CAP. 9 - la valutazione Flashcards
Scopo e modalità di valutazione
La valutazione serve per apprendere e innescare il procresso di feedback o retroazione. Può riguardare le prestazioni delle organizzazioni coinvolte, gli effetti delle politiche e i meccanismi che spiegano la loro efficacia. Questi tre ambiti di valutazioni sono accomunati da attività di ricerca quantitative o qualitative, producono giudizi su specifiche misure o programmi, e hanno l’ambizione di generare cambiamenti pratici.
Inputs, outputs e outcomes
Gli inputs sono le risorse con cui vengono fatte le politiche. Gli outputs sono i prodotti delle attività attuative. Queste due misure da sole non dicono nulla sui risultati delle politiche, non si capisce se sono servite o meno.
Per capirlo bisogna considerare anche gli outcomes, ovvero gli effetti che la politica produce.
es. incentivi perchè le industrie utilizzino macchine meno inquinanti
inputs > somma messa a disposizione
outputs > somma effettivamente erogata
outcome > riduzione degli inquinanti emessi
La politica pubblica trasforma input in output, che nel tempo producono una catena di effetti (outcomes). Gli outcomes più lontani nel tempo sono quelli che hanno maggiore impatto sul problema, ma sono anche quelli connessi in maniera più labile con gli output.
Valutazione della performance
Consiste nel controllare l’operato delle organizzazioni e verificare che stiano lavorando nel modo adeguato.
Per prima cosa bisogna ricostruire il modo in cui l’organizzazione opera per affrontare un problema specifico, e poi misurarne le prestazioni tramite indicatori formulati ad hoc. Infine, bisogna individuare termini di paragone con cui confrontare i risultati. Un possibile termine di paragone sono i valori registrati dagli indicatori nel corso del tempo, oppure in altre organizzazioni. Una terza soluzione è quella di fissare uno standard, sia esso un obiettivo minimo o una soglia sfidante.
Gli indicatori non sono sempre affidabili, e i loro risultati possono essere manipolati dalle organizzazioni stesse. Un altro rischio è che la valutazione sia ridotta ad un adempimento formale e i dati non vengano interpretati.
Valutazione degli effetti (o di impatto)
Con la valutazione di performance osserviamo miglioramenti ma non siamo in grado di dire a cosa siano imputabili, potrebbero essere il risultato di dinamiche spontanee.
Per risolvere questo problema si ricorre alla valutazione di impatto.
Per prima cosa bisogna stimare la situazione controfattuale (cosa sarebbe successo senza la politica) tramite specifici metodi di approssimazione. Poi si misurano gli effetti con diversi metodi:
- metodo sperimentale (gruppo di controllo ex ante), che è utilizzabile solo per misure universaliste.
- metodi non sperimentali (o quasi sperimentali) che prevedono l’individuazione di un gruppo di controllo ex post, sia esso identico o solo simile a quello sottoposto alla politica.
- si stima la situazione controfattuale proiettando in avanti l’andamento della variabile-risultato manifestatasi quando la politica non era in vigore
La valutazione degli effetti è praticabile solo in politiche che prevedono interventi circoscritti. A volte c’è un alto tasso di abbandono prima della conclusione tra i soggetti che usufruiscono di un intervento.
Valutazione di processo
Focalizza l’attenzione sulla trasformazione di inputs in outputs e poi in outcomes. È articolata in 3 fasi:
- individuare meccanismi ed effetti ipotizzati dalla teoria causa-effetto: lo si fa studiando i documenti e studi precedenti
- studio empirico: si conducono interviste, focus groups. ossrvazione partecipante; oppure si fa una scelta ragionata su quali casi analizzare
- interpretazione dei risultati: si cerca di produrre una spiegazione plausibile e sufficientemente fondata sui meccanismi che si sono attivati
Ci sono molti limiti: innanzitutto si rischia di focalizzarsi sui casi sbagliati; la complessità dei contesti sociali può indurre a non andare oltre una descrizione, oppure si rischia di essere troppo soggettivi.
Le funzioni della valutazione
- dar conto dell’uso delle risorse pubbliche e aumentare la trasparenza dell’operato dei policy makers
- alimentare il dibattito sulle politiche all’interno della sfera pubblica
- contribuire al miglioramento dell’attuazione e produrre stimoli per i cambiamenti incrementali
- produrre conoscenze da applicare in fase di formulazione
