Parete cellulare Flashcards
Funzioni
- Proprietà meccaniche: conferisce robustezza (lavoro sinergico di parete e vacuoli)
- Forma definita
- Controllo di entrata e uscita dell’acqua limitando espansione cellulare
Parete: generalità
Delimita la cellula VEGETALE; aderisce da un lato alla membrana plasmatica, dall’altro ad altre cellule vegetali.
Può avere forme, spessori e funzioni diverse (a causa della differenziazione dei tessuti).
Si distingue una parete primaria (presente in tutte le c.) e una p. secondaria (talvolta presente).
Parete primaria
Composta da: 70% di acqua (attratta da -OH della cellulosa); parte fibrillare: cellulosa (25-40%); matrice: sostanze pectiche, emicellulose, proteine (di difesa, riconoscimento, enzimatiche), lipidi.
Parete secondaria
Si forma all’interno della parete primaria; è una specializzazione della parete e ha spessore rilevante.
Composta da: parte fibrillare: cellulosa (+ lunga e abbondante rispetto a p. primaria); matrice: sostanze pectiche ed emicellulosa (in numero minore rispetto a p. primaria). Forma degli strati concentrici di fibrille parallele.
Può subire diverse modificazioni: cutinizzazione, suberificazione, lignificazione, gelificazione, mineralizzazione. (modifiche che hanno permesso la conquista delle terre emerse)
Cutinizzazione
Rivestimento di cutina (lipidico)
Non permette entrata e/o uscita d’acqua
Suberificazione
Rivestimento di sughero (lipidico): tessuto protettivo delle piante legnose. Sughero formato da suberina: polimero di composti fenolici e catene alinfatiche
Lignificazione
Parete impregnata di lignina che la rende + resistente (resiste ad attacchi di sostanze chimiche, funghi e batteri)
Gelificazione
Aumento di sostanze pectiche (in particolare mucillaginose) allo scopo di aumentare l’idrofilia o come conseguenza di ferite o della degradazione della parete.
Mineralizzazione
Accumulo di sostanze minerali
Lamella mediana
Una sottile parete comune che si trova tra due cellule.
Si forma durante la divisione cellulare: vescicole si addensano nella parte centrale, si interpone una porzione polisaccaridica di pectine e acido galatturonico.
Ha funzione di collante; senza di essa le cellule sarebbero in continuo movimento.
Cellulosa
Polisaccaride del beta-glucosio caratterizzato da un legame 1-4 Beta (un glucosio rispetto all’altro è ribaltato di 180°). L’unità fondamentale è il disaccaride cellobiosio.
Forma una catena lineare.
Il suo peso molecolare varia tra 50000 e 2000000: composto da 300 a 150000 residui di glucosio.
Assemblaggio cellulosa
Il filamento singolo di cellulosa non esiste, ma è sempre aggregato con altri. Aggregati di pochi filamenti di cellulosa sono detti micelle. Le micelle formano le microfibrille. La sintesi delle microfibrille avviene a opera di complessi enzimatici (rosette: aggregati di cellulosa sintasi 1, 2 e 3; sei subunità che roteano lavorando sinergicamente con l’enzima saccarosio sintasi che aggancia UDP e glucosio). Le microfibrille sono tenute insieme da legami a idrogeno a formare le macrofibrille.
Pectine
Polimero di acido galatturonico (deriva dal galattosio, presenta una variazione sul C6: gruppo -COOH) caratterizzato da legami 1-4 alfa.
Possono essere metilate (e quindi solubili in acqua) o non (insolubili in acqua).
Hanno proprietà coesive, infatti sono abbondanti nella lamella mediana.
Molto abbondanti nella frutta.
Emicellulose
Insieme di polisaccaridi formati sia da esosi che da pentosi.
Sono una componente strutturale (tengono insieme microfibrille); e una sostanza di riserva.
Plasmodesmi
Piccoli tubicini di diametro 40 nm che mettono in comunicazione due cellule.
Nei plasmodesmi è presente un estroflessione del RE; il desmotubulo è attraversato da molecole di diametro max 2 nm (ioni, acidi organici, zuccheri, proteine, RNA).
Talvolta possono aggregarsi in zone specifiche a formare campi di punteggiatura.