Procedimento sommario di cognizione (PSDC) Flashcards
Quando è stato introdotto il PSDC e con quale ratio?
Il PSDC è stato introdotto nel nostro ordinamento con la riforma della L. N. 69/2009.
La ratio è quella di mettere a disposizione dell’attore un procedimento più snello e semplificato rispetto a quello ordinario per le controversie meno complesse, ma che allo stesso tempo conducesse ad un provvedimento (ordinanza) idoneo ad acquisire l’autorità di cosa giudicata.
L’ambito di applicazione del PSDC è limitato ad alcune materie?
Tendenzialmente no, il PSDC è liberamente utilizzabile dall’attore per qualunque tipo di domanda, purché si tratti di “cause in cui il tribunale giudica in composizione monocratica” (702bis co 1) e, dunque, con l’esclusione delle cause contemplate dall’art. 50bis e di quelle assegnate alla competenza del GdP.
Il D.lgs. 150/2011 ha inoltre previsto che tale disciplina trovi applicazione ex lege in determinate materie: controversie in materia di liquidazione di onorari e diritti di avvocato, di discriminazione, opposizione alla stima nelle espropriazioni per pubblica utilità.
Il PSDC è un procedimento a cognizione ordinaria/piena o sommaria?
Il PSDC, nonostante il nome, è un processo a cognizione piena, e si pone accanto al rito ordinario e al rito del lavoro. Questo perché, al contrario dei riti sommari: (i) vi è il contraddittorio tra le parti; (ii) il giudice giudica in maniera piena con prove fornite da entrambe le parti; e (iii) non è possibile che il provvedimento del giudice si fondi esclusivamente su un comportamento omissivo di controparte. L’aggettivo “sommario” indica, nel caso del PSDC, la snellezza del procedimento.
Come si propone il PSDC?
Con ricorso ex 702bis, contenente tutti gli elementi di un atto di citazione.
Cosa accade dopo il deposito (telematico) del ricorso ex 702bis?
Il cancelliere forma il fascicolo, d’ufficio e lo presenta al presidente del Tribunale, che designa il magistrato che tratterà il procedimento. Questi fissa con decreto l’udienza di comparizione ed assegna contestualmente il termine per la costituzione del convenuto che deve avvenire non oltre 10 giorni prima dell’udienza.
Il PSDC contiene una citazione a udienza fissa?
No, perché è il giudice a disporre la data di citazione del convenuto e il termine entro cui il convenuto deve costituirsi.
Chi si occupa della notificazione del ricorso? Con quali termini?
L’attore notifica il ricorso con il decreto di fissazione dell’udienza in calce, almeno 30 giorni prima del termine della costituzione del convenuto (ossia 40 giorni prima dell’udienza).
Ci sono disposizioni particolari per quanto riguarda la comparsa di costituzione e risposta del convenuto?
No, sia l’atto che la costituzione del convenuto sono uguali al processo ordinario. Uguali sono anche le decadenze.
Nel PSDC, il giudice in prima udienza deve fare due verifiche preliminari proprie di questa tipologia di procedimento. Quali?
Ex 702ter, il giudice deve verificare che sussistano i presupposti specifici cui è subordinata l’utilizzazione del PSDC, ossia si accerta che non si tratti di una causa di competenza del tribunale in composizione collegiale oppure assoggettata ad un diverso rito speciale (lavoro). In queste ipotesi, dichiara il procedimento inammissibile con ordinanza non impugnabile.
In secondo luogo, deve verificare se le difese delle parti (numero e complessità delle domande) richiedono una “istruzione non sommaria”. Se ritiene, deve allora mutare il rito e fissare l’udienza ex 183.
Una volta fatte le verifiche preliminari ed andate a buon fine, come si svolge il procedimento?
Se il giudice ritiene che ci siano i presupposti per una istruzione sommaria, “il giudice, sentite le parti, omessa ogni formalità non essenziale al contraddittorio, procede nel modo che ritiene più opportuno agli atti di istruzione rilevanti in relazione all’oggetto del provvedimento richiesto e provvede con ordinanza all’accoglimento o al rigetto delle domande”
In quale altro articolo del codice abbiamo questa esatta formulazione come il 702ter “il giudice, sentite le parti, omessa ogni formalità non essenziale al contraddittorio, procede nel modo che ritiene più opportuno agli atti di istruzione rilevanti in relazione all’oggetto del provvedimento richiesto e provvede con ordinanza all’accoglimento o al rigetto delle domande”?
Art. 669sexies in tema di procedimento cautelare uniforme.
Quindi in pratica, cosa manca al PSDC che invece c’è nel procedimento ordinario?
Il PSDC è più snello perché manca la necessaria concessione dei termini, l’udienza 184, l’udienza di p.c. Il giudice, quindi, può definire la causa in qualunque momento.
Come provvede il giudice nel PSDC?
Con ordinanza ex 702quater.
L’ordinanza ex 702quater è assimilabile ad una sentenza definitiva?
Si, in quanto: (i) provvede sulle spese ex 91; (ii) è provvisoriamente esecutiva (702 ter co 6); (iii) è titolo per l’iscrizione di ipoteca e la trascrizione nei registri immobiliari (702ter co 6); (iv) è idonea a produrre gli effetti del 2909.
Come si impugna l’ordinanza ex 702ter?
Con appello entro 30 giorni, ex 702quater.
