Cap. 10 - Spagna Flashcards
Terza ondata di democratizzazione
Partecipa alla terza ondata di democratizzazione insieme a Portogallo e Grecia. Le istituzioni democratiche riescono ad attenuare la maggior parte dei conflitti storici del paese, e oggi rimane quello tra centro-periferia (terrorismo basco), che si è ulteriormente radicalizzato dopo il referendum del 2014 sull’indipendenza della Catalogna (dichiarato incostituzionale, si è svolto lo stesso ed è stato vinto dagli indipendentisti, ha partecipato la minoranza degli elettori).
Costituzione del 1978
Tra il 1812 e il 1978 vive una discontinuità politica, prima sotto regimi che negano i principi del costituzionalismo liberale, e poi sotto regimi oligarchici e antidemocratici.
La Costituzione del 1978 è il fulcro simbolico del cambiamento, simboleggia la riconciliazione nazionale, l’accordo fra sinistra-destra, chiesa-cultura secolare, capitalismo-riforma sociale, centro-periferia, monarchia-repubblica, civili-militari.
La monarchia e la reforma pactada
Nello scenario incerto della transizione il re ha avuto un ruolo centrale e la legittimità della corona è creasciuta.
La riforma si dice pactada perchè l’agenda riformista è stata concordata tra il governo (franchista) e l’opposizione. Si sceglie la monarchia, viene prevista l’impunità per le repressioni franchiste (pacto del olvido) e vengono rinviate la questione delle autonomie.
Viene peraltro concessa l’amnistia per i detenuti politici, si sceglie una legge elttorale proporzionale e sono legalizzate tutte le forze politiche.
Partecipazione elettorale e associativa
La partecipazione elettorale è poco intensa, cresce nelle elezioni di svolta con elevata competitività ed esiti incerti e si riduce dove gli esiti sono scontati.
Anche la partecipazione associativa è limitata, con basse % di iscrizioni ai partiti, evidenzia che il modello di partito di massa è completamente assente in spagna.
Esiste una pluralità di sistemi partitici: a livello nazionale (Pae) e regionale (pane), causata dal cleavage centro-periferia.
Partito comunista (Pce)
Il Partito comunista spagnolo (PCE) nasce nel 1920 a Madrid, ed è clandestino finché non viene legalizzato nel 1977. Aderisce al modello eurocomunista. Negli anni ‘80 inizia a dissolversi e con il referendum sulla permanenza nella Nato vengono poste le basi per un patto federativo tra le principali formazioni comuniste. Nel 1986 viene creata Izquierda Unida (IU).
Partito socialista (Psoe)
È il maggior partito della sinistra; fino agli anni ’70 ha un posizionamento radicale di derivazione marxista, poi con Felipe Gonzalez assume posizioni più moderate e si configura come partito pigliatutto. La posizione dominante favorisce la stabilizzazione democratica ma getta anche le basi del sistema di potere che entra in crisi negli anni ’90 quando il partito viene coinvolto da scandali e perde la maggioranza assoluta.
UCD di Suarez
Nasce nel 1976 come aggregazione di notabili di orientamento moderato, è un cartello elettorale di 12 gruppi di orientamento politico variegato. Prosegue fino al 1982 quando vincono i socialisti (Suarez fonda il Cds).
Partido Popular
Alianza Popular, poi Partido popular (PP) è un cartello di 7 formazioni politiche di destra guidate da esponenti del passato regime, partito neofranchista con posizioni conservatrici, incarna l’anima radicale della destra. Beneficia del crollo dell’UCD nel 1982 e nel 1989 viene rifondando cambiando il nome in PP. Ha subito un processo di trasformazione organizzativa con struttura più coesa, orientamento moderato e volto alla modernizzazione del paese.
UPYD, Podemos, Vox
- UPYD di Rosa Diaz e Podemos di Iglesias sono partiti euroscettici soft che non vogliono uscire dall’unione, ideologicametne vicino alla sinistra radicale, non molto lontano da IU.
- Vox è un partito di estema desta fondato da dissidenti del PP; populsita, neofranchista, euroscettico, etc.
L’evoluzione del PANE (sist. partitico regionale)
Il PANE è l’insieme dei partiti regionali. Il numero di partiti che ottiene un seggio al congresso è 6 nel 1977, 9 a fine anni ’80, 11 nel 2004 e 9 nel 2011; in generale si tratta di un quadro politico frammentato in cui prevalgono pluralità ed eterogeneità.
I partiti esponenti del nazionalismo catalano sono due:
- ERC: partito storico di ispirazione comunista
- CIU, ora DIL: coalizione moderata, partito dominante
Il partito basco più votato è il Partito Nacionalista Vasco (PNV).
Evoluzione della dinamica partitica a livello nazionale
Cinque fasi:
1977-79: La transizione democratica: aggregazione al centro (UDC)
1982-93: Dopo il tentato colpo di stato: Partito predominante (PSOE)
1996-2011: Dinamica quasi bipartitica (PSOE-PP)
2015-2019: Quadripartitismo (Podemos-PSOE-Ciudadanos-PP)
2019: (Podemos-PSOE-PP-Vox)
Affermazione della dinamica bipartitica e numero effettivo di partiti
L’affermazione della dinamica bipartitica è un’evoluzione in tre fasi:
1) frammentazione e instabilità
2) predominanza Psoe (1982-93)
3) pluralismo limitato e dinamica bipartitica (1996-2011)
Per quanto riguarda il numero effettivo dei partiti, il paese ha il livello di frammentazione tra i più bassi in europa (Nep= 3.4) grazie al ruolo selettivo del sistema elettorale; dal 2015 l’emergere dei due nuovi partiti (con Podemos che ha potenziale di ricatto) ha aumentato la frammentazione.
La crisi del bipartitismo
Fino al 2011 c’è una tendenza bipartitica, poi nel 2015 la crisi del bipartitismo porta all’instaurazione del quadripartitismo (Pp, Psoe, Podemos, Ciudadanos). I rapporti di forza tra i primi tre non sono sbilanciati,sono assenti un partito pivot e un partito maggioritario.
Ciudadanos (Catalogna) è un partito che porta la protesta dei ceti medi contro il bipartismo.
Sistema elettorale
Il sistema elettorale è un sistema proporzionale a liste bloccate con una soglia legale del 3% a livello di singola circoscrizione (di solito ininfluente).
C’è una soglia implicita alta per effetto delle circoscrizioni piccole e dell’utilizzo della formula D’Hondt. Questo sistema avvantaggia i grandi partiti e quelli che hanno i consensi concentrati a livello regionale (nazionalisti e indipendentisti).
Circoscrizioni
Le circoscrizioni coincidono con le 50 province, a cui si aggiungono 2 uninominali per Ceuta e Melilla. Il risultato sono circoscrizioni molto piccole, con una media di 7 seggi.