PEI/PGE Flashcards
che cos’è il piano di emergenza interno, da chi viene del predisposto e da chi viene redatto? cosa contiene parla i documenti?
Il piano di emergenza interno viene predisposto dal datore di lavoro dell’unità produttiva e redatto dal RSPP. Tale documento fornisce una descrizione del sito e delle attività svolte, gli ingressi e le vie di esodo, i mezzi di spegnimento per gli incendi e la loro collocazione, l’illuminazione di soccorso, presidi di primo soccorso e ulteriori attrezzature da utilizzare in caso di emergenza.
nei luoghi di lavoro con meno di 10 persone cosa viene redatto in luogo del PEI?
nei luoghi di lavoro in cui sono presenti meno di 10 persone e per le stazioni normalmente impresenziate, qualora i rischi siano lievi, in sostituzione del PEI vengono redatte le cosiddette norme comportamentali, nel quale viene anche riportata una planimetria del sito.
che cos’è il piano generale di emergenza?
Il piano generale di emergenza e l’unione dei singoli PEI interessanti tale località (RFI, esercizi commerciali), in modo da avere una panoramica completa sulle procedure da attuare in caso di emergenza. Esso viene coordinato da altri eventuali piani redatti dalle istituzioni locali di competenza territoriale, come ad esempio vigili del fuoco o protezione civile.
che piano di emergenza è presente nelle gallerie?
Per le gallerie è previsto un piano di emergenza interno che viene redatto e aggiornato dal responsabile di galleria/ responsabile di sicurezza. Inoltre viene anche elaborato un piano di emergenza e soccorso.
quali sono le figure interessate nella gestione di un’emergenza?
Per la gestione dell’emergenza sono indicate le seguenti figure:
- segnalatore dell’emergenza, chiunque comunichi all’ attivatore una situazione di pericolo
- attivatore dell’emergenza, di norma il DM/DCO avente giurisdizione su tale località verifica la veridicità delle segnalazioni ricevute e valuta lo scenario incidentale.
- il gestore dell’emergenza, il DCCM di giurisdizione territoriale il quale ha il compito di promuovere l’intervento di eventuali soccorsi e di coordinare tutte le fasi della gestione dell’emergenza
quale documento viene redatto negli scali merci terminali?
Negli scali merci terminali, in applicazione del DM 20/10/1998, è prevista la redazione delle cosiddette procedure organizzative che contengono le misure da porre in essere per la gestione delle varie fasi di emergenza, anche d’accordo con le industrie produttrici o destinatari delle merci pericolose (le quali indicano vie di fuga e idonei mezzi). le procedure organizzative sono parte integrante del piano generale di emergenza.
Nelle procedure organizzative cosa viene indicato in merito alle soste tecniche?
nelle procedure organizzative vengono anche indicati i tempi di sosta tecnica delle merci pericolose e le misure da adottare in caso di imprevisto allungamento, come ad esempio il presenziamento dello scalo da parte del personale dell’impresa ferroviaria interessata, e, laddove possibile, di personale RFI appositamente formato alla gestione delle emergenze.
che applicativo esiste per la gestione delle emergenze riguardanti le merci pericolose?
Per quanto riguarda la gestione delle emergenze correlate alle merci pericolose, questa viene supportata dall’applicativo INFOMP che, attraverso il numero home identificativo della merce, consente di avere tutte le informazioni necessarie relative alla natura del pericolo e le principali norme da adottare in caso di anormalità.
Che tipologia di scali terminali esistono?
Gli scali terminali ferroviari possono essere:
- raccordati, i quali hanno un collegamento con stabilimenti industriali mediante specifici binari
- di carrellamento, ove avviene esclusivamente il carico dei carri su carrelli stradali, o viceversa
- scali intermodali, i quali consentono il trasferimento dei carri su altra tipologia di trasporto
Quali sono le fasi di un’emergenza e quali sono le differenze tra di loro?
L’emergenza viene suddivisa in una fase di preallarme e due livelli di allarme.
- preallarme quando occorre controllare l’attendibilità della segnalazione ricevuta se confermata si avvia la fase di allarme vera e propria
- l’allarme di primo livello quando l’emergenza colpisce apparecchiature del luogo di lavoro ma non l’incolumità delle persone
- un allarme di secondo livello sia quando l’emergenza colpisce anche l’incolumità delle persone necessità di evacuare la stazione