Angiosperme Flashcards
Comparsa
130 milioni di anni fa, presenza rilevata grazie a fossili di granuli pollinici (molto resistenti)
secodno Darwin “il mistero dei misteri” in quanto è stata una comparsa alquanto improvvisa
circolano due ipotesi: derivano da (1) gimnosperme, (2) felci a seme
Perche dominano la flora terrestre?
Precedentemente il dominio apparteneva alle gimonsperme, ma con l’avvento delle angiosperme (ovvero la comparsa del fiore) il dominio è passato a queste ultime in quanto sono vanatggiose (processo evolutivo) in quanto il seme è protetto
Differenza tra angiosperme e gimnosperme
gimnosperme: piante a seme NON protetto
angiosperme: piante a seme protetto (fiore»frutto)
Numero di specie conosciute
circa 300000-450000 tra cui anche piante parassita, saprofita e carnivore
(contro le 15000 di altri tipi di painte - dominio)
Dimensioni
sia microscopiche (wolfia arrhiza, circonferenza: 1mm) che macroscopiche (eucalyptus regnans; circonferenza: 21.65 m, altezza: 77m, chioma: 25 m)
presentano quindi una varietà morfologica incredibile
Evoluzione
origine delle piante: alghe
prima comparsa: 420 milioni di anni fa
1 briofite (es: muschi): prive di sistemi vascolari, prive di organi e tessuti (tallofiti), caratterizzate da presenza di zigote (embriofite)
2 comparsa dei sistemi vascolari: pteridofite (es: felci)
3 sistemi vascolari più complessi: pregminosperme
4 comparsa del seme: gimnosperme
5 comparsa del fiore e del sacco embrionale: ANGIOSPERME
Coevoluzione con regno animale
favorisce l’impollinazione
fiori sempre più adatti alla vista di uno specifico insetto
insetto sempre più efficiente nello sfruttare quanto il fiore offre
piante basali
piante a fiori ancestrali
gruppi + comuni
monocotiledoni (graminacee, lillacee) e eucotiledoni (quercia, pisello, ulivo)
differenze mono - eu cotiledoni
pezzi fiorali: 3 nelle monocotiledoni, 4-5 nelle eucotiledoni
polline: monocolpato nelle monocotiledoni, tricolpato nelle eucotiledoni (punti di emissione: singola fessura nelle monocotiledoni, tre nelle eucotiledoni)
nervature: parallelinervia nelle monocot., retinervia nelle eucot.
disposizione fasci conduttori nel germoglio: atactostele nelle monocot., eustele nelle eucot.
accrescimento secondario: raro nelle monocot., quasi sempre presente nelle eucot.
Fiore
evoluzione di foglie che hanno acquisito funzione vessillare e riproduttiva (non + fotosintetica)
ricettacolo (verticillo)
asse su cui sono inseriti vari elementi: talamo e sepali (i sepali formano il calice)
corolla
formata dai petali
i petali con le loro colorazioni (da bianco a blu intenso - pigmenti: carotenoidi nei cloroplasti danno colorazione giallo-arancio, antociani nei vacuoli rosso-blu) attraggono gli animali ai fini della riproduzione (attraggono il giusto impollinatore); per noi umani hanno valore sociale
androceo
parte riproduttiva maschile formata dagli stami
gli stami sono formati da un filamento e dell’antera in cui è prodotto il polline
ginoceo
parte riproduttiva femminile
data dalla fusione di foglie modificate, i carpelli, a dare il pistillo
alla base del pistillo c’è l’ovario (al cui interno ritroviamo gli ovuli), all’apice lo stimma (che accoglie il polline)
con l’evoluzione il pistillo si è infossato per proteggere l’ovario:
- fiore ipogino: ovario esposto (es: ranucolo)
- fiore perigino: ovario leggermente infossato (es: rosacee)
- fiore epigino: ovario infossato (es: prezzemolo)