Slide lezione 4: Indici di variabilità Flashcards

1
Q

La variabilità di una distribuzione

A

La variabilità di una distribuzione esprime la tendenza delle unità di un collettivo ad assumere diverse modalità del carattere.

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2
Q

Indice di variabilità

A

Un indice di variabilità deve soddisfare almeno due requisiti:
1. deve assumere il suo valore minimo se e solo se tutte le unità della distribuzione presentano la stessa modalità;
2. deve aumentare tanto più diverse e disperse sono le modalità rilevate.

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3
Q

La varianza può essere negativa?

A

La varianza non può mai essere negativa, al limite e’ nulla , valore che viene raggiunto solo nel caso in cui X sia variabile degenere.

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4
Q

La deviazione standard o scarto quadratico medio

A

sigma è uguale alla radice quadrata di sigma elevato al quadrato.

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5
Q

Di cosa risente la varianza? Cosa non è possibile quindi?

A

Lavarianza è un indice di variabilità che risente:
▶ dell’unità di misura
▶ dell’ordine di grandezza dei dati
* Pertanto non è possibile
▶ confrontare la variabilità tra fenomeni con unità di misura diverse ▶ confrontare la variabilità tra popolazioni che, pur essendo misurate con la stessa unità di misura, possiedono valori medi molto diversi.

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6
Q

Considerazioni sul coefficiente di variazione

A
  • Il CV è utilizzato quando tutti i valori della distribuzione sono positivi, perché per caratteri che assumono valori sia positivi sia negativi ¯ x non rappresenta l’ordine di grandezza effettivo.
  • Il CV (così come la varianza e la deviazione standard) ha il minimo pari a zero, ma il massimo non è definito, per cui nulla ci può dire circa l’intensità della variabilità.
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7
Q

la Standardizzazione

A

A volte è utile applicare ai dati originali una particolare trasformazione lineare, chiamata standardizzazione, che riconduce qualsiasi variabile ad avere media nulla e varianza unitaria.

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8
Q

Il campo di variazione

A

Dato un insieme di n valori osservati ordinati in senso crescente x1<x2<…<xn definiamo campo di variazione la differenza tra il più grande ed il più piccolo di tali valori:

R=xn-x1
R=0 se tutte le unità presentano lo stesso valore

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9
Q

Differenza interquartile

A

Dato un insieme di n valori osservati x1,x2,…,xn, definiamo differenza interquartile la differenza fra il terzo e il primo quartile: W =Q3−Q1.

  • W rappresenta il campo di variazione per il 50% delle unità centrali (le osservazioni estreme vengono escluse)
  • È un indice piuttosto approssimativo
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10
Q

Il box-plot

A

Un modo per rappresentare graficamente la variabilità di una distribuzione è dato dal box-plot.
* Il box-plot è un grafico caratterizzato da tre elementi:
1. una linea che indica la posizione della mediana
2. un rettangolo (box) la cui altezza è data dalla distanza interquartilica
3. due segmenti che partono dal rettangolo e i cui estremi sono determinati in base ai valori estremi della distribuzione

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