Le differenze individuali Flashcards
In cosa consiste il concetto di Employability?
Vuol dire “occupabilità”. Quanto sono occupabile, quanto per l’azienda sono appetibile, quanto le
mie competenze possono trovare impiego nel mercato del lavoro.
Come si articola il processo di selezione del personale?
Nello studio delle differenze individuali dobbiamo andare a fare un’analisi delle variabili interpersonali: il primo step fa quindi riferimento a guardare gli individui rispetto agli altri, vuol dire studiare le persone accomunandole guardando somiglianze e differenze rispetto alle altre seguendo un principio tassonomico
o di classificazione delle caratteristiche/comportamenti individuali.
Questo processo è definito Analisi a livello interpersonale.
Poi approfondiamo la situazione, nella prima selezione di gruppo riusciamo ad escludere alcuni, portiamo avanti le
persone con una serie di caratteristiche oppure ci ritroviamo a non sapere ancora scegliere perché siamo indecisi. In
questo step proviamo a capire come funziona la persona singolarmente, non la compariamo con altri. Cerchiamo di
capire i suoi valori/personalità etc. variabili intrapersonali→ spiegano perché un individuo agisce in un certo modo
secondo un principio di unicità delle caratteristiche comportamentali possedute.
Differenza tra variabili intrapersonali e interpersonali?
Le variabili interpersonali ci permettono quindi di descrivere gli individui in base a un certo numero di fattori (in gruppi tipo), la differenza la fa la variabile intrapersonale nella misura in cui ci fa capire come le caratteristiche selezionate nel primo step possono manifestarsi nel lavoro (come mai è più socievole) come si comporterà in momenti di stress?).
Perche’ e’; importante studiare le differenze individuali?
Le differenze individuali vengono
studiate in psicologia del lavoro perché sono importanti predittori degli esiti lavorativi quali il successo e la
soddisfazione lavorativa.
Abilita’ cognitive
Il primo attributo individuale studiato in ambito organizzativo, quale elemento della mente fondamentale per le prestazioni efficaci, è l’abilità cognitiva, tramite cui le persone acquisiscono conoscenze e risolvono problemi. I primi studi si sono occupati di un fattore g, abilità cognitiva generale che consente agli individui di agire in maniera corretta e di muoversi in determinati situazioni
Teoria monofattoriale di Spearman secondo cui l’intelligenza è data da una capacità generale e da altri fattori secondari (concezione gerarchica, scomposizione in sottofattori), fondamentale per capire come l’individuo si muove nel mondo.
Se esistesse solo G non ci sarebbero differenze individuali.
Abilita’ Cognitive e Psicomotorie
Landy e Conte e Murphy, studiano quali altre caratteristiche considerare nello studio del comportamento
lavorativo: dicono che non possiamo non considerare altri elementi.
Tassonomia di Fleishman e Reilly
Il fattore g viene operazionalizzato in questo modo: è una capacità mentale molto generale che comprende capacità di ragionamento, progettazione, problem solving, pensare in modo astratto, capire idee complesse, imparare velocemente, apprendere dall’esperienza, sapersi orientare nel futuro. L’intelligenza è l’applicazione di abilità cognitive e conoscenze volte ad apprendere, risolvere problemi, raggiungere scopi; si traduce in operazioni molteplici, rispecchia varie componenti ed è funzionale all’adattamento dell’individuo.
Non esiste solo “g”, ma anche altre abilità cognitive sottostanti utili per varie tipologie di lavoratori (a seconda dell’attività lavorativa g viene frazionato) e alcune di loro risultano cruciali per certe attività ma non per altre
Human Cognitive Abilities di Carroll
Non possiamo considerare un unico fattore g, ma una serie di abilità mentali sono disposte in un ordine gerarchico in cui contenuti e processi mentali semplici confluiscono in quelli più complessi.
In psicologia del lavoro ci si rifà molto a tale modello gerarchico: il terzo strato è quello del fattore g; il secondo strato consente di individuare le caratteristiche costituzionali di base delle persone, che perdurano e che possono governare o influenzare un’ampia gamma di comportamenti in un determinato dominio (intelligenza fluida e cristallizzata, memoria generale e apprendimento, percezione visiva e uditiva ampia, abilità ampia di rievocazione ecc.); per ognuna di queste, ciascun individuo può mettere in atto abilità specifiche ristrette del primo strato, ad es. abilità di rievocazione
Quali sono le altre abilita’ fondamentali?
Ci sono altre abilità che devono essere contemplate per analizzare le caratteristiche del lavoro e le competenze che l’individuo deve avere per poterlo svolgere.
- abilità fisiche 🡪 vi sono mansioni il cui svolgimento richiede determinate caratteristiche fisiche quali forza, flessibilità muscolare, resistenza fisica;
- abilità sensoriali 🡪 funzioni fisiche della vista, dell’udito, del tatto, del gusto ecc.;
- abilità psicomotorie 🡪 coordinazione, destrezza e tempi di reazione dell’individuo.
Importanza della Personalita’ oltre che alle abilita’?
La personalita’ e’ in grado di spiegare perché le persone si comportano in determinati modi, intraprendono un percorso di carriera piuttosto che un altro, ma anche perché, a parità di paga, di contesto, di mansioni ecc., alcuni risultano più o meno soddisfatti di altri e svolgono il loro lavoro in maniera più efficace.
Definizione di personalita’?
Non esiste una definizione univoca di personalità ma la definiamo a seconda del punto di vista: per l’individuo è l’insieme delle qualità e inclinazioni che danno il senso della propria identità, integrità e unicità; per l’altro/osservatore è l’insieme delle caratteristiche che distinguono gli individui l’uno dall’altro (si crea delle aspettative); per lo studioso è la complessità dei “sistemi” psicologici che contribuiscono all’unità e continuità della condotta e dell’esperienza del singolo individuo in interazione col mondo esterno, nel corso del tempo.
Modello dei Big Five?
l modello dei Big Five è il modello di riferimento secondo cui è possibile descrivere la personalità in base a cinque fattori principali, ciascuno dei quali comprende due tratti più specifici. I tratti (Eysenck) sono definiti come disposizioni generali a comportarsi in un certo modo;
I tratti si spaiano su un continuum e vengono definiti da una serie di item…:
- Energia 🡪 dinamismo, “Mi sembra di essere una persona attiva e vigorosa”; dominanza, “Generalmente tendo ad impormi piuttosto che accondiscendere”.
- Amicalità 🡪 cooperatività, “Se necessario non mi tiro indietro dal dare aiuto a sconosciuti”; cordialità, “Mi confido volentieri con gli altri”.
- Coscienziosità 🡪 scrupolosità, “Di solito curo ogni cosa nei minimi particolari”; perseveranza, “Porto fino in fondo le decisioni che ho preso”.
- Stabilità emotiva 🡪 controllo delle emozioni, “Di solito non mi capita di reagire in maniera esagerata anche a forti emozioni”; controllo degli impulsi, “Di solito non perdo la calma”.
- Apertura mentale 🡪 apertura alla cultura, “Sono sempre informato su quello che accade nel mondo”; apertura all’esperienza, “Ogni novità mi affascina”.
Studi sul modello hanno evidenziato una relazione curvilinea tra coscienziosità (responsabile, prudente, orientato al risultato) e successo lavorativo e performance; tra stabilità emotiva e bassa sensibilità allo stress, adattabilità al cambiamento; tra energia (socievole, ambizioso, energico) e sviluppo di carriera, livello retributivo, soddisfazione lavorativa. L’amicalità mette tutti d’accordo: avere questo fattore piuttosto pronunciato vuol dire che un lavoratore può trarre vantaggio ed essere un buon lavoratore nei contesti organizzativi. Mentre per gli altri fattori ci sono risultati discordanti.
Come si Misura il modello dei Big Five?
Attraverso il Neo Personality Inventory (Costa e McCrae) che ha dimostrato elevata concordanza tra autovalutazione e eterovalutazione, o ancora il Big Five Questionnaire (BFQ).
Vantaggi e svantaggi del Modello dei Big Five?
Vantaggi del Big Five 🡪 rappresenta una cornice di riferimento condivisa per la descrizione della personalità, tramite la quale interpretare e catalogare le differenze individuali relative alla personalità (anche nei contesti); è caratterizzato da elevata comprensività, economicità e accessibilità, consente di esaminare e valutare la persona con i termini che le persone usano abitualmente per comunicare, descrivere e giudicare sé stesse e gli altri; consente di esaminare e di fare previsioni rispetto ad importanti criteri esterni connessi all’adattamento psicosociale, come il successo scolastico e lavorativo e il benessere psicologico.
Limiti 🡪 i cinque fattori non sono stati riscontrati in tutte le culture, soprattutto quelle collettiviste; abitualmente le persone usano un numero più limitato di fattori per descrivere sé stesse e gli altri; allo stesso tempo, i cinque fattori non esauriscono la varietà delle caratteristiche che descrivono la personalità, né permettono una descrizione accurata ed esauriente delle singole individualità.
Teorizzazione di sette fattori di Teller e Waller
Fattori generali a valenza positiva (notevole, straordinario, eccellente) e a valenza negativa (crudele, cattivo, strano).