motorio Flashcards
riflesso da stimolazione dolorifica
attivazione in seguito a stimolazione recettori dolorifici, , riflesso stereotipato. Info nocicettiva in entrata raggiunge centri nevrassiali, attiva gli interneuroni inibitori che inibiscono i muscoli estensori e a facilitare i i muscoli flessori, Riflesso polisinaptico, crociato o bilaterale, passa anche a i neuroni dell’emimidollo controlaterale. Arco riflesso è plurisegmentale , attivazione anche arti superiori,
Latenza riflessi
monosinaptico 0,5-0,9, polisinaptico latenza maggiore
riflesso h
stimolazione delle fibre più grosse, poi altre, attivazione riflesso monosinaptico
riflesso, tipo di fenomeno
involontario, ma non completamente scollegato dai centri nevrassiali, esempio teiera bollente. Singolo motonn sono bombardati da info diverse,modulazione limite volontaria
movimenti ritmici
si succedono con una certa ritmicità, attivazione central pattern generator, alla base stanno reti neuronali in grado di doversi sostenere automaticamente nel tempo, fatto importante economicamente. Possibile anche in animali decerebrati, fictive locomotion.
Modulazione e interruzione del movimento: centri superiori attivano e supervisionano tutto, possono essere interrotti da stimoli propriocettivi sutanei, per esempio, o stimoli dolorifici. Gatto decerebrato su tapis roulant e granello di sabbia in masticazione.
centri generatori di pattern
Importanti nella modulazione sia in afferenza che in efferenza, centri generatori centrali spinali o a livello del tronco encefalico, interagiscono tra di loro per generare
esperimenti, afferenze motorie
difficile studiare in condizioni di deprivazione senza sfociare nella crudeltà
risposta motoria, modulazione
può essere modulata a seconda del contesto e della necessità
fasi deambulazione
2 appoggio stance e oscillazione, swing. Nella fase di appoggio si distinguono ulteriorente due fasi, una di appoggio pieno e una di stacco, stacco importante perchè accumula energia cinetica, periodo di oscillazione successivo importante per il passo successio
tempo di locomozione, accelerazione
tempo per completare ciclo inferiore, si riduce principalmente il tempo di appoggio, fase di oscillazione più ocstante.
Stimoli, integrazione
molteplici stimoli sia a livello distale che a livello prossimale, movimento è dato dall’integrazione di tutti questi stimoli,
pattern, deambulazione
pattern del pendolo invertito, attivazione elettromiografica dei muscoli durante la fase pendolare. . Durante l’oscillazione flette, si attivano i flessori, durante l’appoggio estensione. Fase e1 in stacco estensori del ginocchio, poi appoggio, leggera flesssione passivache ammortizza peso corporeo, , preme sulla ase di appoggio, accumula energia cinetica potenziale. Ultima fase, estensione completa caviglia. In elettromiografia è ossibile denotare l’attivazione dei vari muscoli dell’arto inferiore nell’attivazione.
centri di controllo implicati:
centro spinale , inibizione ritmica dei flessori quando si attivano estensori e inibizione ritmica estensori con attivazione flessori, mentre i centri superiori importanti per la precisione dell’esecuzione e a coordinazione dei due atti,
aree sovraspinali
mesencefalo, regione locomotoria, capace di innescare il movimento a livello volontario, innesca cambiamenti ritmo, velocitàritmo, cambiamenti pattern
pattern generator spinale
insieme di neuroni nella zona intermedia del midollo.tra corno anteriore e posteriore. Gli interneuroni suddivisi in due epicentri,alcuni controllano motoneuroni che controllano estensori, e controllano flessori.
Atttivazione subnuclei motonn
attivazione neuroni che determinano attivazione flessori scaricano ritmicamente attivando interneuroni inibitori sugli estensori e viceversa.
azione dopamina
induzione pattern locomotorioù
importanza stimoli afferenti in locomozione
piede si sta sollevando,contatto con la parte anteriore del piede , attivazione dei fusi neuromuscolari, neuroni organi muscolo tendinei, meccanocettori plantari (pacini, ruffini, Merkel) determinano formazione segnali afferenti al midollo spinale, facilitando e inibisce motonn estensori, distacco dell’arto e fase di oscillazione
cosa avviene i appoggio
movimento implica un allungamento del muscolo del muscolo attivato, va per esercitare l’inibizione degli estensori e facilita la flessione, fase swing dell’arto
attivazione degli organi del golgi
esercitano feedback positivo sui muscoli, contribuiscono a stabilizzare l’arto che è poggiato sul terreno.
stimoli in deambulazione
faccia dorsale del piede, consente di evitare ostacoli. i segnali plsntsri durante l’appoggio, accentuano toni estensori e stabilizzano postura.
regione locomotoria mesencefalica
partono da qui info che proiettano a livello pontino e liberano serotonina e noradrenalina, mandano info alla zona intermedia del midollo e questi neuroni rilasciano oltre che serotonina e noradrenalina anche glutammato. . a questo livello l’azione delle vie discendenti determina la facilitazione dell’attività ritmica dei centri generatori a livello spinale,
cosa si fa nel caso di problematiche con la deambulazione
si somministrano neurotrasmettitori per facilitare l’attività di quei centri.
vie discendenti in caso di shock neurogeno
pianta si retrae se stimolata anche se stimolo in lesione spinale, circuito attivato da stimoli differenti, sistema si
motivazione nell’arco riflesso
corteccia modula la motivazione, consente di ignorare determinati stimoli se la motivazione all’arco è forte
regione mesencefalica locomotoria, connessioni
regione locomotoria subtalamica, attivazione di quest’area determina anche l’attivazione di risposte cardio vascolari, a prescindere di qualsiasi controllo volontario o nn determino un aumento dell’efficienza della pompa cardiaca,
connessione area motoria subtalamica
nuclei ipotalamici, controllano attività cardiomotoria e respiratoria bulbare,
controllo diretto ed indiretto vie motorie
controllo diretto, corteccia direttamente ttramite vie corticospinali e corticobulbari, indiretamente attraverso strutture collaterali, cervelletto e ganglio della base
funzione gangli della base
disinibiscono, facilitano le strutture bulbari che sopprimono tono muscolare, riducono tono estensore e garantisce fase di appoggio, avviano il movimento, regolano cadenza e sono responsabile del movimento pensolare degli arti, che stabilizza e da la spinta.
facilitano fase flessoria
Cervelletto, funzione,
coordinazione e metrica , coordiano l’azione del passo e la sua correzione
base controll nervoso locomozione
ossa, articolazioni, muscoli parte meccanica
controllo midollo spinale
tronco encefalico, dal locus coeruleus, nuclei del rafe che rilasciano serotonina, , mandano fibre glutammatergiche a livello midollae e qui vengono attivate le sequenze del passo.
descrizione locomat
pz con lesioni sostenuto , non si regge inm piedi, su locomat attiva pattern locomotore
movimenti volontari
goal moviment, non stereotipati, da riprogrammarsi volta per volta a seconda del goal
da dove origina l’idea del movimento
dalla corteccia associativa, movimento deve essere pianificato e temporizzato
temporizzazione azione
gestione in aree corticali premotorie e nei gangli della base in inizio e avvio, . Piano programmato, poi raggiunge corteccia motoria primaria nella corteccia motoria primaria, dove si localizzano motoneuroni implicati nel controllo movimento.
funzione corteccia associativa ,
dedicata all’elaborazione cognitiva del movimento
corteccia motoria primaria, localizzazione
area 4 brodmann nella corteccia primaria si trova davanti alla scissura di rolando, localizzazione dei motonn superiori che inviano comando diretto ai motonn inferiori
importanza corteccia associativa limbica
contesto emozionale e affettivo influisce sul movimento
informazioni accessorie utili alla locomozione
corteccia visiva primaria, corteccia associativa temporale, sistema nn ne tiene conto per l’elaborazione e la pianificazione del movimento
vie del movimento
sistema extra piramidale e piramidale
via indiretta, bersaglio
principalmente muscoli estensori, antigravitari
differenza via piramidali ed extrapiramidali
piramidali diretti, extrapiramidali invece presentano stazioni intermedie
nucleo rosso, funzione
riceve info dalla corteccia motoria, incrocia la linea mediana manda info alla zona laterale midollo spinale
via piramidale che va ad interessare nucleo rosso
origine, area 4, proiezioni dirette originano anche dalla corteccia motoria primaria, premotoria ed aree della zona parietale
lesione via corticospinale, parte iniziale arto inferiore
paralisi motonn inf,
se lesione avviene nella capsula int
emiparesi ed emiparalisi
nuclei motori nn cranici
nucleo motorio trigeminale, innervazione muscoli masticatori, nucleo ipoglosso per innervazione motoria della lingua, nucleo motorio del faciale per l’innervazione dei muscoli pellicciai. Innervazione muscoli pellicciai è bilaterale, pz colpiti da stroke frequentemente risparmiati muscoli facciali, considerata l’importanza muscoli masticatori
aree motorie, localizzazione
corteccia motoria primaria, area premotoria,
caratteristica corteccia motoria primaria
contiene cc betz, neuroni piramidali giganti con corpo cellulare triangolare, i cui assoni danno origine alla via corticospinae e corticobulbare, assoni escono, abbandonano snc, innervazione motonn inferiori
funzione corteccia
innervazione bilaterale e muscoli controlaterali
marcia jacksoniana,
scarica epilettica, attivazione econtrazione muscolare segue pattern analogo in tutti i pz, determinato dalla somatotopia della corteccia , homunculus motorio
mappature corticali
jacson, poi sherrington, mappe motorie sulla base della stimolazione corticale elettrica della scimmia
stimolazione aree corticali
evoca movimenti complessi, pool di neuroni provoca movimenti complessi
homunculus, motorio, a che cosa è dovuta la sproporzione
è data da differente innervazione periferica, correlata anche dalla finezza del movimenti da eseguire, in corteccia abbiamo la rappresentazione dei movimenti piuttosto che dei muscoli
controlo motorio
tutti i muscoli coinvolti nella formazione di un movimento più o meno complesso sono basati sull’innervazioone di un unico pool di neuroni, l’attività di un singolo neurone piramidale spinge all’innervazione di più muscoli, sincronizzazione attivazione motonn, movimenti sincronizzati in tutte le sue componenti
campo muscolare, definizione
gruppo di muscoli innervati e controllati da un unico neurone piramidale, evoca attivazione coordinata di diversi gruppi di motonn inferiori per avere un atto motorio che abbia senso per il soggetto
, neuroni specchio
attivazione sia in osservazione movimenti altrui che in esecuzione , attivazione in scimmia, perfettamente sincronizzati tra loro,importanza per codifica azione altrui, in intenzionalità, codificano l’emozionalità, sono importanti nell’empatia.
corteccia premotoria, divisione
due parti, sma, area supplementaria motoria e area premotoria dorsale, nel giro del cingolo abbiamo alteriori neuroni coinvolti nelle espressioni somatiche delle emozioni, area 8, si occupa di movimenti volontari dello sguardo,
funzioni neuroni corteccia premotoria
influenza sul comportamento motorio, 2 modi: direttamente, fibre dirette in fascio corticospinale, indirettamente, area motoria primaria.
area motoria primaria, localizzazione
area 4 brodmann,
particolarità istologica
bensviluppato strato cc piramidali betz, rappresentazione somatotopica.
stimolazione elettrica corteccia, esito
crociati per aree che proiettano a corna anteriori midollo, bilaterali per nuclei che proiettano ai nuclei nn cranici, fa eccezione faciale, bilaterale rostrale,controlaterale caudale, consente di distinguere paralisi periferica o centrale
lesioni del faciale,
lesione motonn superiore paresi riguarda solo muscoli inferiori, se lesione periferica emiparesi totale
area premotoria, area corrispondente di brodmann
area 6
controllo del comportamento motorio della corteccia premotoria
2 tipi di controllo, diretto ed indiretto, indiretto con estese connessioni reciproche con m1, diretto attraverso fibre che discendono nel fascio corticospinale e corticobulbare, 70%
differenza tra area 6 ed area 4
forza delle connesssioni sui motonn inferiori, solo le seconde sono monosinaptiche
funzione corteccia premotoria
utilizza info da altre aree corticali per scegliere informazioni e l’azione, codifica intenzione dell’azione, codificano per movimenti osservati piuttosto che eseguiti tramite neuroni specchio, apprendimento per imitazione, empatia,rapporti sociali, linguaggio
funzione area premotoria laterale
scelta sulla base di elementi esterni,
area premotoria mediale, funzione
scelta sulla base di elementi interni
divisione area 4, area motoria secondaria
parte laterale e mediale, in stimolazione determina movimenti complessi
ablazione area motoria secondaria
vigilità plastica ed iper riflessia, perturbazione delle prassie
definizione prassie
movimenti definiti che entrano nella gestualità del soggetto e definiti in maniera definita. la più comune è la prassia motoria,il soggetto sa esattamente cosa deve fare, non sa come farlo.
area motoria secondaria, localizzazione e funzione
s2, stimolazione inibisce movimenti in corso oppure fa sparire il desiderio a compiere un determinato movimento
fascio piramidale o corticospinale, origine
area 4 6 8 si
terminazione fascio piramidale
monosinaptica su motonn alfa del midollo spinale, 60 decussa su piramidi, 20 prima della terminazione
fibre componenti fascio piramidale
grosso calibro, conduzione rapida,
funzione fascio piramidale,
alla base della matilità volontaria, modulazione corticifuga dell’info sensoriale
proiezione fibre fascio piramidale
si a nn corno posteriore
via corticonucleare, fascio genicolato
funzione, omologa al fascio piramidale per i segmenti cefalici
posizione fascio genicolato
sino a mesencefalo è adiacente a via corticonucleare, poi abbandona, portandosi ai nuclei dei nervi cranici
origine fascio genicolato
origine, area 6 e 8 ,si portano a nuclei dei nervi cranici, origine 6 e 44nuclei tronco dell’encefalo, funzione masticatoria, deglutitoria, fonatoria
connessione via piramidali con centri sovraspinali
talamo, putamen, nuclei pontini
funzione collaterali via piramidale
consentono controllo continuo del movimento, controllo della motricità fine, influenza principalmente muscoli distale
cosa controlla il sistema piramidale
interneuroni a livello spinale
segni lesioni corticospinale
babinski, dupre