Restauri Indiretti Posteriori Flashcards

1
Q

Quando si sceglie di fare un restauro indiretto nel settore posteriore? Quali sono i criteri di valutazione?

A

Valuto se fare un restauro diretto/indiretto in base alla situazione di partenza. I criteri sono (punti presi da File di Sandro Padrella):
- Ampiezza della cavità
- Cuspidi non sostenute (Fichera, Scotti 2012)
- Assenza di creste Marginali (Fichera 2003 Scotti 2012 Scotti 2013)
- Presenza di un trattamento endodontico. I denti trattati endo sono più fragili. Prima quando un dente era trattato endo, c’era lindicazione assoluta ad un restauro indiretto, ora si possono fare anche restauri diretti in denti trattati endo.
- Livello di impegno funzionale del dente da trattare
- Tipo di occlusione del pz (se guida canina, anteriore o di gruppo)
- Parafunzioni che aumentano i carichi
- Assenza di altri elementi che costringe l’elemento da restaurare ad essere maggiormente caricato)
- Presenza di incrinature. Se presenti, il dente deve essere caricato il meno possibile, quindi scelgo un restauro indiretto. (PUNTO AGGIUNTO DA SBOB)
- Capacità dell’operatore. Un operatore inesperto saprà gestire male una ricostruzione diretta molto estesa.
- Estetica
- Congruità dei restauri. Con i restauri indiretti gestisco meglio i punti di contatto, in termini di precisione e di forza.

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2
Q

Helof-Sorensen Posteriori

A
  • Studio in vitro su denti Frasaco posteriori preparati con differenti preparazioni.
  • Si è studiata la percentuale di decurtazione tissutale per ogni preparazione
  • Conclusioni:
    • I restauri adesivi indiretti sono preferibili rispetto alle preparazioni complete
    • Le preparazioni in metallo-ceramica richiedono una decurtazione tissutale 14 volte maggiore rispetto ad una preparazione per restauro adesivo indiretto e il 20% in più rispetto a una preparazione per restauro in oro.
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3
Q

Sadid-Zadeh 2018

A
  • Studia in vitro la quantità di tessuto decurtato nella preparazione di corone totali in denti posteriori con differenti materiali ottenuti attraverso:
    • Tecniche CAD-CAM.
    • Tecniche classiche
  • Conclusioni: la quantità di decurtazione del tessuto fra tecniche classiche e CAD-CAM non è statisticamente differente.
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4
Q

Holmann

A

La resistenza alla frattura di restauri indiretti posteriori dipende da:
- Tipo di materiale
- Spessore occlusale maggiore (più è spesso più resistenza c’è)
- Margine di chiusura sottile (0,5 chamfer meglio di spalla di 1 mm)
- Cementato con adesivi (rispetto a vetroionomeri)
- Convergenza minima (meglio 4 gradi rispetto ad 11 gradi)

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5
Q

Skouridou

A

Studio in vitro su molari trattati endodonticamente riabilitati con:
- Corona completa con spalla tradizionale
- Corona completa con spalla poco invasiva
- OCC (Occlusal Veener) detta anche table-top
Conclusioni:
- La corona completa con spalla poco invasiva ha una resistenza alla frattura maggiore rispetto a quello tradizionale
- L’occlusal veener porta a delle fratture più favorevoli rispetto alle prime due (per questo deve essere preferita, anche in vista del fatto che è semplice da rifare)

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6
Q

Flowchart diagnostico-terapeutico per la realizzazione di un restauro indiretto/diretto

A

Detersione della lesione
Scegliamo se eseguire restauro diretto/indiretto
Build-up
Realizzazione della preparazione per il restauro indiretto
Presa dell’impronta
Scelta del materiale
Realizzazione del restauro indiretto
Cementazione del restauro indiretto

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7
Q

Quali sono i vantaggi dell’esecuzione del build-up?

A
  • Protegge e sigilla la dentina Dopo la rimozione dei vecchi restauri E la pulizia della cavità
  • Colma i sottosquadri che inevitabilmente rimangono dopo la rimozione dei vecchi restauri
  • Consente di ridurre la quantità di smalto che bisognerebbe togliere in fase di rifinitura per eliminare i sottosquadri.
  • Consente di prendere un’impronta che non venga deformata dalla presenza di un sottosquadro
  • Funge da ammortizzatore del restauro indiretto sovrastante
  • Consente al restauro indiretto sovrastante di avere uno spessore uniforme. Lo spessore uniforme aumenta la resistenza alla frattura del restauro.
  • Conferisce una protezione alla dentina nella fase in cui c’è il provvisorio. Infatti se il provvisorio dovesse balzare via, io ho ancora il build-up a proteggere la mia dentina.

N.B.: il build up viene realizzato per tutti i restauri indirettim sia che essi siano in composito che in materiali ceramici

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8
Q

Con che materiali si può fare il bulid-up?

A
  • Cementi all’ossifosfato di zinco
  • Cementi vetroionomerici
  • Resine composite
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9
Q

Cosa è l’immediate dentinal sealing? Pascal Magne 2006

A
  • Consiste nell’applicazione di un Dentin Bonding Agent sulla dentina appena fresata nella realizzazione di un restauro indiretto, prima della presa dell’impronta. Questo corrisponde, al livello pratico, alla fase di build-up.
  • L’IDS:
    • Aumenta la forza di legame
    • Diminuisce la formazione di gap marginali
    • Riduce il il “bacterial leakage”
    • Riduce la sensibilità dentinale
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10
Q

Regole generali per la preparazione di un dente posteriore su cui verrà eseguito un restauro indiretto

A
  • Pareti con convergenza di 10 gradi. Avere una convergenza troppo bassa aumenta la ritenzione del restauro ma non permette il corretto defluire del cemento.
  • Spessore uniforme della preparazione. Il materiale dovrà avere lo spessore uguale in tutti i suoi punti.
  • Apertura interprossimale del punto di contatto
  • Presenza di angoli interni smussi e arrotondati
  • Finiture dei margini di smalto ad angoli netti. Questo serve a dare un margine di chiusura che chiuda bene su smalto
  • Pareti ben rifinite e lisce
  • Margini di chiusura non coincidenti con la centrica occlusale (questo vale per tutti i restauri diretti/indiretti posteriori o anteriori)
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11
Q

Come disegno le spalle nelle preparazioni per restauri indiretti?

A
  • Spalla netta
    • Sempre per il box interprossimale
    • Per le spalle vestibolari e orali QUANDO IL LIVELLO DI ABBATTIMENTO è SOTTOEQUATORIALE
  • Chamfer inclinato a 45 grado
    • Per le spalle vestibolari e orali QUANDO IL LIVELLO DI ABBATTIMENTO è SOVRAEQUATORIALE
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12
Q

Quali sono i vantaggi del chamfer inclinato?

A
    • Aumento della superficie di smalto disponibile per l’adesione
    • Riduco notevolmente la decurtazione di tessuto sano
    • Favorisce l’inserzione e la fuoriscita del cemento
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13
Q

Cosa cambia nella spalla vestibolare e orale di elementi posteriori superiori e inferiori per la preparazione di un restauro indiretto?

A
  • Prima abbiamo detto che se arrivo ad abbattere tessuto fino a sopra l’equatore, faccio la spalla a chamfer inclinato, se è sotto faccio quella netta. Ora ragioniamo:
    • Diatorici superiori: hanno un equatore bassissimo sia vestibolare che palatale. Non lo supererò mai abbattendo. Faccio chamfer inclinato sia vestibolare che palatale.
    • Diatorici inferiori: l’equatore è alto linguale ed è più basso (cervicale) vestibolare. Faccio spalla netta linguale e chamfer inclinato vestibolare.
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14
Q

Come si prende l’impronta per la preparazione di intarsi? Con che materiali e con che porta-impronte?

A
  • Polvinilsilossani con tecnica monofase bi-componente inseriti in un portaimpronte chiamato “bite-check tray”, che è anche in grado di registrare gli antagonisti e l’occlusione
  • Scanner intraorali
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15
Q

Guth 12 - De Renne

A
  • Alcuni scanner intra-orali hanno una accuratezza maggiore (20 micron di distorsione) rispetto a..
  • Impronta in polietere colata in gesso e poi scansionata con uno scanner da laboratorio (78 micron di distorsione)
  • 20 micron è proprio il livello massimo di gap per l’accetabilità clinica
  • Gli scanner intra-orali sono efficienti quando l’area da scansionare è piccola
  • Quando l’area da scansionare aumenta diventano poco efficienti
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16
Q

Cristensen GJ

A

Se lo vede l’occhio umano, lo vede anche lo scanner intra-orale

17
Q

Come scelgo il materiale di cui sarà fatto il mio restauro indiretto adesivo? Che materiali posso usare?

A
    • Composito:
      • Meno costoso
      • Più facile da usare
      • Si sposa bene con il composito sottostante usato per fare il build-up
      • Se il restauro fallisce e bisogna procedere con una corona, il restauro può fare parte del nuovo build up
      • Facilmente riparabile
      • Facilmente re-incollabile
      • Alta espansione termica e acculo acqua con degradazione superficiale (limitata dal fatto che è polimerizzato in maniera molto migliore rispetto a quello che metto direttamente in bocca)
    • Dislicato di litio
      • Più belle
      • Più costose
      • Stabilità dimensionale (basso coefficiente di espansione termica lineare)
      • Si rompono e si usurano meno facilmente
      • Ripararle è una grana
      • Se devo passare da restauro indiretto adesivo a corona completa, non lo posso utilizzare come build-up, ma devo smontare tutto
18
Q

Cementazione di un restauro indiretto posteriore in ceramica rinforzata con disilicato di litio

A
  • Anestesia
  • Isolamento del campo operatorio
    • Uncini
    • Diga
    • Legature
  • Rimozione del materiale da otturazione provvisorio
  • Try-in del restauro indiretto (Non fare occludere il pz altrimenti lo spacca, infatti non essendoci cemento resinoso al di sotto c’è un piccolo gap che potrebbe fare da leva)
  • Sabbiatura con Ossido di Alluminia della cavità (serve per ri-attivare il composito usato per fare il build-up o IDS che sia)
  • Preparazione dell’intarsio (è uguale a quella delle faccette):
    • Sabbiatura con Ossido di Allumina a granulometria di 50 micrometri (Ha funzione di Pulizia)
    • Mordenzatura acida con acido fluoridrico al 5 (sulle sbob dice 9.5 ma sulle slide dice 5) % per 20 secondi (tempo necessario per la mordenzatura del disilicato di litio)
    • Risciacquo in bagno ultrasuonico a base di etanolo al 90% per minimo 60 secondi (fino a 5 minuti)
    • Asciugatura
    • Applicazione del Silano
    • Asciugatura in fornetto a 100 gradi
    • Applicazione del bonding sull’intarsio senza polimerizzare (questo se non sto utilizzando un cemento self-adhesive)
  • Applicazione del cemento resinoso
    • Cemento Resinoso Total etch
      • Mordenzatura acida con acido ortofosforico al 37% per 15 secondi su smalto (ricorda che la dentina non è più esposta in quanto quando avevo fatto la preparazione per intarsio sul dente avevo effettuato L’immediate dentinal Sealing)
      • Risciacquo per 30 secondi
      • Riscaldo cemento resinoso a 54 gradi (c’è un fornetto apposito)
      • Applico il cemento resinoso nella cavità
      • Inserisco l’intarsio e applico una pressione fino a farlo arrivare a fine corsa (Questa fase si chiama Sitting)
      • Se il cemento è duale aspetto 60 secondi
      • Inizio a rimuovere gli eccessi fuorisciti dai margini
      • Polimerizzo per 60 secondi
      • Applico gel di glicerina e polimerizzo nuovamente per 60 secondi
      • Faccio lucidatura e brillantatura (la rifinitura non si fa in quanto per definizione è volta alla modifica dell’anatomia primaria, secondaria, terziaria del dente)
      • Smonto la diga
      • Effettuo controllo occlusale con cartina 20 micron, nel caso modifico con frese diamantate a grana fine
      • Effetto bite-wing di controllo
    • Cemento resinoso self etch
    • Cemento self-adhesive
19
Q

Procedura cementazione di un restauro indiretto posteriore in composito

A
  • Anestesia
    • Isolamento campo operatorio
      • Unicini
      • Diga
      • Legature
    • Rimozione del materiale da otturazione provvisorio
    • Try-in del restauro indiretto (Non fare occludere il pz altrimenti lo spacca, infatti non essendoci cemento resinoso al di sotto c’è un piccolo gap che potrebbe fare da leva)
    • Sabbiatura con Ossido di Alluminia della cavità (serve per ri-attivare il composito usato per fare il build-up o IDS che sia)
    • Preparazione dell’intarsio:
      • Sabbiatura con Ossido di Allumina a granulometria di 50 micrometri (Ha funzione di Pulizia)
      • Applicazione bonding
    • Applicazione del cemento resinoso
      • Cemento Resinoso Total etch
        • Mordenzatura acida con acido ortofosforico al 37% per 15 secondi su smalto (ricorda che la dentina non è più esposta in quanto quando avevo fatto la preparazione per intarsio sul dente avevo effettuato L’immediate dentinal Sealing)
        • Risciacquo per 30 secondi
        • Riscaldo cemento resinoso a 54 gradi (c’è un fornetto apposito)
        • Applico il cemento resinoso nella cavità
        • Inserisco l’intarsio e applico una pressione fino a farlo arrivare a fine corsa (Questa fase si chiama Sitting)
        • Se il cemento è duale aspetto 60 secondi
        • Inizio a rimuovere gli eccessi fuorisciti dai margini
        • Polimerizzo per 60 secondi
        • Applico gel di glicerina e polimerizzo nuovamente per 60 secondi
        • Faccio lucidatura e brillantatura (la rifinitura non si fa in quanto per definizione è volta alla modifica dell’anatomia primaria, secondaria, terziaria del dente)
        • Smonto la diga
        • Effettuo controllo occlusale con cartina 20 micron, nel caso modifico con frese diamantate a grana fine
        • Effetto bite-wing di controllo
      • Cemento resinoso self etch
      • Cemento self-adhesive