sindrome dupuytren Flashcards
definizione
E’ una reazione cronica progressiva dell’ aponeurosi palmare caratterizzata dal suo inspessimento e dalla retrazione con il risultato di una flessione permanente progressiva e irriducibile di uno o più dita, di solito il quarto o il quinto dito, raramente gli altri.
epidemiologia
È familiare, prevalenza maschile. E’ più frequente fra la V e la VI decade di vita con esordio verso i 50 anni. Può essere bilaterale e può interessare le nocche, la fascia plantare del piede e la fascia di Buck del pene. Ci sono fattori predisponenti quali: l’ alcolismo, l’epilessia, il diabete, il fumo, l’iperlipidemia e traumi.
patogenesi sindrome dupuytren
Proliferazione fibrosa del tessuto sottocutaneo palmare, si formano dei noduli inizialmente non dolenti poi diventano gonfi, dolenti e infiammati sul palmo, più rari sulle nocche. Nelle immagini istologiche è visibile una proliferazione di fibroblasti. Nello stadio iniziale c’è nodularità , e a questo livello non si operano, diventa di interesse chirurgico quando il paziente inizia ad avere una retrazione permanente.
decorso clinico sindrome di dupuytren
Nella fase della nodularità il paziente non ha ancora le dita flesse, si cerca di mantenere un elasticità e una mobilità facendo esercizi e facendo massaggi di scollamento, cercando di rallentare la formazione di questi cordoni fibrotici. Siccome la malattia è geneticamente determinata si può rallentare ma inesorabilmente va avanti, negli stadi avanzati si ha una retrazione con la formazione di veri cordoni che sono in rilievo sulla superficie cutanea.
Nelle fasi iniziali si può provare anche facendo delle infiltrazioni di acido ialuronico con dei cortisonici. L’acido ialuronico ha funzione lubrificante, i cortisonici antiinfiammatoria.
Quando raggiunge lo stadio 2 è di pertinenza chirurgica e allora si fanno tutta una serie di interventi che servono a liberare i tendini flessori dalla cicatrice fibrotica che si è formata sopra la fascia palmare. Si fanno delle incisure a z e si scoprono i tendini con sopra la fascia, quest’ultima si toglie, e si riposiziona il dito del paziente in estensione. E’ importantissima una riabilitazione abbastanza precoce. Il tutore si mette al paziente in moto da mantenere le dita in una posizione di riposo durante la notte ma durante la giornata deve muoverle, altrimenti si ha retrazione.
L’ infezione post-operatoria è una complicanza frequente perché il paziente ha delle cicatrici importanti e la mano ha spesso un quadro di iperidrosi che può diventare umida, quindi le ferite possono macerare.