Aritmie Flashcards

1
Q

Più comune forma di tachicardia nel bambino

A

Tachicardia sopraventricolare ed in particolare la tachicardia sopraventricolare da rientro che rappresenta l’80% dei casi

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Q

Causa principale di tachicardia parossistica sopraventricolare da rientro

A

 Presenza di un circuito da rientro nel contesto della cosiddetta sindrome di Wolff-Parkinson-White

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3
Q

In cosa può degenerare la Wolff-Parkinson-White

A

Fibrillazione ventricolare che è un evento raro ma può determinare la morte improvvisa

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4
Q

Manovre acute per bloccare il rientro

A

Diving reflex attraverso l’applicazione sul volto di una borsa di ghiaccio per 15 secondi

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5
Q

Terapia farmacologica

A

Somministrazione di adenosina in bolo rapido 0,1-0,2 mg/kg max 6 mg
 Nei bambini più grandi si può utilizzare il Verapamil che però non si può stare sotto l’anno di vita

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6
Q

Cosa fare nel caso in cui si siano sviluppati i sintomi di grave scompenso cardiaco

A

Cardioversione elettrica sincronizzata alla dose di 2 J pro kg

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7
Q

Tachicardia atriale ectopica

A

Determinata da un singolo focolaio che scaricato una frequenza più elevata rispetto al nodo senoatriale
 Per cui all’elettrocardiogramma avremo una onda P anomala talora anche negativa è una frequenza cardiaca molto elevata

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8
Q

Terapia della tachicardia atriale ectopica

A

Frequentemente richiede l’ablazione transcatetere

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9
Q

Tachicardia atriale caotica

A

Esclusiva dell’età neonatale del primo anno di vita dipende da focolai multipli a sede atriale
 Abbiamo un the P con  morfologie differenti

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10
Q

Terapia della tachicardia atriale ectopica

A

Spesso serve l’associazione di più farmaci come la digossina e il sotalolo

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11
Q

Tachicardia giunzionale ectopica

A

Rara condizione nella quale il nodo atrioventricolare scarica una frequenza più elevata rispetto al nodo senoatriale
 Per cui abbiamo una tachicardia complessi stretti con un’onda P che segue i complessi stessi

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12
Q

Terapia della tachicardia giunzionale topica

A

Risulta efficace l’amiodarone

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13
Q

Tachicardia nodale AV da rientro

A

Aritmia determinato nell’U dall’utilizzo di due vie nel nodo atrio ventricolare
 È una delle poche tachicardie sopraventricolari spesso associate a sincope
 Risponde alla digossina e al propanololo

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14
Q

Flutter atriale

A

La frequenza atriale arriva fino a 400 battiti per minuto
 Spesso associata a cardiopatia congenita e ad un circuito di rientro
 Si presenta con onde P a morfologia a dente di sega

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15
Q

Fibrillazione atriale

A

La frequenza atriale superiore 400 battiti per minuto per cui quello che si vede  sono complessi QR S con intervalli variabili
 Richiede la digitalizzazione ricordando però che la digossina non si può dare se coesiste la Wolff-Parkinson-White
 In seguito è necessario somministrare gli antiaritmici oppure eseguire una cardioversione elettrica

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16
Q

Caratteristiche della tachicardia ventricolare

A

Caratterizzata da una serie di tre o più battiti di origine ventricolare con frequenza superiore ai 120 battiti al minuto
 È una tachicardia severa visto che può essere causa di morte improvvisa

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17
Q

Caratteristiche elettrocardiografiche della tachicardia ventricolare

A

Complessi QRS  slargati a frequenza variabile indipendenti dalle onde P

18
Q

Cause di tachicardia ventricolare

A

Le cause di epatiche sono più frequenti rispetto a quelle secondarie
 Ma comunque ricordato che è molto rara in epoca pediatrica

19
Q

Terapia della tachicardia ventricolare

A

Il farmaco di prima scelta è l’amiodarone endovena

20
Q

Fibrillazione ventricolare

A

Rarissima aritmia caotica in cui non si può riconoscere né il complesso QR S né  l’onda P all’elettrocardiogramma
 Richiede la defibrillazione

21
Q

Caratteristiche della tachicardia ventricolare polimorfa catecolamine energica

A

 Patologia aritmogena caratterizzata da tachicardia ventricolare polimorfa scatenata dalla stimolazione catecolamine energetica che può determinare la morte improvvisa

22
Q

Come si presenta all’elettrocardiogramma

A

A riposo non si hanno alterazioni mentre dopo sforzo compare una tachicardia ventricolare sostenuta caratterizzata dall’alternanza battito battito a 180° del complesso QRS

23
Q

Terapia della tachicardia ventricolare polimorfa

A

Somministrazione di beta-bloccanti

24
Q

Blocco atrioventricolare di primo grado

A

Prolungamento dell’intervallo PR superiore agli 0,20 secondi
 Dipende da stimolazione vagale e non richiede terapia

25
Q

Blocco atrio ventricolare di secondo grado di tipo uno

A

Incremento progressivo dell’intervallo PR fino a che ad un’onda P non segue più il complesso QRS
Non richiede terapia

26
Q

Blocco atrio ventricolare di secondo grado di tipo due

A

Conduzione intermittente dell’impulso dall’onda P
 In sostanza non si ha un prolungamento dell’intervallo ma piuttosto sporadiche onde P non seguite dal complesso QRS  in genere con un rapporto di tipo due a uno

27
Q

Terapia

A

Solo se la frequenza ventricolare molto bassa si può ricorrere all’impianto del pacemaker

28
Q

Blocco atrioventricolare di terzo grado

A

Le onde P non presentano alcuna relazione con i complessi
 Può essere secondario ad una cardiopatia congenita oppure al lupus neonatale
 Oppure acquisito come nelle miocarditi

29
Q

Terapia del blocco atrioventricolare di terzo grado

A

Solo nei bambini senza evidente cardiopatia che sono asintomatici senza insufficienza cardiaca si puó  evitare l’impianto del pacemaker
 In attesa dell’impianto si può ricorrere a farmaci simpatico mimetici come l’atropina

30
Q

Caratteristiche della sindrome del QT lungo

A

 Patologia caratterizzata dalla durata del QT  superiore a 440 ms nei bambini e 460 ms nelle bambine

31
Q

Differenza clinica tra le tre forme principali

A

 Nel tipo uno l’aritmia è scatenata dall’esercizio fisico
 Nel tipo due da emozioni e rumori forti
 Nel tipo tre da condizioni di riposo in particolare il sonno

32
Q

Terapia della sindrome del QT lungo

A

Il tipo uno si ricorre ai beta-bloccanti
 Questi in genere non bastano gli altri due tipologie e spesso si deve ricorrere all’impianto del pacemaker

33
Q

Sindrome del QT corto

A

Caratterizzata da una durata inferiore ai 300 340 ms
 Si può presentare con  l’arresto cardiaco
 Richiede l’impianto del pacemaker

34
Q

Modalità di trasmissione della sindrome di brugada

A

Autosomico dominante
 Nel 30% dei casi è determinata dalla mutazione di una subunità del canale del sodio

35
Q

Presentazione elettrocardiografica

A

Sopraslivellamento superiore a 2 mm  nelle prime tre derivazioni ventricolari
 Nel tipo uno questo sopraslivellamento è di tipo a tenda
 nel tipo due e a sella mentre nel tipo tre il sopraslivellamento è inferiore ai 2 mm

36
Q

Diagnosi di sindrome di brugada

A

Per la tipologia uno basta solamente l’elettrocardiogramma
 Nelle altre due tipologie serve il test provocativo con la Fleicanide

37
Q

Terapia

A

Impianto di pacemaker

38
Q

Quando si parla di bradicardia

A

Frequenza inferiore agli 80 battiti al minuto nel neonato
 Frequenza inferiore a 60 battiti per minuto nel bambino
 Di norma le forme patologiche richiedono il trattamento della causa di base

39
Q

Caratteristiche all’ecg della tpsv

A

Frequenza sopra 180, 220 nel neonato
Onde p assenti, anomale o negative in d2d3 e avf
QRS stretti quindi meno di 80 msc nel bambino 120 msec nell’ adolescente

40
Q

Caratteristiche ecg della wolff Parkinson white

A

pr ridotto, QRS largo da onda delta di orecittazione

41
Q

Durata normale pr

A

120/200 msec

42
Q

WPW antidromica

A

La via accessoria è percorsa per via retrograda generando una tachicardia a QRS larghi