CAP. 7 - decidere in condizioni di conflitto Flashcards
Procedure orizzontali, verticali e basate su automatismi
- Procedure orizzontali: praticate da attori che si trovano sullo stesso piano; sono la lotta, il voto, la negoziazione e la deliberazione
- Procedure verticali: comportano un intervento dall’alto; l’intervento può essere effettuato da un’autorità politica o un’autorità terza
- Procedure basate su automatismi: sono compiute in modo meccanico; sono la gara e il sorteggio
La lotta
È una contrapposizione frontale, e vede soggetti antagonisti mobilitare le proprie risorse per indurre la controparte a cedere alle loro richieste. È un gioco a somma zero. Viene messa in campo nei conflitti sindacali, di lavoro, ambientali o territoriali.
I principali punti di forza sono l’assunzione di posizioni senza compromesso e l’emergere di problemi non percepiti come di rilevanza collettiva.
Gli inconvenienti sono però una tendenza alla radicalizzazione dello scontro e l’escalation, oppure lo stallo.
Il voto
È il criterio di decisione che fa appello al principio di maggioranza, ha una logica aggregativa.
Almeno idealmente rispecchia i valori di libertà e uguaglianza; è una soluzione semplice e pratica.
Nonostante i votanti abbiano diversa intensità di preferenze e asimmetrie informative, ciascun voto ha lo stesso peso. Inoltre, può non emergere una maggioranza se le opzioni sono molteplici.
La negoziazione
È una procedura mediante la quale parti contrastanti cercano di trovare una soluzione comune che li soddisfi almeno in parte. Esistono 2 tipi di negoziazione:
- distributiva: è la forma più elementare, in cui si cerca un compromesso a partire da posizioni contrapposte
- integrativa: non si cerca un compromesso, ma una soluzione originate che integri gli interessi di tutte le parti
Se si giunge ad un accordo i risultati sono tendenzialmente stabili, ma ha alti costi di trasizione. Riflette il diverso potere contrattuale delle parti coinvolte, per cui una delle parti potrebbe trovarsi a rinunciare alle proprie posizioni e accordarsi su una soluzione insoddisfacente.
La deliberazione
Consiste nel discutere le varie posizioni esplicitando le ragioni che le sostengono. L’idea è che chi partecipa può essere persuaso dalle argomentazioni altrui e mettere in discussione le propire posizioni. Si presuppone quindi che le preferenze siano endogene al sistema decisionale.
L’ideale deliberativo è giungere a un consenso basato sulla forza del miglior argomento (logica integrativa), più spesso si realizza semplicemente un meta-consenso (accordo sulla natura del problema sul tappeto, non necessariamente sulla migliore soluzione).
Possibili vantaggi: rafforzamento della legittimità di istituzioni/decisioni; empowerment e capacitazione dei cittadini
Possibili inconvenienti: asimmetrie tra gli attori; vincolo delle appartenenze organizzative
Autorità politica e autorità terza
La decisione da parte di un’autorità è una procedura verticale.
- Autorità politica: decisione in ultima istanza da parte dei soggetti che hanno l’autorità formale di decidere. Può agire di sua iniziativa o a seguito di una sollecitazione. I vantaggi sono rapidità, bassi costi di transazione, chiarezza delle responsabilità. Una decisione di questo tipo può generare malcontento, e la sua legittimità può essere messa in discussione. Inoltre, è vulnerabile alle pressioni dei guppi di interesse.
- Autorità terza: la decisione è in mano a un soggetto terzo rispetto alle parti in conflitto, che accettano di sottostare alle sue decisioni (es. arbitri, giudici). Questa scelta depolicizza il conflitto e garantisce imparzialità, ma il rischio è che la decisione finale riguardi aspetti solo formali e non risolva l’origine del conflitto.
Il sorteggio
Nel sorteggio la scelta è affidata al caso, e può essere attuato solo quando le alternative sono già definite. Può essere una soluzione razionale:
- Quando valutare le alternative è difficile, lungo e incerto (es. allocazione case popolari a richiedenti che posseggono tutti i requisiti)
- Quando potrebbero prevalere «cattive ragioni» (es. posizione sulle liste elettorali; commissari commissioni di concorso; formazione delle classi ecc.)
- Quando si vuole affermare il principio di uguaglianza (es. per le cariche pubbliche)
La gara
Sono una procedura a somma zero, in cui il vincitore emerge da un processo competitivo. Viene individuato un giudice di gara che controlli la regolarità della competizione. Questo sistema si usa nei concorsi pubblici e nelle gare d’appalto. Perché la gara sia corretta, è opportuno individuare giudici competenti, corretti e neturali. Inoltre, serve individuare cirteri oggettivi in base ai quali individuare il vincitore.
Quale procedura scegliere?
Molto spesso i policy makers non possono scegliere la procedura che vogliono, ma sono limitati dalle circostanze e dai limiti istituzionali. Gli attori interessati a mantenere rapporti con gli avversari tendenzialmente privilegiano procedure cooperative, o giochi a somma positiva. Gli attori con un’alta propensione al rischio opteranno piuttosto per procedure competitive, o giochi a somma zero.