EPITELIO GHIANDOLARE Flashcards
Differenza tra ghiandole esocrine e endocrine
Le ghiandole esocrine riversano il loro secreto sulla superficie cutanea o sulle superfici libere che entrano in contatto con l’ambiente esterno e questo è perché sono dotati di dotti escretori. Al contrario, le ghiandole endocrine riversano il loro secreto (ormoni) nello spazio limitrofo oppure lo trasportano attraverso vasi sanguigni, non hanno dotti escretori.
da dove derivano le ghiandole?
deriva dal differenziamento di epiteli di rivestimento e poi prenderanno una specifica forma. Si forma un’invaginazione dall’epitelio che prolifera ed invade il tessuto connettivo sottostante. In seguito se si tratta di una ghiandola esocrina le cellule più profonde di questo cordone di cellule si differenziano in elementi secernenti (adenomero ghiandolare), mentre la porzione di connessione con l’epitelio superficiale si trasforma in dotto escretore. Nelle ghiandole endocrine le cellule epiteliali che connettono la ghiandola alla superficie degenerano e scompaiono e la ghiandola si andrà a posizionare vicino a vasi (la stessa cellula rilascia dei fattori angiogenetici che stimolano la proliferazione dei vasi sanguigni).
classificazione ghiandole esocrine in rapporto alla loro sede
se rimangono all’ interno dell’organo si dicono intraparietali (a loro volta si dividono in intraepiteliali sono nello spessore dell’epitelio di rivestimento della mucosa da cui derivano, e in esopiteliali se si approfondano sotto l’epitelio), se invece si sviluppano al di fuori dell’organo si dicono extraparietali
ghiandola esocrina unicellulare
L’unico esempio di ghiandola esocrina unicellulare è dato dalla ghiandola mucipara caliciforme. Essa secerne mucina (glicoproteine e glicosaminoglicani) che con l’acqua forma il muco. È detta caliciforme perché ha una forma a calice con una parte più sottile, detta stelo, che contiene il nucleo e i vari organuli, e una parte più larga, detta teca, che accumula i granuli di secreto mucoso. Il muco verrà accumulato nella regione dell’apparato golgiano e man mano che si accumulano la porzione apicale si distende e assume la tipica forma a calice e il nucleo è schiacciato nel polo basale. Verrà poi liberato sulla superficie libera dell’epitelio poiché il vacuolo contenente il secreto si fonde con la membrana plasmatica e sarà mosso dalle ciglia. La ghiandola unicellulare non ha bisogno del dotto escretore perché è già affacciata sul lume dell’organo. Per evidenziare la cellula mucipara caliciforme è necessario utilizzare la reazione PAS; questa permetterà di rendere le teche di colore rosso magenta, in quanto hanno un contenuto prettamente glucidico; si colorerà di rosso magenta anche la zona della membrana basale dove vi è il glicocalice.
classificazione ghiandole esocrine in base alla morfologia degli adenomeri
acinosa: le cellule si dispongono in modo da formare un piccolo foro al centro, gli adenomeri hanno la forma di un chicco d’uva con lume non visibile o scarsamente visibile.
tubulare semplice: tipica del colon con adenomero dritto senza ramificazioni, le cellule formano una struttura a tubuli a fondo cieco;
tubulare a gomitolo o glomerulare: la parte secernete è lunga da ripiegarsi su se stessa (ghiandole sudoripare);
tubulare ramificata: la parte secernente è ramificata e i rami confluiscono in un unico dotto escretore;
tubulare composta: presenta diversi dotti escretori;
alveolare semplice: un solo alveolo per ghiandola, le cellule si dispongono in modo da formare un grande antro, l’adenomero è sacciforme con lume ben evidente e cellule cubiche, è piuttosto voluminosa;
alveolare composta: presenta tante strutture alveolari che portano il loro secreto in un’intercapedine collegata al dotto escretore (ghiandola mammaria);
tubulo-alveolare: sono le più comuni e sono presenti entrambe le componenti, tipica del pancreas esocrino.
tessuti che compongono le ghiandole esocrine
sono caratterizzate dal parenchima che è la porzione epiteliale (anche i dotti escretori fanno parte della porzione parenchimale), lo stroma che è la porzione connettivale che si trova tra i lobi di ghiandole complesse e ha funzione trofica e di sostegno, la capsula che è la porzione connettivale, parte esterna con funzione di rivestimento. La struttura delle ghiandole è caratterizzata da elevato turnover ed è sempre ben nutrita; infatti lo stroma attraverso i vasi sanguigni apporta ossigeno e sostanze nutritize al tessuto ghiandolare.
classificazione ghiandole esocrine in base alla modalità con cui emettono il secreto
Merocrina o eccrina: la cellula va riempiendosi nella regione apicale di vescicole di secreto che successivamente vengono svuotate per esocitosi. È la produzione tipica di un secreto sieroso, proteico. È una produzione che funziona spesso con un meccanismo continuo.
Apocrina: si compone di una sequenza di eventi. Dapprima la cellula si riempie di vescicole che vanno ad infittirsi nella regione apicale fino a quando è piena; successivamente stacca gran parte del citoplasma che contiene sia i granuli di secreto ma anche porzioni di citoplasma e membrana cellulare. Per questo motivo, per ricominciare il suo ciclo funzionale necessita di un po’di tempo prima di produrre altro secreto: è una modalità discontinua.
Olocrina: la cellula si riempie di secreto perdendo nucleo ed organuli fino a diventare un sacchetto colmo di secreto. In seguito, la cellula si stacca dal tessuto e diventa secreto stesso. Questo secreto sarà ricco oltre al secreto dei granuli anche di sostanze lipidiche. Questo meccanismo determina l’impoverimento con il tempo dell’epitelio che deve essere continuamente rinnovato da cellule germinali. Servono quindi almeno due popolazioni cellulari per funzionare in maniera adeguata. Anche in questo caso la modalità di secrezione è discontinua. (ghiandole sebacee)
tipi di secreto di ghiandole esocrine
muco: secreto ricco di proteine e proteoglicani (ci sarà sicuramente bisogno di reg e Golgi perché le cellule di cui abbiamo bisogno devono essere glicosilate),
sieroso: ricco di proteine o glicoproteine e enzimi (sarà necessario reg e un po’ di Golgi)
soluzione acquosa di elettroliti (ghiandole sudoripare con meno reg e Golgi, ma sistemi di pompa di trasporto attivo)
sospensione di materiale lipidico (es. ghiandole sebacee).
Ci sono anche ghiandole mammarie che producono un alimento completo: il latte.
cellula ghiandola sierosa
ha una cellula di sezione di forma trapezoidale con una parte basale più ampia e una apicale più stretta, quindi nello spazio a tronco di piramide. ha nucleo basale, MA NON SCHIACCIATO (poiché tutto il resto del citoplasma sarà occupato per la maggior parte da reticolo endoplasmatico rugoso e da vescicole; oltre a qualche apparato di Golgi e qualche mitocondrio), reg con ribosomi che si sviluppano attorno al nucleo creando una area basofila creando un alone più scuro se colorato
cellula ghiandola mucosa
cellule con forma a tronco di piramide; gli adenomeri mucosi sono costituiti da cellule che nei preparati istologici appaiono chiare (il muco, è preservato solo parzialmente nelle fasi di preparazione istologica e non assume i coloranti. Quindi le cellule mucose risulteranno biancastre quando colorate e i nuclei saranno ben visibili e presentano, quindi, un aspetto vacuolato). sono presenti abbondanti reg e golgi che producono sostanze glicosilate (vescicole) che si vanno ad accumulare nella parte apicale della cellula (schiacciando il resto della cellula nella regione basale) formando il muco che verrà eliminato interamente dalla cellula; una volta eliminata la massa, la cellula sarà svuotata e il nucleo avrà a disposizione più spazio, acquisendo temporaneamente una forma sferoidale.
ghiandole siero-mucose
vi sono due colonie cellulari, una di tipo sieroso e una di tipo mucoso (il prodotto sarà misto), a formare le cosiddette semilune del Giannuzzi. La semiluna del Giannuzzi ha una porzione costituita da 5 cellule, a produzione sierosa, con nucleo localizzato nella regione medio-basale. Le vescicole di secreto sono disposte nella regione apicale. le cellule a produzione sierosa “incappucciano” le cellule che secernono muco formando una sorta di semiluna. nel dotto escretore (che avrà il compito di portare il secreto verso l’alto e quindi lontano dall’adenomero) si vede il contributo sia delle cellule scure che chiare, con prodotto misto.
cellule colonnari
costituiscono le pareti del dotto escretore e secernono muco e bicarbonato, escono strategicamente poste in alto in quanto devono rivestire la cavità interna dello stomaco di muco, ricco di glicoproteine, per evitare l’autodigestione.
cellule ossintiche/parietali
si trovano nella parte medio alta delle cripte del corpo e del fondo gastrico. Sono responsabili della secrezione di acido cloridrico, sono dunque cellule acidificanti
cellule zimogene/peptiche
si trovano nella base delle cripte del fondo; cellule produttrici di pepsinogeno che serve per la digestione. una volta arrivato nello stomaco diventa pepsina.
cellule G
sono nell’epitelio gastrico e secernono gastrina
cellule enterocroaffine
sono nell’epitelio gastrico e secernono istamina, serotonina e motilina
cellule D
situate nella parte alta e inferiore dello stomaco, secernono somatostatina
dotto escretore
ha un monostrato di cellule non polarizzate e che non hanno una funzione secernente, ma costituisce semplicemente un condotto che consente al prodotto di spostarsi dall’adenomero e fuoriuscire all’esterno
dotti striati
se sezionati trasversalmente la parte basale presenta delle striature dovute a mitocondri allineati tra invaginazioni della porzione basale della membrana plasmatica. hanno il nucleo rivolto verso il lume e hanno una funzione di assorbimento
natura del segnale endocrino
è esclusivamente chimico (quello nervoso è sia elettrica che chimica). Inoltre il segnale endocrino viaggia relativamente lento rispetto a quello nervoso e sarà più duraturo nel tempo. può agire a distanza invece il neurone no.
ghiandola pineale
estremamente piccola, situata nella regione basale dell’encefalo, produce esclusivamente melatonina, ormone che regola il sonno (viene prodotta con l’imbrunire).
ipotalamo
situato nella regione diencefalica, produce: ADH (ormone anti diuretico o vasopressina) e l’ossitocina, che si spostano dalla regione ipotalamica fino a quella posteriore dell’ipofisi (anche detta neuroipofisi) tramite il peduncolo. produce anche dei fattori RH (“Releasing Hormon”), ovvero preormoni prodotti dall’ipotalamo che poi transitano verso l’ipofisi anteriore (adenoipofisi), andando a sollecitare la produzione di altri ormoni ad opera di quest’ultima.
ghiandole surrenali
situate sopra il rene e parte dell’apparato escretore, suddivise in due aree, una più centrale (midollare) con produzione di ormoni di natura proteica (adrenalina e noradrenalina) e una più periferica (corticale) che produce ormoni di natura steroidea di derivazione del cortisone (cortisolo, corticosterone, cortisone, aldosterone)
paratiroidi
4 formazioni ghiandolari (2 superiori e 2 inferiori) che stanno dietro ai due lobi della tiroide, tutte secernenti il paratormone. sono ghiandole di forma ovoidale organizzate in nidi e cordoni cellulari. Normalmente sono localizzate all’interno dei connettivi. il loro parenchima consiste in cellule principale e cellule ossifile. Le cellule principali sono più piccole e più numerose e secernono il paratormone.
timo (funzione endocrina)
produce la timosina regola funzionamento del timo stesso
pancreas
organo molto voluminoso, per la maggior parte esocrino (produzione di enzimi pancreatici). Solo piccole aree di forma sferica (Isole di Langerhans) sono deputate alla produzione endocrina.
rene (funzione endocrina)
in alcune aree vede cellule che producono renina, regolante la produzione di ultrafiltrato ad opera dei nefroni e la eritropoietina, che regola la produzione dei globuli rossi, stimolando le cellule del midollo osseo, andando a stimolare appunto l’eritropoiesi
intestino (funzione endocrina)
ha ghiandole unicellulari, disposte casualmente, (cellule presenti anche nello stomaco) che producono numerosi ormoni.
ovaie e testicoli (funzione endocrina)
producono l’inibina, a feedback negativo, che ordina all’ipofisi di diminuire la produzione di FSH e LH
producono acnhe testosterone e estradiolo
cellule ghiandole endocrine
hanno una forma a tronco di piramide. Sotto la membrana basale presenza di vasi sanguigni. Il nucleo si trova nella parte apicale, in modo da non infastidire l’attività cellulare, e le vescicole si trovano vicino alla membrana basale e quindi al connettivo. A differenza con cellule a secrezione esocrina (nella quale i granuli sono rivolti verso il lume, quindi l’esterno) qui le vescicole sono rivolte verso parte basale in quanto gli ormoni di natura proteica necessitano di essere inglobati dal reticolo endoplasmatico granulare per poi migrare verso la regione basale ed eseguire l’esocitosi.
tiroide
ghiandola follicolare. il follicolo (ciascun follicolo è rivestito da una membrana basale che lo separa dall’interstizio) è una struttura ovalare o sferoidale con un monostrato di cellule cuboidali chiamate tireociti a funzione endocrina, al centro c’è uno spazio vuoto che verrà riempito dall’iniziale prodotto, un secreto proteico gelatinoso chiamato colloide, di questi tireociti. i tireociti sono cellule poarizzate. Avrà un aspetto amorfo, esternamente ci sono tanti capillari sanguigni che raccolgono il prodotto dell’ormone e una popolazione cellulare costituita dalle cellule C. La tiroide ha una forma bilobata, presenta un lobo destro e un lobo sinistro, ed è localizzata nel collo davanti alla laringe. L’intera ghiandola è racchiusa da una sottile capsula connettivale.
produzione ormoni tiroidei
Nella 1° fase il tireocito lavora per produrre la colloide incamerando amminoacidi dal versante interstiziale e portandoli nel citoplasma. Grazie al RER e al Golgi il tireocita forma delle vescicole a contenuto di colloide che migrano verso il centro del follicolo, dove la colloide va ad accumularsi. viene assunto lo iodio in posizione basale per iodinare la colloide (lo ione iodio viene pompato nel tireocito dove verrà rilasciato nella tireoglobulina). Quando riceve un ormone segnale TSH dall’adenoipofisi essi si agganciano ai recettori e il loro legame farà sì che si formino lunghi pseudopodi che consentono che tireocita inglobuli per endocitosi la colloide per poi creare T3 (triiodiotironina) e T4 (tiroxina). La loro sintesi è regolata da un meccanismo di retroazione negativa, quindi quando i livelli di T3 e T4 nel sangue sono bassi viene stimolata la loro produzione dall’ipotalamo che rilascia TRH che stimola l’adenoipofisi a secernere TSH.
funzione ormoni tiroidei
sono essenziali per una normale crescita e sviluppo. Essi stimolano il metabolismo dei carboidrati, abbassano la sintesi del colesterolo, fosfolipidi, trigliceridi e alzano la sintesi di acidi grassi e l’assorbimento di molte vitamine.
cellule C/parafollicolari
producono la calcitonina, importante ormone per la regolazione della calcemia del sangue, Esse poggiano sulla membrana basale ma non delimitano il lume del follicolo. Queste cellule presentano un complesso di Golgi ben sviluppato e numerosi piccoli granuli secretori contenenti calcitonina che si accumulano nella parte basale della cellula.
funzione calcitonina
interviene nella calcemia che deve essere mantenuta a 8,5-10,5 mg/dl. Qualora si alzi è necessario abbassarla e per fare ciò viene prodotta la calcitonina che ha un effetto ipocalcemizzante. Esse andranno a levare dal sangue gli ioni calcio per portarli in altri distretti quali osso, intestino, rene. Quindi esse agiscono sugli osteoclasti e stimolano gli osteoblasti a depositare calcio sull’osteoide.
funzione paratormone
ha funzione ipercalcemizzante. Esso agisce sull’osso stimolando il riassorbimento osseo: agisce sugli osteoblasti che presentano i recettori per questo ormone, stimolando la formazione di nuovi osteoclasti e la loro attivazione. Esso agisce anche su rene e intestino.
ghiandole a cordoni solidi
si intende cellule vicine in una lunga fila una dopo l’altra e poi completamente avvolta dal tessuto connettivo nel quale decorrono capillari sanguigni a decorso tortuoso e molto ramificati dove è ramificato il secreto. Questi capillari sono ricoperti da cellule endoteliali fenestrate. I cordoni possono organizzarsi in fasci oppure avvolgersi su sé stessi formando dei glomeruli. Le cellule comunicano tra di loro grazie a giunzioni gap e la struttura è stabilizzata da desmosomi. Avendo poco spazio spesso si raggomitolano
insulina
quando la glicemia sale, favorisce l’eliminazione del glucosio dal plasma sanguigno che va a finire nelle cellule bersaglio, in particolare quelle epatiche dove poi viene messo in dispensa e trasformato in glicogeno. Inoltre, l’insulina serve anche perché agisce sul tessuto adiposo andando a favorire l’incremento della porzione interna degli adipociti e la goccia lipidica aumenta di volume.
secrezione esocrina del pancreas
secrezione prevalentemente di tipo sieroso composta da enzimi proteolitici (tripsina e chimotripsina), enzimi glicolitici (amilasi), enzimi lipolitici (lipasi) e gli enzimi capaci di distruggere RNA e DNA (ribonucleasi e desossiribonucleasi).
isole di Langerhans
ha la struttura a cordoni. è formata da cellule α che costituiscono il 20% della massa e formano glucagone, cellule β che sono il 70% e producono insulina (quando si alza glicemia), cellule δ che sono il 5-10% e producono somatostatina che agisce sulle cellule delle isole stesse e cellule PP che sono 1-2% e producono peptide pancreatico.
glucagone
alza la glicemia. andrà a demolire il glicogeno stimolando la glicogenolisi e trasformando una molecola complessa in tante molecole semplici di glucosio; in più aiuta il tessuto adiposo a mobilizzare i lipidi.
somatostasina
è il regolatore dei due ormoni precedenti, inibisce il rilascio di insulina e glucagone
peptide pancreatico
regola la produzione esocrina del pancreas
ipofisi
ghiandola a cordoni, posizionata in una regione della base cranica, appoggia sulle ossa del cranio in un’area che si chiama sella turcica dell’osso sfenoide e ha le dimensioni di un pisello.
adenoipofisi
parte anteriore dell’ipofisi. è composta da tra regioni: la pars distalis, pars intermedia e pars tuberalis. Nella adenoipofisi si riconoscono morfologicamente, colorando con ematossilina eosina, tre caratteristiche tipologie cellulari: cellule acidofile, cellule basofile e cellule cromofobe. quest’ultime non producono nulla.
cellule basofile dell’adenoipofisi
vi è abbondanza di ribosomi essendo gli ormoni peptidici e secernono i cosiddetti ormoni tropici ovvero: l’adrenocorticotropo ACTH, le gonadotropine (FSH e LH), il cui rilascio è controllato GnRH secreto dall’ipotalamo, l’ormone tireostimolante TSH.
cellule acidofile dell’adenoipofisi
secernono invece gli ormoni cosiddetti non trofici e sono: l’ormone della crescita GH o somatotropina che agisce su tutte le parti del nostro corpo soprattutto per favorire la nostra crescita e per mantenere un metabolismo costante, quindi non viene prodotto esclusivamente in fase di crescita ma anche durante le fasi successive quando il nostro corpo è già cresciuto, la prolattina LTH. Poi c’è la MSH che stimola i melanociti della cute.
neuroipofisi
è composta dalla pars nervosa e dall’infundibulum che la connette all’ipotalamo. Essa assomiglia a un tessuto nervoso, infatti, non è altro che un peduncolo ipotalamico. Si riconosceranno bene le cellule perché si vedono molto bene i nuclei e ci saranno diversi tipi cellulari, dato che il tessuto non è caratterizzato solo dai neuroni ma anche dalle cellule gliali che li accompagnano. La neuroipofisi regola la secrezione dell’adenoipofisi liberando dei RH (releasing hormon) e rilascia nel torrente circolatorio ADH e ossitocina sintetizzati dall’ipotalamo
derivazione ipofisi
La neuroipofisi deriva da una gemma del tessuto nervoso, l’adenoipofisi è una gemma che arriva dal tetto del nostro intestino primitivo.
ghiandole interstiziali
si trovano nelle gonadi (cellule di leydig nei testicoli e cellule tecali nell’ovaio). Sono formate da cellule singole o piccoli gruppi di cellule.
cellule di leydig
producono il testosterone che è l’ormone mascolinizzante per eccellenza. La sua produzione è stimolata dall’ormone luteinizzante prodotto dall’ipofisi che si aggancia ai recettori di queste cellule che poi produrranno testosterone.
funzioni del testoterone
finisce in circolo per sviluppare i caratteri secondari della mascolinità e andrà a condizionare tutte le cellule, oppure può andare a interagire con le cellule di Sertoli per permettere la maturazione delle cellule della linea germinale.
produzione testosterone
avviene l’attivazione di sistemi enzimatici all’interno della cellula che prendono il colesterolo esterificato nelle gocciole lipidiche e lo rendono un colesterolo libero nel citoplasma, anche se in realtà gran parte di quest’ultimo è un colesterolo che arriva dal plasma sanguigno, transita nel mitocondrio in cui si forma un precursore del testosterone, il pregnenolone, che transita a sua volta nel REL dal quale uscirà il testosterone pronto.
cellule a produzione steroidea
hanno un unico nucleo, dei depositi lipidici, reticoli endoplasmatici lisci che andranno a distribuirsi sia attorno alle granulazioni lipidiche sia sparpagliati nel citoplasma. I mitocondri in queste cellule hanno una morfologia a creste tubulari
circolazione degli ormoni nel sangue
Un ormone di natura peptidica circola nei vasi sanguigni e cercano cellule bersaglio che hanno una cellula recettore, esso rimane fuori. L’ormone steroideo cerca recettori nel citoplasma delle cellule. L’ormone tiroideo è molto piccolo e entra direttamente nel nucleo dove attivano la trascrizione genica.
ormoni derivati amminoacidici
derivano o dalla tirosina o dal triptofano: i primi sono le catecolamine (adrenalina, noraderenalina e la dopamina), mentre l’unico derivato del triptofano è la melatonina
ormoni proteici
TSH, LH, FSH, eritorpoietina e renina, l’inibina,
ormoni peptidici (<200 amminoacidi)
ADH, ossitocina e i releasing hormon, ACTH, STH, MSH, PRL, insulina, glucagone, paratormone, calcitonina, peptide atriale natriuretico e tutti gli ormoni che derivano dalle cellule disperse nel tratto gastrointestinale
ormoni steroidei
sono principalmente quelli sessuali, testosteroni nell’uomo, estrogeni e progesteroni nella donna, ma rientrano in questa categoria anche quelli prodotti dalla corticale del surrene: aldosterone, cortisolo, corticosterone.
feedback negativo
la produzione da parte di una cellula bersaglio di un ormone agisce sulla secrezione ormonale della cellula che era stata la cellula originaria della produzione del primo ormone, di solito andando ad inibirne la secrezione. La produzione del secondo ormone spegne la produzione del primo.
feedback positivo
fa produrre alla cellula bersaglio un ormone che verrà messo in circolo e andrà a regolare l’attività della prima cellula che avrà prodotto il primo ormone e andrà a amplificarne la secrezione.
classificazione ormoni dal punto di vista funzionale
endocrini se rilasciati da una ghiandola nel circolo sanguigno e agiscono su una cellula bersaglio distante, neuroendocrini se rilasciati nella giunzione sinaptica e agiscono attraverso i neuroni, paracrini se rilasciati da una ghiandola o tessuto nello spazio extracellulare e agiscono su una cellula bersaglio vicina, autocrini se hanno come bersaglio la stessa cellula che li ha prodotti.
cellule a secrezione ormonale peptidica
avranno reg, golgi e vescicole di secrezione meno sviluppati (meno basofili), non presentano una polarità e le vescicole sono più piccole di quelle a secrezione esocrina
secrezione mucosa
Idrogel di glicoproteine e proteoglicani a formare il muco
Secrezione sierosa
Idrosol ricco di proteine e glicoproteine, ricco di enzimi a formare il siero
muco
formato da : mucine che si idrattano
al contatto con l’acqua. Mucine: Glicosaminoglicani,
proteoglicani e glicoproteine
mucine
Glicosaminoglicani,
proteoglicani e glicoproteine
differenza tra cellule mucoidi e cellule mucipare
MUCOIDI: muco neutro
MUCIPARE: muco acido
Lamine secernenti parietali nello stomaco
nello stomaco abbiamo differenti popolazioni cellulari
Le cellule Colonnari: secernono muco neutro ricco di glicoproteine.
Ossintiche o parietali : parte medio alta delle cripte del
corpo e del fondo; producono H Cl e FATTORE INTRINSECO;
Peptiche o zimogene : base delle cripte del fondo; producono PEPSINOGENO.
CELLULE DELL’INTESTINO
Cellule G : presenti nell’antro; secernono
GASTRINA.
*
Cellule enterocromaffine : secernono
ISTAMINA, SEROTONINA e MOTILINA.
*
Cellule D : parte alta e inferiore dello
stomaco; secernono SOMATOSTATINA.
Parti di una ghiandola complessa
Parenchima di origine epiteliale formata da adenomeri e dotti
Stroma di origine connettivale a funzione trofica e di
sostegno
Capsula connettivale esterna
cosa sono i dotti striati o il labirinto basale
I dotti striati devono regolare il riassorbimento di acqua e svolgere scambi elettrolitici tramite trasporto attivo , quindi giustifichiamo la presenza di numerosi mitocondri. La struttura «labirinto basale» è in posizione “basale” perché il sistema di scambio (passaggio) deve essere in rapporto stretto con il connettivo che
fornisce acqua e elettroliti
Neuroipofisi perchè alcuni sostengono non sia una ghiandola?
Regola la secrezione dell’adenoipofisi liberando
RH (releasing hormon)
Rilascia nel torrente circolatorio l’ormone
antidiuretico (ADH o vasopressina o adiuretina)
e l‘ossitocina , sintetizzati dall’ipotalamo.
Per questo motivo la neuroipofisi non è
considerata una ghiandola, al contrario
dell’adenoipofisi, bensì una sorta di proiezione
assonale dell’ipotalamo.
cellule delle isole di langheras?
Alfa 20% Glucagone
Beta 70% Insulina
Delta 5 10%
somatostatina
PP 1 2%
peptide pancreatico
somatostasina
inibisce il rilascio di insulina e glucagone
Peptide pancreatico
Regola la produzione esocrina
del pancreas