CRISI EPILETTICHE Flashcards
Definizione evento critico ed esempi
Un evento critico è un evento caratterizzato da una disfunzione del SNC, caratterizzato da un esordio improvviso, una breve durata e una rapida ripresa.
Alcuni possono cronicizzare come nel caso dell’epilessia.
EX: crisi epilettica, sincope, causa psichiatrica, disturbi del sonno, disturbi emicrania
Definizione sincope e tipologie
transitoria e fugace perdita di coscienza secondaria a riduzione del flusso ematico cerebrale, durata breve (10s) rapida ripresa di coscienza da parte del paziente. La perdita di coscienza si associa a una riduzione del tono posturale e a caduta.
Tipologie sincopi:
1) riflesse (vasovagali che possono essere emozionali, situazionali, ortostatiche e sindrome del seno carotideo),
2) ipotensione ortostatica (ipovolemica, patologie disautonomiche)
3) cardiogene (aritmiche, strutturali)
DD sincope e crisi epilettica
Sincope: fase lipotimica (annebbiamento vista, testa leggera, sudorazione, pallore, palpitazioni), sporadicità degli episodi, rapida ripresa di coscienza.
Sincope convulsiva: durata episodio maggiore, ma movimenti (estensione tonica tronco, clonie arti) iniziano qualche momento dopo la perdita di coscienza-> manca il controllo inibitorio della corteccia su il tronco encefalico
Crisi epilettica: durata maggiore,
può essere preceduta da disturbi non autonomici,
le clonie precoci e sostenuto per t>30s, morsicatura lingua,
stridore laringeo,
automatismi oro-alimentai,
cianosi, arrossamento del volto,
confusione post critica
Definizione crisi epilettica
occorrenza di segni e sintomi secondari ad un’attività neuronale anomala, eccessiva o sincronizzata a livello cerebrale. La variabilità dei sintomi è una conseguenza dell’interferenza delle scariche con le funzioni cerebrali. Vengono classificate in base ai sintomi e in base alle alterazioni EEG, ma il criterio base risulta essere focale e generalizzate (focus epilettogeno coinvolge entrambi gli emisferi cerebrali)
Sintomi motori crisi focali senza compromissione della consapevolezza
Sintomi motori (semplici, elaborati, inibitori):
1) crisi jacksoniana. la crisi jacksoniana è caratterizzata dal coinvolgimento della corteccia frontale rolandica (focus epilettoggeno di partenza) con clonie brachiali, crurali, facciali. Siccome la soglia epilettogena risulta essere bassa possiamo assistere ad una diffusione del focus con conseguente diffusione all’emicorpo (marcia jacksoniana), se dovesse diffondersi anche controlateralmente assistiamo a una crisi generalizzata convulsiva. Se si assiste ad un esaurimento-> Paralisi di Todd.
2) crisi versive-> lesione prefrontale con deviazione dello sguardo e del capo nel lato opposto rispetto al focus.
Se estensione braccio con pugno chiuso e deviazione occhi e capo a guardare il braccio-> area supplementare motoria
3) crisi fonatorie se coinvolto emisfero dominante
4) crisi posturali
5) crisi gelastiche e dacristiche
Sintomi somato sensoriali crisi focali senza compromissione della consapevolezza
Sintomi sensitivi-sensoriali:
1) crisi somatosensorali-> coinvolgimento corteccia parietale postrolandica-> parestesie con modalità di trasmissione jacksoniana,
2) porzione più posteriore si presenta con sintomi visuo-spaziali
3)crisi visive: possono essere deficitarie (amaurosi, emianopsia) o eccitatorie (illusioni semplici o complesse-> lobo occipitale e temporale posteriore) si accompagna spesso a cefalea, nausea o vomito.
4) crisi uditive-> corteccia temporale
5) crisi olfattive: cacosmia-> aree orbito-frontali, gustative-> insula
Sintomi autonomici e psichici crisi focali senza compromissione della consapevolezza
Sintomi autonomici: digestivi (deglutizione, salivazione, fastidio alla bocca dello stomaco), vascolari (flushing), cardiache (tachi o bradi), midriasi, brividi-> struttura opercolo-insulari e amigdala
Sintomi psichici: affettiva-istintiva (rabbia, ansia, depressione, fame) e componente mnesica-cognitiva (deja-vu e jamai-vu)
Cos’è la paralisi di todd
esaurimento funzionale secondario alla crisi generalizzata convulsiva
Crisi focali con compromissione della consapevolezza
Alterati i disturbi della coscienza, metre la vigilanza risulta essere almeno in parte conservata (DD crisi generalizzate).
Può essere isolata, ma molto più spesso è:
1)preceduta da un’aura vegetativo-gastrica
2) perdita di contatto con starring e alterazioni comportamentali
3)automatismi-> oro-digestivi, legati agli arti (sfregamento naso) vagabondaggio
DD crisi focale con compromissione della consapevolezza temporale e frontale
FRONTALE: durata minore<30 s, fase post critica lieve o assente, automatismi posturali e assenza alterazioni EEG (non dirimenti)
TEMPORALE: durata crisi maggiore (30<t<2min), automatismi oro-digestivi (succhiamento, deglutizione), confusione post-critica e EEG dirimente-> in fase conclamata onde lente 5Hz che tendono a diffondere bilateralmente
CRISI TEMPORALI
la crisi temporale è caratterizzata dalla presenza di:
1) aura uditivo, olfattivo, emozionale, ma soprattutto aura vegetativa
2) arresto comportamentale e perdita del contatto
3)automatismi-> oro-digestivi e manuali
4) confusione post-critica.
DD assenze generalizzate
due principali sottotipi:
temporo-mesiale: è caratterizzata da un’aura epigastrica, rottura del contatto e automatismi (papallore, vampate di calore) e distonici
laterale: sintomi vertiginosi o uditiva. Durata della crisi e porzione con mantenuta consapevolezza è minore rispetto alle temporo-mesiali
CRISI FRONTALI
Manifestazioni piuttosto eterogenee:
1) manifestazioni motorie-> clonica LOCALIZZATA (tonica o mioclonica o tonica-clonica).
posture toniche bilaterali asimmetriche,
crisi ipermotorie con spinte pelviche e automatismi degli arti inferiori
2) durata crisi inferiore, fase aura minore, scarsi sintomi post-critici, esordire di notte e andamento a grappolo, deviazione occhi e capo (crisi versive).
In base alla localizzazione:
AREA MOTORIA 1: associazione con crisi jacksoniana sensitiva (vicinanza lobo parietale)
AREA MOTORIA SUPPLEMENTARE: crisi motoria bilaterale tonica e asimmetrica arti superiori, l’arto controlaterale è esteso, quello omolaterale è flesso, possiamo avere deviazione dello sguardo e capo controlateralmente,
AREA ORBITOFRONTALE: illusioni olfattive e perdita di coscienza
CORTECCIA FRONTO-POLARE: perdita contatto e crisi versive omolaterali, con possibile andamento controlaterale
CORTECCIA CINGOLATA: perdita di contatto
CORTECCIA DORSO LATERALE: afasia in assenza di perdita di cosciena, crisi versive controlaterali
CRISI OCCIPITALI
Sintomi sensoriali-visivi, associati a manifestazioni oculo-motorie come nel caso delle clonie palpebrali.
CORTECCIA VISIVA PRIMARIA: deficit o irritazione (illusioni), può anche essere bilaterale con fenomeni di black out e white out. DD AURA EMICRANICA
CORTECCIA OCCIPITALE ESTERNA ALL’AREA STRIATA: allucinazioni complesse
CRISI PARIETALI
Di difficile diagnosi per il fatto che diffondono piuttosto frequentemente ad altre aree.
sintomi caratterizzati da parestesie, allucinazioni, disorientamento e vertigini.
CORTECCIA POST ROLANDICA: parestesie e possibile crisi jacksoniana sensoriale
CORTECCIA TEMPORO_PARIETALE: non dominante-> anomalie visuospaziali, dominante anomalie capacità fasiche (leggere scrivere, calcolare)
CRISI DELL’AREA MOTORIA PRIMARIA
AREA MOTORIA 1: associazione con crisi jacksoniana sensitiva (vicinanza lobo parietale)
CRISI AREA MOTORIA SUPPLEMENTARE
AREA MOTORIA SUPPLEMENTARE: crisi motoria bilaterale tonica e asimmetrica arti superiori, l’arto controlaterale è esteso, quello omolaterale è flesso, possiamo avere deviazione d3ello sguardo e capo controlateralmente,