PROTEINE Flashcards

1
Q

Cosa differenzia struttura secondaria e terziaria?

A

Sono entrambe strutture tridimensionali ordinate, ma la differenza è che nella struttura secondaria la stabilizzazione della proteina avviene grazie a legami idrogeno che si instaurano tra aa vicini tra loro, mentre nella struttura terziaria i legami sono tra aa distanti

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2
Q

Parla della configurazione ad Alfa elica

A

È una catena polipeptidica che si avvolge intorno ad un ipotetico asse centrale grazie a legami a idrogeno che si instaurano tra C=O e N-H ogni 4 residui amminoacidici. Possono essere destrogire o levogire. I legami a idrogeno sono intramolecolari, cioè all’interno della stessa catena polipeptidica. Le catene laterali non contribuiscono ai legami della struttura, ma vengono esposti all’esterno i gruppi idrofilici.

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3
Q

Parla della configurazione a beta foglietto

A

Questa configurazione può essere data da una singola catena polipeptidica ripiegata su se stessa, oppure da due catene polipeptidiche. In entrambi i casi la direzione può essere parallela o antiparallela. Si instaurano legami a idrogeno tra amminoacidi vicini e possono essere sia intramolecolari che intermolecolari (tra catene diverse). Si stabilisce una sorta di piano costituito dalle catene polipeptidiche avvicinate. Le catene laterali spuntano al di sopra o al di sotto del foglio solitamente in posizione anti per minimizzare l’ingombro sterico.
Se il piano del foglietto è costituito da una singola catena che si ripiega su se stessa avremo un motivo beta-turn.

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4
Q

Parla delle proteine fibrose

A

Sono proteine che hanno a struttura secondaria e hanno spesso funzione di sostegno o consentono il movimento con contrazione. Sono costituite da catene polipeptidiche allungate disposte in fasci lungo lo stesso asse a costituire delle fibre. Queste fibre sono insolubili in H2O. Una caratteristica delle proteine fibrose è quella di essere costituite da un modulo che si ripete, che le porta ad avvicinarsi molto senza creare una tasca idrofobica all’interno. C’è un impaccamento stretto. Non si raggomitolano come le globulari.

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5
Q

Fai degli esempi di proteine fibrose

A

1) ALFA-CHERATINA: singola catena che si ripiega ad alfa elica. Due molecole di cheratina si avvolgono l’una all’altra formando un super avvolgimento che determina poi un proto-filamento e poi una proto-fibrilla. Ci possono essere ponti disolfuro che la rendono resistente.
2) FIBROINA DELLA SETA: alternanza di glicina e Alanina. È formata da un singolo beta foglietto con andamento antiparallelo
3) COLLAGENE: proteina extracellulare + abbondante. Presenta stiratura chiaro scura dovuta alle fibre di collagene disposte in maniera sfalsata. La singola fibra si chiama tropocollagene, che unendosi ad altre fibre in maniera sfalsata da luogo al collagene. La fibra matura è formata da fibrille (associazione molecole di tropocollagene).

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6
Q

Parla del tropocollagene.

A

È dato dall’associazione di tre eliche levogire che si avvolgono in maniera destrogira tra loro grazie a legami a idrogeno intercatena. Sono eliche particolarmente ricche di glicina e prolina. Il motivo tipico di ciascuna elica (tripletta di aa) è: glicina-prolina-idrossiprolina. La prolina non può fare legami a H quindi interrompe L’alfa-elica.
L’idrossiprolina è una modifica post-traduzionale della prolina in presenza di acido ascorbico.

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7
Q

Perché c’è tanta glicina nelle fibre di collagene?

A

La glicina fa si che le tre eliche che concorrono a formare il collagene si avvicinino molto e si stringano saldamente. Il lume dell’elica quindi viene occupato dalla glicina, amminoacido molto piccolo non lasciando spazio a nient’altro.

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8
Q

Cosa sono i ponti crociati?

A

Sono dei legami covalenti che si instaurano in seguito alla modificazione dell’idrossilisina. Sono legami covalenti C-C che si possono formare dentro la tripla elica ma anche fra le varie molecole di tropocollagene che si associano tra loro. Questi legami conferiscono una maggiore resistenza ma anche una maggiore rigidità, infatti con l’età c’è un aumento che diminuisce la flessibilità del collagene.
Una lisina può anche essere glicosilata e ciò aumenta la funzione di sostegno meccanico.

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9
Q

Come si chiamano le catene che costituiscono il collagene?

A

Si chiamano catene alfa (da non confondere con le alfa eliche). Vi sono tre tipologie diverse di catene alfa che vanno a costituire 5 tipologie diverse di collagene date dalle varie combinazioni. Per esempio il collagene di tipo 1 è costituito da due catene alfa1 e alfa2.

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10
Q

Perché nel procollagene le estremità a N-terminale e C-terminale non si avvolgono a triplice elica?

A

Il ripiegamento a triplice elica è nella parte centrale. Qui il tropocollagene si avvolge a triplice elica in virtù del suo consenso, cioè la sequenza che si ripete Gly-X-Y. Le sequenze terminali sono prive di questo motivo consenso e non si avvolgono quindi ad elica. Queste sequenze terminali sono i segnali che indirizzano la proteina verso il trans golgi network che porta all’esocitosi della proteina stessa, per svolgere la sua funzione all’esterno della cellula.

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11
Q

Spiega la sintesi e maturazione del collagene

A

La sintesi del collagene avviene principalmente nei fibroblasti, che sono le cellule del tessuto connettivo specializzate nella sintesi di collagene e altre componenti della matrice extracellulare.
Ciascuna delle tre catene che andranno a costituire la catena di collagene viene prodotta nel RER sotto forma di PRE-PRO-COLLAGENE. Viene poi trasportata al REL dove avvengono le modifiche post traduzionali (idrossilazioni prolina e lisina, glicosilazione). Dopo queste modifiche si ha il PROCOLLAGENE che viene rilasciato nel citosol. La molecola di procollagene presenta le estremità NON avvolte a triplice elica, esse vengono chiamate “ciuffetti” e servono per mantenere la molecola in soluzione per non farla aggregare nei fibroblasti. Quando la proteina diventa TROPOCOLLAGENE questi ciuffetti di peptidi vengono tolti.

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12
Q

Quali sono le funzioni dei ciuffetti di peptidi alle estremità del procollagene?

A
  • funzione di bersaglio per l’esocitosi
  • impediscono che si formi del collagene maturo all’interno della cellula dove non si dovrebbe trovare
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13
Q

Quali sono alcune malattie causate da mutazioni di GLY in CYS o SER?

A

Sostituzioni di una glicina con una cisteina o una serina possono produrre un ripiegamento anormale nella tripla elica che da luogo a mutazioni che possono essere fatali. L’osteogenesi imperfetta è una malattia dovuta alla sostituzione di una glicina con una cisteina che provoca delle gravi malformazioni ossee.
La sindrome di Ehlers-Danlos provoca la formazione di giunzioni imperfette eccessivamente estensibili.

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14
Q

Parla della struttura terziaria.

A

Quando una proteina è ripiegata nella sua struttura secondaria o terziaria corretta ed esplica perfettamente la sua funzione biologica si chiama proteina in forma nativa. In una proteina a struttura terziaria possono essere presenti combinazioni di più strutture secondarie che unendosi costituiscono i domini o strutture supersecondarie. Queste parti di proteine si ripiegano in maniera autonoma.
Alcuni esempi di motivi sono:
- foglietto beta-alfa elica-foglietto beta
- elica-loop-elica
- labirinto beta
- chiave beta
Nella struttura terziaria parti anche molto distanti fra loro nella sequenza amminoacidica possono trovarsi vicine, dato che la catena continua a ripiegarsi su se stessa. I legami che stabilizzano la struttura terziaria sono tutte le tipologie di legami deboli (van der waals, ponti disolfuro, legami a H). Si formano delle tasche idrofobiche dovute ai ripiegamenti della struttura.

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15
Q

In cosa consiste il processo di denaturazione?

A

È il processo di srotolamento dalla forma nativa della proteina attiva biologicamente fino ad arrivare alla forma random coil, cioè la catena polipeptidica come la si vede quando fuoriesce dal ribosoma e non ha attività biologica. Quindi è il processo inverso del folding. Avviene con degli agenti denaturanti e consiste nella rottura dei legami deboli dei ponti disolfuro, non vengono rotti i legami peptidici. Viene fatto per capire come una proteina andrà a ripiegarsi, perché mentre il processo di folding è velocissimo, il processo di rinaturazione è più lento e può essere studiato meglio.

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16
Q

Perché nella denaturazione non si rompono i legami peptidici?

A

Perchè sono legami covalenti più forti e per romperli serve mettere la proteina in una soluzione fortemente acida, come per esempio una soluzione 6M di HCl, ad alte temperature e alte pressioni per diverso tempo, questa è chiamata idrolisi acida delle proteine. Quindi per idrolizzare legami peptidici servono condizioni drastiche. Dalla idrolisi acida si ottiene una miscela di singoli amminoacidi.

17
Q

Cos’è il folding?

A

È il ripiegamento corretto delle proteine affinché esse raggiungano la loro forma nativa e siano attive biologicamente. Lo stato nativo è lo stato a energia minore e più stabile. Il ripiegamento avviene grazie ai legami deboli, inoltre si formano delle tasche idrofobiche perché la proteina si ripiega in un ambiente acquoso e queste strutture vengono mantenute all’interno della proteina protette dal solvente.

18
Q

Quali amminoacidi si troveranno all’intero o all’esterno di una proteina?

A

Gli aa polari carichi positivamente o negativamente si trovano generalmente all’esterno della proteina perché possono interagire con il solvente. Mentre all’interno troveremo più spesso aa non polari che rimarranno protetti nel core della proteina. Alcuni aa si trovano con la stessa frequenza sia dentro che fuori dalla proteina, o perché hanno una duplice natura oppure perché sono molto piccoli e poco ingombranti.

19
Q

Come fa una proteina ad avvolgersi?

A

Sono le interazioni idrofobiche tra aa che innescano il ripiegamento della proteina. Man mano che la proteina si ripiega l’energia diventa via via minore, partendo dalla proteina unfolded che aveva un’energia molto elevata. Questo perché ad ogni ripiegamento il numero di interazioni possibili diminuisce. Gli stati intermedi sono le varie fasi che la proteina deve seguire per raggiungere la propria forma nativa e sono proprio essi a guidare il ripiegamento. Gli amminoacidi non polari della catena polipeptidica interagiscono e provocano il COLLASSO IDROFOBICO, ovvero il ripiegamento della proteina perché non potendo reagire con il solvente polare cercano di rimanere nascosti all’interno della proteina. Si crea quindi un CENTRO DI NUCLEAZIONE intorno a questi aa e tutto il ripiegamento segue in maniera corretta.

20
Q

Cos’è lo stato misfolded?

A

Le proteine misfolded sono quelle che non raggiungono il loro stato nativo e quindi sono mal funzionanti e instabili. Può essere dovuto a mutazioni alla sequenza amminoacidica oppure alla formazione di un MOLTEN GLOBULE, cioè uno stato intermedio di ripiegamento ricco di struttura secondaria e povero di struttura terziaria che non fa proseguire il ripiegamento.

21
Q

La reazione di ripiegamento è spontanea, da cosa è dovuto ciò?

A

Quando una proteina si riordina passa da una forma disordinata ad una ordinata, quindi l’entropia diminuisce, riflettendosi in maniera negativa rispetto a delta G, cioè l’energia libera. Ci verrebbe da pensare che allora il delta G debba essere positivo e la reazione non dovrebbe essere spontanea, ma invece c’è un bilanciamento compensato dal delta H favorevole, quindi negativo, dovuto alle interazioni idrofobiche tra le catene laterali. Ecco che l’effetto idrofobico compensa e rende la somma delle componenti, cioè delta G. globalmente negativa, quindi il processo è spontaneo.

22
Q

Cosa ha capito Anfinsen riguardo le proteine?

A

Egli ha compreso che è la struttura primaria a guidare il ripiegamento corretto delle proteine, perché la sequenza amminoacidica contiene le informazioni per il folding. Una specifica sequenza porta a uno specifico ripiegamento. Per affermare questo Anfinsen fece un esperimento con una ribonucleasi. Trattò la proteina con urea 8M (agente denaturante) che rompe i legami deboli. Successivamente riduce la proteina con mercaptoetanolo che rompe i ponti disolfuro. Poi tolse entrambi i reagenti e notò che la proteina riassumeva spontaneamente la sua conformazione nativa. Capì quindi che in condizioni fisiologiche una proteina si ripiega spontaneamente perché le informazioni per il corretto ripiegamento giacciono nella struttura primaria, l’unica a non essere stata intaccata.

23
Q

Cos’è il paradosso di Levinthal?

A

Se una proteina dovesse provare tutte le conformazioni possibili che può assumere durante il ripiegamento, questo sarebbe un processo con un tempo maggiore dell’età dell’universo. Chiaramente tempistiche non compatibili con la vita. Invece vediamo che il processo di ripiegamento è velocissimo in vivo e quindi capiamo che la proteina assume direttamente le conformazione più stabile durante il folding. Ciò accade perché è un processo gerarchico e cooperativo.

24
Q

Quali sono i principali agenti denaturanti?

A

1) calore: aumentano le oscillazioni degli atomi (moti browniani) per cui si rompono i legami
2) pH estremi: a pH=1 per esempio, tutti i gruppi protonabili si protonano e quindi le interazioni elettrostatiche non ci sono più; viceversa a pH=13 tutti i gruppi si deprotonano e quindi i legami a H si rompono
3) elevate concentrazioni saline
4) agenti caotropici come urea, guanidina idrocloruro
5) miscele di solventi organici come alcool, acetone che interferiscono con i legami a H in una proteina

25
Q

Cosa sono gli chaperoni molecolari?

A

Sono piccole proteine che aiutano il processo di ripiegamento delle proteine più grandi. Si legano a proteine parzialmente ripiegate con lo scopo di evitare ripiegamenti sbagliati che potrebbero portare a aggregazioni e gravi conseguenze. Durante le condizioni di stress della cellula questi chaperoni vengono prodotti in maggiore quantità rispetto al normale. Sono fondamentali per il ripiegamento di proteine multidominio grandi. Necessitano energia che ricavano dall’ idrolisi dell’ATP per legare e rilasciare i polipeptidi. Dopo che queste proteine hanno svolto il loro lavoro vengono eliminate.

26
Q

Cosa sono le “Heat Shock Proteins” (HSPs)?

A

Sono una classe di chaperoni molecolari prodotti in condizioni di stress ambientale, come ad esempio lo shock termico. Quando ci sono alte temperature sono necessarie quantità maggiori di chaperoni perché le proteine tenderebbero a denaturare in queste condizioni.

27
Q

Quali sono dei meccanismi di correzione se una proteina non si ripiega nel modo corretto?

A

1) proteasoma: sistema multi enzimatico in grado di riconoscere una proteina anomala o invecchiata, la segna con l’ubiquitina (piccola proteina regolatoria che si lega covalentemente come marker) e la direziona verso questa struttura, la quale idrolizza i legami peptidici e recupera così gli amminoacidi.
2) autofagia: la cellula stessa segue dei processi di controllo qualità prima di giungere all’apoptosi (morte cellulare autoindotta).
3) apoptosi: morte cellulare indotta, suicidio cellulare

Ci sono patologie dovute a mutazioni conformazionali che talvolta sfuggono a questi controlli.

28
Q

Cosa sono e da cosa sono causate le malattie conformazionali?

A

Sono malattie causate proteine parzialmente denaturate che non riescono ad essere indirizzate verso un sistema di salvataggio o eliminazione. Queste proteine sbagliate aggregano e formano delle fibre insolubili chiamate FIBRE AMILOIDI che si depositano fuori dalla cellula. Il problema è che quando ci si rende conto che ci sono questi aggregati extracellulari vuol dire che la malattia è già in atto, è troppo tardi ormai. La fibra amiloide è molto stabile. Il processo di formazione di questa fibra è asintomatico, quindi difficile da bloccare.
Le malattie conformazionali principali sono:
- Alzheimer
- Amiloidosi viscerale familiare
- Artropatia da emodialisi
- Amiloidosi renale ereditaria
- Malattie prioniche

29
Q

Cos’è la proteina prionica?

A

È una proteina che ad un certo punto cambia struttura senza un motivo preciso, alcune parti mutano, per esempio diventano ricche di strutture beta. Ha la caratteristica di infettare, ovvero fa cambiare conformazione anche alle proteine normali che le stanno intorno, innescando una reazione a catena che porta a una polimerizzazione di fibra ricca di filamenti beta molt resistenti. Questa fibra si chiama amiloide.
Un esempio eclatante di patologia causata da questa proteina prionica è il “morbo della mucca pazza” che nell’uomo prende il nome di “malattia di Creutzfeldt-Jacob”. Colpisce il sistema nervoso, è fatale.

30
Q

Cosa sono le fibre beta?

A

Sono lunghi filamenti stabilizzati da moltissimi legami a idrogeno. Una proteina mal ripiegata va a legarsi a queste fibre beta, innescando un processo di formazione di fibre amiloidi che si depositano fuori dalla cellula. Ciò che è veramente tossico è la fibra solubile che inizialmente si trova dentro la cellula, le fibre che aggregano e si depositano extracellularmente è solo una conseguenza.

31
Q

Quali sono le caratteristiche delle fibre amiloidi?

A
  • ricche di strutture beta ortogonali all’asse
  • fibre molto resistenti, praticamente indistruttibili in condizioni fisiologiche
  • proteine con fibre amiloidi sono più instabili
  • trasformazione di altre proteine in forma nativa
  • formazione di nuclei attorno a cui si sviluppa la fibra che cresce poi rapidamente
32
Q

Parla della struttura quaternaria

A

La struttura quaternaria si ha quando c’è l’unione di più subunità proteiche che possono essere uguali modimeri) oppure diverse (eterodimeri). Questa struttura è stabilizzata da tutti i tipi di legami deboli, come la struttura terziaria, ma anche da RELAZIONI DI SIMMETRIA.
Le subunità possono essere chiamate per esempio alfa e beta, ma non c’è nulla a che vedere con le alfa eliche e i foglietti beta.
Alcuni esempi di struttura quaternaria sono:
- emoglobina
- enzima Triptofano sintasi
- Gro-El
- alcol deidrogenasi

33
Q

Come si può predire la struttura tridimensionale di una proteina?

A

Le proteine vengono classificate in famiglie secondo le loro caratteristiche. È possibile prevedere a quale famiglia apparterrà una proteina prendendo la sequenza amminoacidica e cercando in una banca dati delle sequenze simili già note.
Se non esistono queste analogie di sequenza, si possono fare dei confronti con dei motivi di ripiegamento, per poi fare delle previsioni sulla struttura tridimensionale.
Inoltre con il sistema “Systems Biology” si vanno a studiare le interazioni tra proteine, le quali possono formare i complessi multiproteici.

34
Q

Qual è la differenza tra denaturazione e idrolisi acida delle proteine?

A
  • idrolisi acida = rottura legami peptidici arrivo a pool di amminoacidi
  • denaturazione = rottura legami deboli e arrivo a struttura primaria