Post-Endo Flashcards

1
Q

Sjogren 1988

A
    • Studio sperimentale che valuta radiograficamente a 5 anni il successo della terapia endodontica (assenza di periodontite apicale cronica)
    • Le conclusioni sono (E= endodonzia, R = restauro, B = buono, S = scadente)
      • EB e RB 91,4%
      • ES e RB 67,6 %
      • EB e RS 44,1%
      • ES e RS 18,1 %
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2
Q

Gillen 2015

A
  • Metanalisi
  • Conclusioni: le probabilità di guarigione della periodontite apicale aumentano effettuando un buona buona trattamento endocanale e un buon trattamento restaurativo. Il sigillo coronale è importante
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3
Q

Gomes 2015

A
  • Studio cross-sectional su 1290 denti trattati endodonticamente.
  • Si è valutato lo stato di salute parodontale attraverso la CBCT.
  • Conclusioni: la qualità del restauro coronale, la qualità del trattamento endodontico e l’estensione canalare del trattamento endodontico sono associati significativamente ad uno stato di salute dei tessuti periapicali.
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4
Q
  • Quali sono le soluzioni restaurative possibili per il restauro di un dente trattato endodonticamente’
A
  • Tecniche adesive dirette
    • Tecniche adesive indirette
    • Tecniche indirette convenzionali (corone totali)
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5
Q

Quali tipi di perni endocanalari esistono?

A
  • Perni metallici a ritenzione intrinseca
    • Perni metallici a ritenzione passiva (sono i perni moncone)
    • Perni non metallici a ritenzione passiva (Perni in fibra)
      • Fibra di kevlar
      • Fibra di Carbonio
      • Fibra di quarzo
      • Fibra di Vetro
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6
Q

Come si possono fratturare i perni all’interno di un dente?

A
    • Frattura adesiva
    • Frattura coesiva (si stacca una parte di dente insieme al perno o si stacca una parte di perno lasciando l’altra parte attaccata al dente)
    • Frattura adesivo-coesiva
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7
Q

Serafino-Ferrari 2004

A
  • Detriti superficiali sulle pareti del post-space in denti trattati endodonticamente. Analisi al SEM (microscopio a scansione)
  • Conclusioni: sulla superficie del post-space ci sono delle importanti aree ricoperte da..
    • Fango dentinale
    • Detriti
    • Materiale da otturazione
  • .. non disponibili per il legame adesivo e per la cementazione del perno.
  • Più vado in profondità e meno riuscirò a rimuovere questi detriti.
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8
Q

Come si prepara il post-space secondo “New concept of coronoradicular reconstruction: the Composipost“.

A
  • Utilizzo di un reamer per togliere l’eccesso di guttaperca
  • 2 frese dedicate per creare uno spazio dove il perno può essere presente in maniera passiva
  • Mordenzatura con acido ortofosforico al 37% per
    • Rimuovere detriti
    • Demineralizzare la dentina in favore della successiva cementazione adesiva.
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9
Q

In cosa differisce la dentina non vitale rispetto a quella vitale?

A
  • Disidratazione (collasso delle fibre collagene)
  • Denaturazione del collagene dovuto a
    • Ipoclorito di sodio
    • enzimi proteolitici
  • Effetto dell’EDTA. Riduzione della concentrazione di calcio.
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10
Q

Pashley 2004

A

Pascià lancia metalloproteinasi (bombe) sul collagene

Matrice collagenica demineralizzata derivata dalla dentina tenuta in saliva contente inibitori di enzimi proteolitici oppure oli minerali.
- Conclusioni. La degradazione della matrice collagenica avviene a causa di metalloproteinasi endogene rilasciate lentamente all’interno della dentina.

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11
Q

Ferrari-Mason 2004

A
  • Degradazione della Matrice Collagenica Demineralizzata (DCMs) in denti estratti trattati endodonticamente.
  • Analisi al SEM
  • Dopo 10-12 anni c’è una riduzione di fibre collagene del 20-30%
  • Avviene ad opera di enzimi proteolitici
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12
Q

Quale è l’estensione di un perno endocanalare nella radice?

A
  • Perni metallici: 2/3 della radice. N.B. Devo lasciare 4-5 mm di guttaperca nel canale.
  • Perni passivi non metallici: deve essere lungo almeno quanto l’estensione coronale del perno (rapporto 1/1)
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13
Q

PROBLEMATICHE DELL’ECCESSO DI CEMENTO NEL POST-SPACE

A
  • Maggiore probabilità di includere bolle d’aria
    - Inibisce polimerizzazione
    - Locus di minore resistenza
    • Maggiore quantità di cemento = maggiore stress da contazione
    • Maggiore quantità di cemento = più difficile da polimerizzare

Questo ci ha indirizzato ad usare delle frese dedicate invece che quelle di Largo

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14
Q

Che caratteristiche biomeccaniche hanno i perni in fibra (Plotino) (DOMANDA D’ESAME)

A
  • Modulo elastico simile a quello della dentina
  • Migliore biocompatibilità
  • Migliore Estetica
  • Meno suscettibili a corrosione
  • Introdotte da lovell
  • Sono caratterizzati da ANISOTROPIA
  • Il pretensionamento ne aumenta le proprietà meccaniche come resistenza alla torsione e alla compressione.
  • Hanno la possibilità di sfruttare ritenzione macro e micromeccanica.
  • Composizione: fibre di quarzo, vetro, kevlar carbonio
  • Anistropia
  • Assorbe il carico e non lo scarica sulle pareti residue ma lo mantiene all’interno della struttura.
  • Si distinguono in base a:
    • forma:
      • conometrica
      • cilindrica,
      • a doppio diametro
    • diametro progressivo (conicità): 4%, 5%, 6%, 10%, 16%
    • diametro in punta: 85, 90, 95, 100.
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15
Q

Cosa cambia nella frattura di un dente restaurato con un perno in fibra o senza?

A

Si ha una percentuale minore di fratture radicolari IRREPARABILI, in quanto le fratture sono più coronali.

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16
Q

Su cosa si basa l’adesione del sistema adesivo alla dentina canalare?

A

Prevalentemente micromeccanico, basato sull’ibridazione della dentina demineralizzata e sulla formazione di zaffi resinosi-

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17
Q

Quale è il tipo di fallimento del perno più comune?

A

Frattura adesiva

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18
Q

dentinadi dente non vitale

A
  • La forza di legame del perno alla radice è minore nel terzo apicale rispetto al terzo medio e coronale della radice. Questo a causa di:
    • Apical Sclerosis dei tubuli.
    • Difficoltà di rimozione dello smear layer nelle porzioni più profonde.
    • Disidratazione della dentina
    • Degradazione delle fibre collagene ad opera di ipoclorito e metalloproteinasi
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19
Q

Juan Chuan Tey 2003 - 2013

A

Memo: Giuan mette un the in un piccolo bicchierino (post space piccolo)
Il fattore più importante per la resistenza alla frattura dei denti trattati endodonticamente è la quantità di dentina residua. Inoltre maggiore dentina corrisponde a fratture più favorevoli. Per questo dobbiamo scegliere dei perni il più piccoli possibili e fare post-space il più piccoli possibili.

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20
Q

Scotti - Comba - Tempesta 2014

A

Vanno a valutare la preparazione del post-space con frese calibrate rispetto a sistemi ad ultrasuoni (Strart-X). I primi funzionano meglio.

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21
Q

Cosa faccio se il perno si muove troppo all’interno del canale?

A
  • Eseguo l’adattamento del perno
    • Scelgo un perno con conicità più piccola
    • Lo metto nel canale e vedo se rimane passivo
    • Se non rimane passivo prendo il perno di conicità più grande
    • Se arriva in fondo correttamente ho terminato (il problema del precedente era la conicità insufficiente) , altrimenti, se non arriva in fondo, significa che la conicità del perno è eccessiva rispetto a quella del canale (il problema era il diametro)
    • Quindi torno al perno più piccolo e taglio la punta. In questo modo avrò diametro e conicità giuste.
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22
Q

Lovell 1983

A

Propone l’utilizzo di perni composti da fibre di carbonio immerse in una matrice di natura organica

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23
Q

Duret 1999

A

Propone l’utilizzo di perni in resina epossidica rinforzati con fibre di carbonio

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24
Q

Che forme possono avere i perni?

A
  • Perni conometrici. Sono i più utilizzati. Il loro diametro diminuisce progressivamente.
  • Perni cilindrici a doppio diametro. Vengono anche detti protesici. Hanno un primo ciclindro più grosso e uno più sottile posto apicalmente.
  • cilindrici
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25
Q

In cosa consiste l’anisotropia?

A

Caratteristica meccanica legata al fatto che un materiale reagisce in maniera differente in base alla direzione di carico (es diversa resistenza a carichi assiali e trasversali)

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26
Q

Che scopo ha l’applicazione dell’EDTA nel post-space? Quando fa fatto? Come va fatto?

A
  • Eliminare il fango dentinale, soprattutto nella porzione più apicale (che è la più difficile da rimuovere)
  • Si esegue con EDTA al 10% per 60 s in modalità continuos-brushing
  • Va fatto dopo aver preparato il post-space, prima di mordenzare.
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27
Q

Che succede se mordenzo troppo il post-space?

A
  • Era stato proposto di iper-mordenzare il post-space al fine di rimuovere efficacemente i detriti anche nella porzione più apicale del post-space. Si era parlato di 60 secondi. Tuttavia questo portava a mordenzatura eccessiva delle porzioni più coronali del post-space con rischio aumentato di nano-leakage (in quanto non c’è più una corretta infiltrazione tra bonding e anfratti createsi).
  • Per questo si è capito che bisogna mordenzare per 15 secondi
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28
Q

Scotti, Coero Borga 2014

A
  • L’utilizzo di guttaperca plasticizzata, sia con sistema Guttacore che Thermafil, impedisce la corretta rimozione dello smear layer dalle pareti del post-space, e questo è più evidentee nelle porzioni più apicali del post space (oltre i 4 mm).
  • Questo è dovuto al fatto che la guttaperca termoplasticizzata è composta dall’isoforma alpha, che è più fluida
  • Risvolto clinico. Questo ci fa capire che se programmiamo di mettere un perno in fibra, dobbiamo otturare un sistema canalare dobbiamo preferire la TECNICA DI CONDENSAZIONE VERTICALE.
29
Q

Problematiche nell’adesione del perno all’interno del post-space

A

Smear layer (serafino-ferrari)
Tecnica di otturazione canalare (legata alla prima problematica) (scotti-coero borga)
Ossigeno
- Non posso fare perno nello stesso appuntamento della terapia canalare. L’ipoclorito si ficca nei tubuli dentinali e rilascia ossigeno. Aspetto 2 SETTIMANE. (Morris e Ari)
- Non posso fare perno in denti che hanno subito sbiancamento recentemente. Lo sbiancamento è spesso fatto in denti trattati endo per prevenire le discromie. Sono utilizzati perossido di idrogeno e sodio perborato. Questi risasciano ossigeno. Aspetto 2 SETTIMANE.
Eugenolo. Rilascia i suoi fumi per 7 giorni dopo l’applicazione.
- È contenuto in:
- cementi endodontici (Segatto)
- Cavit (Silva)
- Aspetto 7 giorni dopo terapia canalare.
Cloroformio e Alotano peresente in prodotti per il ritrattamento canalare. Distruggono le fibre collagene. (Eldermir)
C-fator. È di 200 (rispetto alla prima classe che è di 5). Conta più il rapporto superficie adesa/superficie libera. Tanto stress da contrazione. Risvolto clinico. La quantità di cemento resinoso deve essere minima. (Franklyn Tay)
Polimerizzazione. (Zamboni-Quinteiro)

30
Q

Silva 2011

A
  • Effetto di materiali da otturazione provvisoria sulla forza di adesione di un sistema adesivo self etch.
  • L’uso precedente di restauri provvisori contenenti eugenolo per una o due settimane non ha interferito con la forza di adesione.
  • Al contrario, l’esposizione a materiale a base di eugenolo per sole 24 ore ha ridotto la forza di adesione di un adesivo automordenzante alla dentina. Tuttavia, un periodo di ritardo di una settimana dopo la rimozione dello ZOE è stato sufficiente per ristabilire la forza di legame.
  • I fumi di eugenolo che vengono rilasciati all’applicazione del materiale interferiscono neutralizzando i radicali liberi nella reazione di polimerizzazione dell’adesivo (esattamente come fa l’ossigeno)
  • Risvolto clinico. Puoi mettere perno solo dopo che il CAVIT è stato messo da almeno 7 giorni, altrimenti devi aspettare (perché i fumi di eugenolo ci sono ancora)
31
Q

Segatto 2015

A
  • cementi endodontici a base di eugenolo riducono la forza di adesione immediata del bonding e dei cementi resinosi al perno in fibra.
  • Risvolto clinico. Aspetta 7 giorni.
32
Q

Franklin Tay 2005

A

I C-factor del post-space è di 200. Il rapporto superficie adesa/superficie libera è altissimo.

33
Q

Zamboni-Quintero

A

L‘efficienza della polimerizzazione non è in funzione né del TIPO di perno utilizzato (translucente, nero in fibra di carbonio) né del tipo di cemento utilizzato.

34
Q

Quali sistemi adesivi utilizziamo per la cementazione di un perno in base a quanto tempo prima abbiamo effettuato l’endodonzia?

A
  • Denti trattati da meno di 10 anni ( = hanno ancora collagene matrice collagenica demineralizzata, secondo Ferrari-Mason). Uso cementi Total Etch.
  • Denti trattati endo da più di 10 anni.
    • Uso cementi Self-Etch
    • Utilizzo cementi Self-Adhesive
35
Q

Che vantaggi e svantaggi hanno i cementi self-adhesive?

A
  • Vantaggio: poco stress da contrazione
  • Svantaggio: capacità adesiva ridotta in quanto è un mix di acido, primer, bonding, resina.
36
Q

Acquilino e Caplan 2002

A

Memo: immagina un’aquila con una corona in testa
C’è una forte associazione tra posizionamento di una corona e la sopravvienza di denti trattati endodonticamente. A 11 anni i denti riabilitati con corona avevano un tasso di sopravvivenza 6 volte maggiore. (STUDIO ORMAI ANTIQUATO)

37
Q

Bitter - Jang - Ferrari

A

La preservazione di sostanza dentaria residua è l’elemento più importante nel successo del dente trattato endodonticamente.

38
Q

Chrepa 2014

A
  • Sopravvivenza a 3 anni di follow up di restauri parziali indiretti (onlays) in resina composita in denti dei settori posteriori (lo studio includeva molari e premolari) trattati endodonticamente è del 100% in accordo con i criteri della USPHS.
39
Q

Nagasiri 2005

A
  • Sopravvivenza a 1, 2 e 5 ANNI di restauri DIRETTI su molari trattati endodonticamente SENZA COPERTURA CUSPIDALE
  • Tipo 1: I classe con pareti residue spesse 2 mm. 95% 95% 78%
  • Tipo 2: II classe con pareti residue spesse 2 mm. 97% 95% 45%
  • Tipo 3: MOD con pereti residue spesse 2 mm. 94% 80% 18%
40
Q

Scotti 2015 Sopravvivenza II Classi Post-Endo

A
  • I restauri diretti di II classein composito ad un follow-up medio di 34 mesi con perno in fibra sono significativamente più funzionali (95,12% di successo) rispetto a quelle senza perno (80% di successo) in funzione di:
    • Minore discolorazione marginale
    • Migliore integrità marginale
    • Migliore integrità del restauro
41
Q

Reeh 89

A

Perdita di resistenza alla frattura di secondi premolari mascellari TRATTATI ENDODONTICAMENTE in base al grado decurtazione tissutale.
- Dente integro 0%
- Solo cavità d’accesso 5%
- Prima classe 10-15%
- Seconda classe 44 %
- MOD 66%

42
Q

Quali sono le componenti degli elementi diatorici che ricevono i carichi extra-assiali? Questo come si declina nella ricerca dell’effetto ferula?

A

LE CUSPIDI DI TAGLIO
- Cuspidi vestibolari degli elementi superiori
- Cuspidi linguali degli elementi inferiori

Dato che l’effetto ferula è importante che sia presente nell’area di trazione avremo che l’effetto ferula sarà immportante
- palatale per gli elementi superiori
- vestibolare per gli elementi inferiori

43
Q

Baker Salvi Fokking

A

monconi posteriori con perno in fibra e senza perno portano a risulati simili se la decurtazione di tessuto è minima

44
Q

Salameh e Rippe:

A

(Immagina un salame che si rompe e cade in una tomba)

I perni in fibra hanno un effetto positivo sulle linee di frattura aumentando la percentuale di fratture favorevoli

45
Q

Come cambia la linea di frattura in denti restaurati non endo, endo senza perno ed endo con perno?

A
  • Solo restauro: Il pavimento cavitario è alto (si trova sopra la polpa). Dato che lo stress si accumula negli angoli la frattura avverrà qui, ma molto probabilmente la frattura finirà sopra il margine gengivale (nel suo capo esterno)
  • Endo senza perno: il pavimento cavitario non esiste più. Il fucro diventerà la cresta alveolare. La frattura sarà obliqua e probabilmente il suo capo esterno sarà in ampiezza biologica. QUESTO PONE DEI PROBLEMI DI TIPO RESTAURATIVO. Devo restaurare sotto la ciccia della gengiva.
  • Endo con perno. Ridistribuisce le forze e le rende le fratture più orizzontali e più alte (con minore probabilità di invadere l’ampiezza biologica). Come dimostrato da Salameh e Rippe
46
Q

Zhou 2013

A
  • Metanalisi di studi in vitro ed in vivo
  • Il perno in fibra può essere usato con tanta perdita della corona
  • Se la corona (ceramica) è ben supportata da struttura coronale non c’è bisogno del perno
47
Q

Aurelio 2015

A

Revisione sistematica. La presenza di un perno in fibra contestuale alla presenza di un restauro diretto dà benefici meccanici e bio-meccanici al restauro diretto stesso.

48
Q

Fichera 2003

A
  • Schema raffigurante un elemento posteriori che viene diviso antomicamente e funzionalmente in…
    • Dentina interassiale (quella sopra la polpa)
    • Creste marginale (distribuiscono i carichi espressi rispettivamente su cuspidi di stampo che ricevono maggiormente carichi assiali e di taglio che ricevono maggiormente carichi extra-assiali)
    • Residui cuspali
  • E mi aiuta nella scelta del tipo di restauro da fare in base alla diagnosi cavitaria…
  • Se perdo una solo cresta marginale, per ottenere una distribuzione dei carichi adeguata, ho la necessità di coprire solamente 2 cuspidi (quelle che mi connettevano la cresta marginale). Quindi ho la necessità di fare un onlay, e non un overlay (questo sarebbe una decurtazione di tessuto sano ingiustificata.
  • Quando perdo entrambe le creste marginali ho bisogno di coprire tutte le cuspidi perché le cuspidi di taglio e di stampo sono completamente separate anatomicamente e quindi la componente assiale (che ricevono principalmente le cuspidi di stampo) ed extra-assiale (che ricevono principalmente le cuspidi di taglio) dei carichi è completamente slegata.
49
Q

Scotti 2011

A
  • Studio in vitro su premolari mascellari con cavità MOD
  • Riabilitati con:
    • Copertura cuspidale (overlay)
    • Restauro diretto in composito con perno (il perno poteva essere medio, lungo o corto)
  • Resistenza alla frattura
    • Il dente sano ha resistenza massima (998)
    • Il dente senza copertura cuspale e senza perno ha la resistenza minore (359)
    • Il dente senza perno ma con copertura cuspale raddoppia la sua resistenza (763)
    • Il dente con perno senza copertura cuspidale è uguale al dente senza perno con copertura cuspale.
    • Il dente con perno e copertura cuspidale ha una resistenza simile a ai due gruppi precedenti.
      RISVOLTO CLINICO: dato che fare solamente la copertura cuspidale o fare solamente il perno è uguale in temrini di resistenza alla frattura del dente, e che fare il perno è meno invasivo che fare una copertura cuspidale, mi conviene iniziare il trattamento mettendo un perno, e se il restauro dovesse fallire, eseguirò anche la copertura cuspidale in futuro.
50
Q

Scotti 2013

A
  • Studio in vitro su premolari mascellari con cavità MOD
  • Con differenti spessori di pareti residue:
    • 1,5 mm
    • 2 mm
    • 2, 5mm
  • Riabilitati con:
    • Copertura cuspidale
    • Senza copertura cuspidale ma con il perno (restauro diretto in composito)
  • Conclusioni:
    • Se le pareti residue sono spesse 2 mm o più non mi conviene coprire le cuspidi (decurtando tessuto sano) ma basta mettere un perno (con 2 mm di parete e perno si ha resistenza alla frattura di 804)
    • Se le pareti residue sono meno spesse di 2 mm mi conviene coprire le cuspidi senza mettere il perno (con 2 mm di parete senza perno si ha una resistenza di alla frattura di 797)
    • Mettere perno e coprire le cuspidi decurta tanto tessuto (resistenza 707)
    • Non coprire le cuspidi e non mettere perno (resistenza 446)
51
Q

Quando copro le cuspidi?

A
  • Ragiono unendo lo studio di Fichera ed i 2 di scotti
  • Cresta marginale conservata? (Posso avere lo spessore lo spessore delle cuspidi minore dato che ho la cresta marginale conservata)
    • Non copro le cuspidi che connettono la cresta se lo spessore delle cuspidi è maggiore di 1,5 mm
    • Copro le cuspidi che connettono la cresta se lo spessore delle cuspidi è minore di 1,5 mm
  • Cresta marginale assente? (Devo avere degli spessore delle cuspidi più cicciotti per permettermi di non coprire le cuspidi)
    • Non copro le cuspidi quando ho uno spessore del tessuto residuo cuspale maggiore di 3 mm
    • Le copro se inferiore
  • Inoltre devo valutare: (se questi fattori sono negativi, faccio copertura cuspidale anche se ho spessori maggiori a 3 mm con cresta marginale conservata, per stare sicuro)
    • Tipo di occlusione
    • Entità dei carichi occlusali
    • Tipo di dente (i premolari mascellari sono più esposti a frattura)
    • Incrinature dello smalto (se presenti, devo coprire la cuspide anche se ha spessori spessi)
52
Q

Bitter 2009

A
  • Studio randomizzato controllato che valuta l’efficacia del perno in fibra associato ad un restauro post-endodontico, andando a confrontare i fallimenti a 32 mesi su denti ANTERIORI E POSTERIORI, rispettivamente:
    • Tutte le pareti residue
      • Con Post (fallimento del 10%)
      • Senza Post (fallimento del 7%)
    • Due pareti residue
      • Con Post (fallimento del 0%)
      • Senza Post (fallimento del 0%)
    • Una parete residua
      • Con Post (fallimento del 1%)
      • Senza Post (fallimento del 2%)
    • Nessuna parete residua (con 2 mm residui di dentina sana in prossimità del margine gengivale)
      • Con Post (fallimento del 7%)
      • Senza Post (fallimento del 31%)
  • CONCLUSIONI: il perno serve solo quando non ho pareti residue.
53
Q

Quale è la funzione di un perno?

A

La funzione principale di un porno endocanalare è quella di provvedere ad aumento della ritenzione restauro/dente e distribuire i carichi funzionali su un’area di corona residua e radice più grande. Il perno non aumenta la resistenza alla frattura della radice. (Guzy e Nhicolls 79) la resistenza alla frattura é data dall’effetto ferula

54
Q

Come decido dove mettere un perno in un pluri-radicolato?

A
  • Criterio 1: anatomia e condizioni di salute dei canali. Scelgo il canale più dritto ed in forma
    • Criterio 2: posizione in cui ho avuto perdita di tessuto coronale maggiore.
55
Q

Ichim 2006

A

Memo: michi è alto 2 mm

  • Studio condotto attraverso l’ANALISI DEI MODELLI FINITI. È stato utilizzato un incisivo centrale mascellare scansionato su cui è stato riprodotto un restauro con perno.
  • Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’effetto dell’altezza della FERULA sulla resistenza meccanica e sulla distribuzione degli stess nella radice.
  • Sono stati realizzati modelli con 0,5, 1,0, 2,0, 2,5 mm di ferula
  • Conclusioni:
  • L’altezza dell’effetto ferula influisce sulla DISLOCAZIONE LABIALE ED ASSIALE del sistema perno/restauro (se aumenta l’altezza della ferula la dislocazione diminuisce) e sulle sollecitazioni compressive all’interno della porzione labiale della ferula e della parete canalare.
    • Come svantaggio, la ferula aumenta la sollecitazione trazionale all’interno della porzione palatale della ferula, aumentando il rischio che si crei una fessura tra la dentina ed il perno, e che questa possa poi portare a frattura della radice.
    • In confronto, un restauro senza ferula è incline a fallire primariamente per DEBONDING, e successivamente per frattura radicolare attraverso l’azione di leva del perno allentato.

SBOBINE:
- È importante avere almeno 2 mm di ferula
- È importante non solo la ferula ma anche la sua distribuzione: nei diatorici superiori la ferula è importante a livello palatino; nei diatorici inferiori è importante a livello vestibolare
- La ferula risulta molto importante durante i carichi extra-assiali, quindi la ferula deve essere dal lato in cui l’elemento dentario ricostruito subisce i carichi extra-assiali

56
Q

Dove è importante avere l’effetto ferula negli elementi diatorici? Perché?

A
  • L’effetto ferula è fondamentale che ci sia, e che sia ALTO, nella porzione in cui il dente riceve carichi extra-assiali. Quindi..
    • Per un molare mascellare (che riceve carichi extra-assiali in direzione palato-vestibolare (p.s. Li riceve sulle cuspidi vestibolari)) L’effetto ferula sarà importante avercelo palatale.
    • Per un molare mandibolare (che riceve carichi extra assiali in direzione vestibolo-linguale (p.s. Li riceve sulle cuspidi linguali) l’effetto ferula sarà importante avercelo vestibolare.
    • L’effetto ferula è importante avercelo nell’area che va in TRAZIONE.
57
Q

NOUMANN - BEUER (2012):

A
  • studio prospettico su sopravvivenza a 10 anni di restauri post-endo con perno. A 10 anni di valutazione dei restauri endo esistono solo 2 parametri che hanno influenza significativa (pvalue significativo) nella longevità del restauro post-endodontico e sono:
    1. tipologia del dente: maggior fallimento in premolari/molari rispetto a canini e incisivi
    2. avere o meno pareti residue (e conseguente perno in fibra): maggior fallimento in denti con 0 pareti rispetto a denti con > 1 parete.
58
Q

Samran

A
  • Influenza della locazione dell’effetto ferula sulla resistenza alla frattura di denti trattati endodonticamente
  • Studio in vitro
  • Le conclusioni sono che non c’è una differenza nella resistenza alla frattura in base alla locazione della ferula (tuttavia questo studio è limitato)

SBOBINE: la locazione dell’effetto ferula è importante per scegliere il tipo di restauro.

59
Q

Zhang 2014

A

Memo: Zara tira un mega calcio da palatale

  • Studio in vitro condotto con 60 incisivi mascellari trattati endodonticamente e restaurati con perno/core in composito/corona in metallo con differenti effetti ferula in disposione ed in altezza
  • Coclusioni: la presenza di ferula palatale incrementa la reistenza alla frattura dei denti restaurati sottoposti a carichi extra-assiali, indipendentemente dalla ferula vestibolare.
  • Risvolto clinico: la disposizione della ferula è fondamentale. Essa deve essere presente nella regione del dente in cui viene sviluppata carichi trazionali.
60
Q

Scotti-Borga 12

A
  • Studio in vitro su molari mandibolari per valutare l’efficacia sulla resistenza alla frattura di POST in denti trattati endodonticamente riabilitati con restauri adesivi indiretti PARZIALI (Onlays)
  • Cavità a I o II pareti
  • I FIBER POST non sembrano incrementare la resistenza alla frattura di molari mandibolari riabilitati con restauri adesivi parziali in resina composita.
61
Q

Definizione di Ferula

A

Presenza di un colletto di dentina sana circonferenziale presente su dente trattato endodonticamente senza pareti residue su cui andrò a posizionare i margini di un restauro indiretto.

62
Q

Effetto delle’effetto ferula. A cosa serve?

A

Aumenta la resistenza alla frattura dei denti trattati endodonticamente e riabilitati con perno/core/restauro indiretto

63
Q

Quali soluzioni abbiamo se non abbiamo sufficiente effetto ferula?

A
  • Estrusione ortodontica
  • Allungamento di corona clinica
64
Q

Procedura clinica di applicazione di un perno edocanalare con sistema total etch

A
    • (BACKGROUND: ho fatto il trattamento endocanalare da almeno una settimana, ho chiuso con un materiale da otturazione provvisiorio. Quindi ho il cotone e il cavit che chiude il mio dente. Il pz torna, nel reparto di cons, lo facciamo sedere e quando è sulla poltrona).
    • Anestesia
    • Isolamento del campo operatorio (uncini, diga, legature)
    • Rimozione del materiale da otturazione provvisiorio
    • Preparazione del post-space con frese dedicate
    • Scelta del perno
    • Adattamento del perno
    • Detersione del perno con alcol etilico o con acido ortofosforico
    • Silanizzazione del perno
    • Applicazione bonding sul perno (SENZA POLIMERIZZARE)
    • Post-Space Cleaning:
      • EDTA 10% per 60 secondi in modalità “continuous Brushing”
      • Risciacquo
      • Acido Ortofosforico 37% per 15 secondi
      • Risciacquo 30 secondi (il risciacquo deve essere sempre almeno il doppio del tempo del tempo di applicazione)
      • Asciugo con coni di carta
    • Primer per 30 secondi, lascio asciugare
    • Applicazione DOPPIA di bonding dualizzato (POLIMERIZZO)
    • Applicazione del cemento resinoso composito duale
    • Inserimento del perno
    • Aspettare 60 secondi per far attendere l’autopolimerizzazione
    • Polimerizzare per almeno 40 secondi
65
Q

Procedura clinica di applicazione di un perno edocanalare con sistema self etch

A
  • BACKGROUND: ho fatto il trattamento endocanalare da almeno una settimana, ho chiuso con un materiale da otturazione provvisiorio. Quindi ho il cotone e il cavit che chiude il mio dente. Il pz torna, nel reparto di cons, lo facciamo sedere e quando è sulla poltrona).
  • Anestesia
  • Isolamento del campo operatorio (uncini, diga, legature)
  • Rimozione del materiale da otturazione provvisiorio
  • Preparazione del post-space con frese dedicate
  • Scelta del perno
  • Adattamento del perno
  • Detersione del perno con alcol etilico o con acido ortofosforico
  • Silanizzazione del perno
  • Applicazione bonding sul perno (SENZA POLIMERIZZARE)
  • Post-Space Cleaning:
    • EDTA 10% per 60 secondi in modalità “continuous Brushing”
      • Risciacquo
      • Asciugo con coni di carta
      • (La mordenzatura avverà grazie al primer acidificato)
  • Primer per 30 secondi, lascio asciugare
  • Applicazione DOPPIA di bonding dualizzato (POLIMERIZZO)
  • Applicazione del cemento resinoso composito duale
  • Inserimento del perno
  • Aspettare 60 secondi per far attendere l’autopolimerizzazione
  • Polimerizzare per almeno 40 secondi
66
Q

Procedura clinica di applicazione di un perno edocanalare con con cementi resinosi self-adhesive

A
  • BACKGROUND: ho fatto il trattamento endocanalare da almeno una settimana, ho chiuso con un materiale da otturazione provvisiorio. Quindi ho il cotone e il cavit che chiude il mio dente. Il pz torna, nel reparto di cons, lo facciamo sedere e quando è sulla poltrona).
  • Anestesia
  • Isolamento del campo operatorio (uncini, diga, legature)
  • Rimozione del materiale da otturazione provvisiorio
  • Preparazione del post-space con frese dedicate
  • Scelta del perno
  • Adattamento del perno
  • Detersione del perno con alcol etilico o con acido ortofosforico
  • Post-Space Cleaning:
    • EDTA 10% per 60 secondi in modalità “continuous Brushing”
      • Risciacquo
      • Asciugo con coni di carta
  • Applicazione del cemento resinoso self-adhesive duale
  • Aspetto 60 secondi
  • Polimerizzazione per almeno 40 secondi
  • (Relativamente a questi sistemi self-adehesive non so come si debba trattare il perno). Nel video seguente il perno viene semplicemente deterso con alcol etilico e poi ficcato dento. https://youtu.be/tsD6s8E8wfA?si=nx1xn1MBE-pPypiT
67
Q

Scotti 16 OCT (da mettere in studi senza categoria)

A

Within the limitations of this OCT (OPTICAL CHOERENCE TOMOGRAPHY) imaging-based in vitro study, it was concluded that the flowable composite (flow + nanofilled; flow bulk fill composite) adapted better to the pulp chamber floor than the packable nanohybrid composite resin. Further studies are necessary to confirm these results.

68
Q

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di mettere un perno?

A

Vantaggi:
- fratture favorevoli,
- maggiore ritenzione materiali da restauro
- distribuisce meglio le forze lungo la radice
- maggiore resistenza del restauro ai carichi flessori laterali.
- Svantaggi:
- maggiore sacrificio di tessuto duro
- difficili ritrattamenti endo
- inutile in alcuni cadi di copertura cuspidale,
- costi maggiori.

69
Q

Valdivia-Raposo 2012

A
  • Valutazione della resistenza alla frattura dovuta a diversi tipi di carichi (facciali ed interprossimali) in 90 incisivi centrali mascellari trattati endodonticamente restaurati rispettivamente con:
    • Restauro diretto in composito
    • Faccetta diretta in composito
    • Faccetta in ceramica fedspaltica
    • Corona in ceramica fedspaltica
  • .. se METTO PERNO ENDOCANALARE O MENO.
  • Conclusioni:
    • Il perno non incrementa la resistenza alla frattura, ma rende le fratture più favorevoli
    • I denti (con o senza perno) trattati con il restauro diretto in composito hanno la resistenza alla frattura più elevata
    • La quantità di struttura residua è quella che determina di più la perdita di resistenza alla frattura, infatti i restauri diretti in composito (più conservativi) sono meno soggetti a frattura rispetto alle faccette e alle corone totali.