Procedimento di convalida di licenza o sfratto Flashcards
Da quali norme è regolato il procedimento di convalida di licenza o sfratto (PCLS) e a cosa serve?
Il PCLS è disciplinato dagli artt. 657ss e offre al locatore, che intenda agire per conseguire il rilascio dell’immobile, una possibile “scorciatoia” rispetto al processo ordinario. In esso, infatti, il locatore può sperare di ottenere in maniera rapida un titolo esecutivo per il rilascio, qualora il conduttore non contrasti la domanda di rilascio o vi opponga eccezioni non supportate da prova scritta,
Per che cosa si differenzia con il PPI?
Il procedimento non è inaudita altera parte e si introduce con una citazione. Se il convenuto omette di comparire alla prima udienza o non si oppone, il giudice pronuncia ordinanza non impugnabile equivalente ad una condanna. Oppure, se il conduttore compare e si oppone, il giudizio continua nelle forme del rito locatizio, tuttavia il giudice può emettere ordinanza di rilascio con riserva di eccezioni.
Quali sono le due ipotesi in cui è esperibile il PCLS?
- Rilascio per finita locazione (657)
2. Sfratto per morosità (658)
Cosa prevede, in particolare, l’ipotesi di cui al 657 co 1?
Il locatore può agire non soltanto per intimare al conduttore lo sfratto, allorché il contratto sia già scaduto, ma pure in via preventiva prima ancora della scadenza del contratto, chiedendo un provvedimento di condanna in futuro: il locatore può cumulare sia la licenza (ossia l’atto che evita che il contratto si rinnovi) sia la citazione per la convalida dell’intimazione.
Cosa può chiedere il locatore nel caso di sfratto per morosità?
Può chiedere che il giudice pronunci una separata ingiunzione per il pagamento dei canoni scaduti (666).
Qual è il giudice competente?
661 e 21 co 1 - Quando si intima la licenza o lo sfratto, la citazione a comparire deve farsi inderogabilmente davanti al tribunale (1) del luogo in cui si trova la cosa locata
Quali peculiarità presenta l’atto di citazione?
660 - Forma dell’intimazione
- co 3: deve contenere, con l’invito a comparire nell’udienza indicata, l’avvertimento che se non comparisce o, comparendo, non si oppone, il giudice convalida la licenza o lo sfratto ai sensi dell’articolo 663.
- co 4: tra il giorno della notificazione dell’intimazione e quello dell’udienza debbono intercorrere termini liberi non minori di VENTI giorni.
Quali peculiarità presenta la costituzione delle parti?
- 660 co 5: “entrambe le parti possono costituirsi direttamente in udienza.”
- 660 co 6: “ai fini dell’opposizione e del compimento delle attività previste negli articoli da 663 a 666, è sufficiente la comparizione personale dell’intimato.”
Quali sono i possibili esiti del procedimento?
- Mancata comparizione del locatore = il processo si estingue in rito (662);
- Mancata comparizione/opposizione del conduttore = il giudice convalida la licenza o lo sfratto con ordinanza in calce alla citazione (663); eventualmente pronuncia ingiunzione (664);
- Opposizione del conduttore: mutamento del rito in rito del lavoro/locatizio (667).\
Cosa può fare il giudice prima di mutare il rito?
- Se l’intimato per sfratto per morosità nega la propria morosità solo in parte, il giudice pronuncia una sorta di 186bis (666).
- Se l’intimato si oppone con eccezioni non fondate su prova scritta, il giudice su istanza del locatore e purché non sussistano gravi motivi in contrario, può pronunciare ordinanza non impugnabile di rilascio, con riserva di eccezioni del convenuto, immediatamente esecutiva (659).
Si può fare opposizione tardiva?
Si, nei limiti del 668 - Se l’intimazione di licenza o di sfratto è stata convalidata in assenza dell’intimato, questi può farvi opposizione provando di non averne avuto tempestiva conoscenza per irregolarità della notificazione o per caso fortuito o forza maggiore.
Se sono decorsi dieci giorni dall’esecuzione, l’opposizione non è più ammessa, e la cauzione, prestata a norma dell’articolo 663 secondo comma, è liberata.
L’opposizione si propone davanti al tribunale nelle forme prescritte per l’opposizione al decreto d’ingiunzione, in quanto applicabili.
L’opposizione non sospende il processo esecutivo, ma il giudice, con ordinanza non impugnabile, può disporne la sospensione per gravi motivi, imponendo, quando lo ritiene opportuno, una cauzione all’opponente.