EMBRIOLOGIA Flashcards
gametogenesi (generale)
è il processo attraverso il quale e si sviluppano cellule germinali specializzate, i gameti, da cellule precursori bipotenti. I gameti (spermatozoo per il maschio e cellula uovo per la donna) sono delle cellule a corredo aploide.
meiosi (generale)
è un processo che alla fine vede la formazione di 4 forme cellulari aploidi. Nelle cellule umane ci sono 44 autosomi e 2 sessuali. Ereditiamo 23 cromosomi da madre e 23 dal padre. La meiosi si divide in I e II. Si parte da una cellula che ha appena duplicato il proprio patrimonio genetico durante la fase (quindi è una cellula 4n ovvero 46 cromosomi bicromatidici) e nel frattempo, la cellula si prepara dissolvendo temporaneamente l’involucro nucleare, portando ai poli opposti della cellula i due diplosomi per costruire il fuso mitotico, il quale, nell’anafase della meiosi I, allontanerà ai poli opposti del fuso i singoli cromosomi rimaneggiati dal punto di vista genomico. Nella metafase della prima divisione meiotica si avrà l’organizzazione, il superavvolgimento del DNA e la formazione delle strutture cromosomiche e si costituisce un fuso mitotico grazie a i centrioli che si spostano ai poli della cellula. I microtubuli si vanno ad attaccare al centromero che è formato dalle cinetocore. La profase I si divide in leptotene, zigotene, pachitene, diplotene e diacinesi. Si verifica l’accoppiamento dei cromosomi omologhi paterni e materni (i due cromosomi materni 1 si accoppiano ai due paterni 1, i due cromosomi 2 materni si accoppiano ai due cromosomi 2 paterni ecc…). questo permette il fenomeno del crossing over che avviene tra pachitene e diplotene. Durante il crossing abbiamo punti dove i cromosomi omologhi si appaiano (zone delle sinapsi) e delle aree dette chiasma, avvengono degli scambi tra porzioni identiche (cosi non si perde materiale genetico) di cromosomi paterni e materni per ottenere, alla fine della prima divisione meiotica, dei cromosomi che hanno subito un rimaneggiamento. La prima divisione meiotica si conclude con la telofase, la citodieresi e la formazione di due cellule che hanno già dimezzato il numero di cromosomi. Questa fase della meiosi viene anche chiamata “fase riduzionale” perché da una cellula con 46 cromosomi si ottengono due cellule con 23 cromosomi bicromatidici. La meiosi per concludersi ha bisogno di una seconda fase dove si riorganizzano i cromosomi e si organizza un altro fuso mitotico. Al momento dell’anafase II, ai poli opposti delle cellule figlie migreranno i singoli cromatidi. Dopodiché seguiranno la telofase e la citodieresi. Questo tipo di divisione è anche chiamata “divisione equazionale”, perché la numerosità degli elementi non cambia, cambia soltanto la qualità. Alla fine possiamo avere un cromosoma uguale a quello paterno, un cromosoma rimaneggiato, un cromosoma uguale a quello materno e un cromosoma rimaneggiato. In ogni cellula figlia migrerà uno solo tra questi quattro.
spermatogenesi
si parte da una cellula iniziale, chiamata spermatogonio, presente nella gonade maschile (chiamata testicolo o didimo). È una cellula che va incontro a numerose divisioni di tipo mitotico, ma durante i periodi fetale e postnatale sono quiescienti. Il suo patrimonio genetico è costituito da 44 autosomi e 2 sessuali (visto che siamo nel maschio uno è X e uno è Y). Con la nascita e negli anni post-natali, la proliferazione degli spermatogoni cessa e il loro numero rimane quindi costante, fino all’età prepuberale quando la proliferazione riprende. Nella vita adulta, infatti, gli spermatogoni di tipo A continuano a proliferare tramite mitosi per ottenere spermatogoni di tipo As, Ad e Ap. Alcuni spermatogoni diventano spermatogoni B, uguali geneticamente a quelli A, e si differenziano in cellule chiamate spermatociti I (spermatociti primari). Lo spermatocito I ha esattamente lo stesso patrimonio genetico dello spermatogonio ma è quella cellula che comincia la prima divisione meiotica trasformandosi in uno spermatocito II (spermatocita secondario). Quindi, la prima meiosi trasforma lo spermatocito I in spermatocito II, il quale è costituito da 23 cromosomi, di cui 22 autosomi e uno sessuale. In una cellula migrerà il cromosoma X mentre nell’altra migrerà il cromosoma Y. Lo spermatocito secondario va incontro alla seconda divisione meiotica trasformandosi in spermatidio. Lo spermatidio è una cellula voluminosa e tondeggiante che deve trasformarsi in uno spermatozoo.
spermiogenesi
Lo spermatidio e lo spermatozoo primario hanno lo stesso patrimonio genetico, cambia solo la forma. Durante il processo di spermiogenesi il nucleo si allunga e si situa nella testa dello spermatozoo che assume una forma lanceolata. Si ha poi la fase golgiana in cui il golgi produce molte vescicole che andranno a formare la vescicola acrosiamale, che si posizionerà sulla punta prendendo una conformazione a cappuccio. In seguito i mitocondri si “trasferiscono” nel collo e i centrioli formano una sorta di coda, un assonema costituito da 9 doppiette di microtubuli più 2 centrali. A questo punto il golgi e gran parte degli organuli vengono espulsi e digeriti dalle cellule del sertoli. Lo spermatozoo può ora allontanarsi e andare verso il lume del tubulo seminifero. Questo processo di allontanamento e distacco verso il lume si chiama spermiazione. Quindi si ottengono quattro spermatozoi e tutti e quattro possono essere potenzialmente fecondanti. La spermiogenesi nell’uomo non è un processo ben ordinato ma segue una sequenza a spirale all’interno dei tubuli seminiferi e dura 23 giorni. Tutti questi eventi avvengono nei tubuli seminiferi dei testicoli.
maturazione spermatozoi
Gli spermatozoi primitivi che originano dal tubulo seminifero sono ancora, dal punto di vista fecondativo, immaturi. Maturano, cioè acquistano una maggiore mobilità, transitando nelle vie seminali maschili
durata spermatogenesi
dura in tutto circa 73 giorni. Lo spermatocito di tipo B impiega circa 9 giorni a diventare spermatocita di primo ordine. Poi si duplica e diventa di secondo ordine. Per far avvenire la prima divisione meiotica, che trasforma gli spermatociti di primo ordine in spermatociti di secondo ordine, ci vogliono circa 23 giorni. Successivamente, 1 giorno per diventare spermatidi e infine più di 23 giorni per il passaggio da spermatidio a spermatozoo, in quanto tale cellula flagellata.
coda dello spermatozoo
Nel collo si trova l’apparato centriolare, il centriolo da cui emerge l’assonema. La lunga coda ha diversi spessori: la prima parte è piuttosto spessa, perché attorno all’assonema vanno a disporsi a spirale i mitocondri, poi diventa via via più sottile.
percorso degli spermatozoi
devono andare attraverso le strutture tubulari verso l’epididimo, per poi continuare lungo il condotto deferente. Il condotto deferente si porta dalla regione della borsa scrotale (che contiene testicolo ed epididimo) verso l’alto, entrando attraverso il canale inguinale nella zona della pelvi, per poi passare lateralmente alla vescica. Infine, si porta posteriormente alla vescica, dove intercetterà le vescichette seminali. Dopo di che, i due condotti (fino ad ora organi pari simmetrici) diventano un unico dotto, il dotto eiaculatore, che attraversa la prostata per arrivare nell’area dell’uretra maschile. La prima porzione uretrale maschile, dove sfocia appunto il dotto eiaculatore, viene chiamata anche uretra prostatica, perché è avvolta dalla ghiandola prostatica. Infine, l’ultimo tratto che percorre lo sperma (contenente gli spermatozoi), è in comune con l’apparato urinario: uretra bulbare, uretra peniena ed espulsione. Nel liquido seminale si trovano sostanze nutritive (poco sperma e tanto zucchero, fruttosio in particolare) perché servono per la mobilità. Nel percorso, oltre alla ghiandola prostatica e alle vescichette seminali, che servono per arricchire il liquido spermatico di sostanze nutritizie fondamentali per gli spermatozoi affinché rimangano vitali, ci sono anche delle ghiandole chiamate ghiandole bulbo-uretrali del Cowper, che hanno il loro dotto escretore al confine tra l’uretra prostatica e l’uretra bulbare. Le ghiandole bulbo-uretrali di Cowper secernono un liquido chiaro e vischioso, che non fa parte del secreto spermatico ma che viene prodotto prima dell’eiaculazione.
gonadi maschili
sono i testicoli (o didimi). Sono strutture ovalari pari e simmetriche raccolte all’interno di una sacca esterna, che si chiama borsa scrotale o scroto. Le gonadi maschili si trovano all’esterno perché per fare avvenire la spermatogenesi è necessaria una temperatura inferiore a quella intracorporea.
ovogenesi
si parte da un ovogonio, che ha 46 cromosomi (44 autosomi e due cromosomi sessuali X). L’ovogonio si trasforma in ovocito I prima della nascita. Gli oociti man mano che si formano vengono circondati da un connettivo formando uno strato di cellule follicolari appiattite. L’ovocita qua costituisce il follicolo primordiale. Quando l’ovocita accresce si viene a formare un follicolo primario circondato da uno strato di materiale glicoproteico acellulare amorfo detto zona pellucida. Le cellule follicolari secernono inibiscono la maturazione degli ovociti bloccando il processo meiotico. L’ovocita va incontro alla prima divisione meiotica originando due strutture: un ovocito II, cellula molto voluminosa, piena di depositi lipidici e glucidici (chiamati anche “deutoplasma”) e un globulo polare, che è molto piccolo, ma serve per consentire la prima divisione meiotica (per fare in modo che da un ovocita primario si ottengano due cellule nelle quali si suddivide la popolazione dei cromosomi). Dopodiché avviene la seconda divisione meiotica con la conseguente produzione della cellula uovo e di un altro globulo polare. Le strutture si diversificano per dimensioni: la cellula uovo (130-150 micron) sarà molto voluminosa; mentre il globulo polare sarà molto piccolo. Il primo globulo polare va incontro a sua volta alla seconda divisione meiotica e dà origine ad altri due globuli polari. Solo la cellula uovo sarà la struttura che potrà essere fecondata, mentre i globuli polari degenereranno velocemente e diventeranno le cellule abortite.
gonadi femminili
Le gonadi femminili sono le ovaie, organi pari e simmetrici e sono una porzione fondamentale dell’apparato riproduttore femminile, il quale, oltre ad essere costituito da questi elementi principali dove avviene la meiosi, è accompagnato da altri organi cavi che serviranno per consentire alla cellula uovo, costruita nell’ovaio, di essere raccolta dalle fimbrie (zona della tuba uterina, altro organo pari e simmetrico) ogni 28 giorni, per arrivare poi nella struttura uterina (organo impari), che è in continuità con la struttura vaginale. La vagina serve a consentire la deposizione degli spermatozoi durante l’atto sessuale e l’utero permette l’ingresso, il deposito e la risalita degli spermatozoi, i quali si infileranno poi nelle tube e andranno a fecondare la cellula uovo, la quale nel frattempo è stata raccolta dalle fimbrie e sta transitando all’interno della struttura delle tube. L’utero è formato da un corpo e una cervice. Il canale cervicale è il lume della cervice e presenta un orifizio interno che comunica con il corpo uterino e un orifizio esterno che comunica con la vagina. La cervice uterina deriva dall’endometrio le cui cellule epiteliali si trasformano in epitelio pluristratificato non corneificato creando il muso di tinca.
endometrio
è composto da uno strato compatto (connettivo), uno strato spongioso (connettivo) e uno strato basale. Lo strato basale è sottile e non viene eliminato con la mestruazione mentre gli altri due, detti anche strati funzionali, sì. L’endometrio avrà uno spessore massimo di 9 mm ottenuto al 21° giorno nella fase secretiva. È costituito da epitelio di rivestimento cilindrico semplice che in certi punti si specializza creando delle ghiandole tubulari semplici a fondo cieco, nelle prime fasi sono rettilinee poi diventano sempre più contorte. La zona è altamente vascolarizzata, i vasi entrano lateralmente dalla parete uterina, attraversano il miometrio arrivando alla membrana basale dell’endometrio, il circolo arterioso nello strato basale parte rettilineo poi i vasi iniziano a spiralizzarsi per aumentare l’apporto di sostanze nutritive in uno spessore molto ristretto, le vene invece dovendo solo allontanare le sostanze sono rettilinee. Nella parete uterina si distinguono tre aree endometriali: 1) Decidua basale: dove la componente endometriale si approccia alla porzione villosa della placenta; 2) Decidua capsulare: la regione endometriale che si rapporta al corion liscio; 3) Decidua parietale: tutto il resto della parete uterine che non è stata per il momento coinvolta nell’annidamento dell’embrione. La decidua verrà completamente staccata e sostituita dopo il parto.
ciclicità della donna
L’ovaio, durante la maturità femminile è pieno di follicoli, che pian piano vano incontro alla maturazione e, quindi, con il tempo, la donna li consuma. Una volta consumati la donna entra in menopausa e non è più fertile. All’inizio di ogni ciclo ci sono più follicoli primordiali che innescano il processo maturativo, ma normalmente solo uno arriva a completa maturazione. Dunque, viene ovulato un solo ovocito II. Gli altri vanno incontro a degenerazione e si chiamano follicoli atresici. Alla nascita abbiamo circa un milione di cellule germinali. Negli anni successivi, prima dell’età fertile, la donna perde ancora elementi cellulari e si ritrova al menarca (la prima mestruazione) con solo 400’000 unità circa. Queste verranno tenute nella regione corticale dell’ovaio. Nella durata della maturità sessuale, che dura più o meno 30-40 anni, solo 450 ovuleranno, tutti gli altri degenerano sotto forma di follicoli atresici. Normalmente il ciclo ovarico in una donna dura 28 giorni. Nei primi 14 giorni ci sarà la maturazione del follicolo e al quattordicesimo giorno l’ovulazione, cioè l’espulsione dell’ovocito II, il quale non ha ancora terminato la seconda divisione meiotica ma è una struttura quasi pronta ad essere fecondata. Dunque, la donna ha una ciclicità ed è feconda solo in particolari giorni della mensilità
ciclo ovarico
Dal giorno 1 (mestruazione) al giorno 14 del ciclo ovarico parliamo di fase follicolare, dove si hanno uno o più follicoli primordiali che cominciano a modificarsi d’aspetto. A partire invece dal 14esimo giorno fino al 28esimo avremo una fase luteinica, con la formazione del corpo luteo. Le prime fasi di modificazione del follicolo avvengo sotto stimolazione di due ormoni, ovvero FSH (ormone follicolo stimolante), che stimola lo sviluppo dei follicoli ovarici e della produzione di estrogeni, ed LH (ormone luteinizzante), che provoca l’ovulazione e stimola le cellule follicolari e il corpo luteo a produrre progesterone; FSH ed LH sono chiamati genericamente gonadotropine ipofisarie. Gli ormoni dell’ovaio ovvero estrogeni e progestinici vedono al giorno 12 un innalzamento dei livelli di estrogeni e un basso livello di progestinici per la mancanza di corpo luteo, successivamente al 14° i livelli di progesterone aumentano fino a un massimo raggiunto al 21° giorno, a quel punto può avvenire l’eventuale annidamento della blastocisti oppure il decremento dei livelli di progesterone. Man mano che il follicolo primario aumenta di dimensioni, il connettivo adiacente forma una capsula, detta teca del follicolo, che si differenzierà in teca esterna e teca interna. Quella interna è più a contatto con le cellule della granulosa ed è caratterizzata da una elevatissima vascolarizzazione. La teca esterna invece è un vero e proprio connettivo fibroso, che ha comunque cellule e della vascolarizzazione minore. una volta che il follicolo matura si sviluppano dei prolungamenti che si possono chiamare filopodi, che si allontanano dalla corona radiata e vanno a contatto con la membrana dell’ovocito, stabilendo in quel punto una giunzione di tipo gap, permettendo di sincronizzare tra di loro la cellula uovo e le cellule della granulosa. A questo punto il follicolo, che ha raggiunto i 2 cm di diametro, occupa quasi del tutto l’ovaio. l follicolo ha subito uno scatto di crescita per via di FSH e LH, provocando un rigonfiamento. Su questo compare una macchia avascolare, stigma. Prima dell’ovulazione, che è provocata da un brusco aumento di LH, l’oocita si stacca dalla parete del follicolo. Lo stigma quindi si romperà espellendo l’oocita con il liquido follicolare. Il 14esimo giorno verrà ovulato l’ovocita secondario. I L’ovocita secondario ha iniziato la seconda divisione meiotica, che terminerà solo se verrà fecondato. Ciò che rimarrà nell’ovaio (granulosa+teca) si organizzarà per formare una struttura ghiandolare endocrina chiamata corpo luteo, che ha una forma piuttosto ovalare e una distribuzione di cellule che assomiglia ad una ghiandola di tipo cordonale. L’ormone prodotto dal corpo luteo è il progesterone, fondamentale per la gravidanza. Se nella prima fase della costruzione del follicolo le cellule follicolari si erano impegnate alla produzione di estrogeni, nella seconda fase il corpo luteo produrrà appunto progesterone. Le cellule del corpo luteo sono molto acidofile, producono un secreto steroideo per cui hanno presenza di molti mitocondri e reticolo endoplasmatico liscio per la creazione degli ormoni. Il corpo luteo ha due destini: se non si ha nessuna fecondazione, il corpo luteo degenera dopo 14 giorni e si trasforma in corpo albicante, ovvero una struttura cicatriziale dal colore biancastro. Nel caso invece di fecondazione, il corpo luteo si mantiene diverse settimane, trasformandosi in corpo luteo gravidico, mantenendo la produzione di progesterone più a lungo
maturazione dei follicoli
si parte da un follicolo primordiale (35 micron) che ha intorno un monostrato di cellule appiattite. in seguito alcuni di questi matureranno a follicoli primario e il monostrato di cellule diventa cubico. in seguito abbiamo la maturazione a follicolo primario precoce in cui avremo cellule pluristratificate a formare le cellule della granulosa e la teca interna e l’ovocita sara sempre in posizione centrale con formazione della zona pellucida. in seguito si formerà il follicolo secondario con formazione della teca esterna e l’ovocita si sposterà lateralmente in quanto il follicolo si riempirà di liquor nell’antro. si formerà inoltre la corona radiata che rimarrà attacata alla parete del follicolo di Graaf (ultimo stadio) grazie al cumulo ooforo.
ciclo uterino
avviene la fase mestruale in cui lo strato funzionale della parete uterina viene eliminata con la mestruazione e l’endometrio rimane sottile. Poi vi è una fase proliferativa in cui l’endometrio aumenta di spessore e si riforma l’epitelio superficiale e vi è la presenza di cellule a produzione esocrina per il latte uterino, liquido bianco contenente sostanze nutritive. Poi c’è la fase secretiva(da 15° a 27° giorno) che dura 13 giorni e in cui c’è formazione, funzionamento e crescita del corpo luteo. durante questa fase ci sarà la massima secrezione di muco che aiuta la penetrazione. L’endometrio si ispessisce e le arterie spirali crescono nello strato superficiale. Le ghiandole tubulari semplice si trasformano in ghiandole sempre più complesse, favorendo l’annidamento della blastocisti. Se l’oocita non viene fecondato si ha la fase ischemica in cui le arterie spirali si costringono, si ha una carenza ormonale e un assottigliamento dell’endometrio. Le arterie restano contratte più a lungo causando una stasi venosa e la necrosi ischemica degli strati superficiali. La parete dei vasi danneggiati si rompe e il sangue si diffonde nel connettivo formando accumuli di sangue che si aprono sulla superficie endometriale portando al sanguinamento della cavità uterina attraverso la vagina
perchè le vene non si spiralizzano nell’endometrio e le arterie sì?
perchè le vene non portano nutrimento, mentre le arterie devono occupare più spazio possibile e inoltre essendo spiralizzate è più facile comprimerle durante la fase ischemica.
cellule del sertoli
si trovano all’interno dello spessore del tubulo seminifero ci saranno le cellule di Sertoli, che e servono da sostegno per le cellule della linea germinale e si vedono bene al microscopio elettronico. Le cellule di Sertoli presentano un nucleo chiaro e vescicoloso con evidente nucleolo e un citoplasma ricco di organuli ma senza una predominanza di un tipo di organulo sull’altro. La cellula del Sertoli occupa l’intero spessore del tubulo seminifero, ha una forma molto allungata con i bordi laterali che possiedono tante introflessioni che ospitano le cellule della linea germinale. Le cellule del Sertoli si collegano tra di loro grazie a giunzioni occludenti che sigillano e dividono lo spazio del tubulo seminifero che si dedica solo alla mitosi dallo spazio che si dedica solo alla meiosi. Questa area si chiama area della barriera ematotesticolare. Nell’area apicale, rivolta verso il lume del tubulo, la cellula del Sertoli possiede tante teste dei futuri spermatozoi che poi vengono rilasciati sotto forma di piccole strutture flagellate. Le cellule del Sertoli sono a diretto contatto con le cellule germinali perché è la cellula del Sertoli che grazie a stimoli fa differenziare le cellule della linea germinale in stadi successivi. Questo diretto contatto con le cellule germinali avviene perché la cellula del Sertoli sulla propria membrana possiede i recettori per l’ormone FSH che stimola queste cellule a produrre una sostanza chiamata ABP (androgen binding protrein) che è una proteina che lega l’androgeno. La cellula di Sertoli inoltre produce un altro ormone che prende il nome di inibina, ormone a feedback negativo che fa diminuire o cessare la produzione di FSH e LH. Esso viene prodotto e migra nel circolo sanguineo fino all’ipofisi. L’epitelio seminifero con cellule di Sertoli inoltre sono a circondati da altri tessuti con i quali sono in rapporto. Questi tessuti sono il territorio sottostante che avvolge il tubulo seminifero che presenta cellule allungate alcune delle quali sono cellule mioepiteliali e la regione di connettivo al di sotto ad esso caratterizzata da molto vasi sanguinei e da cellule di Leydig. Sintetizzano anche l’ormone anti-mulleriano
ABP
Questa proteina è una sostanza intracellulare che rimane nella cellula del Sertoli e serve come recettore citoplasmatico per catturare il testosterone prodotto dalle cellule di Leydig, che passa attraverso la membrana plasmatica delle cellule di Sertoli essendo di produzione steroidea e poi si lega all’ABP e questo legame serve come impulso alle cellule germinali per maturare sequenzialmente.
barriera emato-testicolare
La funzione della barriera emato-testicolare impedisce il passaggio di molecole del compartimento basale (caratterizzato da cellule ad attività mitotica) a quello ad-luminale (rivolto verso il lume). Se queste giunzioni occludenti che costituiscono la barriera emato-testicolare non dovessero funzionare in maniera adeguata ci potrebbe essere un reflusso delle proteine prodotte dalle cellule della spermatogenesi verso la parte vascolare, questo richiamerebbe cellule immunitarie (es. macrofagi) che andrebbero a distruggere queste cellule del compartimento adluminale-che stanno facendo meiosi. Questo porterebbe ad una distruzione delle cellule della linea germinale e il maschio sarebbe sterile.
cellule di leydig
caratterizzate da nucleo chiaro e vescicoloso con evidente nucleolo e citoplasmi molto acidofili per la presenza di mitocondri e REL, poiché la cellula di Leydig deve rielaborare il colesterolo degli ormoni di natura lipidica. Per questo possiede mitocondri a creste tubulari tipici delle ghiandole endocrine a produzione steroidea e REL. Osservando l’ultrastruttura di queste cellule di Leydig si vede che sono caratterizzate da particolari cristalli che vengono chiamati cristalli di Reinke che sono proteine citoplasmatiche cristallizzate all’interno. l’LH stimola le cellule di Leydig che produrranno testosterone.
formazione del testosterone
L’ormone LH attiva la cellula di Leydig infatti e sulla membrana della cellula ci sono dei recettori (T) per questo ormone. Quando esso si lega al recettore si attivano una serie di fenomeni intracitoplasmatici che vedono: l’attivazione dell’adenilato ciclasi che consumando energia forma l’AMP ciclico (cAMP); cAMP a sua volta attiva degli enzimi citoplasmatici in particolare delle proteine chinasi che attivano in seguito la colesterolo esterasi. L’enzima colesterolo esterasi riesce a prendere il colesterolo esterificato presente nelle gocce lipidiche all’interno della cellula di Leydig e trasformarlo in colesterolo libero. Se non basta il colesterolo delle gocce lipidiche, la cellula di Leydig raccoglie colesterolo anche dal plasma sanguineo. Il colesterolo libero è la prima molecola che serve per costruire testosterone. Il colesterolo libero una volta entrato nei mitocondri che si trasforma in prenienolone e poi transitando nel REL diventa testosterone. Il testosterone esce attraverso la membrana plasmatica e una volta fuori dalla cellula di Leydig può percorrere due tragitti: entra nelle cellule di Sertoli viene catturato dall’ABP e stimola la maturazione delle cellule germinali, oppure entra nei vasi sanguigni (legandosi ad albumina e α e β globulina) a determinare i caratteri secondari del maschio.
Fecondazione
La fecondazione è il processo nel quali i gameti maschile e femminile si fondono e solitamente avviene nell’ampolla della tuba uterina. Lo spermatozoo capacitato viene guidato verso l’oocita grazie a segnali chimici prodotti da quest’ultimo (chemotassi) e a un gradiente termico (termotassi). La fecondazione dura circa 24h. Avviene la reazione acrosomiale che consente la fecondazione. L’acrosoma si fa strada nella corona radiata, zona pellucida, spazio perivitellino e membrana nucleare (in questo ordine). Nell’uomo entra solo la testa dentro. Nella zona pellucida c’è il riconoscimento dello spermatozoo grazie alle glicoproteine, questo succede per il primo spermatozoo. Per evitare la polispermia avviene reazione corticale. Quindi le membrane plasmatiche dell’oocita e dello spermatozoo si fondono e si completa la seconda divisione meiotica dell’oocita e il nucleo dell’oocita maturo diventa il pronucleo femminile. Nel citoplasma dell’oocita il nucleo dello spermatozoo si ingrandisce e forma il pronucleo maschile. Questi pronuclei si fondono e l’ootide diventa zigote.
tipologie di ciclo mestruale
eumenorrea è un ciclo mestruale normale per quantità, durata (3-5 giorni), polimenorrea con intervalli minori o uguali a 21 giorni, oligomenorrea per cicli uguali o superiori a 35 giorni, amenorrea con intervallo che supera i 180 giorni.
capacitazione
avviene nelle cripte uterine e dura circa 7h. In questo lasso di tempo si eliminano le glicoproteine superficiali dello spermatozoo che possono essere rilevate dal sistema immunitario della donna e vengono anche eliminate le proteine del plasma seminale sempre per ragioni immunologiche, grazie a ciò il sistema immunitario non riconosce le cellule come non-self
reazione acrosomiale
lo spermatozoo si lega alla membrana pellucida e ha luogo la reazione acrosomiale :
– fusione membrana acrosomiale esterna con membrana cellulare
– rilascio degli enzimi che mangiano le glicoproteine presenti nella membrana pellucida e apertura di un varco nella membrana pellucida
reazione corticale
Pochi minuti dopo l’ attivazione dell’oocita si verifica lareazione corticale (esocitosi granuli corticali). ciò comporta la successiva modificazione della membrana
pellucida (Reazione Zonale)
reazione zonale
una volta liberati i granuli corticali nel spazio perivitellino, questi degranulano liberando i loro enzimi lisosmiali che andranno a modificale le proteine ZP3 della zona pellucida togliendo loro i recettori per gli spermatozoi.
segmentazione
processo che avviene dopo la formazione dello zigote. a 24ore dalla fecondazione lo zigote si sarà diviso mitoticamente e avremo due cellule totipotenti dette blastomeri. al giorno due avremo 4-8 blastomeri. al terzo giorno avremo la morula formata da 16 cellule che andrà incontro a compattazione. è importante ricordare che durante queste divisioni le cellule aumenteranno solo di numero e non di volume in quanto intorno avranno la zona pellucida.
compattazione
avviene al terzo giorno.
le cellule più esterne della morula formeranno tra loro giunzioni occludenti e desmosomi e formeranno quello che sarà il futuro trofoblasto.
le cellule più interne formeranno giunzioni gap e formeranno quello che sarà il futuro embrioblasto o nodo embrionale.
blastocisti
al 4 giorno avremo 32 cellule e da morula si passa a blastocisti e vedremo la formazione di una cavità che prende il nome di blastocele. nella blastocisti riconosceremo il trofoblasto e il nodo embrionale
schiusa della blastocisti
avviene al 5 giorno. il trofoblasto distruggerà la zona pellucida e la blastocisti inizierà ad aumentare di volume e sarà pronta per impiantarsi nell’endometrio
impianto
al 6 giorno inizierà l’annidamento che deve avvenire nelle pareti uterine ad una ragionevole distanza dal orifizio uterino e dalla tuba di falloppio o nel fondo dell’utero. dunque il trofoblasto inizia a erodere lo strato funzionale dell’endometrio che ha raggiunto il suo massimo spessore di 9mm. è importante che l’impianto avvenga il 6th giorno perchè le sostanze nutritive nel deutoplasma sono terminate. l’‘annidamento avverrà dopo 6-7 giorni dall’inizio dell’annidamento. quando avviene l’annidamento il trofoblasto si differenzierà in sinciziotrofoblasto caratterizzato da cellule plurinucleate con prolungamenti che permettono la penetrazione nell’endometrio.
dove non deve avvenire l’annidamento
nell’istmo, in posizione basale (placenta previa), nelle tube, nelle anse intestinali, nel cavo del douglas.
disco embrionale
all’8 giorno il trofoblasto si sarà differenziato in sinciziotrofoblasto e citotrofoblasto. le cellule del nodo embrionale formeranno una struttura di disco bilaminare dove le cellule superiori formano l’epiblasto e daranno origine all’ectoderma e al mesoderma, mentre le cellule in basso formeranno l’ipoblasto che darà origine all’endoderma. dall’endoderma le cellule proliferano e danno origine alla membrana di heuser che andrà a formare il sacco vitellino. anche le cellule dell’ectoderma iniziano a proliferare formando degli amnioblasti che daranno origine alla cavità amniotica.
prima circolazione
al 12th giorno la blastocisti si sarà annidata e si sarà formato un tappo di fibrina. nel sinciziotrofoblasto si formeranno dell lacune sanguigne che metteranno in comunicazione in capillari materni con quelli dell’embrione. non abbiamo la presenza di vasi!! inoltre si formeranno nel mesoderma extraembrionale degli isolotti del wolff composti da angioblasti che si differenzieranno alcuni in cellule endoteliali altri in eritrociti. questi si attiveranno al 17th giorno
mesoderma extraembrionale
si formerà il 12th giorno grazie alla proliferazione dell’epiblasto
gastrulazione
al 12th giorno avremo la formazione della linea primitiva che è un ispessimo dovuto ad una proliferazione dell’ectoderma verso l’asse centrale dell’embrione. poco dopo all’estremità anteriore della linea primitivà si formerà un ulteriore ispessimento detto nodo di Hensen.
al 15th giorno avverrà la gastrulazione con la formazione dei 3 foglietti. l’ipoblasto diventerà endoderma, l’epiblasto ectoderma e tra i due foglietti si formerà il mesoderma che andrà ad occupare tutti gli spazzi tranne la membrana buccofaringea e la membrana cloacale.
notocorda
al 16th giorno si forma un’invaginazione dell’ectoderma a livello del nodo di hensen formano il canale cordale che inizierà a proliferare verso la zona cefalica.
in seguito il processo notocordale si fondera con l’endoderma sottostante formando ul canale neuroenterico che metterà in comunicazione il sacco vitellino con quello amniotico (poi si chiude). il processo notocordale si fermerà formano la placca cordale. le cellule di questa placca inizieranno a proliferare ripiegandosi su sè stesse e si chiudono formano un tubo pieno: la notocorda (18th giorno).
mesoderma parassiale
deriva dalla proliferazione delle cellule dell’asse centrale che formeranno due ispessimenti paralleli ai lati dell notocorda.
mesoderma laterale
dalla zona caudale della linea primitiva si formerà un ulteriore invaginazione e le cellule prolifereranno verso i lati del disco embrionale formano il mesoderma laterale