AMMINOACIDI Flashcards

1
Q

Parla della struttura degli amminoacidi.

A

Quelli di rilevanza biologica per noi sono 20 e sono tutti L amminoacidi, presentano tutti un enantiomero (in quanto sono molecole chirali) tranne la glicina che è l’amminoacido più semplice e achirale: come catena laterale ha un H. Il carbonio centrale ha 4 sotituenti: un H, un gruppo COOH, un gruppo NH2 e una catena laterale che da il nome e le caratteristiche all’amminoacido.

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2
Q

Come mai il gruppo amminico è protonato e il gruppo carbossilico è deprotonato?

A

Perché dobbiamo tener conto che le molecole vanno considerate a pH fisiologico, cioè 7,4 circa, e quindi i gruppi dissociabili si dissociano e i gruppi protonabili si protonano. Questo vuol dire che a pH fisiologico il gruppo carbossilico sarà COO- perché ha un pKa pari a 2 (come abbiamo detto prima le specie a pKa < si deprotonano) e il gruppo amminico sarà NH3+ perché ha un pKa pari a 9 (pKa > si protonano).

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3
Q

Sulla base di cosa si distinguono gli amminoacidi?

A

Sulla base della CATENA LATERALE.
Tutti gli amminoacidi sono comunque polari, perché contengono un gruppo carbossilico e un gruppo amminico, però per classificarli si guarda la catena laterale e si possono dividere in due grandi gruppi: amminoacidi apolari, che possono essere alifatici (catene laterali idrocarburiche ramificate) e aromatici (catene laterali aromatiche, anello) e l’altro gruppo sono gli amminoacidi polari, carichi positivamente, negativamente o neutri.

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4
Q

Quali sono gli amminoacidi apolari alifatici?

A

1) Glicina: più piccolo, achirale, ruolo strutturale
2) Alanina: catena laterale è un metile
3) Leucina
4) Isoleucina
5) Valina
6) Metionina: ha una catena laterale contenente zolfo, cioè un tioestere (R-S-R), aa con cui iniziano tutte le proteine. Nello zolfo della catena laterale sono presenti due doppietti elettronici che conferiscono una caratteristica leggermente polare, poiché può comportarsi da nucelofilo o base di Lewis. AA con caratteristiche miste.
7) Prolina: ha caratteristiche sia alifatiche e quindi apolari che polari. Borderline.

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5
Q

Quali sono gli amminoacidi apolari aromatici?

A

1) Fenilalanina: catena laterale anello benzenico (fenile).
2) Tirosina: gruppo OH in para nell’anello benzenico della fenilalanina (fenolo), è aromatico ma ha anche carattere polare. Derivati della Tirosina: DOPA, DOPAMINA, NORADRENALINA, ADRENALINA.
3) Triptofano: sostituzione di un idrogeno dell’ Alanina con anello indolico che si lega tramite un anello pirrolico alla struttura centrale.

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6
Q

Quali sono gli amminoacidi polari a catena neutra?

A

Neutro vuol dire che a pH fisiologico la catena laterale non è carica.
1) Prolina: la catena laterale si richiude sull’azoto amminico (amminoacido ciclico con distorsioni). è polare perché il gruppo amminico fa parte della catena laterale, ma può essere considerato anche non polare alifatico perché la catena laterale è idrocarburica idrofobica a tre atomi di carbonio. Quando la prolina forma legame peptidico nella catena polipeptidica perde tutti gli atomi di idrogeno e quindi non potrà più fare legami a idrogeno. Ha un ruolo importante dal punto di vista conformazionale in quanto genera INGOMBRO STERICO.
2) Serina: Alanina + OH
3) Treonina: gruppo OH nella catena laterale, sostituzione di un idrogeno della serina con un CH3
4) Cisteina: contiene zolfo nel gruppo -SH, infatti può instaurare ponti disolfuro
5) Asparagina: ha legame amidico perché si sostituisce un idrogeno dell’ Alanina con un gruppo amidico, è l’ammina dell’aspartato
6) Glutammina: presenta anch’essa un gruppo ammidico, è l’ammina del glutammato ed è il trasportatore dei gruppi amminici dai tessuti extra epatici verso il fegato.

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7
Q

Quali sono gli amminoacidi polari a catena negativa?

A

Gli amminoacidi carichi negativamente portano un gruppo deprotonato e quindi si chiamano amminoacidi acidi.
1) aspartato: catena laterale CH2 e gruppo COO-, a pH fisiologico l’acido aspartico si trova sotto forma di aspartato, cioè la base coniugata
2) glutammato: catena laterale CH2CH2 e gruppo COO-

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8
Q

Quali sono gli amminoacidi polari carichi positivamente?

A

Essendo carichi positivamente avranno nella loro catena laterale ammine o derivati.
1) Lisina: catena laterale CH2CH2CH2CH2-NH+
2) Arginina: catena lunga con carica positiva con gruppo guanidinico
3) Istidina: catena laterale con anello imidazolico (aromatico) che ha pKa intorno a 7 quindi a pH fisiologico abbiamo sia la forma protonata che deprotonata

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9
Q

Come si può capire se un amminoacido è idrofilico o idrofobico?

A

Se misuriamo il deltaG del trasferimento in acqua vediamo che più è negativo il valore più l’amminoacido è idrofilico, mentre più è positivo il valore più l’amminoacido è idrofobico.
Gli amminoacidi con catena laterale carica saranno più idrofilici, mentre quelli con catene ramificate e lunghe saranno idrofobici.

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10
Q

Quali sono i valori di pKa dei gruppi amminico e carbossilico? E da cosa sono influenzati?

A

Gruppo amminico= pKa circa 9
L’intervallo di pKa dei gruppi amminici viene influenzato dagli altri gruppi di atomi a cui è legato e risentirà più o meno del grado di repulsione o attrazione degli elettroni.
Gruppo carbossilico= pKa circa 2

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11
Q

Cos’è il pKa?

A

Valore che definisce quanto un acido si dissocia in soluzione acquosa. Più basso è il valore, più l’acido è forte. Viceversa più alto è il valore della pKa, più l’acido è debole.

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12
Q

Quali sono gli amminoacidi solitamente più presenti all’INTERNO delle proteine?

A

Valina, isoleucina, Leucina e Alanina hanno catene laterali idrocarburiche più o meno ramificate che sono quindi apolari e meno solubili in acqua (ricordiamo che TUTTI gli amminoacidi sono polari e quindi solubili, ma questi hanno più problemi), ciò vuol dire che staranno all’interno della proteina per minimizzare le interazioni con H2O. Potrebbero creare ingombro sterico e problemi conformazionali. Tendono ad unirsi tra di loro a formare CLUSTERS IDROFOBICI.
Altri amminoacidi che stanno nel core idrofobico delle proteine sono fenilalanina, Tirosina e Triptofano che hanno catene laterali aromatiche (cicliche) planari che non possono essere piegati e sono ingombranti.

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13
Q

Cosa sono e come si formano i ponti disolfuro?

A

Due residui di cisteina vicini in condizioni di ossidazione, cioè con reagenti ossidanti, possono creare un legame covalente S-S chiamato ponte disolfuro, il quale è l’unico legame covalente che stabilizza le proteine. Infatti trovare tanti ponti disolfuro è sintomo di stress ossidativo e invecchiamento. La reazione di formazione dei ponti disolfuro è reversibile quando ti ritorna in un ambiente riducente.

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14
Q

Cosa sono e quali sono le principali modifiche post traduzionali?

A

Le modifiche post traduzionali avvengono nel REL e sono le aggiunte di determinati gruppi chimici agli amminoacidi. Molte patologie sono causate da queste modifiche che alterano la funzionalità delle proteine.
Le principali sono:
- idrossilazione (aggiunta -OH)
- metilazione (aggiunta -CH3)
- fosforilazione (aggiunta gruppi fosfato) e formazione legame fosfodiestere (bassa energia, stabilità)
- carbossilazione (aggiunta -COO-)
- acetilazione
- aggiunta gruppi formilici
- acilazione (aggiunta gruppi acilici) cioè aggiunta catena lipidica

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15
Q

Quali sono i derivati degli amminoacidi con interesse metabolico?

A

1) GABA (acido gamma amminobutirrico): derivato del glutammato che subisce una decarbossilazione della catena laterale. È un neurotrasmettitore inibitore molto importante.
2) ISTAMINA: derivato dell’istidina che viene decarbossilata. Modulatore negli shock istaminici, antistaminici.
3) DOPAMINA: derivato della fenilalanina che viene prima idrossilata a Tirosina che a sua volta viene idrossilata e si forma la DIIDROSSIFENILALANINA. Il carbonio alfa viene poi decarbossilato. Con ulteriori modifiche si possono formare ADRENALINA e NORADRENALINA. Risposte eccitatorie.
4) SEROTONINA: derivato del Triptofano, più precisamente il 5-idrossitriptofano. Neurotrasmettitore.
5) TIROXINA: deriva dalla tirosina legata a iodio. Importante per i metabolismi tiroidei regolati dal TSH.
6) CITRULLINA
7) ORNITINA
8) OMOCISTEINA
10) S-ADENOSILMETIONINA

Ci sono poi dei piccolissimi derivati di amminoacidi che sono degli analgesici naturali endogeni che concorrono a rendere indolori alcuni movimenti delle articolazioni che si sfregano:
1) leu-encefalina
2) met-encefalina

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16
Q

Parla del glutatione

A

Il glutatione (GSH) è un tripeptide che contribuisce a mantenere il cito solo ridotto, entra in gioco nei momenti di stress ossidativo accettando ossigeno o in generale l’agente ossidante e trasformandosi nella sua forma ossidata. È un noto agente riducente. Misurandone la quantità si può capire lo stato redox della cellula. Il GSSG è la forma ossidata, cioè si forma un ponte disolfuro tra due GSH che perdono l’idrogeno.

17
Q

Cosa significa “ionizzazione di un amminoacido”?

A

Gli amminoacidi a seconda del pH possono protonarsi o deprotonarsi. All’abbassare del pH si avrà la forma cationica, cioè si protona e avrà carica netta positiva; all’aumentare del pH si avrà la forma anionica, cioè si deprotonata il gruppo amminico (carica netta aa -1). A pH fisiologico (circa 7) avremo la forma ZWITTERIONICA cioè la forma neutra con carica netta pari a zero. Questo perché c’è sia una carica positiva che una negativa che si annullano.

18
Q

Cos’è il punto isoelettrico?

A

Valore di pH a cui corrisponde la forma zwitterionica dell’aa, cioè con carica netta uguale a zero. L’equazione che segue è:
Punto iso= (pKa + pKa2) / 2

19
Q

Scrivi la formula della cisteina a pH fisiologico, sapendo che pKa gruppo amminico è circa 9, il pKa del gruppo carbossilico è circa 2 e il pKa del gruppo sulfidrilico è intorno a 8.

A
20
Q

Se ci spostiamo a pH =1 cosa succede alla cisteina? Scrivi la formula.

A
21
Q

Se ci spostiamo a pH=12 cosa succede alla cisteina? Scrivi la formula.

A
22
Q

Qual è la carica netta della cisteina a pH 1 a pH 12 e a pH fisiologico?

A
23
Q

Come si chiama la catena laterale dell’istidina e quali proprietà ha?

A

L’istidina è un amminoacido il cui gruppo laterale reca un anello imidazolico. L’anello imidazolico dell’istidina ha un pKa di 6.0: ciò fa sì che piccole variazioni di pH nell’ambiente cellulare, che è in genere attorno a valori di pH neutri, possano cambiare il segno della sua ionizzazione. Per questa ragione, il residuo dell’istidina è di fondamentale importanza nelle proteine, e compare nei siti in cui può coordinare ioni metallici o i substrati su cui va a esercitare la sua attività enzimatica.

A pH minore di 6, l’anello imidazolico è perlopiù protonato. Quando è protonato, l’anello imidazolico ha due legami NH e ha una carica positiva; questa carica è equamente distribuita tra i due azoti e può essere rappresentata con due strutture di risonanza ugualmente importanti. Nel momento in cui il pH aumenta oltre 6, uno dei protoni viene perso. Il protone rimanente dell’anello imidazolico, ora neutro, può risiedere su entrambi gli azoti, dando origine a quelli che sono noti come tautomeri.
L’anello imidazolico ha due atomi di azoto con differenti proprietà; uno (quello che ha legato a sé un atomo di idrogeno) condivide il suo doppietto di elettroni nell’anello aromatico ed è quindi lievemente acido, l’altro invece condivide nell’anello aromatico un solo elettrone lasciando il suo doppietto di elettroni disponibile ed è quindi basico.

La catena laterale imidazolica dell’istidina è un ligando coordinante comune nelle metalloproteine ed è una parte dei siti catalitici in alcuni enzimi. Ha la capacità di passare da stati protonati a non protonati, che consente all’istidina di partecipare alla catalisi acido-base.