati: prime black–> termini negativi e riferiti ai neri elaborati con la massima velocità
prime white: termini positivi e riferiti ai bianchi elaborati velocemente
e viceversa

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11
Q

cosa prova l’esperimento di Wittenbrink, Judd e Park?

A

Questi risultati ci forniscono importanti indicazioni sia su come vengano organizzate e recuperate le informazioni in memoria, sia sui contenuti delle rappresentazioni che si riferiscono ai gruppi sociali dei bianchi e dei neri
–>a partire dalla definizione di una categoria vengono spontaneamente resi accessibili tutti i tratti stereotipici che si riferiscono ad essa, e suggeriscono inoltre che queste rappresentazioni stereotipiche che si riferiscono al gruppo dei neri sono ancora fortemente caratterizzate in senso negativo.

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12
Q

4 ipotesi formulate da Devine circa le conseguenze dell’attivazione di contenuti stereotipici

A
  1. Tutti sono a conoscenza degli stereotipi associati ad una determinata categoria sociale , per il fatto di appartenere a gruppi dove i processi di socializzazione rendono le conoscenze condivise, al di là del proprio livello di pregiudizio.
  2. Una volta attivata una categoria si attivano le conoscenze stereotipiche ad essa collegate
  3. Gli stereotipi influenzano e guidano spontaneamente il giudizio sociale e le percezioni
  4. L’attivazione dei tratti stereotipici riguarda tutti al di là del livello di pregiudizio (anche se l’effetto sulle persone caratterizzate da un altro pregiudizio è più intenso)

si può aggirare influenza dei contenuti stereotipici solo attraverso la consapevolezza e lo sforzo cognitivo attivo

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13
Q

esperimento Devine 1989

A

1a Fase: presentazione subliminale di stimoli che servono ad attivare la categoria relativa ai neri
Due condizioni:
a) forte attivazione subliminale della categoria delle persone di colore [80% di stimoli quali Blacks, Africa, 20% neutri quali televisione, acqua, etc.]
b) scarsa attivazione [percentuali invertite]

2a Fase: il giudizio sociale
Lettura di una storia in cui il protagonista (Donald) intraprende una serie di comportamenti “ambigui” che potrebbero essere considerati come una giusta rivendicazione della persona o al contrario come dei comportamenti essenzialmente aggressivi aggressivi. Ai partecipanti viene chiesto di leggere queste affermazioni su Donald e di fornirne un giudizio al riguardo

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14
Q

da quali fasi è composta la percezione sociale e quali fattori determinano la formazione di percezioni accurate e approfondite?

A
  1. l’automatica categorizzazione delle persone incontrate, così come l’automatica attivazione delle conoscenze stereotipiche associate (fase iniziale, dominata dal ricorso spontaneo a sistemi di categorizzazione e dall’utilizzo di schemi)
  2. la persona si trova di fronte a due possibilità: può fermarsi, limitandosi ad una percezione sommaria legata alle più evidenti appartenenze categoriali della persona percepita, oppure può procedere oltre, cercando nuove informazioni più dettagliate sulla persona oggetto di percezione.

I fattori che influenzano, tuttavia, il ricorso automatico o meno a conoscenze stereotipiche sono la motivazione e la disponibilità di risorse cognitive

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15
Q

studio di Bargh e Chen sugli effetti dell’attivazione degli stereotipi sul comportamento

A

L’attivazione a livello cognitivo di conoscenze stereotipiche hanno conseguenze a livello
comportamentale. Due gruppi di partecipanti mentre svolgono un lavoro al computer vengono sottoposti
a presentazione subliminale di volti o bianchi o neri. I partecipanti interagiscono tramite interfono ( senza
interazione diretta) con una seconda persona , a cui non era stata attivata categoria. Viene chiesto ai
partecipanti e a osservatori esterni di valutare l’interazione. Risultati: chi aveva avuto attivata la categoria
dei neri ha un’interazione più aggressiva a cui l’altro risponde in modo aggressivo per effetto della
profezia che si autoavvera( processo di tipo circolare in cui le aspettative guidano il comportamento di uno
,a cui l’altro risponde comportandosi coerentemente e confermando l’aspettativa iniziale)

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16
Q

esperimento Snyder e Swann 1978

A

Nello studio viene evidenziato che le persone cercano conferma alle proprie ipotesi di partenza, cercando in maniera selettiva contenuti che confermino ciò che si aspettano.
- Si dice ai partecipanti che si tratta di uno studio che riguarda come le persone si capiscono a vicenda. Vengono descritti ad un primo gruppo i tratti di personalità inerenti l’introversione, ad un secondo gruppo i tratti inerenti l’estroversione.
- In un secondo momento viene chiesto ai partecipanti di porre 12 domande da una lista di 16 per indovinare tramite un’ intervista che avviene per citofono se la persona è introversa o estroversa.
- Le domande scelte sono coerenti con la ricerca del profilo proposto, se il profilo era estroverso vengono fatte domande volte a confermare la presenza atteggiamenti estroversi, se il profilo era introverso , viceversa
(BISA DI TIPO CONFERMATIVO)

17
Q

profezia che si auto-avvera

A

interazione alimentata dal fatto che le aspettative presenti nella mente di un individuo vanno a predisporre comportamenti coerenti con queste aspettative, e gli specifici comportamenti eseguiti produrranno appropriate risposte nell’interlocutore, le quali andranno infine a confermare le ipotesi di partenza con cui l’interazione aveva avuto inizio

18
Q

modello del controllo mentale di Wegner

A

Wegner (1994) ha proposto un modello che permette di render conto dei processi coinvolti nella individuazione dei contenuti mentali indesiderati – come ad esempio giudizi stereotipici –, nel tentativo di limitarne l’impatto. Questi processi sono due:

  • processo di monitoraggio
  • processo operativo
19
Q

processo di monitoraggio

A

ricerca continua ed automatica dei contenuti mentali indesideraticontrollare che i propri contenuti di pensiero corrispondano con lo stato desiderato (accertarsi che effettivamente contenuti stereotipici non si siano infiltrati nei suoi pensieri e nei suoi giudizi)

  • Processo automatico a basso dispendio di risorse cognitive
  • Attivazione preliminare dei contenuti stereotipici
20
Q

processo operativo

A

sostituire i contenuti indesiderati con contenuti maggiormente accettabili e compatibili con il proprio obiettivo, quale, per l’appunto, il desiderio di non utilizzare stereotipi.

  • Controllato consapevolmente e quindi dispendiosorichiede risorse cognitive
  • Continua finché vi è una motivazione–>processo è attivo solo quando ho forte motivazione a non usare stereotipi. Quando la motivazione viene meno, il processo smette di funzionare
21
Q

Quali fattori impossibilitano l’azione del processo operativo e quali sono le conseguenze della sua inattività?

A
  • Scarse risorse cognitive disponibili (i.e., stanchezza, compiti simultanei, etc.)
  • Venir meno della motivazione iniziale

quando il processo operativo per un qualunque motivo si blocca, si hanno degli effetti paradossali, ovvero si ottiene il risultato esattamente opposto rispetto alle proprie iniziali intenzioni: i contenuti di pensiero non desiderati, poiché “iper-attivati” e resi particolarmente accessibili dal processo di monitoraggio, trovano campo libero nella mente dell’individuo e si insinuano nel flusso di consapevolezza e guidano le nostre percezioni–>EFFTTO IRONICO

22
Q

Studio di Macrae, Bodenhausen, Milne, & Jetten (1994)

A

Esperimento relativo agli effetti della soppressione di contenuti stereotipici, composto da due fasi:
FASE1: si chiede ai partecipanti di scrivere un breve brano circa la giornata tipica dello skinhead ritratto in una fotografia, secondo due condizioni sperimentali (indicazioni a non utilizzare stereotipi/nessuna indicazione)
FASE2: si chiede ai partecipanti di scrivere un breve brano circa la giornata tipica dello skinhead, nessuna indicazione per tutti

Risultati: coloro il sui uso di contenuti stereotipici era stato soppresso mediante le indicazioni fornite, dimostrano durante la stesura di questo secondo brano un maggiore ricorso a contenuti stereotipici (maggiore anche alla condizione di controllo): in assenza ora di motivazione di soppressione, ed essendo stati iper-attivati dal processo di monitoraggio, i contenuti stereotipici risultano essere particolarmente accessibili (EFFETTO RIMBALZO)

23
Q

pregiudizio

A

un atteggiamento ostile o negativo nei confronti dei membri di un gruppo, basato unicamente sull’appartenenza a quel determinato gruppo

24
Q

stereotipo

A

una generalizzazione fatta su un gruppo di persone in cui caratteristiche identiche vengono attribuite a tutti i membri del gruppo, senza tenere conto delle variazioni tra i membri

25
Q

categorizzazione

A

processo di classificazione di elementi differenti nel medesimo insieme
–>Necessario: serve a ordinare e semplificare l’ambiente (processo di semplificazionesarebbe impossibile pensare di percepire il mondo come completamente composto da elementi differenti tra loro). La categorizzazione è dunque un modo per far fronte all’enorme quantità di stimoli che giungono ai nostri organi sensoriali, corrispondenti alle informazioni relative alle diverse persone con cui entriamo in contatto.

26
Q

paradigma Who said what -Taylor

A

Procedura: si vede un filmato in cui 6 ragazzi (3 bianchi e 3 neri) discutono. Ciascuno pronuncia 4 affermazioni.
Compito successivo: i partecipanti hanno di fronte le fotografie dei 6 ragazzi e 24 cartoncini con tutte le frasi ascoltate. Il compito prevede l’abbinamento tra ogni frase e chi l’ha effettivamente pronunciata

il numero di errori intra-categoriali (e.g., attribuzione di una frase detta da un nero ad un altro nero) è superiore al numero di errori inter-categoriali (salto di categoria nell’errore di attribuzione, attribuzione di una frase detta da un nero ad un bianco).

se nel momento della codifica si è spontaneamente categorizzato lo speaker sulla base della sua appartenenza di gruppo, allora in seguito anche se non si ricorda con esattezza chi ha pronunciato una data frase si può però ricordare a quale gruppo appartenesse

27
Q

esperimento Tajfel e Wilkes

A

(l’assimilazione intracategoriale e la differenziazione intercategoriale)

Presentazione di una serie 8 cartoncini e su ognuno di essi vi è una linea di cui bisognava stimare la lunghezza (ogni linea differiva d circa 1cm–>8 cm) due condizioni sperimentali

1) senza categorizzazione
2) con categorizzazione

28
Q

risultato esperimenti Tajfel e Wilkes

A

Assimilazione intracategoriale: la differenza percepita tra gli stimoli appartenenti ad una stessa categoria è ridotta rispetto alla realtàdifferenza tra le linee con lettera A tende ad essere inferiore rispetto alla realtà

Differenziazione intercategoriale: la differenza percepita tra i due stimoli “di passaggio” (la quarta e la quinta linea) viene accentuata il salto tra le lettere A e B è percepito come più ampio e le linee come più differenti tra loro di quanto non lo siano nella realtà

29
Q

outgroup homogeneity effect

A

percezione asimmetrica per cui l’assimilazione intracategoriale è molto più accentuata nel caso di gruppi a cui non si appartiene piuttosto che gruppi a cui si appartiene

ambito stereotipi: le differenze individuali nell’outgroup vengono ignorate

30
Q

razzista automatico

A
  • Wittenbrick judd e park emerge che gli stereotipi si attivano in modo automatico ( priming semantico white Black Chair , compito decisione lessicale maggiore velocità nel riconoscere tratti stereotipici negativi se Black attivato).
  • Devine l’attivazione porta a giudizio sociale (attivazione parafoveale black , donald è aggressivo).
  • Chen e Barg l’attivazione a livello cognitivo di stereotipi ha effetti sul comportamento (attivazione subliminale black interazione per citofono più aggressiva).
  • Macrae effetto rimbalzo nella soppressione degli stereotipi che guidano il giudizio sociale, il comportamento (la giornata di uno skinead).
  • ->Emerge una prospettiva secondo cui siamo razzisti automatici.
31
Q

limiti “razzista automatico”

A

1) i contenuti specifici dell’attivazione degli stereotipi
sono prodotti culturalmente ( cambiare i contenuti è una soluzione)
2) Esistono processi che regolano l’attivazione degli stereotipi ma non hanno gli effetti indesiderati del rebound ( Moskovitz) “perspective taking” , presa di prospettiva porta a sentire l’altro vicino, la soppressione allontana focus su me stesso.
3) è possibile automatizzare i contenuti virtuosi (Moskovitz priming semantico con attivazione nero bianco in
cronicamente egalitari e non cronicamente egalitari)