Capitolo 2 Flashcards
Le quattro fasi del metodo scientifico
Il metodo scientifico è finalizzato a minimizzare la possibilità che i risultati di una ricerca siano compromessi da assunti e/o credenze personali.
1. Concettualizzare il problema, prevede che si identifichi il problema. Per fare ciò, i ricercatori si rifanno spesso a teorie esistenti e formulano ipotesi, ovvero la supposizione o previsione specifica che può essere verificata. Un esempio è dato dal sistema di mentoring che può migliorare il rendimento scolastico dei bambini con un background di povertà. A questo punto sarà necessario restringere e mettere a fuoco ulteriormente la questione in modo da concettualizzare adeguatamente il problema in esame.
2. Raccogliere dati, sottoponendo i bambini a osservazioni in classe, voti e test di rendimento.
3. Rivedere conclusioni della ricerca e teoria (analisi dati) per arrivare alla formulazione di un problema per il quale si cercano risposte. Le risposte provvisorie costituiscono le possibili ipotesi teoriche. Affinché possano essere confermate o invalidate dei dati raccolti, occorre che le ipotesi vengono tradotte in termini concreti. Per mettere alla prova le ipotesi si possono scegliere diversi tipi di disegno di ricerca, a seconda dell’oggetto di studio e del grado di validità che si vuole raggiungere.
4. Risultati. I dati raccolti, infine, possono rispondere in modo coerente alle ipotesi formulate e sostenere la teoria attuale di risposta al problema, oppure possono contribuire a rifiutarla.
Il disegno di ricerca descrittivo e l’osservazione
L’obiettivo è osservare e registrare un comportamento. La ricerca descrittiva non è in grado da sola di dimostrare le cause di un fenomeno, ma può rivelare importanti informazioni sul comportamento delle persone. Lo sperimentatore non deve intervenire modificando il comportamento dei soggetti, ma deve assimilarlo al contesto ambientale. Ciò garantisce la non artificiosità della situazione. Il disegno di ricerca descrittivo, quindi, ha l’obiettivo di descrivere un fenomeno (es. comportamenti, interazioni) e si serve principalmente dell’osservazione, ma anche di interviste e focus group. L’osservazione richiede l’utilizzo di una serie di importanti capacità. Per essere efficaci, devono essere sistematiche. Dobbiamo avere una qualche idea di cosa stiamo cercando, chi stiamo osservando, quando, dove li osserveremo e come condurremo le nostre osservazioni, ovvero, come verranno registrate (per iscritto, registratore, videocamera) e dove: in un laboratorio o nel mondo reale. Condurre osservazioni scientifiche, significa controllare certi fattori che influenzano il comportamento ma che non sono il fulcro della nostra ricerca. Per questo motivo alcune ricerche sullo sviluppo nel ciclo di vita sono condotte in laboratorio, essendo un luogo più controllato e privo delle complessità del mondo reale anche se, tuttavia, la ricerca in laboratorio presenta alcuni inconvenienti. Il metodo per la raccolta dei dati scelto dai ricercatori spesso dipende dall’obiettivo della loro ricerca che potrebbe essere quello di descrivere un fenomeno, di descrivere una relazione tra fenomeni o di determinare le cause o gli effetti di un certo fenomeno.
Il disegno di ricerca correlazionale e il questionario
Il disegno di ricerca correlazionale mira a stabilire se e quanto due o più variabili sono associate tra loro. Va quindi aldilà di una semplice descrizione di un fenomeno, fornendo informazioni utili a effettuare una previsione sul comportamento delle persone. Obiettivo è descrivere l’intensità della relazione tra due o più eventi o caratteristiche. Più due eventi sono strettamente collegati, più ci sarà possibile prevedere con precisione un evento piuttosto di un altro. Questi dati potranno in seguito essere analizzati statisticamente per ottenere un dato numerico, chiamato coefficiente di correlazione, ovvero un indice statistico che va da +1 a -1. Il questionario è uno dei metodi migliori più rapidi per ottenere informazioni dalle persone in quanto si chiede direttamente ai diretti interessati. Si tratta di una serie di domande standard utilizzate per ricavare dalle persone risposte relative ai loro atteggiamenti e alle loro convinzioni riguardo a un argomento particolare. In un buon questionario, le domande sono chiare e neutrali, consentendo di dare risposte non ambigue. Possono essere utilizzati per studiare una vasta gamma di argomenti, possono essere completate di persona, al telefono oppure online. Eppure l’impiego di questionari presenta dei limiti connessi con il livello di sviluppo dei bambini, infatti, questi strumenti non possono essere utilizzati con bambini di età inferiore ai 3-4 anni nella modalità orale e con bambini di età inferiore ai 7-8 anni nella modalità scritta.
Il disegno di ricerca sperimentale o quasi-sperimentale
Per studiare la causalità, i ricercatori si servono della ricerca sperimentale. Consiste in un piano di ricerca in cui lo sperimentatore ha un controllo completo sul Chi, sul cosa, sul quando, sul dove e sul come della ricerca. Un esperimento è una procedura regolamentata nella quale i soggetti sono assegnati alle condizioni sperimentali secondo modalità causali e in cui uno o più fattori, che si crede influenzino il comportamento preso in esame, vengono manipolati, mentre tutti gli altri fattori rimangono costanti. L’esperimento in questo senso ha un rapporto di causa ed effetto. I metodi di ricerca non sperimentali non possono stabilire cause di effetti poiché non manipolano i fattori coinvolti in un modo controllato.
Il disegno di ricerca sperimentale prevede quindi esperimenti che mirano a individuare una relazione di causa-effetto tra variabili. La variabile indipendente viene manipolata dal ricercatore (es. dieta) mentre la variabile dipendente è la variabile che, secondo le ipotesi del ricercatore, dovrebbe variare manipolando la variabile indipendente (es. peso).
Quando non tutte le condizioni di svolgimento della ricerca possono essere controllati, si parla di quasi-esperimento che è forse la condizione più frequente in psicologia dello sviluppo. I quasi esperimenti tuttavia possono presentare problemi di validità interna: se i gruppi sono preesistenti non sappiamo se le differenze osservate nelle variabili dipendenti dipendono dalla nostra variabile indipendente manipolata.
Ricerca longitudinale e trasversale
Nella ricerca longitudinale l’approccio con cui i partecipanti vengono studiati nel corso di un periodo di tempo che può durare mesi o anni. La rivelazione dei dati, se è positiva, ci informa sulle traiettorie evolutive in determinate variabili; se negativa, costose in termini di tempo e risorse (gruppo di soggetti di 5 anni che viene seguito fino al 15º). Nella ricerca trasversale i dati vengono raccolti in una sola volta, spesso, su gruppi di partecipanti con età diversa. Se positiva, poco costosa in termini di tempo e risorse; se negativa, le differenze associate all’età potrebbero essere dovute a fattori socioeconomici e socio-culturali che dipendono dal diverso periodo storico in cui gli individui sono cresciuti.