MENOPAUSA Flashcards
periodo perimenopausale
Periodo premenopausale: in cui si assiste ad una secrezione di estrogeni aumentata e persistente,
non equilibrata dall’azione del progesterone, che cessa insieme alla funzione ovarica (scomparsa delle ovulazioni e dei follicoli).
* Periodo menopausale, in cui si assiste alla cessazione della produzione di estrogeni, e nel quale la cessazione delle mestruazioni è seguita da un incremento costante del tasso di FSH, ma anche di LH, la cui secrezione perde il suo carattere ciclico. Questa maggiore secrezione di FSH perdura per lungo tempo dopo la cessazione delle mestruazioni e costituisce una fonte di gonadotropine umane utilizzabili in terapia
* Periodo post-menopausale, caratterizzato essenzialmente dal crollo del tasso di estradiolo.
Tuttavia, persiste spesso la presenza di estrogeni, in particolare di estrone, che deriva dalla conversione periferica dell’androstenedione secreto soprattutto dalle ghiandole surrenaliche, a livello del tessuto adiposo. Questa conversione si ha grazie all’induzione negli adipociti del sistema enzimatico dell’aromatasi.
da cosa derivano i sintomi intermedi?
Sono effetto delle modificazioni trofiche degli epiteli e del tessuto collageno di sostegno: i recettori per gli
estrogeni sono infatti distribuiti a livelli dei legamenti di
sostegno dell’apparato genitale, che presentano una componente di collagene ampiamente rappresentata e sensibile a questi ormoni, regolarmente prodotti in età fertile
effetti sessuali da carenza estrogenica
- Secchezza vaginale.
- Atrofia urogenitale.
- Ridotta motivazione alla sessualità.
- Avversione al tatto e diminuita responsività agli stimoli.
- La carenza di estrogeni può favorire il rischio cardiovascolare per mancanza di effetti diretti esercitati
sulla parete arteriosa e per mancanza di effetti esercitati sul tono vasale da neurotrasmettitori a loro volta
modulati da estrogeni].
Dopo la menopausa sono presenti alterazioni aterogenetiche del metabolismo lipidico, glucidico e
dell’omocisteina. Gli estrogeni hanno dimostrato di essere antagonisti di tali modificazioni negative. In
questo senso la menopausa è un fattore di rischio CV.
Effetti sessuali della carenza androgenica
- Calo della libido.
- Calo dell’energia psicofisica.
- Diminuzione della reattività clitoridea.
- Diminuzione della congestione genitale.]
rapporto tra estrogeni e VD
- Riduzione dell’assorbimento intestinale di calco e vit. D
- Riduzione della sintesi di vit. D
- Aumento del riassorbimento osseo di calcio
a quali altre cause ginecologiche si possono imputare i bassi livelli di vitamina D
- Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)
- Fibromatosi uterina
- Endometriosi
- Assunzione di pillola contraccettiva.
indagini consigliate nella donna post menopausa
- Esami del sangue generali (emocromo, lipidi, glicemia, funzionalità epatica e renale);
- Misurazione della pressione arteriosa;
- Ecografia ginecologica transvaginale: (non molto usata in menopausa)
- Spessore e caratteristiche dell’endometrio;
- Anomalie della parete uterina;
- Regolarità delle ovaie e eventuali «masse» ovariche
- Densitometria ossea (MOC)
- PAP-Test: per la diagnosi precoce del tumore della cervice;
- Mammografia
principi generali della TOS
- Selezione delle donne: trattare le donne sintomatiche.
- Timing: mantenere l’effetto degli estrogeni endogeni e favorire l’inizio precoce della terapia, in quanto più precocemente si utilizza, più pernotteremo di avere dosaggi migliori e più bassi.
- Personalizzazione: non esiste il dosaggio ideale, diverse combinazioni hanno caratteristiche peculiari, ridurre il dosaggio con l’età.
- La terapia deve essere consigliata solo in presenza di una chiara indicazione.
- Le donne con utero hanno bisogno di un estrogeno + progestinico. Questo perché l’azione combinata dei due ormoni permette di prevenire il carcinoma dell’endometrio (prima l’iperplasia poi carcinoma). Gli estrogeni sono molto utili ma dei forti stimolatori di crescita cellulare: lo stimolo non bilanciato di solo estrogeno ha un effetto troppo forte, mentre l’utilizzo contemporaneo al progesterone inibisce la proliferazione.
- Nelle donne isterectomizzate è sufficiente l’utilizzo del solo estrogeno.
trattamento per donna >60a o >10 anni da menopausa o per controindicazioni
trattamenti non ormonali
con fdr come diabete, obesità, ipercolesterolemia, dislipidemia, fumo, ipert
TOS transdermica
pz con fibromatosi -endometriosi
TOS basso dosaggio combinata continua
con utero presente
estro-progestinici EC+BZA Tibolone
se donna isterectomizzata
TOS estrogenica os o dermica
se il disturbo è atrofia vaginale
TOS vaginale estrogenica ospemifene
controindicazioni TOS
Sanguinamento uterino anomalo non investigato
* Carcinoma della mammella
* Carcinoma endometriale ormono-sensibile tipo 1
* Iperplasia endometriale non trattata
* Patologia coronarica (ad es. angina, infarto del miocardio, ictus)
* Tromboembolia Venosa (TVP e EP)
* Malattie epatiche croniche o in atto, fino al ritorno alla normalità dei test di funzionalità epatica
* Ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
* Rifiuto della donna informata
* Porfiria cutanea tarda