Management Flashcards

1
Q

Come attuerebbe forme di lavoro agile per i suoi collaboratori?

A

Per attuare il lavoro agile nella pubblica amministrazione, definirei politiche chiare riguardanti orari flessibili, modalità di comunicazione e aspettative di rendimento. Mi accerterei che i collaboratori abbiano strumenti tecnologici adeguati e accesso a piattaforme di collaborazione sicure. Organizzerei formazioni per facilitare la transizione al lavoro remoto, promuovendo pratiche di gestione efficace del tempo e del bilanciamento lavoro-vita. Infine, implementerei processi regolari di feedback per monitorare l’efficacia del lavoro agile e apportare miglioramenti continui. Richiederei dei giorni in cui siano tutti presenti in sede.

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2
Q

Limiti dell’organizzazione per gruppi di lavoro

A

conflitti tra i membri del team, logica del silos, groupthinking, social loafing

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3
Q

Quali sono i principali fattori che incidono sulla motivazione individuale?

A

Accenno breve alle teorie (Maslow, Herzberg (fattori igienici), ERG theory (Existence, Relatedness and Growth), mc clelland achievement, affiliation, power) Mc Gregor( x e y)…. motivazione intrinseca ed estrinseca

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4
Q

Principali caratteristiche organizzative del gruppo di lavoro

A

Un gruppo di lavoro si concentra sullo sviluppo di compiti individuali che hanno un obiettivo condiviso. L’obiettivo è comune, ma ogni membro è responsabile dell’attività che svolge. principali caratteristiche:1)obiettivi comuni 2) coesione 3) numero congruo 4)eventuale gerarchia 3)interazioni tra i membri

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5
Q

Quali sono le varie forme di struttura organizzativa?

A

Struttura Funzionale: divisa in dipartimenti basati sulle funzioni specifiche, come marketing, finanza…È efficace per organizzazioni con operazioni stabili e standardizzate.
Struttura Divisionale: suddivise in segmenti più autonomi basati su prodotti, servizi, mercati geografici o gruppi di clienti.
Struttura Matriciale: Combina elementi delle strutture funzionali e divisionali. I dipendenti riportano a due manager: uno per la funzione e uno per il progetto o il prodotto. Questa struttura è vantaggiosa per organizzazioni che lavorano su progetti complessi e multidisciplinari, ma può causare confusione sui ruoli e conflitti di autorità.
Struttura Piatta (o Orizzontale): Ha pochi livelli gerarchici e una vasta base di dipendenti. Questo modello è tipico delle piccole imprese o delle startup e promuove una comunicazione più diretta e decisioni rapide.
Struttura a Rete: l’organizzazione principale subappalta alcune delle sue funzioni operative ad altre aziende, concentrando le proprie risorse sulle competenze chiave..
Struttura Olistica (o Circolare): Questa struttura pone il CEO al centro, circondato da anelli di collaboratori che lavorano su progetti o iniziative. È mirata a promuovere la comunicazione e la collaborazione all’interno dell’organizzazione.
Struttura a Team: Mette in primo piano la collaborazione e il lavoro di squadra. .(per settori creativi)
Struttura Adhocratica (v. Mintzberg): Altamente flessibile e adattiva, .. elimina le gerarchie tradizionali a favore di team specializzati che si formano per specifici progetti(per settori in rapida evoluzione, come la tecnologia o i media)

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6
Q

Competenze del project manager

A

gestione del rischio, la gestione dei costi, la pianificazione e la previsione, la leadership, la comunicazione, la gestione del tempo, la pazienza, l’adattabilità e il pensiero critico

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7
Q

Principali criteri di valutazione dei propri collaboratori

A

valutazione del comportamento; delle competenze; dei risultati;
Autovalutazione;
Valutazione dell’utente; il caso della valutazione automatizzata; Assessment Centre; valutazione di squadra:
https://www.bizneo.com/blog/it/esempi-di-valutazione-del-personale/

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8
Q

Principali vantaggi di una struttura divisionale

A

L’opportunità, da parte di una singola divisione, di concentrarsi su un solo prodotto o servizio;
La funzionalità di avere una struttura interna per ogni divisione, capace di occuparsi al meglio del processo; miglior coordinamento. decisionale svantaggi: rischio di sovradimensionamento; maggiori costi; perdita di specializzazione

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9
Q

Passaggi operativi per creare un team di lavoro efficace

A

1) tenere a mente l’obiettivo che il team deve raggiungere
2) in base all’obiettivo individuare le competenze richieste (hard e soft)
3) scegliere il numero di persone necessario in base a diversi fattori
4) individuare le persone anche in un’ottica di diversity inclusion
5) definizione ruoli e responsabilità
5) scegliere il capoteam **
6)investire in formazione e comunicazione e nel clima interno
7) monitoraggio continuo

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10
Q

Fasi di formazione di un gruppo

A

forming, storming, norming, performing, adjourning)

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11
Q

BPR

A

intervento organizzativo di profonda revisione dei procedimenti operativi che non risultano più adeguati alle necessità.
Preparazione e pianificazione:
Identificazione dei processi da migliorare: Selezionare i processi chiave che necessitano di una riprogettazione radicale basata su criteri come costo, importanza strategica, o inefficienza.
Definizione di obiettivi chiari:
Analisi dei processi attuali:
Mappatura dei processi: Documentare i processi esistenti per comprendere il flusso attuale di lavoro, le responsabilità, e le interazioni.
Identificazione dei colli di bottiglia: Analizzare i processi per identificare inefficienze, ridondanze, e ostacoli.
Riprogettazione del processo:
Ideazione di nuovi processi: Creare soluzioni innovative che rispondano meglio agli obiettivi aziendali, utilizzando tecnologia avanzata per automatizzare e semplificare il flusso di lavoro.
Valutazione delle alternative: Valutare diverse strategie di riprogettazione per determinare il miglior approccio.
Implementazione:
Pianificazione del roll out: Sviluppare un piano dettagliato per l’implementazione, che includa formazione degli utenti, test, e deployment.
Gestione del cambiamento: Preparare l’organizzazione al cambiamento, gestire la resistenza tra i dipendenti e assicurare che tutti siano informati e coinvolti nel processo.
Monitoraggio e ottimizzazione:
Valutazione delle prestazioni: Misurare le prestazioni dei nuovi processi rispetto agli obiettivi stabiliti.
Feedback continuo: Usare i feedback per apportare miglioramenti continui ai processi.
Considerazioni Chiave:
Coinvolgimento della leadership: Il successo del BPR dipende dall’impegno e dal supporto della leadership aziendale.
Focalizzazione sul cliente: I processi dovrebbero essere riprogettati con un forte focus sul miglioramento del valore per l’utente
Tecnologia: Considerare come la tecnologia può essere utilizzata per automatizzare i processi e migliorare l’efficienza.
Cultura aziendale: Essere consapevoli dell’impatto delle modifiche sui dipendenti e lavorare attivamente per gestire la cultura organizzativa e la resistenza al cambiamento

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12
Q

Vantaggi del networking

A

1) sviluppo professionale 2) costruire fiducia nelle proprie abilità 3) apertura mentale 4) accesso a informazioni utili

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13
Q

Come gestisci la motivazione per i servizi “meccanici” e ripetitivi?

A

rotazione dei compiti; riconoscimento pubblico; autonomia; miglioramento condizione di lavoro; gamification; autonomia

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14
Q

Limiti alle politiche delle risorse umane nella PA

A

a)rigidità normativa b)vincoli di bilancio c) leva degli incentivi d) processi di assunzione lunghi e farraginosi e) difficoltà nei licenziamenti f) scarsa percezione della carriera nel settore pubblico

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15
Q

L’inefficienza dell’organizzazione a matrice

A

a) complessità b) difficoltà nell’individuare il proprio responsabile c)tempi di risposta lenti ( necessità di riferire le informazioni a più persone). d) linee guida contraddittorie e) potenziali divergenze f) destreggiarsi tra le priorità

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16
Q

Benchmarking

A

una metodologia basata sul confronto sistematico che permette alle aziende che lo applicano di compararsi con le migliori e soprattutto di apprendere da queste per migliorare.

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17
Q

Taylorismo e sua applicazione ad un gruppo di lavoro

A

si focalizza sulla standardizzazione dei compiti, sulla specializzazione dei lavoratori e sulla stretta supervisione, con l’obiettivo di migliorare la produttività e ridurre i tempi e i costi di produzione.

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18
Q

I principali stili di gestione del cambiamento organizzativo

A

autocrativo, direttivo, visionario, coaching, informativo, partecipativo, collaborativo

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19
Q

Che tipo di progetti formativi proporrebbe per lo sviluppo di competenze manageriali?

A

attività di team building b) partecipazione a Master executive c) corsi Valore Pa d)programmi di coaching e mentoring e) corsi di leadership, gestione dei conflitti,negoziazione.

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20
Q

come gestire problematiche nate all’interno dei gruppi di progetto?

A

1) identificazione precoce dei problemi 2)Analisi del problema 3)coinvolgimento del team nella risoluzione dei problemi - ascolto attivo 4) sviluppo di un piano d’azione 5) comunicazione efficace 6)implementazione e monitoraggio 7)gestione dei conflitti 8)riconoscimento e rinforzo positivo

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21
Q

Resistenza al cambiamento

A

formazione b) quick win c)comunicazione efficace d)agenti del cambiamento

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22
Q

Valutazione collaboratori

A

1)Definizione degli obiettivi e degli standard di performance
2. Sviluppo di indicatori di performance
(la qualità del lavoro, il completamento dei progetti entro le scadenze, le pratiche lavorate, i documenti prodotti, il contributo agli obiettivi del team, e la soddisfazione del cliente o dell’utente.
3. Implementazione di un processo formale di valutazione
Adottare un sistema formale di valutazione
4. Formazione dei valutatori
5. Feedback costruttivo e comunicazione.
6. Piani di sviluppo personale
7. Monitoraggio e revisione continua
8. Trasparenza e equità

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23
Q

I fattori motivazionali per il personale

A

motivazione intrinseca ed estrinseca

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24
Q

Principi di project management

A

Gestione Etica (Stewardship).
Lavoro di gruppo (Team).
Coinvolgimento degli stakeholder.
Pensiero sistemico.
Leadership.
Tailoring.
Qualità
Complessità.
Adattabilità e resilienza..
Favorire il cambiamento

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25
Q

Come far utilizzare i servizi informatici ai dipendenti

A

1)formazione (tecnica e spiegazione dei vantaggi in termini di efficienza) 2)comunicazione efficace 3)riconoscimenti e premialità

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26
Q

Prestazioni di gruppo e prestazioni individuali

A

La performance organizzativa riguarda il contributo di ciascuna unità di personale alla
performance dell’Amministrazione (performance istituzionale), in base agli obiettivi di struttura
e viene misurata in ragione del livello di conseguimento degli stessi La performance individuale riguarda i comportamenti organizzativi di ciascun
dipendente rispetto a tutte le attività poste in essere

27
Q

Network pubblico (autonomia e condivisione processi)

A

Autonomia:Ogni entità mantiene controllo indipendente sulle proprie operazioni e decisioni, garantendo flessibilità e adattamento alle esigenze locali.
Condivisione di Processi:
Le entità collaborano attraverso la condivisione di risorse, informazioni e sistemi per ottimizzare l’efficienza e migliorare i servizi.
Tecnologia Integrata:(sistemi ERPme soluzioni cloud)

28
Q

Tipi di leadership con pari grado

A

Leadership collettiva. Tra pari grado il potere è diffuso, l’autonomia ampia e l’autorità contingente. I pari grado necessitano di ampia autonomia e se eleggono o nominano un loro pari a una posizione di vertice, le cedono autorità solo in maniera condizionata, riservandosi il diritto di sfidarlo/a, ignorarlo/a, e anche deporlo/a.
Questo pone notevoli limiti ai leader i quali per fare le cose dipendono interamente dal continuo sostegno dei loro pari.

29
Q

Come comporresti un gruppo per un progetto complesso e innovativo?

A

selezionerei membri con competenze complementari, enfatizzando sia l’expertise tecnica che le abilità interpersonali. Assicurerei una diversità di background e prospettive per stimolare l’innovazione e la creatività. Includerei anche individui con forti capacità di problem-solving e leadership, capaci di lavorare efficacemente sotto pressione e di adattarsi a cambiamenti rapidi. Infine, garantirei che tutti i membri del team condividano una chiara comprensione degli obiettivi del progetto e siano impegnati nel suo successo.

30
Q

Diversi modelli di comunicazione in un gruppo di lavoro

A

lineare; interattivo con feedback ; dialogico relazionale

31
Q

Limiti organizzativi della burocrazia

A

assunzionali - budget - importanza della legalità rispetto ai risultati- rigidità - burocrazia difensiva

32
Q

Quali sono i riflessi della presenza di donne per la gestione di un team?

A

Ci sono alcuni studi che indicano che le aziende con una maggiore diversità di genere a livello dirigenziale non solo tendono a essere più innovative e creative, ma mostrano anche un aumento dei profitti. Un rapporto della International Labour Organization ha rivelato che quasi il 75% delle aziende che hanno monitorato la diversità di genere nella loro dirigenza ha riportato incrementi di profitto
Inoltre, la ricerca mostra che le donne in ruoli direttivi contribuiscono a migliorare il clima aziendale, favorendo un ambiente più aperto all’innovazione e alla collaborazione.

33
Q

L’importanza di standardizzare le procedure ai fini del coordinamento

A

la standardizzazione garantisce che tutti seguano gli stessi processi e criteri, riducendo gli errori e le inefficienze. La standardizzazione facilita anche l’introduzione di nuovi membri nel team, poiché possono apprendere e adattarsi rapidamente ai processi consolidati. Inoltre, consente un monitoraggio più efficace delle prestazioni e una più facile identificazione delle aree di miglioramento. Infine, le procedure standardizzate possono migliorare la coerenza del servizio o del prodotto finale, aumentando la soddisfazione del cliente e rafforzando la reputazione dell’organizzazione.

34
Q

Vantaggi della negoziazione nella relazione con i collaboratori

A

Valorizza i diversi punti di vista.
Aumenta il senso di appartenenza e la soddisfazione dei collaboratori.
Risoluzione Costruttiva dei Conflitti:
Mantiene relazioni lavorative solide e durature.
Sviluppo di Soluzioni Innovative
Incoraggia un clima di rispetto e dialogo.

35
Q

Destinatari dei principali processi di incentivazione e valutazione del personale

A

“Legge Brunetta”, che all’articolo 3 : “Ogni amministrazione pubblica è tenuta a misurare e a valutare la performance con riferimento all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti,…. l’art.9, recita: “la misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità è collegata:

agli indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilità, ai quali è attribuito un peso prevalente nella valutazione complessiva;
al raggiungimento di specifici obiettivi individuali;
alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate, nonché ai comportamenti organizzativi richiesti per il più efficace svolgimento delle funzioni assegnate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.”
Il secondo comma, invece, è dedicato alla “misurazione e la valutazione svolte dai dirigenti sulla performance individuale del personale sono effettuate:
al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali;
alla qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi.”

36
Q

Strumenti per gestire il conflitto organizzativo

A

capacità di negoziazione. mediare in chiave positiva eventuali scontri per trasformali in un’occasione di miglioramento;
valorizzare le peculiarità e i punti di forza di ciascuno con l’obiettivo di raggiungere una posizione “win-win”
Mix di intelligenza emotiva e leadership

37
Q

budget delle funzioni generali

A

. Il budget delle funzioni generali riguarda:
 La direzione generale
 L’amministrazione, finanza e controllo
 La gestione del personale e l’organizzazione
 I sistemi informativi
 La ricerca e lo sviluppo. Tali funzioni presentano una problematica in comune
la prevalenza di costi discrezionali e vincolati a dispetto
dell’area della produzione caratterizzata dai costi parametrici. Tecniche di miglioramento di tale programmazione: approccio incrementale VS budget a base zero

38
Q

Taylosimo vantaggi e svantaggi

A

divisione scientifica dei compiti e sulla standardizzazione dei processi produttivi.

Vantaggi:
Aumento della produttività: La suddivisione dei compiti e la specializzazione migliorano l’efficienza.
Riduzione dei costi;
Facilità di formazione;
Svantaggi:
Alienazione dei lavoratori;
Mancanza di flessibilità;
Creatività limitata;

39
Q

Modello funzionale

A

si articola in un insieme di compiti o mansioni complementari e interdipendenti rispetto
ad un fine (funzioni). Per la sua semplicità, è il più diffuso nelle aziende poco diversificate per
tecnologie, prodotti e mercati.
Esso si adatta bene a situazioni di gestione abbastanza stabili sotto il profilo strategico ed
operativo, cioè in tutti i casi in cui la prevalente ripetitività delle procedure gestionali
rappresenta l’elemento caratterizzante della gestione stessa.

40
Q

leadership visionaria

A

si concentra sul futuro e definisce gli obiettivi per crearlo. Per coinvolgere tutti, i leader visionari devono essere fonte di ispirazione. Devono definire obiettivi chiari e ambiziosi per il futuro e motivare i dipendenti a raggiungerli

41
Q

Ruoli del manager

A

mintzberg ha raggruppato i ruoli dei manager in tre gruppi. Questi; elaboratore di informazioni (osservatore/information dissector/portavoce, decisore (imprenditore /problem solver /allocatore di risorse /negoziatore ) e ruoli interpersonali (leader /combinatore )

42
Q

Impostazione di un progetto di trasformazione ecologica

A

Analisi Preliminare: Condurre una valutazione dell’impatto ambientale attuale delle attività amministrative e identificare le aree critichE;
Definizione degli Obiettivi chiari e misurabili;
Pianificazione;
Coinvolgimento degli Stakeholder;
Formazione e Sensibilizzazione;
Monitoraggio e Valutazione:
Partnership e Finanziamenti: Cercare partnership con enti pubblici e privati e accedere a finanziamenti europei per progetti di sostenibilità.
Comunicazione Trasparente con tutti gli stakeholder riguardo ai progressi, risultati e sfide del progetto.
Rapporto Annuale: Pubblicare un rapporto annuale sui risultati ottenuti, le lezioni apprese e gli obiettivi futuri

43
Q

Cosa faresti per migliorare il servizio per l’utenza?

A

Digitalizzazione dei Servizi: Sviluppare e potenziare piattaforme online per ridurre le code e semplificare le procedure.
Formazione del Personale: Investire nella formazione continua dei dipendenti per migliorare le competenze e la qualità del servizio.
Feedback degli Utenti: Istituire sistemi di raccolta e analisi dei feedback degli utenti per identificare aree di miglioramento.
Semplificazione Burocratica: Snellire i processi amministrativi per ridurre i tempi di attesa e semplificare le procedure.
Comunicazione Trasparente: Migliorare la comunicazione con l’utenza tramite canali informativi chiari e aggiornati, come siti web e app.

44
Q

sistemi incentivanti individuali e di gruppo

A

Incentivi individuali: Incentivi legati alla produzione
Piani di partecipazione azionaria per i dipendenti
Piani di incentivazione del personale di vendita
Incentivi per Dirigenti e Professionisti.
Incentivi di gruppo 1)Piani di condivisione dei risparmi di produzione a)improshare b)the scanlon plan 2)PIANO DI CONDIVISIONE DEI PROFITTI 3)piani di suggerimento idee 4)piani di rinforzo positivo

45
Q

Problemi nella selezione di un project manager

A

il fattore tempo e la mancanza della qualifica ricercata.
Elementi ricercati nella scelta di un project manager 1) accountability 2)capacità sociali e relazionali 3)esperienza 4)certificazione

46
Q

leader efficace

A

deve conoscere profondamente il contesto esterno e interno, l’impresa e i clienti, saper prendere velocemente decisioni importanti per risolvere problemi, anche in situazioni di stress. Deve essere riconosciuto come persona competente, in grado di metterla al servizio degli altri.

47
Q

standardizzazione dei processi

A

tecnica che consiste nello stabilire un insieme di regole per disciplinare il modo in cui i dipendenti eseguono una sequenza di incarichi o un progetto. La standardizzazione può essere applicata a qualsiasi attività, processo o procedura aziendale, aiutando tutte le parti interessate a coordinarsi meglio

48
Q

Il coordinamento

A

regolazione e gestione di elementi diversi affinché operino tra loro in modo coordinato, ossia integrato ed armonioso, con lo scopo di raggiungere un precisi obiettivi comuni. Mintzberg ha individuato 5 tipi: adhocrazia; standardizzazione per input/professionale; standardizzazione per output; standardizzazione di processo; supervisione diretta

49
Q

Tecnologie della comunicazione nella gestione dei gruppi

A

E-mail: Comunicazioni formali e distribuzione di documenti ufficiali.
Microsoft Teams/Slack: Messaggistica istantanea per collaborazione in tempo reale.
Zoom/Google Meet: Videoconferenze per riunioni virtuali.
Asana/Trello: Gestione progetti, organizzazione compiti e monitoraggio progressi.
Google Drive/OneDrive: Condivisione e archiviazione sicura di documenti.
Portali Intranet: Comunicazione interna e accesso centralizzato alle risorse

50
Q

vantaggi della gerarchia

A

catena di comando; chiare responsabilità mansioni e ruoli; istruzioni veicolate in modo efficace; decisionmaking efficiente

51
Q

Modalità per coinvolgere i collaboratori della tua struttura

A

comunicazione trasparente; coinvolgimento attivo; coinvolgimento nelle decisioni; riconoscimenti e incentivi; benessere organizzativo; ambiente di lavoro sano e stimolante; progetti interessanti; sviluppo professionale.

52
Q

Strumenti per la risoluzione dei conflitti

A

negoziazione. Mediazione. Arbitrato. Corsi per gestire i conflitti. Accordi preventivi

53
Q

Indici di bilancio

A

Gli indici di bilancio analizzano il trend storico e prospettico sia dal lato delle entrate che delle spese al fine di verificarne la solidità finanziaria. L’articolo 18-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che le Regioni, gli enti locali e i loro enti ed organismi strumentali, adottino un sistema di indicatori semplici, denominato “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio” misurabili e riferiti ai programmi e agli altri aggregati del bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni. Per le amministrazioni centrali dello Stato il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio corrisponde alla nota integrativa al bilancio. saldo finanziario, saldo di cassa, risultato
economico costituiscono valori di flussi, generati in un anno mentre il patrimonio
netto e l’avanzo di amministrazione rappresentano valori di consistenza (valori di
stock) che sintetizzano i risultati positivi e negativi degli anni pregressi

54
Q

indicatori della performance

A

A livello di ente: indicatori di realizzazione fisica; di output; di outcome; di realizzazione finanziaria. https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/formazione_e_gestione_del_bilancio/bilancio_di_previsione/note_integrative/indicatori_di_efficienza_ed_efficacia/?_selmenu=5_2

55
Q

Difficoltà organizzative progetto interministeriale

A

Le sfide derivano principalmente dalla complessità di coordinare unità organizzative con diversi mandati, culture e procedure. 1)Differenze nelle priorità e negli obiettivi 2)Problemi di comunicazione 3)Coordinamento e logistica 4)allocazione risorse finanziarie 5)responsabilità e accountability

56
Q

Delega organizzativa

A

qualsiasi atto interno di attribuzione di funzioni e
compiti, riflesso nel sistema di comunicazioni organizzative; ciascuna delega
organizzativa a valenza interna definisce in modo specifico e non equivoco i poteri del
delegato, precisandone i limiti, nonché il soggetto (organo o individuo) cui il delegato
riporta gerarchicamente. - datore di lavoro per la sicurezza

57
Q

Come organizzare un corso di formazione per RUP

A

1) definizione obiettivi del corso 2) analisi de bisogni formativi 3)sviluppo del programma 4) selezione dei formatori 5)decidere modalità erogazione 6)materiali didattici 7)promozione del corso 8)registrazione e logistica 9)valutazione e feedback 10)follow up

58
Q

Rendere più ecologica l’amministrazione

A

Sostenibilità ambientale (Agenda ONU - PNRR). Trasformazione energetica - mobilità - sw - Gestione sostenibile delle risorse idriche - dematerializzazione e riduzione rifiuti - acquisti verdi (CAM) - Sensibilizzazione - partnership con altri enti

59
Q

Capacità adattiva dell’organizzazione

A

l’organizzazione adattiva è un’organizzazione focalizzata sul cambiamento evolutivo perseguito attraverso il costante aggiornamento delle strutture organizzative, dei processi di lavoro, delle tecnologie utilizzate e delle prassi ‘sociali’, in breve del modello operativo. Teoria Y di Mc Gregor - organismo vivente? Superare la logica dei silos - swarm intelligence - OASIS (open,abstractive, symbiotic, intelligent, sustainable)

60
Q

coordinare i compiti individuali e i compiti di gruppo

A

1) definire obiettivi chiari SMART 2) Comunicazione chiara e aperta 3)delega appropriata a specifici individui e a sottogruppi 4)monitoraggio e feedback 5)promuovere ambiente di lavoro collaborativo 5)supporto operativo e motivazionale 6) utilizzo strumenti di gestione dei progetti (Trello, Asana, Teams) 7)valutazione e adattamento

61
Q

teorie della leadership

A

1)dei tratti 2) comportamentale 3) situazionale 4)leadership transazionale e trasformazionale 5)leader servitore 6)leader autentico

62
Q

delega amministrativa

A

Provvedimento amministrativo con cui un organo trasferisce ad altri l’esercizio di potestà o facoltà inerenti a diritti di sua spettanza. deroga alla sfera delle attribuzioni e competenze disciplinate e individuate dal legislatore, ed è pertanto ammissibile solo nei casi in cui sia espressamente prevista dalla legge e conferita con atto scritto. Il delegante demanda al delegato esclusivamente l’esercizio dei poteri, senza perderne la titolarità e conservando nell’attività delegata poteri di ingerenza, quali quelli di direttiva, di sorveglianza e di avocazione.

63
Q

delega di firma

A

strumento per rimediare alla temporanea assenza o impedimento del titolare del potere (sua sostituzione) e anche per decongestionare l’attività dell’autorità delegante.

Essa si presta a concludere procedimenti o processi con forte standardizzazione, caratterizzati dalla ricorrenza di condizioni giuridiche, oggettive e di fatto tali per cui la conclusione del procedimento è necessariamente una sola, frutto di valutazioni istruttorie canalizzate e necessitate.
La delega di firma non altera l’ordine delle competenze e responsabilità