Parodonto-Cons Flashcards

1
Q

Choen e Ingberg. Definizione di ampiezza biologica

A

Ampiezza biologica: distanza dalla base del solco gengivale alla cresta dell’osso alveolare

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2
Q

Ampiezza biologica secondo Gargiulo

A
  • Studio su cadaveri
  • Secondo Gargiulo si compone della somma di: (2,04 mm)
    • Attacco connettivale = 1,07 mm
    • Attacco epiteliale = 0,97 mm
  • In più aveva calcolato un solco di 0,67 mm
  • L’ampiezza biologica varia da persona a persona
  • L’ampiezza biologica aumenta andando dagli elementi anteriori a quelli posteriori
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3
Q

Antica definizione di ampiezza biologica

A

Area che non dovrebbe essere violata dalle terapie protesiche

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4
Q

Veneziani 2000/2006

A
  • Analisi clinica retrospettiva su restauri cementati adesivamente
  • In totale sono stati eseguiti 524 restauri indiretti, di cui 124 su premolari (23,7%) e 400 su molari (76,3%). Il restauri indiretti erano:
    • Inlays (12,4%)
    • Onlay (51,5%)
    • Overlay (36,2%).
  • Di questi:
    • Il 64% sono stati fatti su dente vitale
      • Di cui il 12% sottoposti a intervento di allungamento di corona clinica.
    • Il 36% sono stati fatti su denti trattati endodonticamente
      • Di cui il 32% sottoposti a intervento di allungamento di corona clinica. (Questa percentuale è più alta rispetto a quella sui denti vitali in quanto si presuppone che un dente trattato endo ha avuto una lesione cariosa più destruente rispetto a quella di un dente trattato solo cons)
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5
Q

Quali sono gli obiettivi dei restauri adesivi?

A
  • Ripristinare una corretta ampiezza biologica in funzione dei margini restaurativi
  • Ristabilire una corretta funzione occlusale
  • Ristabilire forma ed estetica
  • Garantire un buon sigillo marginale coronale
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6
Q

Brusvold e Lane 1990

A
  • Il sovra-contorno ha una prevalenza del 25-75%
  • Avere un sovra-contorno di 0,2 mm può portare a danno parodontale irreversibile
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7
Q

Jeffcoat Howell 1980

A
  • Distruzione dell’osso alveolare dovuta a sovra-contorno in restauri in amalgama
  • La perdita di osso interprossimale intorno a 100 denti con restauri in amalgama deboradanti è stata misurata e confrontata con la perdita di osso interprossimale intorno a 100 denti controlaterali senza restauri in amalgama debordanti. Questi ultimi sono serviti da controllo.
  • Complessivamente, la perdita ossea è risultata maggiore intorno ai denti con sovra-contorno (P < 0,01). Si ha riassorbimento nel “”””””51% dei casi”””””.
  • Questo risultato era vero per tutti i tipi di malattia parodontale. Tuttavia, più grave è la malattia parodontale, maggiore è il ruolo del sovra-contorno.
  • I sovra-contorni piccoli, a differenza di quelle medie e grandi, non hanno comportato un aumento della perdita di osso alveolare intorno al dente interessato. PIù è GRANDE IL SOVRA-CONTORNO PIù SI RIASSORBE L’OSSO ALVEOLARE
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8
Q

Scotti (sovracontorno )

A
  • Il 45% dei pz ha sovra-contorni
  • Questi hanno dimostrato riduzione del livello di attacco clinico, aumentato BOP e indici di placca.
  • Siti con sovra-contorni guariscono peggio dopo terapia non chirurgica
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9
Q

Pedbury

A

Perdere o aprire i punti di contatto sono fattori che contribuiscono la formazione delle tasche parodontali

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10
Q

Larato

A

L’impattamento del cibo è una possibile causa della genesi di difetti intraossei

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11
Q

Hankcock

A

Il punto di contatto / area di contatto deve avere la giusta tenacia

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12
Q

Vacek 1994

A
  • Pubblica altre misure dell’ampiezza biologica E del solco
    • Solco = 1,34 mm
    • Attacco epiteliale = 1,14 mm
    • Attacco conettivale = 0,77 mm
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13
Q

Definizione 2017 di ampiezza biologica

A

L’ampiezza biologica è un termine clinico comunemente usato per descrivere la dimensione apico-coronale dei tessuti attaccati sovracrestali. I tessuti attaccati sovracrestali sono istologicamente composti da connettivo sovracrestale ed epitelio giunzionale. Il termine ampiezza biologica deve esserre sostituito ATTACCO TISSUTALE SOVRA-CRESTALE.

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14
Q

Jepsen 2017

A

Il margine cervicale si può trovare:
- solco gengivale? SI.
- epitelio giunzionale? Sono necessari ulteriori studi a riguardo. (Ma in linea generale i compositi hanno raggiunto livelli di levigatura superficiale, a seguito della lucidatura, tali da permettere una colonizzazione delle cellule epiteliali dell’epitelio giunzionale).
- tessuto connettivale sovra-crestale. NO. L’invasione di questo tessuto causa riassorbimento osseo, perdita di attacco, sanguinamento.

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15
Q

Parma Benfenati 86

A
  • Studio in vivo su animali
  • Riassorbimento della cresta alveolare fino a 5 mm quando viene violata l’ampiezza biologica
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16
Q

Gunay

A

I margini di un restauro posti in ampiezza biologica possono determinare un impatto sulla salute parodontale. In particola aumenta il BOP e la profondità di sondaggio (come parametri clinici)

17
Q

Nevis e Ingber

A

La distanza minima di sicurezza tra margine del restauro e cresta alvolare è di 3 mm. Allo stato attuale delle cose questa distanza è cambiata (infatti Veneziani ci dice che oggi si parla più di 2,5 mm)

18
Q

Pontoniero e Carnevale

A
  • L’allungamento di corona clinica (lembo spostato apicalmente con osteoresettiva) con preservazione delle fibre transettali, nel giro di 12 mesi dall’intervento, porta ad accrescimento dei tessuti parodontali in direzione apico-coronale, i quali si posizionano a 3 mm dalla cresta alveolare. Questo significa che se posiziono i margini restaurativi e cresta ossea distanti 3 mm, dopo 12 mesi i margini restaurativi si troveranno nel solco gengivale.
    Spostamento coronale statiticamente significativo:
  • interprossimale 3.2 mm
  • buccale/orale 2,9 mm
  • I biotipi parodontali spessi hanno una maggiore rigenerazione di questo tessuto
19
Q

Orkin 87

A

I restauri con margini sub-gengivali hanno maggiori probabilità di SANGUINAMENTO e maggior rischio di sviluppare RECESSIONI rispetto ai restauri con margini sovra-gengivali

20
Q

Bertodldi (DOMANDA ESAME)

A

I restauri in composito posti sub-gengivali (senza l’invasione dell’ampiezza biologica = picco-margine < 3 mm) sono compatibili con la salute gengivale. Risvolto clinico: le procedure di “cervical margin elevation” in resine composite hanno un outcome clinico e istologico positivo.

The histologic and clinical outcomes of this study demonstrate that well-refined composite placed within the gingival sulcus and not invading the biologic width are compatible with gingival health and are associated with an inflammatory state of the gingiva similar to that associated with the natural root surface

21
Q

Dietchi

A
  • Adattamento marginale ed interno di II classi classi indirette con differenti BASES SOTTOSTANTI, rispettivamente un flow ed una resina composita tradizionale. Nota una migliore performance delle resine flow.
  • Tutta via pone il problema principale sulla mancanza di chiusura della BASE sullo smalto. Infatti a questi livelli smalto non ce n’è più. E sappiamo come lo smalto sia molto importante per l’adesione.
22
Q

Sandoval

A
  • Adattamento marginale ed interno di restauri indiretti di II classe in ceramica realizzati con tecnica CAD-CAM con differenti tipi di BASES e di TRATTAMENTI SUPERFICIALI
    • I flow e le resine composite sotto inlays CAD-CAM in ceramica, producono un adattamento marginale ed interno non differente dal mettere gli inlays direttamente a contatto con la dentina. Risvolto clinico: usiamo resine composite e flow sotto i restauri in ceramica dato che non influiscono sull’adattamento marginale ed interno ma al contempo portano benefici quali la CONSERVAZIONE DEI TESSUTI e il miglioramento delle PROCEDURE CLINICHE.
    • Adattamento marginale: l’effetto dell’invechiamento termomeccanico ha un effetto deleterio sull’adattamento marginale in tutti e 3 i gruppi (SMALTO OCCLUSALE, SMALTO INTERPROSSIMALE, DENTINA RADICOLARE). Questo ci dice che si ha perdita di adattamento indipendementente dalla presenza o meno di smalto (in controtendenza col studio di Dietchi).
    • Adattamento interno:
      • L’interfaccia composito-ceramica è quella che conserva maggiormente l’adattamento interno dopo l’invecchiamento termo-meccanico
      • L’interfaccia composito-dente è quella che che conserva minormente l’adattamento interno dopo l’invecchiamento termo-meccanico
23
Q

Spreafico 2016

A

Effetto della “Deep Margin Elevation” con resine composite packable e resine flow sull’adattamento marginale di restauri indiretti realizzati con tecnica CAD-CAM, prima e dopo invecchiamento termo-meccanico. Conclusioni: non ci sono differenze di adattamento marginale se metto il BASE in composito o meno.

24
Q

Scotti (Flow o resina composita nell’adattamento marginale)

A
  • Flow: buon adattamento marginale prima dell’invecchiamento termomeccanico di 5 anni. Perdita di adattamento marginale sostanziale dopo l’infecchiamento. Si degrada facilmente.
  • Resina Composita Classica: minore adattamento marginale iniziale, a causa della difficile gestione, ma a 5 anni anni di invecchiamento rimane più stabile.
  • Questo studio risponde alla domanda: con cosa faccio la “rilocazione cervicale del margine”?
25
Q

Riassunto articoli parodonto-cons per argomento

A

AMPIEZZA BIOLOGICA DEFINIZIONI:
(Gargiulo) (Vacek) (Jepsen)
Quante volte faccio l’allungamento di corona clinica ?(Veneziani 2000/2006)
SOVRACONTORNI:
In che % ho sovracontorni? (Brusvold-Lane, Scotti)
Cosa causano i sovra-contorni? (Jefcoat e Howell)
PUNTI DI CONTATTO:
Cosa causa la loro perdita? (Pedbury e Larato)
Come devono essere per evitare l’impact food? (Hancook)
VIOLAZIONE AMPIEZZA BIOLOGICA:
Cosa succede se sto nel solco? (Jepsen 2017) (bertoldi 2019) (Orkin)
Cosa succede se invado l’attacco sovracrestale? (Parma benfenati)
Che distanza di sicurezza devo mantenere dall’osso? (Nevis e Ingberg)
RILOCAZIONE DEL MARGINE CERVICALE:
Con che materiali la faccio? (Dietchi) (Sandoval) (Scotti) (Spreafico)
ALLUNGAMENTO DI CORONA CLINICA:
Come ricresce la gengiva sottoposta ad allungamento di corona clinica? (Pontoriero - Carnevale)

26
Q

Fattori legati ai denti e protesici che possono influire sulla salute parodontale (DOMANDA ESAME):

A
  • Denti
    • Forme anatomiche particolari
    • Fratture radicolari che portano a riassorbimento osseo lungo la linea di frattura
    • Modifiche del profilo di emergenza del dente:
      • Dovuto a perle smalte
      • Dovuto a riassorbimenti cervicali
    • Distanza ridotta tra dente/dente o dente/impianto o impianto/impianto. Questo genera perdita di attacco clinico.
    • Alterata eruzione passiva
  • Protesici
    • Margini protesici posizionati nell’attacco tissutale sovracrestale
    • Procedure relative alla progettazione, fabbricazione, consegna dei restauri protesici
    • Reazione da ipersensibilità e tossicità a materiali dentari
  • (PubMedi - Ercoli 2018). I fattori anatomici del dente, come le anomalie radicolari e le fratture, e le relazioni del dente nell’arcata dentale e con la dentizione opposta possono aumentare la ritenzione di placca. I margini dei restauri situati all’interno del solco gengivale non causano gengivite se i pazienti si attengono al controllo della placca e alla manutenzione periodica. I restauri supportati dal dente e/o mantenuti dal dente e la loro progettazione, fabbricazione, consegna e materiali sono stati spesso associati alla ritenzione di placca e alla perdita di attacco. Possono verificarsi reazioni di ipersensibilità ai materiali dentali. I margini del restauro posizionati all’interno dell’epitelio giunzionale e dell’attacco del tessuto connettivo sopracrestale possono essere associati a infiammazione e, potenzialmente, a recessione. Tuttavia, l’evidenza in molte delle aree esaminate, soprattutto per quanto riguarda i meccanismi biologici con cui questi fattori influenzano il parodonto, non è conclusiva. Ciò evidenzia la necessità di ulteriori studi ben controllati sugli animali per chiarire i meccanismi biologici e di studi longitudinali prospettici sull’uomo. Un’adeguata valutazione e trattamento parodontale, istruzioni appropriate e motivazione nel controllo della placca e nel rispetto dei protocolli di manutenzione sembrano essere i fattori più importanti per limitare o evitare i potenziali effetti negativi sul parodonto causati dalle protesi fisse e rimovibili.
27
Q

Riassunto studi materiali per la RILOCAZIONE CORONALE DEL MARGINE (deep margin elevation)

A

Sandoval: (CAD-CAM II classi ceramica)
- l’adattamento marginale e interno è buono sia sw metto il bases (flow e packable) che se non lo metto
- l’adattamento marginale dopo invecchiamento è alterato in smalto occlusale, interprossimale e dentina radicolare
-l’interfaccia ceramica-composito è migliore di quella composito-dentina
Spreafico: (CAD-CAM II classi ceramica)
- l’adattamento marginale è buono sia se metto il bases (flow o packable) sia che se non lo metto
Dietchi:
- i bases in resina flow performano meglio di quelli packable (in termini di adattamento marginale)
- il punti più critici della CMR sono quello della chiusura in dentina (e non su smalto) dove le procedure adesive sono peggiori
Scotti:
- i bases in resina flow (migliore adattamento marginale iniziale e deterioramento eccessivo dopo 5 anni di termo-invecchiamento) performano meglio di quelli in packable

28
Q

ALLUNGAMENTO DI CORONA CLINICA, INDICAZIONI E PROCEDURA **(DOMANDA ESAME)**

A

Le indicazioni sono (secondo Veneziani 2010: adhesive restoration in the posterior area with subgingival cervical margins: new classification and differentiated treatment approach)
- Il margine cervicale di cavità (in seguito a lesione cariosa o frattura coronale) è francamente sub-gengivale con violazione dell’attacco tissutale sopracrestale (distanza margine-complesso di attacco <2 mm, ovvero margine-cresta ossea <3 mm).

Le procedure cliniche di allungamento di corona clinica sono:
Gengivectomia (allungamento di corona clinica senza spostamento del livello di attacco)

Lembo riposizionato Apicalmente (allungamento di corona clinica con spostamento del livello di attacco)

Lembo riposizionato Apicalmente con spostamento apicale (allungamento di corona clinica con spostamento del livello di attacco)

A seguito dell’allungamento si può procedere con 3 approcci:
- immediate impression
- early impression
- delayed impression

29
Q

A cosa serve la rilocazione coronale del margine (deep margin elevation)? (Domanda esame)

A

È una procedura clinica relativa alla gestione dei margini cervicali profondi volta a semplificare le successive sequenze operative dirette o indirette. (Veneziani)

30
Q

Esposizione chirurgica del margine. Indicazioni e procedura clinica.

A

Veneziani 2010. Adhesive restoration in posterior tooth with sub-gingival margins. A new classification and different type of approach.

Grado 2. Campo operatorio non isolabile. Non c’è invasione dell’ampiezza biologica da parte del margine cervicale. (Distanza cresta alveolare - margine cervicale > 3 mm).
Trattamento:
Esposizione chirurgica del margine.
Procedura:
- anestesia
- lembo sulculare limitato all’area interprossimale non isolabile
- isolamento campo operatorio
- rilocazione coronale del margine
- smonto diga
- sutura e compressione del lembo

31
Q

Jorgensen 66

A

I margini restaurativi (in ambito di protesi fissa tradizionale, dove non era necessaria l’assenza di umidità per la cementazione di un restauro) posti sub-gengivali hanno una prognosi peggiore rispetto a quelli posti sovra-gengivali. Risolto clinico: se ho restauri sub-gengivali faccio allungamento di corona clinica. (Studio che parlava di protesi fissa tradizionale quando la protesi non era ancora RESTAURATIVA, cioe quando non esistevano le procedure adesive.)

32
Q

Hanen e Hansmusell 97

A

Il 1 problema di ridefinire i profili di emergenza interprossimali nella ricostruzione di elementi posteriori è la variabilità in altezza di essi. Selezionare matrici e cunei adatti è estremamente difficile

33
Q

Falacho

A
  • Rubber dum con adesivo universale o multistep
    • No-rubber dum con adesivo universale o multistep
    • Il gruppo con rubber dum ha migliori valori di forza di adesione
    • L’isolamento della diga di gomma ha un effetto significativo sulla forza di adesione allo smalto, indipendentemente dal sistema adesivo. La sua applicazione è quindi consigliata ogni volta che si eseguono procedure adesive. Un adesivo riempito a tre fasi con mordenzatura e risciacquo ha ottenuto risultati superiori, con o senza isolamento della diga di gomma, nell’incollaggio allo smalto rispetto a un adesivo universale a base di isopropanolo