Faccette Flashcards
Marco Gresnigt 2016
Effetto dell’IDS (immediate dentinal sealing) sull’adesione e sulla resistenza strutturale delle faccette in disilicato di litio. L’IDS le migliora, portando ad un raddoppio della forza adesiva della resistenza alla frattura.
Questo effetto non si verifica se la preparazione ha meno di 1/4 di superficie in dentina.
L’adesione massima in generale si ha su smalto.
Edelhoff - Sorensen 2002
- Quantità di tessuto rimosso dalla corona di incisivo mascellare superiore e inferiore in base al tipo di preparazione
- Full-crown in ceramica o metallo-ceramica richiedono una decurtazione del tessuto coronale che varia tra il 63 e il 72%.
- Nelle soluzione adesiva la media di decurtazione del tessuto è del 30%
In cosa consiste la diagnosi estetica?
- Parametri intra-orali.
- Asse dei denti
- Equilibrio tra i livelli gengivali
- Posizione dello zenith
- Posizione dei contatti interdentali
- Forma e dimensione dei denti relativamente agli altri
- Caratterizzazioni
- Colore - Tessitura superficiale
- Parametri extra-orali
- Simmetria facciale
- Simmetria del sorriso
- Simmetria tra mediana facciale e mediana dentale
- Simmetria tra linea bipupillare e linea intercomminsurale
- Linea del sorriso ed esposizione denti superiori
- Andamento del labbro inferiore
Quali sono i punti della diagnosi diagnosi quando si vogliono realizzare dei restauri ANTERIORI? In che momento si prendono in considerazione?
- Diagnosi estetica (prima dell’esecuzione del wax-up)
- Diagnosi fonetica (dopo l’esecuzione del mock-up)
- Diagnosi funzionale (dopo l’esecuzione del moch-up)
Procedura realizzazione faccette
- Diagnosi estetica
- Presa dell’impronta al paziente
- Colatura di un modello in gesso
- Realizzazione di un wax-up sulla base della diagnosi estetica
- Si prende un’impronta con un silicone putty (shore 85) + silicone light sul modello con il wax-up
- Con questa mascherina silicone si realizza il mock-up nella bocca sul paziente (realizzata con resina composita autopolimerizzante). Il mock-up sta su solo grazie alle ritenzioni naturali che ci possono essere. Se non ce ne dovessero essere si fa lo “spot etching”. Mordenzo e polimerizzo bonding su una piccola porzione per ottenere una sorta di cementazione provvisoria.
- Si fanno le prove di tipo estetico funzionale e fonetico
- Si prende un’impronta sul mock-up modificato
- Si cola l’impronta realizzando un modello in gesso definitivo
- Il tecnico da qui realizza:
- delle faccette provvisorie in composito (che verranno indossate fin quando non saranno pronte le faccette definitive)
- Le faccette definitiva
- Si prepara il dente (con il mock-up ancora in serito) in base al tipo di materiale che dovrò poi usare. Lo spessore di preparazione varierà in base al materiale da utilizzare. Lo spessore vestibolare lo controllo con una mascherina vestibolare ottenuta dal primo modello. Controllo lo spessore della preparazione con una mascherina vestibolare e ranzo tessuto fin quando non ho ottenuto lo spessore giusto.
- Si mettono fili di retrazione e si tolgono
- Si prende un’altra impronta (n3) con il dente preparato e si realizza un modello in gesso (n3).
- Si fanno le foto al dente preparato da consegnare al tecnico così lui saprà il colore
- Dal modello in gesso (n2) si realizza una mascherina in silicone che prenderemo adesso e nella quale applicheremo la resina composita fluida con cui faremo i provvisori direttamente nella bocca del pz. Staranno su con i sottosquadri ed il spot-etching.
- Rimandiamo l’appuntamento a 2-3 settimane.
- Rivedo il paziente
- Decemento il provvisorio
- Pulisco bene l’elemento
- Faccio il Try-In. In pratica metto le faccette definitive in ceramica sugli elementi preparati per ri-controllare la funzione e l’estetica. In particolare, per quest’ultima, prendo dei gel di glicerina appositi che simulano il colore del cemento definitivo che andrò ad utilizzare.
- A questo punto sono pronto per la cementazione definitiva
- Anestesia
- Isolamento del campo operatorio con diga (faccio un taglio nella diga in maniera che sia isolata in un blocco unico tutta l’area che devo andare a isolare)
- Cementazione delle faccette
Come scelgo il materiale di una faccetta?
- Ceramica fedspaltica: stabilità adesiva maggiore sullo smalto. Le faccio quando sono in smalto.
- Disilicato di litio e resina composita: restauri estesi con appoggio prevalentemente su dentina.
Scotti 2017 Conversione Cementi Duali e Foto in Faccette in disilicato di litio di diverso spessore
- Studio in vitro
- Studia il grado di conversione tra
- Cementi duali
- Cementi fotopolimerizzabili
- In faccette in disilicato di litio
- Il grado di conversione tra cemento fotopolimerizzabile e cemento duale è lo stesso
- Lo spessore che varia tra 0,6 e 1,5 mm non cambia MOLTO la percentuale di conversione del cemento in quanto il dislicato di litio ha altra translucenza.
- Se la faccetta è più spessa di 1,5 mm il mio grado di conversione diminuisce.
- SIGNIFICATO CLINICO: dato che dopo 1,5 mm il grado di conversione diminuisce (dovuto alla legge di lambert-beer), quando ho faccette o in generale restauri in ceramica molto spessi, utilizzo il cemento duale. Invece quando ho spessori sotto l’1,5 mm utilizzo i cementi fotopolimerizzabili (anche perché essi sono più stabili cromaticamente secondo almeida)
Classificazione delle ceramiche
Composizione:
- Ceramiche prevalentemente vetrose
- Ceramiche vetrose rinforzate
- Ceramiche policristalline
Mordenzabilità:
- Mordenzabili.
- Non mordenzabili
Parla delle ceramiche vetrose
- Simulano meglio le proprietà ottiche di smalto e dentina
- Hanno una struttura amorfa (Ordine a corto raggio ma non a lungo raggio)
- Sono ottenute aggiungendo all’ossido di silicio SiO4 degli ossidi derivanti dal gruppo di minerali chiamato FEDSPALTI
- Vengono anche definite PORCELLANE
- Il reticolo di SiO4 rappresenta il 65% in peso del materiale. La. Restante percentuale è composta da ossidi (detti anche modificatori o flux che garantiscono al materiale le proprietà meccaniche
- Parla delle ceramiche vetrose rinforzate
- Rispetto alle ceramiche prevalente vetrose hanno al loro interno dei RIEMPITIVI (di solito sono di tipo cristallino)
- I riempitivi modificano le proprietà
- Meccaniche (mmigliorandole)
- Ottiche
- Opalescenza
- Colore
- Opacità
- I riempitivi modificano le proprietà
Che tipi di riempitivi vengono utilizzati nelle ceramiche rinforzate? Che proprietà e che indicazioni ne conferiscono?
- Rinforzate con Leucite
- Dal 17 al 55% di riempitivo
- Alto coefficiente di espansione termica lineare rispetto alle porcellane (utilizzabili nelle metallo-ceramiche)
- Rinforzate con Disilicato di Litio
- Fino al 70% di riempitivo
- Alta RESISTENZA (utilizzabili sia con sottostrutture in metallo ceramica che come materiali monolitici)
- Utilizzabili anche in settori anteriori
Parla delle ceramiche policristalline
- Non hanno una componente vetrosa
- Questo le rende meno efficienti come proprietà ottiche ma molto più resistenti
- Vengono utilizzati come sottostruttura per ceramiche vetrose
- Ne esistono di due tipi
- Allumina
- Zirconia
Classificazione delle ceramiche in base al meccanismo di adesione
- Mordenzabili. Contengo Silicio (SiO4). Questo vuol dire che il silano si può legare ad esse.
- Non mordenzabili. Non contengono Silicio. Questo vuol dire che il silano non si può legare ad esse. Per questo bisogna fare un trattamento tribochimico. Consiste nel sparare particelle di ossido di silicio (con una sabbiatrice) sulla faccetta che si fondono ad essa. In questo modo si vanno a creare dei siti di legame per il silano. QUESTO SISTEMA NON è EFFICIENTE PER CUI L’ADESIONE HA VALORI MINORI NELLE NON MORDENZABILI. Le non mordenzabili sono le policristalline
Proprietà meccaniche delle rispettive ceramiche
- Modulo di Young. Rappresenta quanto è morbido o rigido un materiale. Il MY per lo smalto è di 70 GPa.
- Fedspaltiche 70
- Leucite 70
- Disilicato di Litio 90
- Allumina 400
- Zirconia 210
- Resistenza alla flessione, cioè reistenza ai carichi extra-assiali (MPa)
- Fedspaltiche 120
- Leucite 127
- Disilicato di Litio 415
- Allumina 560
- Zirconia 1200 (ecco perché si usa anche come sottostruttura)
- Rigidità, cioè la capacità di un materiale di resistere alla propagazione di una frattura, ad un crack già esistente. (MPa)
- Fedspaltiche 1
- Leucite 1,3
- Disilicato di Litio 3,9
- Allumina. 5
- Zirconia 10
Quali sono i principali metodi di fabbricazione dei restauri indiretti in ceramica? Descrivili brevemente.
- Stratificazione: si utilizzano delle polveri di ceramica che vengono diluite con un liquido fornito dallo stesso produttore. Si effettua così la stratificazione. Esistono polveri di diverse tinte e translucenze. Dopo la stratificazione il materiale viene sinterizzato.
- Pressofusione: è in sostanza la tecnica della fusione a cera persa, ma fatta con le ceramiche. La pressofusione avviene a 1180 gradi.
- CAD-CAM: computer aided desing, computer aid manufacturing.