Le impugnazioni Flashcards

1
Q

Che cosa sono le impugnazioni ordinarie e straordinarie?

A

Le impugnazioni sono strumenti messi a disposizione delle parti per chiedere ad un giudice diverso la rimozione di un atto ad essa pregiudizievole.

Le impugnazioni ordinarie impediscono il passaggio in giudicato della sentenza e disciplinate all’art. 324 c.p.c.

Quelle straordinarie costituiscono un rimedio contro la sentenza passata in giudicato e sono la revocazione straordinaria e l’opposizione di terzo. Si basano su fatti o diritti NUOVI

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2
Q

Quali sono i presupposti per impugnare?

A

Interesse ad impugnare: spetta alla parte soccombente, cioè la parte per la quale l’interesse può essere utile.

Legittimazione ad impugnare: spetta alla parte, al suo successore a titolo particolare, al sostituto processuale (non vale nei confronti dell’opposizione di terzo e della revocazione su istanza del p.m.)

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3
Q

Cosa riguardano gli art. 325-328 c.p.c.?

A

I TERMINI PER IMPUGNARE dopo aver notificato la sentenza:

  • 30 giorni impugnazione termine breve per: appello, revocazione e opposizione di terzo revocatoria
  • 60 giorni termine breve: per ricorso per cassazione
  • nessun termine: opposizione di terzo ordinaria, ricordo per cassazione nell’interesse della legge ex art. 363 c.p.c..

Se la notificazione non avviene l’art. 327 c.p.c. prevede il termine lungo di 6 mesi dalla pubblicazione della sentenza.

La decadenza dall’impugnazione da luogo all’inammissibilità dell’impugnazione, e la stessa non potrà più essere riproposta.

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4
Q

Che cos’è la querela nullitatis?

A

Costituisce principio affermato dalla Suprema Corte secondo cui l’inesistenza giuridica o la nullità radicale di un provvedimento avente contenuto decisorio, erroneamente emesso da un giudice carente di potere o dal contenuto abnorme, irriconoscibile come atto processuale di un determinato tipo, può essere fatta valere tempestivamente con i normali mezzi di impugnazione, ove ricorra l’interesse della parte ad una espressa rimozione dell’atto processuale viziato, nonché, in ogni tempo, mediante un’azione di accertamento negativo (actio nullitatis), ovvero con un’eccezione (exceptio nullitatis) ed altresì in sede di opposizione all’esecuzione.

La parte che dimostra di non aver avuto conoscenza del processo per nullità della citazione o della sua notificazione o per la nullità della notificazione degli atti che devono essere notificati al contumace ex art. 292 c.p.c. non soggiace al termine lungo per proporre impugnazione ordinaria. L’invalidità della sentenza può essere fatta valere senza limiti di tempo attraverso il mezzo di impugnazione (querela nullitatis).

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5
Q

Che forme può avere l’acquiescenza ex art. 329 c.p.c. ?

A

E’ la perdita del potere di impugnazione derivante dalla ACCETTAZIONE della sentenza.

espressa: è un NEGOZIO PROCESSUALE unilaterale in cui il soggetto accetta la sentenza
tacita: compimento di atti incompatibili con la volontà di impugnazione (no pagare)
parziale: la parte impugna solo alcuni capi della sentenza, quindi si farà acquiescenza nelle parti non impugnate

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6
Q

Dove va notificata l’impugnazione ex art. 330 c.p.c.?

A

Come la notifica della sentenza, la notifica dell’impugnazione va fatta presso il PROCURATORE COSTITUITO e nel domicilio eletto per il giudizio a meno che la parte con la notifica della sentenza abbia eletto altro domicilio nella circoscrizione del giudice che l’ha pronunziata.

L’impugnazione va sempre notificata alla PARTE PRESSO IL PROCURATORE essendo solo la parte la destinataria dell’impugnazione e della relativa VOCATIO IN IUS.

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7
Q

A chi si notifica la sentenza?

A

Al procuratore costituito per la parte

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8
Q

Qual è la ratio dell’art. 331 c.p.c.?

A

L’art 331 c.p.c. riguarda l’integrazione del contraddittorio in cause inscindibili.
Al fine di mantenere unitario il giudizio su cause inscindibili in fase di impugnazione al fine di evitare il formarsi di giudicato solo in relazione ad alcune cause ed impedire l’instaurarsi di diversi giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza.

La norma prevede un litisconsorzio necessario in modo da evitare giudicati contraddittori.

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9
Q

Ai sensi del 331 c.p.c. se il giudice ordina l’integrazione del contraddittorio e le parti non adempiono cosa succede?

A

L’impugnazione è dichiarata inammissibile

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10
Q

Che cosa dispone l’art. 335 c.p.c.?

A

Tutte le impugnazioni proposte separatamente contro la stessa sentenza devono essere riunite anche d’ufficio in un solo processo

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11
Q

Che cos’è l’effetto espansivo interno?

A

Riguarda il comma 1 dell’art. 336 c.p.c. in caso di riforma o cassazione parziale di una sentenza, risultano caducati anche quei capi, non espressamente impugnati, ma dipendenti da quelli riformati o cassati. Per capi si intendono quelli che pongono il nesso consequenziale con quelli impugnati.

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12
Q

Che cos’è l’impugnazione incidentale?

A

L’impugnazione incidentale innanzitutto presuppone una PLURALITA’ DI SOCCOMBENTI.
La parte soccombente propone impugnazione (impugnazione principale perhchè notificata per prima) e se l’altra parte vuole anch’essa impugnare la sentenza dovrà farlo con l’impugnazione incidentale ai sensi dell’art. 333 e 334 c.p.c. (sempre per unicità del processo).

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13
Q

Dove si inserisce l’atto di l’impugnazione incidentale?

A

Nel primo atto di difesa del giudizio di impugnazione (comparsa di risposta, controricorso): è ammissibile solo se la comparsa di risposta in cui è inserita è tempestivamente depositata (almeno 20 gg prima dell’udienza) o il contro ricorso notificato regolarmente (entro 40 gg dalla notifica del ricorso)

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14
Q

Le impugnazioni incidentali tardive?

A

ex art. 334 rivedere

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15
Q

Quando si estingue il procedimento di impugnazione ex art. 338 c.p.c.?

A

Per rinuncia agli atti (sia appello che cassazione)
per inattività delle parti (solo in appello - in cassazione prosegue ex oficio)

Dopo l’estinzione l’impugnazione non può più essere riproposta anche se non è ancora scaduto il termine per impugnare. Questo è il principio della CONSUMAZIONE.

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16
Q

Quando l’impugnazione è INAMMISSIBILE?

A

Per vizi relativi all’ATTO INTRODUTTIVO

  1. proposta fuori termine
  2. manca interesse ad agire
  3. manca legittimazione ad agire
  4. se non viene integrato il contraddittorio nel litisconsorzio necessario 331 c.p.c.
  5. inammissibilità del ricorso per cassazione 360 c.p.c.
  6. nei casi previsti dalla revocazione 398 c.p.c.
  7. nei casi in cui venga proposto un mezzo di impugnazione errato
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17
Q

Quando l’impugnazione è IMPROCEDIBILE?

A

Quando vengono omessi atti processuali necessari o successivi all’atto introduttivo.

  1. l’appellante (attore) non si costituisce nei termini o non compare alla prima udienza
  2. non viene depositato il ricorso per Cassazione entro 20 gg dalla notifica
  3. non viene depositato l’atto di citazione di revocazione entro 20 gg dalla notifica
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18
Q

La dichiarazione di improcedibilità o inammissibilità cosa impedisce?

A

La riproposizione di una nuova impugnazione anche se non siano scaduti i termini ex art. 358 c.p.c.

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19
Q

Quando il giudice valuta il merito cosa succede?

A

L’impugnazione sarà:

ACCOLTA
RIGETTATA

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20
Q

Da che articolo è disciplinato l’appello?

A

339 ss c.p.c.

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21
Q

Quali sono i caratteri dell’appello?

A
  1. mezzo di impugnazione ordinario
  2. sostituisce la sentenza di primo grado
  3. ha un effetto devolutivo nei confronti di un altro giudice, sui capi che vengono appellati
  4. non ha un effetto sospensivo dell’esecuzione della sentenza di primo grado
22
Q

Cosa si intende per effetto devolutivo dell’appello?

A

Il giudice viene reinvestito nel potere di decidere ciò che ha già deciso un altro giudice di primo grado.
L’effetto devolutivo è determinato dalle parti (tantum devolutum quantum appellatum) quindi:

  1. Le domande e le eccezioni non accolte in primo grado o non esaminate che non sono
    ESPRESSAMENTE RIPROPOSTE in appello si intendono RINUNCIATE e quindi passano in
    giudicato;
  2. l’impugnazione parziale comporta acquiescenza alle parti della sentenza non impugnate
  3. vige il divieto di reformatio in pejus
23
Q

Se viene proposto appello a un giudice incompetente?

A

E’ consentito il trasferimento al giudice competente nei termini della riassunzione ex art.50 c.p.c.

24
Q

Cosa disponde l’art 283 c.p.c.?

A

Il giudice dell’appello su ISTANZA DI PARTE proposta con l’impugnazione principale o incidentale, quando ricorrano GRAVI E FONDATI MOTIVI, sospende l’efficacia esecutiva o l’esecuzione della sentenza impugnata.

Il giudice lo fa con ORDINANZA non impugnabile

25
Q

Ai sensi dell’art 339 c.p.c. che sentenze non si possono impugnare?

A
  1. le sentenze per le quali le parti si sono accordate per omettere l’appello ex art. 360 comma
    2 c.p.c.;
  2. I provvedimenti per i quali la legge esclude:
    • sentenze che il giudice togato ha pronunciato secondo equità ex art. 414 c.p.c.
    • sentenze sulle opposizioni agli atti esecutivi ex art. 618 comma 2 c.p.c.
    • le ordinanze che decidono sulla competenza, litispendenza, continenza, connessione
    • le ordinanze che dichiarano la sospensione del processo ex art. 295 c.p.c
      (perchè sono tutte impugnabili con regolamento di competenza)
    • le sentenze pronunciate in un unico grado dalla Corte d’Appello (es. delibazione,
      sentenze di opposizione agli atti esecutivi ex art. 618 c.p.c)
26
Q

Sentenze non definitive

A
27
Q

Cosa dice il 342 c.p.c.?

A

L’appello si propone con atto di citazione ai sensi del 163 c.p.c..
L’appello deve essere MOTIVATO quindi deve contenere a pena di INAMMISSIBILITA’:

  1. l’indicazione delle parti di sentenza che si vuole appellare
  2. l’indicazione delle circostanze da cui deriva la violazione della legge e della loro rilevanza di fini dell’appello.
    I termini tra la data della citazione e quella della prima udienza 90 gg termini liberi
28
Q

Chi può intervenire in appello ex art 344 c.p.c.?

A

Di regola l’intervento è inamissibile, in quanto contrasta con il PRINCIPIO DEL DOPPIO GRADO DI GIURISDIZIONE.

MA

Per ragioni di economia processuale e per il principio di concentrazione in un unico giudizio di tutte le impugnazioni contro la stessa sentenza l’art. 344 c.p.c. ammette l’intervento del soggetto che sarebbe comunque legittimato ad impugnare la sentenza con l’opposizone di terzo.

Il terzo è titolare di un diritto autonomo e incompatibile rispetto a quello accertato con la sentenza appellata.

29
Q

Che cosa riguarda il divieto dei nova ex art. 345 c.p.c.?

A
  • Nuove domande (cioè diverse da quelle del 1 grado per petitum, causa petendi, soggetti);
  • nuove eccezioni in senso stretto ossia fatti impeditivi, modificativi ed estintivi del diritto
    affermato dall’attore;
  • nuovi mezzi di prova
30
Q

L’art. 348 bis c.p.c. che cosa riguarda?

A

Il filtro in appello in cui oItre agIi ordinari casi di inammissibiIità ed improcedibiIità deII’appeIIo, Ia L. n. 134/2012 ha introdotto una nuova fattispecie di inammissibilità consistente neIIa ragionevole probabilità dell’appello di non essere accolto (art. 348-bis c.p.c.).
Mentre per i casi ordinari di inammissibiIità ed improcedibiIità iI Giudice pronuncia con sentenza, neI caso di cui aII’art. 348-bis c.p.c. Ia dichiarazione di inammissibiIità è data con ordinanza succintamente motivata.

II filtro di ammissibilità di cui aII’art. 348-bis c.p.c. non interessa tutti i giudizi d’appeIIo. Esso non trova applicazione (art. 348-bis, comma 2, c.p.c.):

  • neIIe cause in cui è prescritto I’intervento obbIigatorio deI pubbIico ministero art. 70,
    comma 1, c.p.c.;
  • nei procedimenti sommari di cognizione art. 702-quater c. p.c.;
31
Q

L’ordinanza di inammissibilità dell’appello è appellabile?

A
32
Q

L’art. 352 che cosa riguarda?

A

La decisione e in particolare è una norma che contiene uno dei passaggi fondamentali della riforma del 1990. E’ modellata su quella prevista per il processo ordinario di cognizione.

33
Q

Che funzioni svolge la Corte di Cassazione?

A

a. Regola la giurisdizione e la competenza;
b. Vigila sull’esatta applicazione ed interpretazione uniforme delle norme di diritto;
c. Garantisce, in ultima istanza, l’annullamento delle decisioni viziate da errores in
procedendo.
d. Controlla la coerenza e la legittimità della motivazione della decisione impugnata

34
Q

Cosa si intende per funzione nomofilattica?

A

Custodia delle norme cioè la funzione di unificare e coordinare l’interpretazione ed applicazione delle norme, al fine di garantire un’omogenea valutazione della giurisprudenza.

35
Q

Il ricorso in Cassazione ha un effetto devolutivo?

A

NO, non introduce una rinnovazione del giudizio, e perciò non può essere considerato una terza istanza di giudizio.

36
Q

Cosa dice l’art 360 c.p.c.?

A

1- Motivi attinenti alla giurisdizione (difetto di giurisdizione ex art. 37);
2- Violazione delle norme sulla competenza, quando non è prescritto il regolamento di
competenza;
3- Violazione o falsa applicazione delle norme di diritto, di contratti e accordi collettivi
nazionali di lavoro;
4- Nullità della sentenza o del procedimento;
5- Omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra
le parti. Ossia un fatto che, ove fosse stato tenuto presente, avrebbe portato ad una
decisione diversa da quella assunta;

37
Q

Ai sensi dell’art. 360 bis, quando è inammissibile il ricorso in Cassazione?

A

La norma disciplina il filtro in Cassazione introdotto con la l.69/2009 allo scopo di deflazionare il carico di lavoro della Corte.
La disposizione è in contrasto con l’art. 111 Cost che ammette sempre il ricorso per Cassazione per violazione di legge.

L’esame del “filtro” è effettuato da una sezione apposita, che decide in camera di consiglio con ordinanza non impugnabile.

La fase preliminare segue il rito di cui al 380 bis c.p.c. cui segue una relazione con l’esposizione delle ragioni e la possibilità di presentare delle memorie.

Se il ricorso è dichiarato ammissibile, la Corte rimette la causa alla pubblica udienza della sezione semplice.

Se il ricorso è dichiarato inammissibile consegue l’automatico passaggio in giudicato del provvedimento impugnato.

38
Q

Che cosa riguarda l’art. 111 Cost?

A

Il ricorso per Cassazione è sempre ammesso contro qualunque sentenza, secondo quanto dispone l’art. 111 Cost., 7 comma. Tuttavia la Suprema Corte applica l’art. 111 anche ad ogni altro provvedimento giudiziario emesso in forma diversa purché:

a) incida su diritti soggettivi
b) abbia natura decisoria
c) sia definitivo perché non altrimenti impugnabile

39
Q

Come si presenta ricorso in Cassazione?

A

Il ricorso, deve essere prima NOTIFICATO all’altra parte presso il procuratore costituito o nella residenza dichiarata o domicilio eletto per il giudizio.

La notifica deve essere fatta entro 60 giorni dalla notificazione della sentenza o, in mancanza, entro 6 mesi dalla sua pubblicazione, e poi deve essere DEPOSITATO nella cancelleria della Corte entro 20 giorni dall’ultima notificazione alle parti contro cui è proposto, insieme ad almeno 3 copie in carta libera dello stesso, e della sentenza impugnata.

Il mancato deposito determina l’improcedibilità del ricorso, rilevabile anche d’ufficio.

Il ricorso NON CONTIENE LA VOCATIO IN IUS.

40
Q

Se la parte contro cui è diretto il ricorso intende contraddire con che atto lo fa?

A

Con il CONTRORICORSO, da notificarsi (nel domicilio eletto nel ricorso) al ricorrente entro 20 giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso (pena l’inammissibilità), e da depositarsi nella cancelleria della Corte entro 20 giorni da tale notificazione (art. 370), insieme a 3 copie dello stesso in carta libera.

Il controricorso ha la mera funzione di “resistere” al gravame avversario, al fine di dimostrarne l’infondatezza: con esso si chiede il rigetto del ricorso.

41
Q

Che cosa dispone l’art. 371 c.p.c?

A

Il ricorso incidentale che spetta alla parte contro cui è proposto il RICORSO intende anch’essa impugnare la sentenza per altri motivi da quelli sollevati dal ricorrente (purché sia legittimata e vi abbia interesse), deve proporre - nell’atto contenente il controricorso - RICORSO INCIDENTALE, il quale deve essere notificato al ricorrente principale entro 40 giorni dalla notificazione del ricorso principale (art. 371).

Il ricorrente incidentale non è tenuto a depositare copia della sentenza impugnata, se a ciò ha già provveduto il ricorrente principale. E’ ammesso il ricorso incidentale tardivo, che segue le stesse regole previste per l’appello.

42
Q

A chi si fa la richiesta di sospensione dell’esecuzione della sentenza? ex art. 363 c.p.c.

A

La richiesta di sospensione è affidata al giudice che ha pronunciato il provvedimento gravato e NON AL GIUDICE DELL’IMPUGNAZIONE.
I presupposti dell’inibitoria sono:
1. istanza di parte;
2. la prova dell’avvenuto ricorso per Cassazione;
3. il danno grave e irreparabile;

E’ una funzione CAUTELARE quindi la decisione non può essere impugnata.

43
Q

Che cosa significa giudizio rescissorio?

A

Il giudizio di Cassazione è rescindente, ossia elimina la sentenza del giudice di merito in modo da rendere possibile un nuovo esame della controversia (giudizio rescissorio).

44
Q

Ai sensi del 378 c.p.c. a che cosa servono le memorie delle parti?

A

Servono solo a ILLUSTRARE E CHIARIRE I MOTIVI dell’impugnazione o a confutare le tesi avversarie quindi non si può:

  • dedurre nuove censure
  • ampliare
  • specificare
  • integrare
45
Q

Se la corte accoglie il ricorso cosa succede?

A

a- cassare la sentenza impugnata e statuire sulla competenza, indicando il giudice competente (art. 382.3)
b- cassare senza rinvio
c- cassare e decidere nel merito
d- cassare con rinvio

46
Q

Che cos’è la revocazione ex artt. 395 ss. c.p.c.?

A

La revocazione è un mezzo di impugnazione previsto e regolato dagli artt. 395-403 c.p.c.
Si propone ALLO STESSO GIUDICE (Ufficio giudiziario) CHE HA PRONUNCIATO LA SENTENZA IMPUGNATA, contro le sentenze emesse:
- in grado d’appello
- in unico grado (cioè inappellabili per legge o per volontà delle parti)
- le sentenze di primo grado per le quali è scaduto il termine per proporre Appello
(revocazione straordinaria).
- le sentenze della Corte di Cassazione, ma solo per errore di fatto; nonché le ordinanze della
Cassazione pronunciate ex art. 375 n. 4 e 5; nonché le sentenze con cui la Cassazione ha
deciso la causa nel merito ex art. 384.2 (ma solo per i motivi di revocazione straordinaria).
- le sentenze pronunciate in sede di rinvio
- decreti ingiuntivi, lodi arbitrali, ordinanza di convalida di sfratto o licenza per finita locazione,
o per morosità

47
Q

Che cosa riguarda il principio dei motivi di nullità in motivi di impugnazione? ex art. 161 c.p.c?

A

Questione actio nullitatis

48
Q

Per quali casi ai sensi del 395 c.p.c. è proponibile la revocazione?

A
  1. LA SENTENZA E’ L’EFFETTO DEL DOLO DI UNA DELLE PARTI IN DANNO DELL’ALTRA.
    Non è sufficiente, qui, il fatto di non essersi comportati con lealtà e probità, ma occorre un vero e proprio raggiro volto a paralizzare la difesa avversaria e ad impedire al giudice l’accertamento della verità (es: collusione col legale della controparte);
  2. SI E’ GIUDICATO IN BASE A PROVE RICONOSCIUTE O DICHIARATE “FALSE” DOPO LA SENTENZA, O CHE LA PARTE SOCCOMBENTE IGNORAVA ESSERE STATE RICONOSCIUTE O DICHIARATE TALI PRIMA DELLA SENTENZA;
  3. DOPO LA SENTENZA SONO STATI TROVATI UNO O PIU’ DOCUMENTI DECISIVI CHE LA PARTE NON AVEVA POTUTO PRODURRE IN GIUDIZIO PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE O PER FATTO DELL’AVVERSARIO;
  4. LA SENTENZA E’ L’EFFETTO DI UN “ERRORE DI FATTO” RISULTANTE DAGLI ATTI E DAI DOCUMENTI DELLA CAUSA;
  5. LA SENTENZA E’ CONTRARIA AD ALTRA PRECEDENTE;

6.LA SENTENZA E’ EFFETTO DEL DOLO DEL GIUDICE, ACCERTATO CON SENTENZA m.
PASSATA IN GIUDICATO.

49
Q

Cosa si intende per revocazione ordinaria e straordinaria?

A

La revocazione si divide in:
a- ORDINARIA = se proposta per vizi palesi.
La sua proposizione, in particolare, impedisce il passaggio in giudicato della sentenza.
Deve proporsi entro 30 giorni dalla notificazione della sentenza (60 per le sentenze della Cassazione, art. 391-bis), o 6 mesi dalla sua pubblicazione.

b- STRAORDINARIA = se proposta per i vizi occulti.
Si propone entro 30 giorni dalla conoscenza/scoperta del motivo che la rende proponibile (conoscenza del dolo, della falsità, ecc.) anche contro la sentenza che è già passata in giudicato (purchè la scoperta della causa di revocazione sia avvenuta dopo la scadenza del termine per proporre l’impugnazione, altrimenti il termine per impugnare è prorogato dal giorno della scoperta, in modo da raggiungere i 30 gg. da esso).

50
Q

La revocazione ha un effetto sospensivo?

A

NO ma il giudice della revocazione può pronunciare – su istanza di parte inserita nell’atto di citazione – con ordinanza non impugnabile, la sospensione dell’esecuzione della sentenza impugnata, qualora dalla esecuzione possa derivare grave ed irreparabile danno art. 373 c.p.c.

51
Q

Quando il P.m. può proporre la revocazione?

A

Nelle cause in cui deve obbligatoriamente intervenire ex art. 70 c.p.c. cioè:
1) LA SENTENZA E’ STATA PRONUNCIATA SENZA CHE EGLI SIA STATO SENTITO;

2) LA SENTENZA E’ EFFETTO DELLA COLLUSIONE POSTA IN ESSERE DALLE PARTI PER FRODARE LA LEGGE.

Deve trattarsi di collusioni riguardanti diritti indisponibili, coi quali le parti cercano di raggiungere in via processuale quello che non possono raggiungere su piano sostanziale