Cap. 4 - Parlamenti e governi Flashcards
Investitura dei poteri e maggioranza nei sistemi parlamentari e presidenziali
Nei sistemi parlamentari parlamento e governo emergono dalla stessa catena rappresentativa (i cittadini eleggono i parlamentari che tramite la fiducia, implicita o esplicita, fanno entrare in carica il governo).
Nei sistemi presidenziali l’investitura dell’esecutivo è separata dal legislativo e anche la durata può non corrispondere.
Nei sistemi presidenziali è preferibile che governo e maggioranza parlamentare vadano nella stessa direzione, mentre in quelli parlamentari è strettamente necessario. La coesione delle maggioranze e la stabilità dei governi dipendono dalla coesione dei partiti che devono essere in grado di coordinare gli eletti.
Presidente vs. primo ministro
Per quanto riguarda i capi di governo, i presidenti nominano i componenti dell’esecutivo e hanno maggior autonomia rispetto ai primi ministri: hanno poteri di intervento autonomi, e si occupano di politica estera e sicurezza.
I poteri legislativi del capo di governo consistono nell’emanare decreti di tipo regolamentare o d’urgenza, avanzare proposte di legge e potere di veto sulle leggi approvate dal parlamento.
La legge di bilancio viene approvata dal parlamento in entrambi i sistemi.
Governo monopartitico vs. coalizione
Un governo monopartitico è un governo in cui un solo partito ha la maggioranza dei seggi. Il capo dell’esecutivo (cabina di regia della maggioranza) sarà il leader del partito.
Un governo di coalizione si ha quando nessun partito da solo ha la maggioranza dei seggi. Sarà necessaria la negoziazione del programma (policy) e degli incarichi.
Leggi e stabilità dei governi
Nei sistemi parlamentari le leggi derivano in gran parte da proposte dell’esecutivo che è il principale agenda setter del processo legislativo. In queli presidenziali il processo può essere nelle mani di un partito o di un leader parlamentare anche con posizioni opposte.
Tra i due sistemi varia anche la stabilità di governo: in quelli parlamentari c’è il rapporto di fiducia che può sempre essere messo in discussione, nei sistemi presidenziali ciò non può succedere.
Fattori che influenzano il funzionamento del circuito di governo
Per capire come funzionano i processi decisionali non basta affidarsi alla costituzione ma bisogna considerare gli obiettivi che gli attori politici perseguono e le loro strategie. Gli obiettivi che cercano di massimizzare sono:
- vote seeking: ottenere voti
- office seeking: ottenere incarichi
- policy seeking: influenzare le cariche pubbliche
- ruolo di veto players: quando il consenso di un partito è strettamente necessario per l’approvazione delle leggi e la permanenza in carica del governo
Il parlamento
Il parlamento ha natura assembleare (vale il principio di maggioranza) e composizione pluralistica, svolge funzioni in maniera permanente (prerogative non sospendibili); svolge una funzione di controllo sull’attività del governo tramite commissioni e quesiti.
Con mozioni e risoluzioni svolge una funzione di indirizzo verso il governo e con le commissioni ad hoc svolege indagini conoscitive o inchieste su materie di interesse pubblico. Può avere un ruolo nelle nomine di organi dello stato/amministrazione pubblica.
Può approvare una mozione di sfiducia nei sistemi parlamentari o attuare una procedura di impeachement in quelli presidenziali.
Regolamenti e Parlamentari
I regolamenti delle assemblee sono ispirati al principio di eguaglianza: il voto e l’opinione di ogni parlamentare ha egual peso.
I parlamentari si articolano in gruppi, formano commissioni specializzate per materie (pochi parlamentari in ognuna, rispecchiano la proporzione complessiva tra gruppi politici) che esaminano in via preliminare i documenti da sottoporre all’aula. Possono ricevere delle deleghe.
L’organizzazione dei lavori viene affidata a organi di presidenza dell’assemblea, ci sono ruoli di direzione di gruppi e di presidenza delle commissioni.
Nella camera dei comuni i lavori sono guidati dai chief whips, espressione dei leader di partito. Nel congresso americano ci sono speakers, presidenti dei gruppi, con presidenti delle assemblee e di commissione.
Mono o bicameralismo
Una o due camere? In 52 paesi democratici, 28 hanno un parlamento bicamerale e 24 monocamerale; i paesi con meno di 10 milioni di abitanti hanno un parlamento monocamerale, mentre hanno 2 camere tutti quelli con assetto federale/semifederale.
Non ci sono relazioni tra bicameralismo e forma di governo.
La seconda camera/camera alta/senato ha numero di componenti inferiore alla prima (con eccezione della camera dei lord); nei paesi federali, dove hanno un ruolo più rilevante, sono più piccole.
Il parlamento nel caso italiano
Nel 2015 aveva il numero di parlamentari più alto al mondo in termini assoluti e in rapporto alla popolazione tra i paesi con più di 15 milioni di abitanti; inglobando i paesi non democratici è superato dalla Cina che però è molto più popolosa e non è considerabile un parlamento (riunito 1 volta all’anno, ratifica decisioni già prese).
L’origine del bicameralismo
Il bicameralismo nasce per dare voce a diversi ceti e categorie sociali: la camera alta era rappresentanza del clero e nobiltà, quella bassa piccola nobiltà e rappresentanti dei borghi. Con l’estensione del suffragio la camera bassa è diventata la camera rappresentativa dell’intero corpo elettorale, mentre quella alta per molto tempo è rimasta a nomina regia (UK e Canada ancora non si sono liberati di ciò).
La giustificazione americana del parlamento
Il senato americano è composto dai rappresentanti degli stati federati e la camera è invece la rappresentanza del popolo. Ciò può essere declinato in due modi:
- A ogni unità territoriale un numero uguale di rappresentanti
- Riconoscimento del ruolo nel processo legislativo nazionale a rappresentanti delle assemblee legislative/governi subnazionali che esercitano l’autonomia garantita ai territori dalla costituzione
Il problema è che il principio di pari dignità delle unità federate è in contrasto con quello di uguaglianza dei cittadini (Wyoming, lo stato più piccolo, ha lo stesso numero di rappresentanti della California, quello più grande→ il loro voto vale 74 volte di più).
I senatori oggi emergono da competizioni ma non rappresentano i territori più di quanto facciano gli eletti alla camera.
Il parlamento nei paesi federali europei
Oggi prevale il secondo obiettivo: portare in parlamento chi ha governato gli enti territoriali.
In Europa ad alcune camere alte viene mossa l’accusa di essere delle camere morte (Spagna) o cimiteri di elefanti (Austria); ciò non vale per il Bundesrat che non ha senatori a tempo pieno ma componenti dei governi dei lander che esprimono in blocco i voti a disposizione del land, opera come una conferenza stato-regioni.
In Italia c’è una ripartizione proporzionale dei seggi fra i territori, giustificata dalla doppia lettura che aiuta a migliorare le leggi e ad evitare errori; il voto era limitato agli over 25 per garantire una maggior saggezza dei senatori.
Valutazione del potenziale della seconda camera
Congruenza o incongruenza: se la ripartizione dei seggi tra gruppi politici è uguale o diversa.
Simmetria o asimmetria: se i poteri sono più deboli o equivalenti, se il voto del senato è indispensabile per l’approvazione delle leggi (potere di veto) o provoca al massimo un rinvio.
Spesso le due camere hanno durata diversa e vengono elette con sistemi diversi; per questi motivi hanno quasi sempre composizione e poteri diversi.
L’impatto effettivo è maggiore se hanno composizione molto diversa e poteri equivalenti (incongruenza+ simmetria) perché se la composizione fosse identica dovrebbero arrivare alle stesse conclusioni, non modificando troppo il processo legislativo (stessa maggioranza).
> Governo prodi 2006-2008: maggioranza ampia alla camera ma risicata al senato, differenze minime ma sufficienti a fare in modo che 5 piccoli partiti, non necessari alla maggioranza della camera, fossero dei veto players al senato.
asimmetria + incongruenza = potere di rinvio (occasionalmente: asimmetria + congruenza)
simmetria + incongruenza = potere di veto (occasionalmente: simmetria + congruenza)
Dispostivi istituzionali
Alcuni dispostivi rendono più facile la formazione del governo:
- incarico a un nuovo primo ministro
- coalizione, avvio dei negoziati
- autonomia del capo dello Stato
- fiducia e i suoi destinatari
- incompatibilità dei ruoli parlamentari e di governo
- atto positivo di investitura del parlamento
- programmazione dei lavori parlamentari
- sfiducia costruttiva
- scioglimento anticipato
Ruolo del capo dello Stato nella nomina al Primo Ministro
Nelle democrazie parlamentari il capo dello stato può avere funzione arbitrale (esito non decisivo, verifica delle possibili coalizioni, mandato esplorativo, consultazioni) o cerimoniale (governo monopartitico: conferire la nomina al leader del partito/ scelta vincolata dal risultato elettorale per coalizioni preelettorali).
> es. se in Francia il capo dello stato è il leader del partito di maggioranza, il primo ministro sarà un suo fiduciario.