Beni e patrimonio, circolazione dei diritti Flashcards

1
Q

cosa sono i beni

A

i beni sono le cose che possono formare oggetto di diritti, è ciò a cui tende un interesse dell’uomo.

qualsiasi entità capace di soddisfare bisogni (e quindi realizzare interessi umani)

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2
Q

se i beni storicamente erano considerati solo materiali, oggi la nozione include

A

qualsiasi entità utile all’uomo, sia essa MATERIALE o IMMATERIALE, purché suscettibile di creare CONFLITTI DI INTERESSE regolabili dal diritto

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3
Q

il diritto soggettivo serve a realizzare l’interesse del titolare. cos’è un interesse?

A

tensione verso un bene (un’entità capace di soddisfare bisogni umani)

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4
Q

le energie naturali si considerano beni solo se

A

hanno valore economico

energia geotermica o radioelettrica: sono beni perché sono energie limitate in natura

energia solare: non è un bene

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5
Q

beni materiali - immateriali

A

beni materiali = cose (porzioni di materia), capaci di formare oggetto di diritti

beni immateriali = entità diverse dalle cose, utili all’uomo e suscettibili di aprire conflitti di interessi regolabili dal diritto (es. creazione artistica, know-how organizzativo, brevetto, marchio) che hanno un VALORE ECONOMICO e possono CIRCOLARE (e quindi possono esser trasferiti)

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6
Q

beni immobili (in natura o per destinazione) e beni mobili

A

immobili IN NATURA = tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo (es. sorgenti, acqua, alberi, edifici)

immobili PER DESTINAZIONE = per scelta del legislatore, destinati ad esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione (mulini, bagni, edifici galleggianti quando questi sono saldamenti assicurati alla riva)

beni mobili: tutti gli altri beni

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7
Q

dal punto di vista della proprietà, qual è la principale distinzione tra beni mobili e immobili?

A

i beni immobili NON POSSONO NON AVERE ALCUN PROPRIETARIO, mentre è ammissibile che un bene mobile si trovi a non appartenere a nessun proprietario (è una RES NULLIUS, cosa di nessuno)

gli immobili vacanti sono automaticamente di proprietà dello Stato

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8
Q

beni mobili registrati

A

ogni tipo di imbarcazione (autoveicoli e navi) e aeromobili che hanno un certo valore economico e la cui circolazione è abbastanza controllabile: sono beni mobili che devono essere trasferiti secondo il meccanismo di registrazione e pubblicità delle vicende che li riguardano attraverso l’ISCRIZIONE IN PUBBLICI REGISTRI

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9
Q

NON sono beni in senso giuridico le entità su cui non sorge conflitto per la loro appropriazione a causa di:

A
  1. SOVRABBONDANZA (es. acqua del mare o aria)
  2. INACCESSIBILITÀ (praticamente non appropriabili come i minerali
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10
Q

universalità di mobili

A

complessi di cose mobili che appartengono alla stessa persona e che hanno una destinazione unitaria. è possibile disporre (vendere, locare, prestare) il complesso unitario con UN UNICO ATTO ma anche disporre frazionatamente con ATTI DIVERSI dei singoli beni che lo compongono

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11
Q

beni divisibili e indivisibili

A

divisibili = possono essere suddivisi fisicamente in più porzioni ciascuna delle quali mantiene la FUNZIONE e il VALORE ECONOMICO del bene originario (es. appezzamento di terreno)

indivisibili = quelli per cui tale suddivisione è impossibile (auto o un quadro)

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12
Q

beni consumabili e inconsumabili

A

I beni CONSUMABILI esauriscono immediatamente la loro funzione con l’uso (denaro, benzina);

i beni INCONSUMABILI sono invece suscettibili di uso continuativo e ripetuto (casa, auto), ma si possono deteriorare

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13
Q

beni fungibili (di genere) e infungibili (di specie)

A

FUNGIBILI (o di GENERE) = risultano identici, per qualità, ad altri beni dello stesso genere; ciò che conta è la QUANTITÀ (es. benzina, denaro);

INFUNGIBILI (o di SPECIE) NON sono sostituibili indifferentemente con altri beni anche del medesimo genere perché aventi apprezzabili particolarità qualitative che fanno di quel bene unico (originale di un’opera); se vengono distrutti non sono recuperabili

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14
Q

pertinenze

A

cose (beni materiali) ACCESSORIE destinate in modo durevole a servizio e ornamento di un’altra cosa (principale)

la cosa principale e la pertinenza si legano in un rapporto chiamato VINCOLO PERTINENZIALE e nasce di solito per iniziativa del proprietario della cosa principale

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15
Q

come possono essere trasferite le pertinenze?

A

il proprietario è libero di trasferire la pertinenza insieme con la cosa principale oppure l’una separatamente dall’altra (in questo caso deve farne notizia)

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16
Q

frutti (naturali e civili)

A

i frutti sono beni prodotti da altri beni (che proprio per la loro capacità di produrre frutti si chiamano beni fruttiferi)

  • frutti NATURALI = provengono direttamente dalla cosa e che spettano normalmente al proprietario della cosa fruttifera (o all’affittuario)
  • frutti CIVILI = frutti che si traggono come corrispettivo del godimento che un soggetto ha di un nostro bene (interessi bancari, rendimenti titoli di stato)
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17
Q

finché non sono separati dalla cosa fruttifera, i frutti si dicono

A

PENDENTI: non hanno autonoma individualità e sono una cosa futura

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18
Q

su quali due criteri si basa la distinzione tra beni pubblici e privati?

A
  1. criterio soggettivo = APPARTENENZA (a chi appartengono)
  2. criterio oggettivo = DESTINAZIONE (che interesse soddisfano)
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19
Q

beni pubblici: appartenenza e destinazione

A
  1. (sogg): appartengono allo stato o altro ente pubblico
  2. (ogg.): soddisfano interessi GENERALI della collettività
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20
Q

beni pubblici demaniali

A

spiagge, porti, laghi, aeroporti, fiumi, strade, strutture militari, oggetti di prestigio artistico

sono INALIENABILI: non possono essere trasferiti a persona diversa dall’ente pubblico proprietario per l’esigenza di mantenerli al servizio dell’interesse generale;

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21
Q

beni pubblici patrimoniali indisponibili

A

(caserme, aerei militari, navi da guerra, edifici di servizio pubblico) hanno un regime giuridico che consiste in un vincolo di DESTINAZIONE: non essendo rivolti a fini di pubblico interesse, non sono soggetti al regime speciale dei beni demaniali

La caratteristica dell’indisponibilità dipende dall’impossibilità di destinare tali beni a fini diversi da quelli ai quali sono stati vincolati.
Tali beni sono ALIENABILI purché NON vengano SOTTRATTI alla loro DESTINAZIONE.

per cui non possono essere trasferiti ai privati ma possono rientrare nei beni acquisiti dai privati

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22
Q

beni pubblici patrimoniali disponibili

A

beni che pur appartenendo a un ente pubblico seguono le stesse regole che valgono per quelli privati (possono essere venduti, espropriati etc) perché non presentano il requisito OGGETTIVO DI DESTINAZIONE

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23
Q

beni privati

A

tutti gli altri beni; appartengono ai privati e NON sono vincolati a soddisfare interessi generali, possono essere quindi trasferiti

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24
Q

cos’è il patrimonio e cosa comprende

A

Il patrimonio è l’insieme di TUTTE LE SITUAZIONI ATTIVE E PASSIVE giuridicamente rilevanti della persona, che comprende beni MATERIALI E IMMATERIALI (es. crediti non ancora incassati)

è una situazione dinamica che muta continuamente con il mutare delle situazioni giuridiche del titolare, che cambiano per effetto dei fatti e degli atti giuridici (specie negoziali)

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25
Q

più uno ha debiti, più/meno consistente sarà il suo patrimonio (concetto di patrimonio netto)

A

MENO (attivo-passivo)

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26
Q

le situazioni giuridiche che compongono il patrimonio sono quelle di tipo …. , che riguardano beni traducibili in valori ….

A

ECONOMICO
monetari

27
Q

acquisto a titolo originario di un diritto

A

quello che NON avviene sulla base di un rapporto fra il precedente titolare e il nuovo titolare.

28
Q

acquisto a titolo derivativo di un diritto

A

quello per cui l’acquirente riceve il diritto dal (e sulla base di un rapporto col) precedente titolare

l’acquisto derivativo di un diritto si definisce anche SUCCESSIONE nel diritto

29
Q

nella successione del diritto (acquisto a titolo derivativo), colui che lo acquista è detto … o …, mentre colui che lo trasferisce è detto … o ….

A

successore o avente causa
autore o dante causa

30
Q

acquisto a titolo oneroso o gratuito

A

a titolo GRATUITO: avviene senza controparte a favore del dante causa → l’avente causa non sopporta alcun sacrificio economico in cambio dell’acquisto

a titolo ONEROSO: chi acquista un diritto dà o promette qualcosa in cambio del diritto acquistato (chi acquista la proprietà per compravendita)

31
Q

lo stesso fenomeno che dal punto di vista dell’avente causa è acquisto derivativo, dal punto di vista del dante causa si chiama

A

alienazione: far diventare un diritto di qualcun altro (es. la vendita)

32
Q

successione (acquisto a titolo derivativo) particolare e universale

A

particolare: l’avente causa acquista uno o più diritti DETERMINANTI del dante causa (si può avere anche una successione particolare dei debiti)

universale: il successore (avente causa) subentra nell’intero patrimonio del dante causa o in una quota di esso, anche nelle passività

33
Q

cos’è il titolo dell’acquisto?

A

è il nome dato all’acquisto di un diritto, dato dagli eventi giuridici determinati da una fattispecie

34
Q

derelizione

A

atto con cui il proprietario abbandona deliberatamente la sua cosa: perdita del diritto senza che nessun altro lo acquisti

35
Q

remissione del debito

A

atto con cui il creditore rinuncia al suo credito

36
Q

prescrizione estintiva

A

meccanismo che determina l’estinzione del diritto in conseguenza di una prolungata INERZIA del suo titolare, che quindi lo perde

37
Q

quali sono le due principali giustificazioni della prescrizione estintiva?

A
  1. esigenza di creare certezza delle situazioni e dei rapporti giuridici
  2. favore per l’uso produttivo delle risorse (un diritto non esercitato è una risorsa economica non valorizzata)
38
Q

diritti imprescrittibili

A
  1. diritto di PROPRIETÀ (eccezione: usucapione)
  2. diritti INDISPONIBILI: legati a valori intimi e preziosi della persona (diritti della personalità o connessi a relazioni familiari) e quelli attribuiti in vista di un interesse GENERALE
  3. singole FACOLTÀ comprese nel diritto
39
Q

quando ha inizio la prescrizione e che cos’è?

A

è il momento in cui comincia a contarsi il tempo, che potrà portare all’estinzione del diritto; coincide con il momento in cui il diritto può essere FATTO VALERE

40
Q

cos’è il termine della prescrizione e qual è il termine ordinario?

A

è il periodo di tempo, trascorso il quale il diritto si estingue

Il termine ORDINARIO è di 10 anni e si applica a tutti i diritti per cui la legge non prevede un termine diverso.

41
Q

termine prescrizione usufrutto

A

20 anni

42
Q

termine prescrizione risarcimento danno extra contrattuale

A

5 anni

43
Q

nel termine della prescrizione non si tiene conto del dies a quo, ovvero

A

il giorno in cui si verifica l’evento che fa partire la prescrizione

44
Q

sospensione della prescrizione e quando avviene

A

Si ha SOSPENSIONE quando in presenza di particolari circostanze, il decorso della prescrizione si arresta, ma riprendono quando esse vengono meno.

si ha quando
- vi sono particolari rapporti fra le parti (es. marito e moglie)
- particolari condizioni soggettive del titolare tali da opporre gravi difficoltà all’esercizio del diritto stesso es. minori, interdetti, incapaci di intendere e di volere)

45
Q

interruzione della prescrizione

A

Si ha INTERRUZIONE quando viene compiuto un atto che smentisce l’inerzia del titolare del diritto oppure atti provenienti da controparte consistenti nel riconoscimento anche implicito del diritto altrui

46
Q

dal momento dell’interruzione della prescrizione, essa ricomincia a decorrere ma

A

ricomincia da zero: il periodo anteriore all’atto interruttivo viene azzerato

47
Q

per la sospensione della prescrizione il decorso antecedente ad essa viene … al periodo successivo alla sua fine

A

sommato (il decorso della prescrizione riprende quando le particolari circostanze vengono meno)

48
Q

la modifica dei termini di durata della prescrizione, anche se concordata è/non è ammessa

A

non è ammessa

49
Q

la RINUNCIA PREVENTIVA alla prescrizione, cioè la rinuncia fatta dalla parte passiva quando la prescrizione non è ancora maturata, è/non è ammessa

A

non è ammessa

50
Q

la rinuncia successiva alla prescrizione già compiuta è/non è ammessa

A

è ammessa

51
Q

se, prescritto il credito, ciononostante il debitore paga spontaneamente, può/non può pentirsi e chiedere la restituzione

A

non può

52
Q

la prescrizione è/non è rilevabile d’ufficio dal giudice

A

non è: se la parte passiva vuole avvantaggiarsi della prescrizione compiuta, spetta a lei prendere l’iniziativa di farla valere

53
Q

decadenza

A

fenomeno per cui il decorso del tempo e l’inerzia del titolare fanno sì che egli perda il diritto

54
Q

come differisce la decadenza con la prescrizione?

A

differisce per

  1. ragione giustificativa = è esclusivamente un’esigenza di certezza delle situazioni e rapporti giuridici, l’unico modo per evitarla è esercitare il diritto
  2. disciplina: non è soggetta a sospensione e interruzione
55
Q

per i diritti indisponibili la disciplina della decadenza è INDEROGABILE, ovvero

A

le parti non possono modificarla né rinunciarvi e il giudice deve rilevarla d’ufficio, a differenza dei diritti disponibili dove l’interesse è individuale

56
Q

decadenza convenzionale (per i diritti disponibili)

A

le parti interessate possono fissare d’accordo termini di decadenza non previsti dalla legge con il limite che essi non devono rendere eccessivamente facile l’esercizio del diritto

57
Q

circolazione giuridica (o traffico giuridico)

A

fenomeno per cui i diritti anziché rimanere fermi in capo ai titolari si trasferiscono continuamente ad altre persone che li acquistano. riflette l’andamento del sistema economico e lo condiziona a sua volta

58
Q

la tutela dell’affidamento serve a proteggere

A

la sicurezza degli acquisti dei diritti e il dinamismo della circolazione giuridica e quindi degli scambi economici e richiede di proteggere l’affidamento di chi acquista

59
Q

la pubblicità (il fatto di dare notizia e rendere determinati fatti conoscibili da chiunque) può avere natura

A
  • formale e documentale
  • fattuale
60
Q

pubblicità notizia

A

per determinati fatti e atti, la mancanza della pubblicità non impedisce al fatto o all’atto di esistere e produrre regolarmente i suoi effetti (PUBBLICAZIONI MATRIMONIALI)

61
Q

pubblicità dichiarativa

A

la sua mancanza non impedisce l’esistenza dell’atto ma provoca una diminuzione dei suoi effetti. serve a fare sì che l’atto sia OPPONIBILE a chiunque o sia efficace verso chiunque (trascrizione nei registri immobiliari)

62
Q

pubblicità costitutiva

A

è necessaria per l’efficacia dell’atto, non semplicemente per la sua opponibilità a terzi; in sua mancanza è come se l’atto non esistesse e non producesse effetto nei confronti di nessuno (es. IPOTECA)

63
Q

La legge tutela un soggetto che ha falsa conoscenza a due condizioni

A
  1. che sia in buona fede
  2. che il suo errore dipenda da un’apparenza
64
Q

apparenza

A

esistenza di elementi tali da indurre un soggetto (e qualsiasi altra persona ragionevole al suo posto) a commettere un’errore