Muscoli Toracici Flashcards
Muscoli intercostali esterni
ORIGINE. tubercolo costale (estremità posteriore della costa)
INSERZIONE. articolazione tra segmento cartilagineo e costa (margine superiore della costa sottostante)
direzione dall’alto verso il basso, postero-anteriormente.
Separati dallo sterno dalla membrana intercostale esterna.
AZIONE. mantenimento dell’elasticità del torace, e aiutano il diaframma nel sollevamento della gabbia toracica.
Muscoli intercostali interni
ORIGINE. margine inferiore della costa
INSERZIONE. margine superiore della costa sottostante, fino all’angolo costale (non arrivano nella parte posteriore, al tubercolo).
Direzione dall’alto verso il basso, antero-posteriormente.
Separati dallo sterno dalla membrana intercostale interna.
AZIONE. espirazione forzata (quando punto fisso sulla costa inferiore, abbassano la costa superiore).
Mantengono la parete elastica.
Muscoli intercostali intimi (o profondi)
Sono la componente più interna delle fibre dei muscoli intercostali interni, si posizionano più internamente rispetto ai vasi intercostali che decorrono orizzontalmente nel solco costale.
Sono internamente connessi alla fascia endotoracica e alla pleura parietale.
Muscoli sottocostali
ORIGINE. superficie interna delle ultime 5 paia di coste, quindi si trovano solo nella parte inferiore del torace.
INSERZIONE. margine superiore della 2a o 3a costa sottostante.
Uniscono coste di due livelli differenti.
AZIONE. Abbassano le coste
Sono più interni rispetto agli intercostali interni (a volte si fondono con essi) quindi anch’essi sono tra i vasi e i nervi, e la pleura.
Stessa direzione degli intercostali interni.
Muscolo trasverso del torace
Bisogna eliminare il piastrone sterno-costale (sterno e parte antero-laterale delle coste) per vederlo.
ORIGINE. margine laterale dello sterno (corpo e processo xifoideo)
INSERZIONE. tramite singole digitazioni, dalla seconda alla sesta cartilagine costale.
Rivestito internamente dalla fascia endotoracica (che spesso si fonde con la pleura parietale).
Divide i nervi dalla pleura (come i sottocostali e gli intercostali interni).
AZIONE. coadiuva l’espirazione (punto fisso sullo sterno quindi abbassa le coste).
Muscoli elevatori delle coste
ORIGINE. processi trasversi delle vertebre (da C7 a T11).
INSERZIONE. costa sottostante, tra tubercolo e angolo costale.
Direzione, verso il basso e lateralmente (paralleli al margine posteriore dei muscoli intercostali esterni).
AZIONE. rinforzo per i muscoli della colonna, coadiuvano rotazione e torsione del busto,
flessione laterale della colonna (punto fisso sui processi trasversi).
Muscoli interspinali
tesi tra i processi spinosi delle vertebre (possono estendersi anche per più livelli).
Coadiuvano l’estensione della colonna.
Muscolo scaleno anteriore
ORIGINE. tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali da C3 a C6
INSERZIONE. tubercolo costale della prima costa
(post. ho art. succlavia e tronchi del plesso brachiale,
ant. ho vena succlavia)
Postero-mediale rispetto allo sternocleidomastoideo.
Muscolo scaleno medio
ORIGINE. tubercoli posteriori dei processi trasversi da C2 a C7
INSERZ. tubercolo della prima costa, posterior. al m. scaleno anteriore.
Muscolo scaleno posteriore
ORIGINE. tubercoli posteriori dei processi trasversi da C4 a C6.
INSERZ. seconda costa
azione dei m. scaleni
se punto fisso sulle vertebre, coadiuvano l’innalzamento delle prime due coste, quindi inspirazione.
se punto fisso sulle coste, contribuiscono all’inclinazione del collo
muscoli intrinseci del torace
m. intercostali
m. sottocostali
m. trasverso del torace
m. elevatori delle coste
m. interspinali
m. scaleni
diaframma
m. estrinseci del torace
TORACO-APPENDICOLARI
m. grande pettorale
m. piccolo pettorale
m. succlavio
m. dentato anteriore
SPINO-APPENDICOLARI (lo strato superficiale e intermedio sostengono la colonna siccome si inseriscono sui processi spinosi e trasversi. Circondati dalla fascia toraco-lombare) m. trapezio m. grande dorsale m. elevatore della scapola
m. grande pettorale
ORIGINE. 2/3 mediali della clavicola (capo clavicolare) e dalla superficie anteriore dello sterno (capo sternale).
INSERZIONE. tendine spiralizzato sulla cresta della grande tuberosità dell’omero. Si despiralizza nel sollevamento dell’arto.
AZIONE. Adduzione dell’arto superiore e intrarotazione dell’omero (insieme al grande rotondo e al sottoscapolare)
Avvolto dalla fascia pettorale esternamente e internamente.
TRIANGOLO DELTOIDEO-PETTORALE.
Il margine inferiore è il pilastro anteriore del cavo ascellare.
m. piccolo pettorale
Sotto al grande pettorale.
ORIGINE. tramite interdigitazioni singole sulla superficie anteriore delle coste dalla terza alla quinta (a livello delle articolazioni costo-condrali)
INSERZIONE. tendine unico sul processo coracoideo della scapola.
AZIONE. funzione stabilizzatrice nei confronti della scapola e solleva le coste, quindi agisce nell’inspirazione forzata.
Permette di distinguere le tre porzioni dell’arteria ascellare.
m. succlavio
ORIGINE. prima costa, sull’articolazione costo-condrale (davanti al legamento costo-clavicolare).
INSERZIONE. solco sulla faccia inferiore della clavicola (terzo medio).
AZIONE. stabilizza la clavicola, l’articolazione sterno-clavicolare, l’articolazione costo-clavicolare.
m. dentato anteriore
ORIGINE. digitazioni singole dalla superficie esterna delle prime 8\9 coste.
INSERZIONE. margine vertebrale della scapola.
AZIONE. abduzione della scapola.
m. trapezio
ORIGINE. protuberanza occipitale esterna e linea nucale superiore
INTERSEZIONE. sui processi spinosi fino a T12 (medialmente) e sulla spina scapola, acromion, alcuni fasci sul terzo laterale della clavicola posteriore (lateralmente)
AZIONE. stabilizza il cingolo scapolare.
PARTE SUP. punto fisso sull’occipitale e vert. cervicale quindi inalzamento spalla e inclinazione omolaterale del collo (o estensione del capo)
PARTE INTERM. punto fisso sui processi spinosi quindi porta indietro le spalle e avvicina le scapole
PARTE INF. (fasci ascendenti) porta in basso e medialmente la scapola
m. grande dorsale
ORIGINE. processo spinoso di T7 e si continua fino alla cresta sacrale mediana e alla fascia toraco-lombare.
INSERZIONE. vicino al solco bicipitale, davanti all’inserzione del grande rotondo.
AZIONE. adduzione spalla
estensione e iperestensione della spalla
intrarotazione del braccio
sollevamento del tronco (insieme al grande pettorale)
m. elevatore della scapola
ORIGINE. processi trasversi dell’atlante, dell’epistrofeo e sui tubercoli posteriori dei processi trasversi di C3 e C4.
INSERZIONE. margine mediale della scapola (tra angolo superiore ed estremità mediale della spina).
AZIONE. se punto fisso sulla colonna allora insieme al trapezio eleva la scapola e sostiene pesi.
se punto fisso sulla spalla inclina il collo omolateralmente.
Insieme ai romboidi aiuta a controllare il mantenimento della posizione della scapola.
sotto a m. trapezio e m. grande dorsale
m. erector spinae
m. multifido
m. rotatori
m. erector spinae
Rivestito dalla fascia toraco-lombare e composto da tre parti che si distinguono in base all’inserzione.
Origine comune sulla superficie posteriore del sacro, sulla cresta iliaca, sul legamento sacro-spinoso e sui processi spinosi delle vertebre lombari.
M. SPINALE si inserisce sui processi spinosi delle vertebre toraciche superiori e vertebre cervicali inferiori. è il più mediale.
M LUNGHISSIMO si inserisce tra i tubercoli e gli angoli costali, sui processi trasversi delle vertebre toraciche e lombari e sul processo mastoideo del temporale.
M. ILEO COSTALE si inserisce sull’angolo delle coste inferiori e sui processi trasversi inferiori.
AZIONE. estende e curva lateralmente la colonna e la testa.
Importante per sostenere la colonna in una crescita rapida o nello svolgimento ripetuto di allenamenti pesanti. Il mantenimento di una postura non corretta in età giovanile possono procurare asimmetrie nello sviluppo.
m. multifido
ORIGINE. sacro, processi trasversi delle vertebre toraciche e processi articolari da C4 a C7.
INSERZIONE. processo spinoso della vertebra sovrastante (si estende su due o quattro segmenti).
AZIONE. stabilizza la colonna.
m. rotatori
ORIGINE. sui processi trasversi della regione cervicale, toracica e lombare.
INSERZIONE. m. rotatore breve sulla superficie laterale e inferiore della lamina della vertebra sovrastante.
m. rotatore lungo alla base del processo spinoso della vertebra che si trova due livelli sopra.
AZIONE. stabilizza, estende e ruota la colonna.