Tessuto osseo Flashcards
Cos’è l’osteoporosi?
Il tessuto osseo è fatto di cellule e sostanza extracellulare ed è per tutta la vita in continuo ricambio. Gli OSTEOCLASTI (distruzione continua del tessuto osseo), OSTEOBLASTI (continua ricostruzione), OSTEOCITI (cellule di controllo). Normalmente la loro attività è in equilibrio: viene demolito tanto osso quanto è poi ricostruito. Nell’osteoporosi si perde questo equilibrio: viene demolito più osso di quanto
è ricostruito con deterioramento della micro-architettura e rischio di fragilità ossea e fratture.
Cos’è il picco di massa ossea?
L’accrescimento di ogni persona (statura) si completa nella pubertà ma l’osso continua a irrobustirsi fino a circa 30 anni quando viene raggiunta la massima quantità di tessuto osseo che si avrà (cioè il picco di massa ossea). Dopo i 30 anni questa quantità
di tessuto si mantiene stabile fino a 50 anni quando poi la massa ossea tende a decrescere in relazione con l’età e il sesso, la perdita di massa ossea, lenta e costante dopo i 50 anni è un fenomeno legato all’invecchiamento fisiologico (inesorabile). Raggiungere un buon picco di massa ossea è molto importante e ciò dipende dalla genetica, ma sono importanti anche una normale nutrizione, costante attività fisica e una normale funzione delle ghiandole che producono ormoni sessuali. La maturazione e l’irrobustimento del proprio scheletro sarà anomala e ci sarà predisposizione ad una fragilità ossea nel corso dell’invecchiamento se questi 3 fattori vengono ostacolati nell’adolescenza.
Quali possono essere i casi di osteoporosi?
1) più frequentemente nelle donne dopo la menopausa, quindi in fase climaterica (OSTEOPOROSI
di tipo I o post-menopausale): causata da carenza di ormoni sessuali nella donna, specie se si è in presenza di un picco di massa ossea molto basso. Si manifesta più frequentemente dopo i 50-60 anni.
2) in persone più anziane per problemi di assorbimento intestinale dei nutrienti (OSTEOPOROSI di tipo II o senile), specie in presenza di un picco di massa ossea molto basso. Si manifesta più frequentemente dopo i 70-80 anni.
Quali sono le zone dove avvengono fratture che vengono determinate dalla rarefazione del tessuto osseo ?
Nella colonna vertebrale (corpo delle vertebre si incunea e la colonna si incurva), nel collo del femore (anziani: causa di allettamento, immobilità e disabilità), nei polsi (meno frequente).
Quali sono gli interventi per trattare l’osteoporosi?
1) Intervento preventivo nei giovani per permettere all’organismo di raggiungere un normale picco di massa ossea: dieta equilibrata, sport, visite ginecologiche/andrologiche.
2) Diagnosi e identificazione precoce: dopo i 50 anni fare una densitometria ossea (esame radiologico dei punti critici in cui può comparire osteoporosi) in presenza di familiarità per osteoporosi. Somministrazione farmaci specifici per determinare un riguadagno di tessuto osseo perso. Terapia chirurgica delle eventuali fratture.
3) Riabilitazione (anziani): terapie fisiche per ridurre dolore, disabilità ed educare a movimenti corretti, aumentare forza e tono muscolare, terapie per reintegro sociale.
Fasi dell’osteoporosi.
Osso «normale», osteopenia (fase precoce pre-
osteoporosi), osteoporosi, osteoporosi severa.
Quali sono gli operatori sanitari che lavorano con l’osteoporosi?
Fisiatra, fisioterapista, radiologo, tecnico radiologo, dietologo, dietista, logopedista, infermiere, OSS, medico generale, geriatra, ginecologo, andrologo, logopedista, ortopedico
Cos’è l’artrosi?
L’artrosi è l’erosione lenta e progressiva delle cartilagini articolari. Le lesioni della cartilagine possono estendersi fino alla sua completa distruzione, provocando lo sfregamento tra le ossa. E’ una malattia cronica senile delle articolazioni(collegamento mobile tra più ossa).
Quali sono le cause dell’artrosi?
Predisposizione genetica, eccessivo carico sulle articolazioni delle gambe, sedenterietà, età senile, malattie infiammatorie delle articolazioni.
Quali sono i sintomi e segni dell’artrosi?
Dolore episodico di intensità diversa, deformità, funzione lesa (movimento compromesso), ispessimento, fragilità.
Cos’è la sindrome ipocinetica (da immobilizzazione)?
Condizione caratterizzata da ridotta o assente autonomia nel movimento, ad insorgenza acuta o cronicamente progressiva. (persona anziana/allettata)
Cause della sindrome ipocinetica?
Patologie apparato muscolo-scheletrico (artrosi, osteoporosi, fratture), malattie neurologiche (ictus, Parkinson, demenza), malattie cardiovascolari (infarto), malattie polmonari (BPCO), fattori socio-ambientali (solitudine, malnutrizione, barriere architettoniche).
Conseguenze della sindrome ipocinetica?
Malattie polmonari. (riduzione dell’espansione dei polmoni per posizione supina e aumento del ristagno di secrezioni bronchiali facilitando polmoniti), malattie venose (trombosi venosa profonda), malattie muscoloscheletriche (osteoporosi), stasi con stipsi, incontinenza fecale, urinaria e IVU. Depressione, ansia, lesioni da decubito.
Cos’è la polmonite?
Infezione batterica con febbre, disagio, tosse.
Cos’è la trombosi venosa profonda?
Avviene quando all’interno del vaso si viene a formare un coagulo di sangue (trombo) che rallenta, fino in qualche caso a bloccare, la circolazione ematica, con conseguente sofferenza delle strutture (fino morte del tessuto): arto aumentato di volume, cute lucida e calda, dolore spontaneo).