Patologie (ISTOLOGIA) Flashcards
MEMBRANA BASALE E NEOPLASIE
la MB è importante in alcune patologie che possono coinvolgere le cellule epiteliali. Se le cellule epiteliali diventano neoplastiche cominciano a proliferare e possono produrre enzimi come la collagenasi che si fanno strada nella membrana basale e permettono alle cellule neoplastiche di infiltrare i vasi sanguini e linfatici migrando e allontanandosi dal sito originario e andando a metastatizzare in altre aree
SCORBUTO
Carenza vitaminiche, in particolare alla vitamina C, acido ascorbico. La carenza comporta un’anomala sintesi del collagene e una diminuzione della forza delle fibre.
Capacità ridotta di riparazione delle fibre ridotta e il tessuto collagenico perde la sua capacità di resistere alla trazione e compressione, sopratutto a livello delle mucose. Subentra poi fragilità ossea e vascolare. MALATTIA ACQUISITA
SINDROME DI MARFAN
Comporta la mutazione del gene FBN1 localizzato sul cromosoma 15 (15q21.1) che codifica la proteina pro fibrillina 1, la quale prende parte alla costituzione dei tessuti elastici. I tessuti dei soggetti affetti dalla sindrome di Marfan sono poco elastici, per questo si creano regioni aneurismiche , da debolezza dei vasi si tramute in fragilità vascolare e l’aneurisma si rompe. Avviene in particolare nell’aorta vaso con pressione arteriosa altissima che necessità della componente elastica
fibrosi cistica
è una malattia che prevede un malfunzionamento nella secrezione degli ioni cloruro delle mucose delle vie aeree (naso, laringe, faringe…). Le cellule che tappezzano questi organi permettono di produrre un muco. Il muco è una sostanza facilmente idratabile: più idratato è più è fluido. Il muco protegge queste vie aree da agenti patogeni e una volta che diventa vecchio deve essere espulso (ad esempio starnutendo). Il muco deve essere liquido sennò diventa viscido e non si riesce a espellerlo e andiamo incontro ad un’infezione batterica. Ad occuparsi della pulizia del tessuto mucoso delle vie aeree superiori vi sono le specializzazioni di membrana: esse inducono quei meccanismi respiratori che permettono di espellere il muco, seguendo un moto centrifugo dal basso verso l’alto. In organismi affetti da fibrosi cistica questo processo non avviene correttamente o avviene con molta difficoltà. Il tutto è dovuto al malfunzionamento della pompa cloro che fa transitare gli ioni all’interno e all’esterno della cellula della mucosa, permettendo di trasportare acqua utile per l’aumento di fluidità dei muchi. Il cloro spinto forzatamente fuori dalle cellule di rivestimento delle cavità aeree, richiama a sé acqua, poiché forma con Na il sale NaCl. Quindi il sodio passa solo se c’è il cloro. Gli ioni sodio passano tranquillamente tra intercapedine delle cellule senza carrier. i pazienti affetti da fibrosi cistica sin dalla nascita non possiedono le proteine di membrana in grado di effettuare i passaggi del cloro dentro e fuori la cellula. Queste proteine hanno il nome di CFTR: regolatori della conduttanza trans-membrana. Il cloro dunque ha bisogno della proteina cftr che è un carrier uniporto. Nella fibrosi cistica c’è un difetto nella produzione di questa proteina che quindi manca, il cloro non passa, il muco è difficilmente idratabile, quindi poco fluido.
ERNIAZIONE DEL DISCO
l’anulus fibroso viene lacerato o rotto, causando l’estroflessione del nucleo polposo con la conseguente formazione di un’erniazione, o ernia del disco, che va a comprimere il nervo spinale dando disturbi piuttosto spiacevoli.
epidermolisi bollosa
causata dalla carenza di desmosomi: questa malattia non consente alle cellule che costituiscono la nostra pelle di rimanerne adese anche negli strati più profondi causando una dissociazione rispetto al derma e formare dei “varchi” (o bolle) che ricoprono il corpo del malato e risultano apparentemente vuoti ma in realtà ricchi di un liquido acquoso.