ARTO INFERIORE (muscoli) Flashcards

1
Q

MUSCOLI DELL’ ANCA

A

MUSCOLI INTERNI

m. ileopsoas (m. grande psoas + m. iliaco)
m. piccolo psoas

MUSCOLI ESTERNI
strato superficiale (piccolo, medio e grande gluteo)
strato profondo 
(m. piriforme
m. gemello superiore
m. otturatori interno ed esterno 
m. gemello inferiore 
m. quadrato femorale)
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Q

M. ileopsoas

A

unione di due muscoli con origine autonoma.
m. grande psoas origina tramite interdigitazioni uniche a livello di T12 e le vertebre lombari (L1-L5). sia sui corpi vertebrali (fasci superficiali) sia sui processi trasversi (costiformi) (fasci profondi).
m. iliaco ha origine dal versante interno della cresta iliaca.
si portano verso il basso, passano davanti all’articolazione coxofemorale e dietro al legamento inguinale e si inseriscono con un tendine unico sul piccolo trocantere, passa davanti anche al legamento ileo-femorale.
Occupano la lacuna dei muscoli, il nervo femorale passa tra iliaco e grande psoas.
AZIONE. importante per la postura
se punto fisso del grande psoas su rachide e dell’iliaco su bacino allora flessione della coscia e extrarotazione.
se punto fisso su femore allora flessione del busto
coadiuva anche l’inclinazione laterale del busto agendo a livello delle articolazioni intervertebrali.

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3
Q

m. piccolo psoas

A

50% dei soggetti

origina da T12 e si inserisce su un prolungamento del legamento inguinale mantenendo la fascia dell’ileopsoas tesa.

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4
Q

m. grande gluteo

A

muscolo più superficiale
origine su cresta iliaca (posteriore), sacro, legamento sacrotuberoso e fascia lombosacrale (che ricopre i muscoli profondi della colonna, m. intrinseci).
inserzione distale, i fasci più profondi sulla tuberosità glutea sulla faccia posteriore del femore,
i fasci superficiali su lamina che inspessisce la fascia lata lateralmente, detta tratto ileo-tibiale che si inserisce su un tubercolino a livello del condilo laterale della tibia.
punto fisso pelvi allora estensore ed extrarotatore
punto fisso femore allora sollevamento busto quando ci alziamo da seduti
fasci più profondi contribuiscono all’adduzione, fasci superficiali all’abduzione

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5
Q

m. medio gluteo

A

origine sulla superficie glutea dell’osso coxale, tra la linea glutea posteriore e quella anteriore
si inserisce sul grande trocantere

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6
Q

m. piccolo gluteo

A

origine tra linea glutea anteriore e quella inferiore

inserzione distale sul grande trocantere, sotto all’inserzione del medio gluteo

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7
Q

AZIONE piccolo e medio gluteo

A

abduzione della coscia
contrazione prevalente dei fasci anteriori mi dà intrarotazione
dei fasci posteriori, extrarotazione

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8
Q

Azione muscoli strato profondo

A

extrarotazione del femore e stabilizzano l’anca

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9
Q

m. piriforme

A

origina dal faccia anteriore del sacro, secondo, terzo e quarto foro sacrale, si porta indietro passando dal grande foro ischiatico
inserzione sul grande trocantere sotto a medio e piccolo gluteo

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10
Q

m. gemello superiore

A

origine spina ischiatica

inserzione alla base del grande trocantere

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11
Q

m. otturatore interno

A

origina dal versante interno della membrana otturatoria

deviazione laterale di 90° per passare nel piccolo foro ischiatico e inserirsi nella fossa trocanterica

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12
Q

m. otturatore esterno

A

versante esterno della membrana otturatoria e si inserisce sulla fossa trocanterica

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13
Q

m. gemello inferiore

A

dalla tuberosità ischiatica alla fossa trocanteria

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14
Q

m. quadrato femorale

A

dalla tuberosità ischiatica alla cresta intertrocanterica

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15
Q

MUSCOLI DELLA COSCIA

A

MUSCOLI ANTERO-LATERALI

m. tensore della fascia lata
m. sartorio
m. quadricipite femorale

MUSCOLI POSTERO-MEDIALI

  1. m. pettineo
    m. adduttore lungo
    m. gracile
  2. m. adduttore breve
  3. m. grande adduttore

MUSCOLI POSTERIORI

m. bicipite femorale (laterale, capo lungo superficiale e capo breve profondo)
m. semitendinoso (superficiale mediale)
m. semimembranoso (profondo mediale)

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16
Q

MUSCOLI DELLE GAMBE

A
LOGGIA ANTERIORE
tibiale anteriore
estensione lungo delle dita
estensore lungo dell'alluce
LOGGIA LATERALE
peroneo lungo 
peroneo breve
peroneo terzo
LOGGIA POSTERIORE
compartimento profondo 
(tibiale posteriore, flessore lungo delle dita, flessore lungo dell'alluce, popliteo)
compartimento superficiale 
(soleo, gastrocnemio, plantare)
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17
Q

m.sartorio

A

ha origine dalla spina iliaca antero-superiore. si inserisce sulla superficie mediale della tibia, oltre al ginocchio, subito al di sotto del condilo mediale, con un tendine che corrisponde al primo dei tre che si inseriscono in questo punto andando a formare la cosiddetta zampa d’oca. il sartorio permette la flessione della gamba e della coscia

18
Q

quadricipite femorale

A

è formato dal muscolo retto femorale, dai muscoli vasti: laterale, mediale e intermedio. il muscolo retto parte dalla spina iliaca antero-inferiore e dal tetto dell’acetabolo e scende terminando con il tendine comune del quadricipite. all’interno del tendine si sviluppa la rotula.
il vasto mediale e laterale originano dal alto mediale e laterale della linea aspra e dalla parte mediale e laterale della linea intertrocanterica.
il vasto intermedio prende attacco al livello del segmento centrale della linea intertrocanterica.
tutti i 4 capi del quadricipite confluiscono in un tendine unico che si porta sulla faccia esterna della rotula e continua oltre l’apice andando a finire sulla tuberosità tibiale con un legamento patellare.
il retto permette la rotazione della coscia. gli altri fasci sono funzionale all’estensione della gamba

19
Q

m. pettineo

A

è un muscolo che si porta dalla crescita pettinea dell’osso coxale fino alla linea pettinea

20
Q

adduttore lungo

A

originada tubercolo e sinfisi pubica e si porta in basso e in fuori fino a giungere sulla linea aspra del femore

21
Q

gracile

A

origina dal corpo e ramo inferiore del pube, si dirige verticalmente e verso il basso a formare il secondo tendine della zampa d’oca, si inserisce quindi dopo il tendine del sartorio sulla faccia mediale della tibia. l’azione del gracile consiste anche nella flessione della gamba e non solo all’udduzione della coscia

22
Q

adduttore breve

A

ha la stessa origine dell’adduttore lungo, ma più profonda. l’inserezione si trova nei pressi della line aspra del femore

23
Q

grande adduttore

A

origina dal ramo inferiore del pubo, dal ramo dell’ischio e tuberosità ischiatica. si va a inserire a livello della linea aspra profondamente all’inserzione dell’add. lungo e breve, con una lamina detta aponeurosi adduttoria che presenta forellini dati dal passaggio delle arteriole perforanti (rami dell’arteria femorale profonda). Alcune fibre si inseriscono più in basso a livello del tubercolo del grande adduttore (sopra l’epicondilo mediale del femore).
L’attacco delle fibre inferiore determina sul margine inferiore e mediale del femore, la formazione dello iatus adduttorio importante per il passaggio dei vasi femorali.

24
Q

m. bicipite femorale

A

due capi d’origine, il capo lungo origina dalla tuberosità ischiatica e il capo breve dalla linea aspra del femore (è più profondo)
si inserisce sulla testa della fibula con un tendine unico

25
Q

m. semitendinoso

A

medialmente, ha origine dalla tuberosità ischiatica e si inserisce con un tendine a costituire il terzo tendine della zampa d’oca, quindi sulla superificie mediale della tibia subito sotto al condilo mediale

26
Q

m. semimembranoso

A

sotto al semitendinoso, origina dalla tuberosità ischiatica e si inserisce sul condilo mediale della tibia. il tendine manda un’espansione a formare il legamento popliteo obliquo che rinforza posteriormente l’articolazione del ginocchio

27
Q

m. tibiale anteriore

A

origina dal condilo laterale della tibia e dalla membrana interossea e si inserisce con un tendine sul versante mediale del piede arrivando fino al primo osso metatarsale.
determina la flessione dorsale e interviene nell’abduzione e supinazione del piede

28
Q

m. estensore lungo delle dita

A

origina da tibia, perone e membrana interossea e si inserisce sulle falangi distali e medi delle ultime quattro dita con quattro tendini

29
Q

m. estensore lungo dell’alluce

A

origina dalla porzione mediale anteriore del perone e membrana interossea e si inserisce sulla falange distale dell’alluce

30
Q

m. peroneo lungo

A

origina dal perone (sulla testa e sulla superficie laterale).
lungo tendine che passa dietro al malleolo laterale , si porta sulla pianta del piede, la attraversa in senso latero-mediale e si inserisce sul primo osso metacarpale.
quindi oltre a partecipare all’abduzione, collabora alla flessione plantare

31
Q

m. peroneo breve

A

origina dal perone e si inserisce sul quinto osso metatarsale

32
Q

m. peroneo terzo o anteriore

A

origina dal perone, si inserisce sul quinto osso metatarsale
agisce insieme agli altri muscoli anteriori (flessori dorsali) e quando presente è spesso fuso con l’estensore lungo delle dita con cui condivide parte del decorso ma si ferma prima (l’estensore lungo delle dita arriva alle falangi medie e distali)

33
Q

m. tibiale posteriore

A

origina sia dalla tibia che dalla fibula (la porzione più mediale ha origine dalla membrana interossea) e si inserisce sulle ossa cuneiformi e sulle ossa metatarsali
flessione plantare e partecipa all’abduzione e intrarotazione del piede

34
Q

m. flessore lungo delle dita

A

origina dalla porzione mediale della faccia posteriore della tibia, si inserisce con un tendine sulle falangi intermedie e distale delle ultime quattro dita sul versante plantare del piede

35
Q

m. flessore lungo dell’alluce

A

origina dai 2/3 distali della faccia posteriore del perone e dalla membrana interossea, si inserisce alla base della falange distale dell’alluce

36
Q

m. soleo

A

origina dal perone (faccia posteriore della testa) e dalla linea del m. soleo della tibia
si inserisce con un tendine unico (insieme ai gastrocnemi) sulla faccia posteriore del calcagno (TENDINE CALCANEALE)

37
Q

m. gastrocnemio

A

costituito nel suo insieme da due muscoli gemelli.
originano superiormente ai due epicondili della tibia e si inseriscono nel tendine calcaneale
(i margini superiori vanno a delimitare il triangolo inferiore della losanga poplitea)
flessore plantare

38
Q

m. plantare

A

origine sopra l’epicondilo laterale e si inserisce nel tendine calcalneale

39
Q

m. tensore della fascia lata

A

origine dalla spina iliaca antero-superiore, si dirige verticalmente e verso il basso fino a che non si unisce al tratto ileo-tibiale.
Oltre a supportare la fascia lata interviene nel mantenimento della posizione eretta e della testa del femore all’interno della cavità acetabolare.

40
Q

m. popliteo

A

si trova nella regione poplitea

origine dal condilo laterale del femore e si inserisce sulla linea obliqua della tibia.