Il processo ordinario di cognizione Flashcards
Cosa sono mediazione e negoziazione assistita?
Sono strumenti di risoluzione stragiudiziale delle controversie, concepiti come mezzi deflattivi del contenzioso e, talvolta, come condizioni di procedibilità per il processo ordinario.
Come “funziona” la mediazione?
- La parte che intende accedere alla mediazione deposita una istanza presso uno degli organismi abilitati, iscritti in apposito registro del Ministero della giustizia, nel luogo territorialmente competente per la controversia.
- Senza particolari formalità, avviene la comunicazione all’altra parte e la fissazione del primo incontro.
- Il procedimento non può durare più di 3 mesi e gli esiti dello stesso sono consacrati in un processo verbale.
Cosa è previsto per incentivare la presenza delle parti?
Se taluna delle parti non partecipa senza giustificato motivo al procedimento tale comportamento consente al giudice di desumere argomenti di prova (116) in suo danno.
Se la proposta del mediatore è ingiustificatamente rifiutata dalle parti, quali conseguenze possono esserci? Dove troviamo una regola simile?
Se la parte che ingiustificatamente rifiuta la proposta riceve un provvedimento definitivo dal giudice che corrisponde interamente al contenuto della proposta rifiutata, quest’ultima potrà essere condannata alle spese di tutto il procedimento nonché al versamento all’entrata del bilancio dello Stato di un’ulteriore somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto (art. 13 d.lgs. 28/2010).
La stessa regola vale per il rifiuto ingiustificato della proposta di mediazione da parte del giudice (91).
Quali sono le materie in cui la mediazione è obbligatoria? L’obbligo vale per tutti i procedimenti o solo per quello ordinario?
Condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari.
Tendenzialmente vale solo per quello ordinario: nei procedimenti bifasici (PPI, PCLS, possessori) l’obbligo scatta con l’introduzione del giudizio di merito.
Cosa comporta il mancato esperimento della mediazione nei casi in cui è obbligatoria?
Significa che l’eventuale mancanza non preclude la proposizione della domanda stessa, ma impedisce al processo di proseguire finché la mediazione non è instaurata.
Come funziona l’eccezione di mancato esperimento?
L’eventuale improcedibilità può essere eccepita dal convenuto o rilevata dal giudice d’ufficio “non oltre la prima udienza”. In tal caso il giudice assegna alle parti il termine di 15 giorni per la presentazione della domanda di mediazione e rinvia la causa ad un’udienza successiva alla scadenza del termine (dopo 3 mesi).
Cos’è la mediazione obbligatoria per ordine del giudice?
Si tratta della previsione (5 co 2 dlgs 28/2010) per cui il giudice, valutata la natura della causa, lo stato dell’istruzione e il comportamento delle parti può ORDINARE alle parti di procedere alla mediazione, che in questi casi diviene condizione di procedibilità.
Cosa è la negoziazione assistita?
Si tratta di un accordo mediante il quale le parti convengono di cooperare in buona fede e lealtà per risolvere in via amichevole la controversia con l’assistenza di uno o più avvocati.
Come funziona la negoziazione assistita?
La disciplina prevede tre passaggi:
- Invito a stipulare la convenzione rivolto da una parte all’altra;
- Convenzione di negoziazione redatta in forma scritta;
- Accordo all’esito della procedura.
Quali sono i casi di negoziazione obbligatoria?
Risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti, nonché, al di fuori dei casi di mediazione obbligatoria, per tutte le domande di pagamento a qualsiasi titolo di somme non superiori a Euro 50.000,00.
Cosa succede in caso di mancato esperimento della negoziazione obbligatoria?
L’improcedibilità può essere eccepita dal convenuto o rilevata dal giudice d’ufficio non oltre la prima udienza. Il giudice assegna alle parti il termine di 15 giorni per la comunicazione del relativo invito e rinvia la causa ad una udienza successiva (circa 4 mesi dopo).
Quali sono gli effetti sostanziali e processuali della domanda?
Tra gli effetti processuali: (i) determinazione della competenza e della giurisdizione; (ii) impedimento di eventuali decadenze processuali (325, 641).
Tra gli effetti sostanziali: (i) interruzione della prescrizione (effetto conservativo); (ii) dal giorno della domanda si applica il maggior saggio degli interessi legali e gli interessi scaduti producono a loro volta interessi (1283-1284).
Da dove capiamo quali sono gli elementi indispensabili di un atto di citazione?
Dall’art. 164 relativo alla nullità dell’atto di citazione “La citazione è nulla se è omesso o risulta assolutamente incerto alcuno dei requisiti stabiliti nei numeri 1) e 2) dell’articolo 163, se manca l’indicazione della data dell’udienza di comparizione, se è stato assegnato un termine a comparire inferiore a quello stabilito dalla legge ovvero se manca l’avvertimento previsto dal numero 7) dell’articolo 163.”
Qual è il termine a comparire che deve intercorrere tra la notificazione dell’atto di citazione e la prima udienza? Può essere abbreviato?
Art. 163bis - Tra il giorno della notificazione della citazione e quello dell’udienza di comparizione debbono intercorrere termini liberi non minori di novanta giorni se il luogo della notificazione si trova in Italia e di centocinquanta giorni se si trova all’estero.
Il termine può essere abbreviato su istanza dell’attore (163bis co 2) o del convenuto (163bis co 3).
Come avviene la costituzione delle parti?
La costituzione dell’attore avviene entro 10 giorni dalla notificazione della citazione e si effettua mediante il deposito in cancelleria del fascicolo di parte (165).
La costituzione del convenuto avviene almeno 20 giorni prima dell’udienza fissata nell’atto di citazione oppure dell’udienza di prima comparizione differita a norma del 168bis co 5 (166).
Quali attività possono essere compiute, a pena di decadenza, solo nella comparsa di risposta tempestivamente depositata?
- (167 co 2) Domande riconvenzionali ed eventuali domande di accertamento incidentale;
- (167 co 2) Eccezioni processuali e di merito non rilevabili d’ufficio (in senso stretto) (e.g. incompetenza, prescrizione, compensazione).
- (167 co 3) Chiamata in causa di un terzo ex 106-269.
Cosa succede se nessuna delle parti si costituisce? E se si costituisce solo l’attore? E se si costituisce solo il convenuto?
- 171 co 1 : Se nessuna delle parti si costituisce nei termini stabiliti, si applicano le disposizioni dell’articolo 307, co 1 e 2 = il processo deve essere riassunto davanti allo stesso giudice nel termine perentorio di tre mesi, che decorre rispettivamente dalla scadenza del termine per la costituzione del convenuto a norma dell’articolo 166, o dalla data del provvedimento di cancellazione; altrimenti il processo si estingue.
- Contumacia dell’attore (290): se il convenuto ne fa richiesta, il giudice ordina che sia proseguito il giudizio e dà le disposizioni previste nell’articolo 187, altrimenti dispone che la causa sia cancellata dal ruolo e il processo si estingue.
- Contumacia del convenuto (171): salvo il caso in cui si debba rinnovare la citazione (291), il giudice dichiara la parte contumace in prima udienza.
Ci sono determinati atti che devono essere notificati anche al contumace. Quali e perchè?
Al contumace si devono notificare l’ordinanza che ammette l’interrogatorio o il giuramento, e le comparse contenenti domande nuove o riconvenzionali. Per quest’ultima c’è la stessa ratio dell’atto introduttivo. Per le prime due, la ratio è da ricercarsi nei particolari effetti di mancata risposta all’interrogatorio formale (232) o al giuramento (239).
Il contumace si può costituire?
Si, può costituirsi in ogni momento del procedimento fino all’udienza di precisazione delle conclusioni ferme restando le preclusioni (293) e salva la rimessione in termini nel caso dimostri la nullità della citazione (294).
Siamo alla prima udienza di comparizione e trattazione (183). Quali verifiche effettua il giudice?
- Regolarità del contraddittorio e citazione di tutti i litisconsorti necessari
- Nullità della citazione o della domanda riconvenzionale
- Difetti di rappresentanza, assistenza o autorizzazione
- Vizi della notificazione della citazione (291).
Quale è la differenza tra i vizi di vocatio in ius e di editio actionis dell’atto di citazione?
In entrambi i casi i vizi sono sanabili, ma con modi ed effetti diversi (164 co 2-3-4).
I vizi di vocatio in ius sono sanabili mediante la costituzione in giudizio e la sanatoria avviene ex tunc, facendo salvi gli effetti sostanziali e processuali della domanda.
I vizi di editio actionis sono sanabili mediante integrazione della domanda e l’efficacia decorre ex nunc.
Quali sono le attività che può porre in essere il giudice dopo le verifiche preliminari?Quali sono, invece, le attività delle parti?
- Interrogatorio libero e tentativo di conciliazione, con proposta transattiva (185-185bis)
- mutamento del rito (183bis)
- richiesta di chiarimenti (183 co 4)
- indicare le questioni rilevabili d’ufficio delle quali ritiene opportuna la trattazione (183 co 4)
Parti:
- Attore: proporre domande, eccezioni, chiamare in causa terzi in conseguenza alla domanda riconvenzionale di controparte (183 co 5);
- Entrambi: emendatio libelli (183 co5).
Quali sono i termini del 183?
Se richiesto, il giudice concede alle parti i seguenti termini perentori:
1) un termine di ulteriori trenta giorni per il deposito di memorie limitate alle sole precisazioni o modificazioni delle domande, delle eccezioni e delle conclusioni già proposte;
2) un termine di ulteriori trenta giorni per replicare alle domande ed eccezioni nuove, o modificate dall’altra parte, per proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande e delle eccezioni medesime e per l’indicazione dei mezzi di prova e produzioni documentali;
3) un termine di ulteriori venti giorni per le sole indicazioni di prova contraria.