4 - Rischio di liquidità Flashcards
Cosa è il rischio di liquidità?
- E’ il rischio che la banca non possa far fronte ordinatamente (cioè senza vendere in modo precipitoso i propri attivi, con conseguenti perdite) a deflussi di cassa inattesi
- E’ diverso e ulteriore rispetto al rischio di tasso sul banking book, che pure deriva dalla diversa struttura per scadenza di attivo e passivo
Determinanti del rischio di liquidità
- Può essere maggiore per alcuni prodotti:
– es. prodotti che lasciano alle controparti un elevato grado di opzionalità nel determinare i flussi di cassa futuri, o che richiedono alla banca di versare margini di garanzia che possono aumentare in maniera inattesa (es. derivati OTC) - Può essere maggiore in determinate circostanze:
– Individuali, ad esempio la diffusione di notizie circa la veridicità dei bilanci o la riduzione del rating della banca
– Sistemiche, ad esempio la crisi di fiducia nei depositi o temporanee interruzioni dei mercati - E’ stato accresciuto in passato da:
– globalizzazione dei mercati finanziari, tecnologia, cartolarizzazioni (linee di liquidità), concentrazione dell’industria bancaria
Scomposizione del rischio di liquidità
Funding risk: rischio che la banca non sia in grado di far fronte a deflussi di cassa attesi e inattesi
Market liquidity risk: rischio che la banca per monetizzare una posizione in attività finanziarie, finisca per influenzarne in misura significativa (e sfavorevole) il prezzo
Approcci per misurare il funding risk
- Approccio degli stock
– misura lo stock di attività finanziarie prontamente
“monetizzabili” - Approccio dei flussi di cassa
– confronta i flussi di cassa attesi in entrata e in uscita (non contrattuali, ma effettivi, corretti per tenere conto del probabile comportamento delle controparti), raggruppandoli in fasce di scadenza omogenee - Approccio ibrido
– ai flussi di cassa vengono sommati i flussi ottenibili
attraverso la vendita (o l’utilizzo come garanzia) delle attività finanziarie prontamente monetizzabili
Approccio degli stock: Cash Capital Position
CCP = AM - PV - I.
Deve essere sicuramente positiva per stare almeno tranquilli.
Approccio dei flussi di cassa
L’approccio degli stock suddivide le attività e le passività in «stabili» e «instabili»: esistono invece infinite “sfumature” di liquidità (ad esempio a vista, a un mese, a tre mesi)
Riclassifichiamo quindi il bilancio secondo una «scala delle scadenze» («maturity ladder»)
– Considerando anche introiti ed esborsi intermedi delle poste a lunga scadenza
– Utilizzando le scadenze comportamentali e non contrattuali
Consideriamo un quadro di mercato normale o moderatamente teso, quantificando a parte eventuali scenari più critici.
Se Liquidity GAP > 0, allora tutto ok. Se < 0 allora c’è rischio di liquidità.
Approccio ibrido
Considera sempre i Liquidity GAP ma rettificati per i possibili flussi in entrata derivanti dalla vendita degli asset non impiegati al netto dello sconto di sicurezza (haircut)
Gli unencumbered eligible assets (attività non impegnate elegibili) possono essere venduti o usati come garanzie per ottenere credito attraverso operazioni di pronti contro termine.
– Per esempio, se ho un titolo di Stato, posso ottenere il valore di mercato dello stesso, al netto dello scarto di sicurezza (haircut).
Una quota di unencumbered eligible assets andrà dunque ascritta alle fasce a brevissimo termine
– L’haircut e le quote interessi andranno lasciati nelle fasce di scadenza originarie
Cosa è il problema delle poste con flussi incerti?
- Assegnare i flussi attesi alle diverse fasce del maturity ladder può essere difficile quando la scadenza comportamentale differisce da quella contrattuale
– Soprattutto per i «non maturing products» (tipo le poste con opzioni implicite) - L’incertezza sui flussi di cassa futuri può riguardare l’entità (quanti depositi verranno prelevati? Quanti mutui verranno restituiti?) il profilo temporale (quanti prestiti rimborsati anticipatamente?) o entrambe le cose
- Le ipotesi adottate risentono delle finalità dell’analisi:
– scenario “atteso” o di moderata tensione
– condizioni sfavorevoli o estreme («stress test»)
Scenari di stress: ipotesi e limiti
Diversi approcci per costruire uno stress test
– Storico: si replicano shock passati
– Statistico: si usano i dati passati per costruire nuovi shock verosimili
– Judgemental: si usano congetture soggettive
Limiti degli stress test
– Irrealistico concentrarsi su una o due poste: ad esempio mercati turbolenti possono comportare un maggiore utilizzo delle linee di credito che la banca si è impegnata a fornire
– Irrealistico «sommare» gli scenari senza considerare gli effetti che possono avere l’uno sull’altro: ad esempio mercati turbolenti rendono più difficile ottenere dei repo, ma anche più probabile che i clienti tengano risorse sul conto corrente
Cosa sono i Contingency Funding Plans?
In risposta agli scenari di stress la banca presidispone un “contingency funding plan”
Il piano esamina le fonti di funding supplementare disponibili in caso di shock, stabilisce l’ordine di priorità con cui devono essere attivate, tenendo conto del tipo di shock in atto:
– As esempio se lo shock è institution-specific ha senso contare su prestiti da parte di altre banche, se la crisi è generalizzata occorre rivolgersi alla Banca centrale.
Indica inoltre, in dettaglio, le persone e le strutture che devono attivare il funding straordinario e la comunicazione verso l’esterno
Considerazioni conclusive sul Funding Risk
E’ speciale perché non provoca necessariamente perdite, ma solo scompensi che possono portare a perdite (o addirittura alla chiusura della banca).
- Non va coperto (solo) con capitale ma attraverso attività liquide e unencumbered assets, con effetti sullo Stato Patrimoniale, infatti più la banca è buona e sicura (capitalizzata) più ha redditività bassa.
– Tuttavia più capitale rende meno probabili le crisi di liquidità - Va misurato a livello consolidato, ma tenendo conto di barriere locali alla libera circolazione dei fondi.
Cosa è il Market Liquidity Risk?
è il rischio che una banca non riesca a monetizzare una posizione in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa (e sfavorevole) il prezzo, a causa dell’insufficiente profondità (o della limitata operatività) del mercato finanziario in cui tali attività vengono scambiate
Relazione tra Bid-Ask Spread e quantità negoziate
La banca osserva il miglior Bid e il miglior Ask disponibili nel mercato. Il problema è che tali quotazioni sono collegate a determinati volumi. Se la banca ha volumi maggiori dovrà ruvolgersi ad altre quotazioni meno favorevoli perché all’aumentare del volume l’ask sale e il bid scende.
Impatto (cioè il costo) (C) del bid-ask spread rispetto a vendere al mid-price (Q)
Il senso è di quanto mi costa allontanarmi dal mid quando vendo la posizione. Questo dipende da quanto vale lo spread bid/ask.
Per le quantità significative, aumenta non solo in base allo spread medio (s segnato) ma è anche funzione positiva dell’aumentare della grandezza della posizione (P) e funzione negativa della profondità delle quotazioni (M)
Equazione di Dowd per calcolare l’impatto del bid/ask spread quando vendo la posizione