protozoi Flashcards
protozoi
Cellule eucariotiche unicellulari. I protozoi fanno parte del regno dei protisti.
subphylum tradizionali principali
sporozoa che sono parassiti, i ciliophora flagellati e i sarcomastigophora
La sistematica moderna unita all’utilizzo di tecniche molecolari ha rivoluzionato la classificazione, tutt’ora in discussione, dei protozoi.
complessità
Cellula singola che svolge tutte le funzioni. La cellula protozoo è strutturalmente e funzionalmente più complessa di una cellula di un organismo pluricellulare.
solitari o coloniali?
primo esempio di specializzazione
es volvox e coanoflagellati, primo accenno di specializzazione per quanto riguarda la funzione riproduttiva. Non ci sono connessioni specializzate fra le cellule, che li differenzia dai metazoi.
cisti
In condizioni ambientali avverse molte specie sono in grado di formare cisti ed entrare in una fase di vita latente. Questa condizione viene raggiunta con una riduzione più o meno drastica delle attività metaboliche spesso accompagnata dalla produzione ed estrusione delle sostanze che formeranno le pareti delle cisti (mucocisti).
pseudoplasmodio
I protozoi possono adottare una soluzione collettiva temporanea, le amebe collettive. Es dyctostelium discoideum è un’ameba «collettiva» che vive nello strato di terriccio e foglie in decomposizione del sottobosco. Seguono il ciclo unicellulare in condizioni ambientali ottimali, in condizioni avverse, es inverno, le amebe si raggruppano e vanno a formare un’aggregato pluricellulare, pseudoplasmodio, ciclo pluricellulare. Questo aggregato migra e si differenzia a formare una struttura particolare che produce le cisti, forme quiescenti durature, che al sopraggiungere di condizioni ottimali danno origine ad amebe singole.
dimensioni
variabili: 30μm-300μm
habitat
diffuso, a vita libera o simbionti (mutualisti, commensali o parassiti)
qual’è il tegumento?
membrana cellulare
funzioni membrana cellulare
- isola dall’ambiente esterno
- conferisce una forma
- fornisce sostegno e difesa
- regola gli scambi con l’ambiente
pellicola
Appena sotto la membrana cellulare, nei ciliati, ci può essere una pellicola che è uno strato protinaceo fibroso organizzato in microtubuli che circonda la cellula ma rimane comunque intracellulare, al di sotto del plasmalemma, che da una certa rigidità e forma.
estrusomi
Organuli citoplasmatici connessi alla pellicola che, se stimolati, riversano il loro contenuto all’esterno, estrusomi (funzioni di difesa, predazione o incistamento)
tricocisti
Strutture per difesa e ancoraggio, come le tricocisti dei cigliati, stimolate meccanicamente vengono sparate fuori, sono organelli di forma bastoncellare appuntita disposti in fila perpendicolarmente alla superficie cellulare
mucocisti
utilizzate per la formazione dei rivestimenti protettivi dellecisti
toxicisti e le cinetocisti
secreto paralizza le prede, toxocisti di alcuni ciliati e cinetocisti degli eliozoi
pellicola nelle amebe?
Non sempre c’è la pellicola, nelle amebe la membrana cellulare è elastica e modificabile e questo è fondamentale per la produzione di pseudopodi, estroflessioni del corpo cellulare che possono servire sia per il movimento che per l’alimentazione.
chi possiede la pellicola?
ciliati
citoscheletro
Il citoscheletro, comune a tutti i protozoi, può essere organizzato in modo diverso e più o meno complesso a seconda delle specie.
mioceni, microfilamenti e microtubuli
mionemi
Il citoscheletro si organizza a formare i mionemi, lunghe fibrille contrattili non a base di actina che si trovano solo nei protozoi e sono delle sorte di tiranti che servono al protozoo per contrarsi quando stimolato. Parecchi protozoi vivono fissati al substrato grazie a lunghi pedunculi contrattili formati da uno o più mionemi che, contraendosi, permettono di attuare efficaci meccanismi di difesa.
assopodi
I microtubuli in doppia spirale vanno a costituire gli assopodi (negli eliozoi), utili per il galleggiamento.
assostilo
Nei parabasalia, c’è l’assostilo, struttura che da un rinforzo alla cellula e sostiene i flagelli.
endoscheletro
L’endoscheletro è costituito da silice e celestina (costituita da solfato di stronzio SrSO4). Buchi alleggeriscono la struttura senza perdere la resistenza → radiolari (esempio di biomimetica) con spicole (calcare, silicio, spongina) che possono protrudere verso l’esterno. Si sedimentano anche a profondità elevata.
I dinoflagellati presentano un endoscheletro di cellulosa.
esoscheletro
Ci possono essere esoscheletri di carbonato di calcio con funzione protettiva, come nei foraminiferi. Vanno a costituire il plancton marino e quando muoiono si depositano sul fondo formando la sabbia. Sotto i 4000 m di profondità gli scheletri si sciolgono a causa dell’elevata P parziale di CO2. Sopra i 4000 m gli scheletri si depositano e nel corso di migliaia/milioni di anni danno origine a rocce calcaree caratteristiche (es. Bianche scogliere di Dover).
Le tecamebe presentano un esoscheletro di varia natura, gelatinoso, siliceo…
mobili o sessili?
movimento tramite?
Sono mobili o sessili, movimento tramite pseudopodi (assopodi per galleggiamento, filopodi, lobopodi, reticulopodi dei foraminiferi) o ciglia/fagelli. Alcuni hanno un flagello ripiegato che fa da membrana ondulante, o un singolo flagello che funge da tirante.
classificazione in base alla dieta
Eterotrofi, ma esistono anche protofiti autotrofi e saprofiti, che si nutrono di materiale morto. Si nutrono in generale di materiale sciolto nell’ambiente acquatico.
saprozoici
assumono sostanza organica in soluzione per diffusione o pinocitosi, la cellula fa delle invaginazioni di materiale liquido.
olozoici
inglobano il materiale particolato tramite fagocitosi come batteri e altri protozoi.
vacuolo alimentare
Sia nel caso della pinocitosi che della fagocitosi si forma il vacuolo alimentare internamente alla cellula.